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Il codardo (e innamorato) Robert Ford di Samuel Fuller. Il cineasta in questione (oltre che reietto di Holywood) era un portento della settima arte sin dalla opera prima e in questo non si può che dare ragione a Scorsese: - Fuller lo capisce solo chi ama il cinema in quanto tale, e lo ama perché ne conosce i meccanismi. -
Una spirale da incubo verso la perdizione pulp, è nella sua visione cinematografica la seduta di terapia di Robert Ford per l'uccisione vigliacca (ma motivata nel film) di Jesse James. Fuller era qualcosa di diverso nel panorama del tempo e questo lo si percepisce al suo primo film, in più c'è modo che Michael Mann non abbia visto questo mentre si faceva un'idea tematica del suo film riguardo John Dillinger. Fuller è stato l'avanguardia nella New Hollywood e quest9 resta indiscutibile.