girl (2018)

Molto delicato, mai eccessivo, mostra le difficoltà di un ragazzo che sta cambiando sesso. Stile abbastanza calmo e documentaristico, ci fa entrare nel mondo adolescenziale caratterizzato da insicurezza e anche fretta...

Film riuscito, intimo, abbastanza calibrato, su un tema spinoso e delicato come il cambio di sesso; rare le sbavature (la scena della fellatio per esempio, gratuita e fuori contesto), regia invisibile, ottimi i momenti musicali e il modo attraverso cui è stato comunicato il disagio del/della protagonista.


Notevole Victor Polster.

Il film riesce a trasmettere il disagio del protagonista alle prese con il cambio di genere sessuale. Sono pochi i momenti di omofobia perche non è questo il tema, giustamente gia' proprosto troppe volte.
Questo è viaggio nell'autoaccettazione del cambiamento, nella voglia di fare il grande passo ma allo stesso tempo la paura di cio' che sara' il futuro.
Tema trattato bene per quanto non sia di mio grande interesse.

La ripetitività delle scene della vita di Lara ha lo scopo di mostrare al pubblico la fatica, tra sudore e sangue, che questa deve sopportare per essere al pari delle altre, come ballerina di danza classica, ma anche l'impazienza di diventare donna, alla continua ricerca di piccoli ma significativi cambiamenti fisici, così da infonderle sicurezza e maggiore fiducia in se stessa.
Un film intenso, diretto abbastanza bene da Dhont, ottimamente interpretato da un bravo Victor Polsen nei panni di una transgender adolescente, molto calibrato senza eccedere nel dramma, che pure esiste, mostrando il giusto senza enfatizzare o alimentare strane curiosità.
A mio avviso, un film discreto, da vedere, apprezzabile soprattutto per la prova del cast.