fast x (2023)

Il passato non muore mai ed il decimo capitolo della "Furious Saga" prende spunto da "Fast Five" di dodici anni prima, con un prologo dove viene utilizzato materiale d'archivio per presentare il nuovo villain "Dante" intrepretato da Jason Momoa, figlio del losco trafficante "Hernan Reyes" derubato ed ucciso dalla squadra di "Dom Toretto" nella scorribanda a Rio de Janeiro. E' proprio Momoa il personaggio più riuscito del film che riesce ad esprimere tutto il suo sadismo e ferocia non disdegnando di sberleffi, smorfie e risate agghiaccianti che rifanno il verso al "Joker" batmaniano. Il resto è la solita sequenza di inseguimenti, sparatorie e combattimenti spettacolari a cui il franchise ci ha da tempo abituato. Il cast troppo affollato non aiuta il film di Leterrier anzi ci sono inutili camei delle star dei film passati quali Helen Mirren e Jason Statham e storyline parallele per allungare il brodo, come quella di John Cena diventato uno zio molto premuroso e protettivo. Vin Diesel appare più spento del solito e la presenza dello scomparso Paul Walker è sempre palpabile. Le scene girate a Roma, tralasciando parti di Torino spacciate per la Capitale, sono sicuramente le più affascinanti. Gran finale nella diga che ci prepara insieme alla scena durante i titoli di coda alla seconda parte di "Fast X". Sempre un piacevole passatempo.

Mi son trovato a vederlo per caso con amici. Ormai in questa serie di film non c'è più nulla a di là di scene sempre più inverosimili ed effetti speciali, neanche il tentativo di una trama verosimile, da vedere proprio se non si ha altro da fare.

Vero che quando ti appresti a guardare un nuovo film della serie "Fast & Furious" devi accettare un livello piuttosto alto di sospensione dell'incredulità, però ormai sembra quasi di assistere ad un film della Asylum realizzato con tanti soldi. Ma al di là di quello le situazioni sono sempre le stesse viste in tutti gli altri capitoli e che vengono riproposte all'infinito: esplosioni, Vin Diesel che parla della famiglia, corse in auto, Vin Diesel che parla della famiglia, le gag tra Tyrese Gibson e Ludacris, Vin Diesel che parla della famiglia, ex-villain che diventano alleati, Vin Diesel che parla della famiglia, morti che ritornano in vita e Vin Diesel che parla della famiglia. Il tutto per una durata di quasi due ore e mezza (ed è solo la prima parte) senza alcun motivo e il giochino credo stia cominciando a stufare anche i fan più accaniti. Però c'è da dire che è un film talmente stupido e tamarro che, pur nella sua bruttezza, fa il giro e diventa se non bello perlomeno passabile.
E comunque, per quanto mi riguarda, Michelle Rodriguez rimane la migliore badass del cinema americano.

La solita sfilata di belle auto e di scene assurde.
La mega bomba a Roma, una dodge che si getta da un aereo e da un ponte solo ammaccandosi un pochino, tutto davvero troppo.
Anche Momoa è esagerato, sia nei movimenti che nelle espressioni.

Vabbe', siamo di fronte ormai a delle parodie ben fatte con salti di auto che superano le leggi sulla fisica, sacrifici umani a rallenty ed esplosioni a iosa di cose che magari non possono nemmeno esplodere.

La piu' grande presa in giro pero' è che dopo piu' di due ore di boiate ti rendi conto che il film nemmeno finisce, lascia un "to be continue" che costringera' a sorbirsi auto che salgono la torre Eiffel fino alla cima, o che si lanciano dalle cascate del Nigara...chissa'...

Chi si approccia a questa pellicola sa già cosa trova.
E qui in effetti ci sta tutto: le auto, le esplosioni, dialoghi fuori le linee, sceneggiatura inesistente, personaggi che tornano, acrobazie da cartone animato e la family.
Trovate tutto nel bene nel male.

Nuovo appuntamento - o meglio, la prima parte di due - di una saga che ormai non ha più nulla da dire, ed infatti ritorna su temi triti e ritriti visti negli episodi precedenti, come ad esempio la sfacciata esaltazione della famiglia e dell'amicizia. Dopo il prima quarto d'ora pieno di miele pensavo di essere finito a guardare un imbarazzante film della Mulino Bianco, poi le cose migliorano giusto un poco anche se restano problemi insormontabili di sceneggiatura e non solo: l'inespressività di Diesel, che neanche si impegna a cambiare la sua solita espressione da duro, i troppi personaggi presenti che richiedono spazio, inseguimenti e scene action ormai sempre meno credibili, effetti speciali non all'altezza della situazione. L'unica cosa che salvo è la presenza di Momoa, un villain psicopatico e clownesco talmente sopra le righe da riuscire a divertire. Non ci siamo.

