fucking amal - mostrami l'amore (1999)

Buon ritratto dalla chiusa provincia svedese con dei giovani quasi allo sbando.
Il titolo italiano è patetico. Interessante, merita una visione.

Alienazione giovanile, disagio, confusione e riscoperta sessuale. Temi comuni già raccontati diverse volte, ma che qua vengono trattati con una mano più fresca, abile, sofferta e naif. è un film che vive in un rozzume registico che ben si addice alla desolazione della cittadina che descrive, soffocata com'è negli stereotipi e nel perbenismo familiare. Il racconto di un amore saffico che riesce a sradicare le trappole in cui film del genere rischiano così troppo spesso di cadere: "Fucking Amal" è livido, sincero, crudo e sensibile nella metodologia del racconto, che cala un po' in un finale piuttosto sbrigativo e poco efficace, ma che non danneggia una pellicola in grado di raccontare così bene lo smarrimento adolescenziale, evitando sempre i luoghi comuni o trattandoli, distruggendoli, parodiandoli.

è un film sicuramente da recuperare: poetico, scarno e dolente, ma anche rabbioso, grunge, viscerale. Più profondo di quanto ci si possa aspettare.
Il sottotitolo viene da una canzone della famosa popstar svedese Robyn, che scrive la colonna sonora, ma è piuttosto disastroso, soprattutto vista l'anarchia e l'anticonformismo che sprigiona il titolo principale: un messaggio semplice, ma forte, capace di raccontare tanto. Da vedere.

Cinema indipendente giusto nella confezione e considerati i quattro soldi a disposizione di Moodysson non poteva essere altrimenti,per il resto la solita solfa su ragazzini adirati con il mondo che si imbottiscono la bocca di volgarità tanto per darsi un tono,alle prese con le prime cotte e un disorientamento sessuale che a quell'età non è poi così fuori del comune.
La regia sciatta e piena di zoom in stile soap-opera si concentra sul rapporto di reciproca attrazione tra Elin e Agnes,giovanissime però già capaci di fornire un'importante aderenza al ruolo.
Il film trabocca uno scorretto qualunquismo nel ritratto di un microcosmo adolescenziale della provincia svedese,non vi è approfondimento ma solo generici dettagli del quadro d'insieme,bastanti secondo Moodysson a dare plausibilità alle pene d'amore dei personaggi e alla loro paura di esprimere qualcosa che vada contro il solito maledetto conformismo.A questo punto, se interessa l'argomento, sarebbe consigliabile recuperare "L'altra metà dell'amore" o l'ottimo "Boys don't cry",film sicuramente meglio strutturati e non pervasi da assurdità artificiose che rievocano quelle demenziali teen-series di cui la tv italiana sino a qualche anno fa era affollata.
In poche parole un "Dawson Creek" o un "Beverly Hills" in salsa gay ,con qualche scurrilità in più e con l'inevitabile masnada di ragazzini dal clichè in tasca ripresi con uno stile miseramente alternativo che dovrebbe fare tanto "autore" e che invece accentua quell'irritante sensazione di falsità che si manifesta più volte.Penoso il finale buonista,un qualsiasi romanzo "Harmony" in confronto sarebbe meno patetico.

Film molto interessante.

Secondo me è il più bello di Moodysson, delicatissimo leggero quanto profondo.
Uno di quei film da far vedere a tutti i ragazzi. Bravissime le due protagoniste.

pellicola apparentemente leggera, ma in realtà molto profonda ed intelligente nel trattare temi legati all'adolescenza ed alla crescita interiore.
brave le due protagoniste, funzionale la regia vicina al cinema veritè.
moodysson crescerà enormemente pochi anni dopo, firmando il quasi capolavoro lilja 4 ever.

Buon film, molto scorrevole e piacevole, per niente noioso.

Vale la pena vederlo. Le tematiche trattate sono molte e tutte di una certa importanza, raccontate con semplicità, senza grosse pretese, senza volerle spiegare. Si passa dal disagio giovanile, all'amore omosessuale, all'icomunicabilità genitori-figli....
In sonstanza il film è abbastanza buono.

Decisamente bello..raccontato in maniera semplice ma diretta e senza tanti fronzoli. Forse avrei dedicato più tempo al rapporto amoroso tra Elin e Jessica che in realtà si concretizza solo nei minuti finali della pellicola..ma tutto sommato rimane un gran bel film..consigliato.

Non e' certo un film da oscar,ma e' godibile...

Discreto film, si può vedere

Non un capolavoro ma veramente carino.

Un film emozionante, coinvolgente, delicato, coraggioso e mai banale... quando ho terminato la visione sono rimasto stordito. Lo considero uno dei più bei film degli ultimi 10 anni. Consiglio a tutti di vederlo !!!

Opera delicata, gentile, appena un gentile sussurro, come l'amore, ma al contempo nasconde in se' una carica potente.
Una storia di amore, di coraggio, di libertà.

avevo letto tempo fa su un giornale che il fim era uscito in svezia nello stesso periodo di titanic e che l'aveva sorpassato al botteghino.
film molto sensibile, che tratta il tema dell'innamoramento di due ragazzine adolescenti in modo delicato e sorprendente. bravissime le attrici protagoniste.

Commento n°300. Ho cominciato con Jack ed Ennis, riparto con queste due fanciulle, Elin ad Agnes: perchè vorrei trovarne al giorno d'oggi, due storie d'amore più intense e belle di queste.

Molto semplice,ma profondo e complesso allo stesso tempo. Stupenda interpretazione delle protagoniste, rapporto appassionante e vivo. Mi ricordano Di Caprio e la Daines tanto sono affiatate (e ovviamente Ledger e Gyllenhaal).

molto bello

Film semplice. Ed è con grande semplicità che ti rimane impresso qualcosa di questa storia, di questi giovani protagonisti che nella loro spontaneità manifestano in maniera perfetta le difficoltà della loro età, delle loro piccole e grandi scelte e naturalmente dei loro sentimenti.

Bel film sull'amore saffico, affronta il tema con genuinità e incisività, allargando la trattazione al tema più generico come quello dell'adolescenza.
Finale bellissimo, un vero pugno in faccia per tutti i bigotti.
Un film raffinato, istruttivo. Spero di vedere qualche altro film di questo interessante regista svedese

Potrebbe essere il corrispettivo nella commedia di quello che ha fatto P. Jackson con “Creature del cielo” nell’ambito drammatico.
Il disagio giovanile, l’amore saffico, la difficoltà nell’ambientarsi sono problemi narrati con insolita leggerezza e agilità nella regia.
E' davvero un buon film, vale almeno una visione.