conflitto finale (1981)

Mai piaciuta questa chiusura di trilogia, senza mordente e priva totalmente di tutta l'atmosfera inquietante e di tenmsione che si respirava nel primo e, in parte, nel secondo film.
Il finale poi è veramente terribile e anticlimatico, assolutamente da dimenticare.

Dopo il deludente (ma tutto sommato accettabile) secondo capitolo, c'erano comunque i presupposti per un terzo capitolo decente che raccontasse Damien adulto. Invece "Conflitto finale" è troppo altalenante, usufruendo di idee interessanti, ma anche di altre che sfociano quasi nel ridicolo. Si doveva fare meglio, anche perchè Sam Neil era un'ottima scelta, così come le musiche di Goldsmith. Il finale poi è talmente scadente e campato in aria, da non far arrivare la pellicola alla sufficienza.

Questo terzo capitolo di una saga cult non è al livello dei primi due, ma resta comunque sufficiente per la trama lineare, i buoni interpreti e una discreta regia.

Di solito tendo ad essere piuttosto severo verso i sequel di qualche buon film, specialmente se si tratta di cult. Tuttavia devo riconoscere a questo terzo episodio della serie "The Omen - il presagio" di non essere così brutto come ci si potrebbe aspettare. Sam Neil è un bravo attore, si sa, ed anche qui, sebbene non in modo eccelso, se la cava piuttosto bene. La storia è piuttosto semplice e lineare; certamente si nota qualche forzatura di troppo, ma in giro c'è di peggio. Il finale mi ha incuriosito in quanto piuttosto bizzarro, ma in ogni caso non è male. Sufficienza meritata.

migliore del precedente, ma lontano da capostipite della saga.
questo film ha una trama abbastanza originale e vive dell'ottima interpretazione di Sam Neill peccato per la regia approssimativa che banalizza molte scene ed una maessa in scena che toglie la tensione necessaria.

Il peggiore della trilogia di "Omen" risulta comunque essere un buon film, guardabile e che scorre decisamente bene. Le atmosfere riuscitissime del primo sono ormai un lontano ricordo, ma Graham Baker riesce comunque a realizzare un lavoro interessante e che conclude senza troppe figuracce quanto iniziato da Richard Donner. E poi, ciò che ne sarebbe seguito, a quanto pare, sarebbe stato decisamente peggiore di questo che, in fin dei conti, si lascia guardare senza troppi problemi, come già detto. Anche per questo non me la sento di dare un voto più basso di questo ad un horror che in fin dei conti non è peggiore di molti altri.

Vale lo stesso discorso che ho fatto a La maledizione di Damien: zero tensione o inquietudine, e questo è il più grosso difetto perché non si sente la presenza del maligno. Niente sussulti o sbalzi, e finale un po' ridicolo.
Comunque la colonna sonora è ottima in tutti e tre, e Sam Neill ha fatto un'ottima interpretazione. La sufficienza se la merita per alcune scene, soprattutto l'infanticidio.

Arrivato all'ultimo capitolo della trilogia di Omen , posso dire con mia enorme sorpresa , che il capitolo che mi è piaciuto di più è proprio questo conclusivo,ovviamente quello maggiormente criticato e contestato. Onestamente so che per molti questo mio parere equivale ad una bestemmia , ma a fine visione Conflitto finale non mi ha lasciato l'amaro in bocca come invece hanno fatto i due illustri predecessori.

Il film vede un Damien ormai adulto consolidare il proprio potere in attesa di sferrare l'attacco finale a Cristo e all'umanità. La pellicola da questa semplice premessa da continuità alla serie e sviluppa una storia ben ritmata , accattivante e che mescola bene dramma e horror grazie ad un paio di scene molto ben realizzate. Come da tradizione la quantità di sangue è limitata , ma alcuni omicidi e una discreta atmosfera coprono questa mancanza.

Grandissimo nel ruolo principale Sam Neill, luciferino e malefico nel tratteggiare il personaggio di Damien, ambiguo e oscuro anche nelle sfumature meno importanti. D'atmosfera e inquietanti i suoi monologhi davanti una statua del Figlio di Dio , sequenze di grande impatto e blasfeme quanto basta.

L'opera ha certamente i suoi difetti , tipo le strambe morti degli avversari di Damien ,passaggi banali o un finale prevedibile e scialbo .
Nel complesso un terzo capitolo che pur senza eccellere mi ha soddisfatto abbastanza , per motivi diversi più dei capitoli precedenti.

