ho camminato con uno zombie regia di Jacques Tourneur USA 1943
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ho camminato con uno zombie (1943)

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locandina del film HO CAMMINATO CON UNO ZOMBIE

Titolo Originale: I WALKED WITH A ZOMBIE

RegiaJacques Tourneur

InterpretiFrances Dee, Tom Convay, James Ellison, Edith Barrett, Christine Gordon

Durata: h 1.08
NazionalitàUSA 1943
Generehorror
Al cinema nel Giugno 1943

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Trama del film Ho camminato con uno zombie

Jessica Holland, la moglie di un coltivatore dell'isola di San Sebastian, è preda di una misteriosa paralisi. Viene ingaggiata un'infermiera, Betsy che scopre subito che la donna è vittima del voodoo. Sotto sotto c'è del mélo oltre a una sana dose di horror (tutto di atmosfere e di psicologie) e un'abilità mostruosa di Tourneur. Un classico.

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Voto Visitatori:   7,76 / 10 (27 voti)7,76Grafico
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Voti e commenti su Ho camminato con uno zombie, 27 opinioni inserite

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topsecret  @  18/11/2021 22:05:00
   6 / 10
Ovviamente di horror non c'è nulla, dato che il concetto di zombie di romeriana concezione è totalmente distante da quello inteso in questo film che riprende miti e credenze del folklore haitiano.
La storia è deboluccia, non esercita nessun grande fascino, nonostante l'accenno di mistero che aleggia in alcuni momenti.
Cast e regia nella norma.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  28/11/2017 17:10:22
   7½ / 10
Horror psicologico e onirico, è un gioiellino del cinema di genere degli anni '40, nonché una delle prime pellicole a tematica zombie. Pellicola ancora affascinante.

Colibry88  @  17/04/2017 03:13:52
   7 / 10
Un classico del cinema horror anni '40. Mi ha convinto. Certo, in verità di orrorifico non c'è molto ma la pellicola sa farsi seguire ed apprezzare. Lancio una provocazione e dico che ai filmacci horror odierni, io continuo a preferire queste piccole perle in bianco e nero. Non male, ma assolutamente sconsigliato ad un pubblico superficiale.

alex94  @  03/06/2016 10:32:57
   7½ / 10
Ed ecco quà un altro classico del cinema horror anni 40,Ho camminato con uno zombie, diretto da Jacques Tourneur e prodotto dalla RKO.
Se proprio bisogna essere sinceri è necessario ammettere che di horror quì c'è ben poco,mi ha sempre dato più l'impressione del melodramma psicologico,di horror c'è giusto qualche venatura...vabbè per il resto siamo davanti ad un lavoro sicuramente interessante e per l'anno in cui è stato girato anche alquanto originale.
Ottima anche in questo caso la regia e l'aspetto tecnico che riesce a sfruttare al meglio il budget a disposizione.
Una bella pellicola,innovativa, anche per certi versi (il modo in cui è utilizzato il sonoro) da riscoprire.

BlueBlaster  @  22/12/2015 00:30:20
   6 / 10
Storia del Cinema ma in tutta sincerità è questo il voto che mi sento di dargli anche a fronte degli oltre 70 anni che ci separano dall'epoca di realizzazione.
Di horror c'è ben poco ma bisogna comprendere che in quegli anni alcune sequenze erano di sicuro effetto e tutt'oggi sono apprezzabili e relativamente inquietanti...la sequenza nel canneto o quella brutta faccia ad occhi sbarrati dello schiavo catatonico, questo e poco altro fanno catalogare questa opera al genere dell'orrore!
Per il resto la trama non è nulla di che, un discreto mistery dalle tinte cupe, piuttosto melodrammatico e con atmosfere riuscite...la realizzazione è buona e la recitazione nella media, ritmo altalenante e abbastanza lento, piuttosto riusciti invece certi dialoghi.
Poco da fare, è un film che sa troppo di vecchio per poter sinceramente dire che la visione sia fluida e divertente...rimane una visione obbligatoria per appassionati di Cinema e sopratutto per chi vuole davvero conoscere dalla A alla Z di Zombie il sottogenere.

