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Ci sono persone che affittano case. Altri affittano auto. E poi c'è anche chi affitta un killer per togliere di mezzo addirittura sé stesso da un mondo che lo rifiuta. Esattamente ciò che fa l'uomo allo sbando protagonista di questa ennesima ed eccentrica commedia cinica surreale di Kaurismaki,per la prima volta ambientata fuori dai confini della Finlandia anche se a vedere distrattamente non si direbbe che quella mostrata sia Londra,di certo non quella raffinata ed elegante del centro cittadino bensì quella squallida e silenziosa di una periferia; in questa periferia si conusuma la vita di Henry,francese licenziato dopo anni di onorata carriera dalla sua ditta e che riceve da questa come unico ringraziamento un orologio d'oro. Che neanche funziona. Henry è il tipico personaggio del cinema di Kaurismaki: perdente già dall'inizio,introverso,silenzioso. Ma se almeno negli altri film provavano ad uscire da questa situazione di degrado interiore lottando almeno in qualche modo,magari anche fallendo ma solo dopo aver combattuto per cambiare in meglio la propria vita,Henry decide già di farla finita. Sorge un problema tragicomico a questo punto,perché il suicidio in una maniera o nell'altra non funziona mai. Allora Henry assume un killer a pagamento che dovrà ucciderlo; e qui scatta la molla geniale di un film dalla trama,appunto,geniale: quest'uomo incontra una donna che lo salva dal suo stato depressivo,in pratica lo porta a voler lottare di nuovo per la vita. Ma Henry per la vita dovrà lottare veramente e non solo in senso figurativo,perché il killer ligio del senso del dovere è sulle sue tracce e nulla lo può fermare... Cinema di alta classe,surreale allo stato puro con tocchi di cinismo davvero azzeccati,in cui i due protagonisti assoluti (senza contare l'amante di Henry) diventano due uomini inseguiti dalla morte,per contratto e per malattia. Una bella sceneggiatura che sembra inizialmente assurda e di poco significato per poi fondere perfettamente la tragicommedia del quotidiano e di una vita sempre più dura da sopportare. Però anche i killer capiscono in fondo...
Dopo averlo visto ci penserete due volte ad affittare un assassino per levarvi dagli zebedei. Perché a parte gli schezi io ci credo: l'umanità di Kaurismaki esiste,la storia non è per nulla campata per aria. Provate a riflettere un attimo e vedrete che nulla di questo "Ho affittato un Killer" è assurdo se la vita reale ci offre vicende ben più inverosimili di questa.