Terzo capitolo della saga di The Omen che mi ha tutto sommato sorpreso,il primo film non mi era particolarmente piaciuto (nonostante avesse dei buoni momenti) e quindi, da questo, mi aspettavo veramente poco.
La trama ci mostra un Damien adulto, impegnato a contrastare in ogni modo possibile la rinascita del messia, l'unico che potrebbe fermarlo dal dominare il mondo.
Diciamolo subito,la storia non è particolarmente esaltante,l'ho trovata abbastanza scontata e prevedibile,priva per di più di tensione,ma fortunatamente riesce almeno a non annoiare più di tanto grazie ad alcune scene piuttosto riuscite e di sicuro impatto e sopratutto grazie alla splendida interpretazione di Sam Neill,assolutamente perfetto nei panni del mefistofelico Damien.
La regia e la fotografia non regalano grosse sorprese,risultano un po anonime ma riescono anche ad evitare brusche cadute risultando tutto sommato godibili.
Una visione gli si può concedere tranquillamente,gli amanti del genere non resteranno delusi.

C' è sempre stata questa per me curiosa presa di posizione nel mondo del Cinema che un film di successo debba avere per forza di cose due seguiti almeno, per confezionare ciò che viene comunemente definita "Trilogia". La Trilogia deve essere come da copione un qualcosa che annuncia un' interessante novità, poi gli si dà un qualche pretesto più o meno avvincente per farla continuare, e dulcis in fundo deve avere una sua conclusione.... Ovvio no?? Per completezza devo anche citare il remake, non me lo sono scordato..., ma non è il caso di questo film...
Così come tanti altri titolazzi, anche la serie di "Omen il Presagio" doveva avere la sua storia. Francamente il primo film ( capolavoro del terrore) poteva essere un qualcosa di a sè stante senza bisogno di continuazione ( non per chi ci ha lucrato ovviamente), ma il buon sequel che vide la crescita non solo fisica dell' adolescente Damien, aveva bisogno di una continuazione che lo vedesse fatto e formato pronto per governare il mondo...., e di conseguenza, difendere la sua posizione dal suo più acerrimo nemico.....
Ne esce una pellicola più drama e meno horror, anche se un qualcosina di buono c' è, soprattutto nella spettacolarità di un paio di omicidi..
Il demonio qui ultratrentenne adesso parla, agisce come una persona normale ed è più umano, non che nei due precedenti non lo sia, ma la "tenera" ed "innocente" età gli donava quest' aura assai maggiormente più inquietante..
Però tornando a noi, è azzeccatissimo che le fattezze di Damien abbiano questa volta il volto e la mimica di Sam Neill. Penso sia grosso modo il suo primo ruolo da protagonista e devo ammettere che con un bel paio di baffetti sarebbe stato una sorta di credibile Hitler. Non sò come mai, non scherzo, ma mi viene come da pensare che questo Damien incarni grosso modo e con le dovute proporzioni, l' uomo che settanta anni fà sconvolse con i suoi ideali le sorti del mondo intero.. A ben vedere ci sarebbero anche delle sottili analogie....
Condivisibile o meno, è anche un motivo per esaltare la bravura di questo versatilissimo attore che nel corso del tempo ci ha regalato prove attoriali di notevole valore. Resto del cast che fà il suo, c' anche Brazzi che offre una buona prova con il suo Padre De Carlo, e colonna sonora di Goldsmith, meno incisiva rispetto alle altre due pellicole.
Per ciò che concerne il finale.., non si può non affibiargli una parvenza di trash..., ma è di un trash non voluto..., si è cercato di dare un pò di verosimiglianza ad un qualcosa alla quale era difficile, renderlo su schermo riuscito o quanto meno credibile. E' più da Cinema anni '50 o '60, tipo "La Tunica" tanto per rendere l' idea.... E' difficile spiegarmi, ma quell' apparizione nel finale io la vedo un pò così.....
Per chi vuole inoltrarsi nella serie di "Omen il presagio" è un film che merita anche più di una visione, ma della trilogia è secondo me quello meno riuscito, tenendo conto comunque dei suoi meritevoli punti di forza che mi spingono a dargli mezzo voto sopra la sufficienza. Non eccelle sicuramente, ma a confronto dell' innumerevole immondizia che c' è in giro, datata e non, ha una sua discreta dignità.

Terzo capitolo di quello che fu un cult con Gregory Peck e che quì raggiunge livelli imbarazzanti di mediocrità.
Una storia senza mordente, decisamente insensata in alcuni momenti (tanto quanto i tentativi dei sacerdoti di eliminare l'anticristo), interpretata senza grande convinzione e diretta con poco acume da Baker.
Non c'è pathos, non c'è vivacità d'azione e tutto scivola via in maniera tanto prevedibile quanto scialba.