vinicio  @  14/12/2015 12:53:26
   8 / 10
devo ammettere che il filone horror dedicato agli zombie mi piace da matti e non potevo non commentare questo film... premetto che sono parecchio ignorante sull horror dell epoca e se qualcuno mi vuole consigliare qualcosina anche di precedente sarei molto contento.... il film in questione a me è piaciuto molto in particolare alcune scene che mi hanno colpito molto, tipo ho trovato veramente bellissima la scena dove l infermiera entra per la prima volta nella sua stanza con la luce che passa dalle tapparelle oppure la camminata nel canneto l ho trovata molto inquietante veramente fantastica... la recitazione è molto teatrale ma mi è piaciuta lo stesso... il film riesce a tenerti incollato allo schermo con la bellezza delle ambientazioni e della fotografia... ovviamente scene di violenza non ci sono ma il film riesce a inquietare lo stesso lo spettatore.... film veramente da vedere per gli amanti dell horror!!

7 risposte al commento
Ultima risposta 14/12/2015 20.50.27
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ferzbox  @  19/10/2015 17:47:39
   7 / 10
Primo film per me del regista Jacques Tourneur, adocchiato in un ristorante di carne alla brace che si divertiva ad abbellire i muri del locale esponendo le locandine cinematografiche....tra queste quella de "Ho camminato con uno zombie", film poi successivamente suggerito anche dall'utente BlueBlaster.....

Pellicola forse più evocativa che horror, rappresenta l'ennesima storia sui riti Vodoo e le usanze popolari delle tribù indigene, creando una certa atmosfera investigativa e psicologica; alcune sequenze sono molto funzionali nel trasmettere inquietudine e si respira spesso un atmosfera piuttosto pesante(in senso buono), però non ho gradito molto il ritmo che delle volte, a parer mio, si fossilizzava troppo in alcuni dettagli delle usanze tribali e sul rapporto sentimentale dei due protagonisti.....inoltre il colpo di scena finale l'ho trovato assai telefonato, eliminando probabilmente una delle caratteristiche che avrebbe dovuto valorizzare la pellicola....
Tuttavia, osservando i commenti degli altri utenti ed informandomi in giro per la rete, ho notato che il film ha riscosso successo ed è tutt'ora considerato un piccolo capolavoro dai più, cosa che purtroppo condivido in parte perchè personalmente mi ha coinvolto fino ad un certo punto......ma sarà una cosa mia....

looking-glass  @  30/05/2015 18:25:55
   7½ / 10
Mi è piaciuto molto. Certamente etichettare questo film come "horror" mi sembra riduttivo, anzi se cercate sangue o roba simile cambiate visione. Trovo che sia molto di più di un horror poichè analizza molte cose: la mente umana, le differenze razziali, i contrasti familiari, la religione e la magia nera, il tema degli zombie ispirando molti altri film successivi. inoltre trovo che il finale non sia così deludente come ho letto qui anzi penso che sia molto meno scontato di quanto previsto …ci si poteva aspettare che la zombie-protagonista guarisse e tutti vivessero felici e contenti, invece non è così.
Le atmosfere sono molto particolari grazie ad una fotografia in bianco e nero efficacissima (la scena nel campo di canne da zucchero è da incorniciare per la bellezza suggestiva).

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/10/2011 00:07:14
   7½ / 10
Film di gran classe, basato su un'atmosfera molto vicina al piano onirico in cui Tourneur fa valere il suo stile di regia, che suggerisce, che sottintende senza mai mostrare del tutto, in modo da sorprendere ed inquietare come la magnifica apparizione dello zombie. Forse qualche eccesso melodrammatico ne scalfisce in parte l'efficacia, ma il ritmo ossessivo dei tamburi ed i rituali voodoo hanno fatto scuola, soprattutto nel bellissimo film di Craven Il serpente e l'arcobaleno, in parte un sincero omaggio al classico di Tourneur.

