Giunti in un paesino del napoletano con l'intenzione di costruirvi una chiesa (siamo nel 1860 e Garibaldi è alle porte di Napoli), fra Pacifico e fra Leone capitano nel bel mezzo d'una sparatoria: Giulio Massena, un giovanotto antiborbonico datosi alla macchia, cerca di rapire la consenziente figliola del locale signorotto, il mafioso don Liborio, per condurla a nozze. I primi giorni sono duri, ma fra Pacifico, il quale, quando è costretto, mena con successo le mani tanto da essersi meritato il nomignolo di fra Manisco, riesce a porre saldamente il piede nella contrada, grazie anche all'aiuto dell'ingenuo e semplice suo compagno, ed al contributo assai più valido d'un gruppetto di nerboruti e decisi suoi correligionari.
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