Il capitolo che chiude una trilogia , affidata ancora a un regista diverso dai precedenti , che si dimostra altalentante alla macchina da presa . Attori molto bravi come Sam Neill ad altri che recitano in modo mediocre , per non parlare della regia nelle scene degli omicidi che spesso sembrano quei trash all'italiana.
Si salva sicuramente la figura di Neill , qui diavolo assetato di potere , con una grande prova recitativa , in un film che mostra due lati : una prima parte dove sembra di trovarsi a giocare al cacciatore e la preda , e un altra parte del film , la seconda , dove ci ritroviamo nei canoni classici della serie , con un uomo che cerca di sconfiggere la bestia col soli pugnale sacro .
Nota dolente il finale affrettatissimo in cui ci si aspettava molto di più da una serie del genere .
Sul fattore trama ho trovato cose interessanti come il signore del male e il suo ''esercito'' al fianco , e altri punti che sono stati un po omessi e danno un smarrimento .(vedi spoiler).
Tutto sommato consigliato per chi ha visto gli altri due , per vedere coma va a finire la vicenda che però trova in un punto una riflessione su come continuare la serie, di cui verrà poi girato un quarto capitolo visto il successo.

SPOILER

Film che conclude la parabola diabolica di Damien Thorn. Cosa dire, a me è piaciuto e lo ritengo perfettamente in linea con quella patina horror molto anni 70/80. Da notare la presenza dell'italianissimo attore di genere Rossano Brazzi, per il resto Sam Neill recita bene la sua parte e complessivamente questo Omen parte terza chiude il cerchio in modo dignitoso.

Di horror neanche l'ombra, ma pur sempre meglio del secondo.

inferiore ai primi due e neanche di poco, non lo salva neanche un Sam Neill molto ben calato nella sua interpretazione.
è un peccato, perchè la storia in sè era ben strutturata e portata avanti coerentemente, ma alcune situazioni risultano un po' logore.
mezzo punto in più per il crocifisso.

Senza dubbio migliore del secondo capitolo,ma comunque un sequel abbastanza noioso e inutile.

Un passo indietro rispetto al buon sequel 'la maledizione di Damien' ma la saga rimane sopra la sufficienza anche in questo terzo episodio.

Molto bravo S.neill anche se il suo personaggio è abbastanza stereotipato.
Regia mediocre.

3° capitolo meno efficace dei 2 precedenti.

Il terzo capitolo offre un finale piuttosto scontato e su questo c'era da aspettarselo, però aldilà dell'interpretazione di Sam Neill non c'è molto dal salvare se non qualche spunto come la nuova strage degli innocenti e qualche sequenza discreta.

Film sulla scia del seguito de "La maledizione di Damien". Che dire rispetto al suo predecessore il film perde un po' di mordente..soprattutto perchè è meno sanguinolento e con meno scene violente rispetto ai due capitoli predecessori. Il finale francamente è un po' troppo scontato e a mio giudizio si poteva fare decisamente di meglio..non lo boccio del tutto perchè il film si segue ancora bene però avrei voluto vedere un film diverso.

Questo non l'ho capito.
Un epilogo davvero deludente

Scarso sotto tutti i punti di vista.
Questo regista è stato al quanto approssimativo e ha rovinato quanto di buono c'era nei precedenti episodi.

personalmente un pochino migliore del precedente episodio
un buon sam neill nella parte di damien
mi è piaciuta molto la parte centrale anche se il finale è molto prevedibile,da vedere comunque

minore dei primi due...

sembrava l'episodio che doveva chiudere la trilogia ma purtroppo hanno continuato...questo episodio comunque non affascina quanto i precedenti...forse il "male" visto addosso a un bambino inquieta di piu o forse sono semplicemente finite le idee e si vede che qui manca l'orinalità...ricalca sempre i precedenti...
sempre azzeccate le musiche!

Forse ancora leggermente meglio de La maledizione di Damien, questo capitolo si poggia letteralmente sulle possenti spalle di un bravissimo Sam Neill (e delle sue filippiche blasfeme), che davvero non ho mai visto in un ruolo simile.
Una delle sue migliori interpretazioni in assoluto, bravo Sam.



A prescindere da una trama un filino sgangherata (o dove comunque non proprio tutto alla fine torna) e con imprecisioni, lo spettatore ancora non si stanca a seguire le vicende di un Damien ormai adulto, che però (forse altro difettuccio del film) risulta essere forse un pò troppo stereotipato, sia come figura che come discorsi.
Comunque avercene di serie così che ancora al terzo episodio mostrano questo tipo di qualità.


Visione consigliatissima quindi, almeno per completare la sequenza logica della saga.

Finale scontatuccio,ma non è male come film!

Si conclude con questo film una saga ricca di orrore. Bellissimo film con un bellissimo e terrificante finale.

L'idea di base era molto buona ,tuttavia è stata sviluppata in maniera troppo povera di "violence and gore" per un horror che si rispetti.Il regista doveva osare di più magari prendendo spunto da colleghi come Fulci o Friedkin.Sicuramente avrebbe riscosso maggior successo.

Con questo 3° capitolo si chiude questa trilogia in maniera abbastanza scontata e banale.Buone le interpretazioni e nel complesso girato discretamente.