Ne "Gli Eterni" dei Marvel Studios un nuovo, entusiasmante, team di supereroi debutta nell’universo cinematografico Marvel: antichi alieni che vivono in segreto sulla Terra da migliaia di anni. A seguito degli eventi di "Avengers: Endgame", una tragedia inaspettata li costringe a uscire dalle ombre per ricongiungersi con il più antico nemico dell’umanità, i Devianti.
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Dal punto di vista dell'intrattenimento non è da buttare, il problema è la sceneggiatura e tutti i protagonisti, forse perché troppi, gestiti malissimo. A me non ha nemmeno dato fastidio la presenza di stereotipi di genere (l'eterno omosessuale) e di etnia (l'eterno indiano, l'eterno cinese, tipo barzellette d'altri tempi), anzi poiché per definizione sono Eterni e devono mimetizzarsi nei millenni fra gli esseri umani, ci sta anche che siano fatti un po' così un po' cosà.
Un commento: l'onnipossente Arishem è un cialtrone, visto che crea due classi di esseri viventi con lo scopo di eseguire un compito e finisce fregato da entrambe! ma mentre i "devianti" sono scusabili, perché errare humanum est, con gli "eterni", esseri magici *immutabili*, come i robot, non dovevano presentare alcuna evoluzione interiore nel pensiero e nel fisico. Invece no, sono senzienti in grado di decidere cosa fare e cosa non fare, cambiare idea ed evolvere.
Premessa importante. Ho letto alcuni fumetti relativi ai personaggi. Non avevo aspettative elevate e tutto sommato sono stato confermato. Non posso dire che mi sia piaciuto particolarmente. Un film che vuole ampliare gli orizzonti cosmici dell'universo Marvel in modalità epica ma che di fatto, almeno per me, non riesce nell'intento. E questo per una scrittura dei dialoghi imbarazzante (soprattutto nella prima metà di film), per un cast di attori altrettanto imbarazzanti, per una colonna sonora poco inserita e comunque di poco spessore nonchè per il solito ed irritante umorismo senza senso canalizzato anche attraverso personaggi piuttosto ridicoli ed inutili (Kingo ed il suo agente su tutti).
- Sersi rivela al suo (compagno? corteggiatore?) di essere un'eterna; lo scambio di battute avviene come se fossero ad un pic nic spettegolando delle ultime novità. A prescindere dal fatto che il mondo sia abituato ai supereroi (lo è davvero?) e che lui sia un personaggio un pò particolare, l'impronta frivola data alla scena è fuori luogo. - i devianti tornano in attività e la squadra sta a mangiare attorno al tavolo come se niente fosse, scambiandosi battutine ed incantesimi magici. Con calma eh ahahah, tanto sono qui per proteggere il genere umano. - questi Eterni dovrebbero essere i giardinieri dei Celestiali, esseri perfetti creati per mantenere l'ordine cosmico. Senza alcuna volontà di discriminare ma con semplice logica....Perchè creare dei poliziotti galattici sordomuti o con problemi mentali? Non erano i devianti la creazione imperfetta? - certi personaggi dimostrano incoerenza. E sono Druig e Phastos, che non si capisce bene se abbiano a cuore la razza umana oppure no. Si può notare solo vedendo il film.
Grandi assenti della storia sono proprio quelli che dovrebbero essere i nemici per eccellenza: i devianti. Se nei fumetti essi hanno varietà di forme mostruose e godano della facoltà di intelligenza, qui ci vengono presentati come creature quadrupedi con una limitata varietà di forme ed intelligenza prettamente animale. Persino il più evoluto e potente tra essi lascerà la scena senza troppi complimenti e con un pò di ingenuità. Ingenuità che si rispecchia nei protagonisti stessi, che più che delle divinità paiono delle persone comunissime aggravate da problemi relazionali anche tra di loro. C'è chi può apprezzare questa visione più Terra-Terra, per carità....
Combattimenti generalmente poco coinvolgenti, nulla che non si sia già visto, anche perchè gli Eterni sono stati, chi più e chi meno, depotenziati rispetto alle controparti canoniche. Peccato, anche perchè le scene in cui è presente il Celestiale Arishem sono interessanti, così come molto interessante è il "twist" che interessa certi personaggi nell'ultimo quarto di film. Ma le battutine, che ci sono anche qui, il sommo politicamente corretto che fa un salto in più, i dialoghi e le interpretazioni fin troppo umane mi hanno prontamente tenuto con i piedi ben piantati a terra.