Do la sufficienza solamente per gli effetti speciali e più vanno avanti e più di esagera estremamente e visto di cosa si vede ci può stare,Jason Momoa sembra un po' jocker un po' il Johnny Deep e non mi è piaciuto,poi Roma non e del tutto Roma nelle immagini..ormai è una serie TV cinematografica che spero finisca nella prossima seconda parte

Il mio voto è una media tra 9 e 3.
Nello specifico:
voto 9 giustificato da esplosioni, belle macchine, ottimi effetti cgi, sparatorie e bombe atomiche nel Tevere;
voto 3: sceneggiatura a dir poco imbarazzante.
Se spegnete completamente il collegamento tra gli occhi e il cervello, ne uscirete sarete soddisfatti, altrimenti lasciate perdere.

Il grosso difetto di questo film, è che i precedenti avevano già dato il massimo dell'incredulità più pura, ponendosi sul podio della più totale mediocrità cinematografica degli ultimi anni, con forzature talmente colpevoli che oramai passarci sopra è diventato pressochè impossibile. I cinecomic, in confronto, risultano ottimamente contestualizzati e le cretinate non le fanno, in quanto gli sceneggiatori SANNO che copiare pari passo la carta, sarebbe un oltraggio su uno schermo. Un altro difetto di questa saga, è che appunto non ha sceneggiatori o registi capaci, in quanto questi ultimi se ne erano probabilmente tutti andati dopo il secondo o addirittura dopo Tokyo Drift. Ah, volevate un commento su questo capitolo? Incommentabile

Una boiata senza limiti, vedo dei voti spropositati... Se danno 9 e passa a un film così? A quei bravi ragazzi, Scarface, salvate il soldato Ryan quanto date? Duemila?
Film in linea con la povertà intellettuale contamporanea

SPOILER

Siamo davanti a un film d'azione realizzato con tutti i crismi e capace di maneggiare un cast a "livello Marvel" senza accusare il minimo colpo.
Fast X è un film che punta tutto sull'intrattenimento, e vince a mani basse la sua scommessa. I fan storici del brand, inoltre, saranno felici di sapere che le corse in auto (clandestine e non) tornano ad essere più presenti nel corso del film, con una sequenza in particolare che ricorderà con piacere le atmosfere dei primi capitoli della saga. In definitiva, Fast X è un film che rispetta le regole del brand, abbracciando sia la filosofia dei Fast & Furious più recenti, sia quella dei classici, con un'ambizione narrativa che alza l'asticella ponendo le basi per un macro-racconto diviso in più parti. Il tutto, con un John Cena da applausi e un Jason Momoa in più.
In conclusione, questo è il capitolo più ambizioso della saga, perché recupera crismi narrativi e schemi visivi di alcuni dei capitoli migliori e pone le basi per una conclusione davvero altisonante, divisa in una trilogia che potrebbe mettere la parola fine alle avventure della Famiglia. Il tutto con un villain che gioca con spasso con gli stereotipi e un impianto visivo che sa donare il giusto, esagerato intrattenimento. Spettacolari le scene girate a Roma.
Da approcciare con il solito spirito alla Fast & Furious: correre o morire.

Saltati lo sceneggiatore Chris Morgan e il regista Justin Lin, il plot s'esaurisce nel contrappasso dantesco innescato da Momoa jokerizzato: più cafone, tamarro, burino e coatto di Vin, è un pesce fuor d'acqua. $340 milioni di budget per un cast stratosferico, l'inizio degl'episodi non autoconclusivi col rafforzamento della triade Dio (il crocifisso e l'epica cristologica), patria (CIA), famiglia: "Call of Duty" + un videogame automobilistico.

Esattamente quello che ti aspetti da un Fast: effetti speciali a raffica, storia farraginosa, esplosioni e tanto spettacolo.
E va benissimo così.
Ci si diverte eccome, senza mai annoiare. Nota di merito a Momoa che rende ottimamente l'antagonista, dandogli il giusto carisma.

Solito fumettone con molti effetti speciali (splendida la sequenza di Roma) e dialoghi scimoniti e patetici. Mezzo punto in più per Jason Momoa, a mio avviso irresistibile e spumeggiante nella parte del cattivissimo di turno.

Prima parte finale di una grande saga.....parte con il botto.....rallenta..per poi riprendere a pieno ritmo... aspetto con impazienza la parte due...

SPOILER