giovani, pazzi e svitati (1998)

E' una commedia romantica che fa da parodia/omaggio ai tanti film "fratelli maggiori" degli anni 80, qui non abbiamo sicuramente la mano del maestro John Hughes ma in compenso una buona dose di gag abbastanza divertenti anche se spesso terra terra!
Tutto si svolge nell'arco di una sola nottata ad una tipica festa di liceali, tempo e luogo tipici di quelle commedie anni 80, in cui una serie di storie e personaggi si incontrano...
Tanti attori più o meno famosi compongono questo corposo cast e più sono presenti parecchi camei...protagonista principale è Ethan Embry, poi Peter Facinelli (ancora giovane ed ignaro di diventare il capofamiglia dei Cullen in quell'obrobrio di saga di "Twilight"), il simpaticissimo e mestierante Seth Green che regala quelli che sono i momenti più divertenti del film...
La cosa che mi ha fatto più divertire era la proprietaria della casa dove si è svolta la festa che diventava matta a tenere pulito e controllare tutti, persino le scarpe di ogni invitato dopo che ha sentito odore di cacca!!!
Film che spianerà la strada a teen movie più riusciti e noti come "American Pie"...è relativamente divertente senza calcare la mano su nudità e volgarità ma purtroppo cadendo qualche volta nei soliti moralismi e nelle solite mielosità.
Bellissima la colonna sonora che varia molto nei generi...
Buono per passare un pò di tempo se non avete nulla di meglio a portata di mano.

Fa' il verso ai tanti teen-movie degli anni '80, ispirandosi sopratutto a quelli migliori, non scadendo nel demenziale o volgare, ma mantenendosi sul filo del comico e della commedia.
Oltre che per questo fatto mi è sembrato un po' "fuori tempo" è più che altro un film di puro intrattenimento.

Ho sempre cercato di tenermi alla larga dalle commedie adolescenziali statunitensi ambientate nelle high schoo o nei college. Al di là della scarsa qualità media di questo genere di film, queste pellicole descrivono una realtà giovanile del tutto (o quasi) aliena a quella italiana; impossibile, almeno per me, la benchè minima forma di empatia con i protagonisti.

Questo film di 12 anni fa, che ho agganciato casualmente sulla pay tv satellitare in orario pomeridiano, non fa eccezione. E' infatti uno showcase di ogni possibile stereotipo yankee: il nerd e la sua cricca di geek, il romantico, la cheerleader con un cuore, l'alternativa (una pre-emo, praticamente), il capitano della squadra di football, lo sfigato che si atteggia all'inverosimile, il trio di ragazze belle e vuote (il trio è, per correttezza politica, multirazziale), più una serie di immancabile di figure minori: gli scoppiati, la cover band ecc.

Però questo film usa e abusa di questo scenario umano (che, senza originalità alcuna, circoscrive nella più classica festa privata post diploma) non per mostrare gli eccessi sex, drugs and rock n roll tipici delle opere uscite nell'ultimo lustro, ma per veicolare un messaggio positivo sul destino e sui suoi strani e bizzarri modi di influire sull' esistenza delle persone.

Tante gag e situazioni comiche, alcune puzzano di dejavu: probabilmente nessuna vi farà ridere fino alle lacrime, ma la maggior parte strappa ben più di un gustoso sorriso.

In buona sostanza, una commedia che vira spesso al comico, che consiglio anche a coloro che -come me- non sono appassionati di questo genere. E' edificante senza essere buonista, i personaggi sono ben caratterizzati.

Forse il 7 è un mezzo punto in più di quanto "Giovani, pazzi e svitati" meriterebbe sul piano filmico. Ma la tenerezza espressa dal personaggio di Preston* e dalla sua lettera d'amore è qualcosa che mi è rimasto dentro per ore dopo la fine del film.

* Sì, sono etero. Ma se avete mai scritto una lettera d'amore........ :-)