BlackNight90  @  25/04/2011 00:09:41
   7 / 10
Lontano antenato de Il serpente e l'arcobaleno di Craven, considerando anche l'età, non si tratta solo di un horror, ed è troppo melodrammatico per i miei gusti, ma capisco la lontananza del cinema americano del tempo, caratterizzato comunque da tinte psicologiche apprezzabilmente fosche e sinistre, soprattutto per quanto riguarda la divergenza contrastante tra materialismo e spiritualismo folklorico.
Seguendo il ritmo dei tamburi tribali la pellicola di Tourner ha un andamento ipnotico, a tratti anche soporifero, ma ha anche un apprezzabile atmosfera carica di magia nera e di presagio di morte (come viene detto all'inizio, quello che è bello e sublime in realtà nasconde morte e decadenza).
E devo dire che lo zombie negro (scena citata da Scorsese nel suo documentario sul cinema americano) un po' di impressione la mette.

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pinhead88  @  19/02/2010 18:54:09
   7½ / 10
Senza dilungare troppo in inutili dilemmi interpretativi,è un ottimo film ricco di sane atmosfere horror,ma che gioca più sul dramma psicologico e sul mistero.ottimo anche il suggestivo b/n.un piccolo gioiellino dell'epoca.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  07/10/2009 12:27:05
   8 / 10
L’orrore e la paura sono principalmente meri stati di percezione di un pericolo, tanto maggiori quanto più questa minaccia è ignota e inconoscibile. La morte, nel film di Tourneur, è in primo luogo intravista nella malattia mentale, nello stato di trance della moglie del piantatore che l’avvicina all’immagine di una defunta; e trova la sua collocazione nei recessi più reconditi dell’esistenza, geografici e della psiche.
Vudù, riti esoterici, stregoneria: l’isola è innanzitutto un luogo di superstizioni primitive e antropologiche, dove lo scongiurare la morte diviene, per assurdo, un lento appressarsi ad essa, un connaturarsi e un camuffarsi con i suoi segni arcani (l’uomo chiamato a sconfiggere il male, è un nero cadaverico dagli occhi sgranati).
Seguendo la lezione del Poe, l’orrore della pellicola sta principalmente nell’atmosfera, nella cura degli ambienti, nelle suggestioni visive e sonore; in quell’attesa al buio eterno permeata d’inquietudine che assorbe a sé anche la storia d’amore dei due protagonisti.

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Ultima risposta 07/10/2009 13.51.39
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bulldog  @  16/07/2009 16:47:19
   7½ / 10
Una piccola perla di Torneur

Max78  @  02/01/2009 20:30:29
   6½ / 10
Non mi ha impressionato + di tanto sebbene nonostante gli anni conservi
una discreta atmosfera.
Ottima la fotografia.

gasy  @  21/12/2008 00:18:33
   9½ / 10
Quasi perfetto. Una perla. La frase finale è stupenda. Tourneur è uno dei migliori registi di horror di sempre perché sa come si crea un atmosfera.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  13/12/2008 12:26:27
   9 / 10
Favoloso horror psicologico, girato divinamente da un grande maestro del genere. In poco più di un'ora Jacques Tourneur riesce a concentrare una storia esemplare (tratta dall'omonimo romanzo di Inez Wallace), permeata di una malìa che avvolge lo spettatore dall'inizio alla fine, e che tocca il suo apogeo in talune sorprendenti sequenze. Come quella, indimenticabile, del percorso lungo i campi di canna da zucchero, disseminato di feticci vodoo e terminante con un bivio, presidiato dall'inquietante figura di un uomo nero dagli occhi vitrei sbarrati: in essa il montaggio perfettamente cadenzato e il suono del fruscio delle piante e di una batteria che si ode in lontananza contribuiscono a generare un'atmosfera a un tempo irresistibilmente affascinante e inquietante.
Credenze, superstizioni, amore, odio si mescolano per formare un quadro in cui suggestioni e sentimenti si compenetrano fino a sfociare nella morte: quella eterna che annienta il morire lento e transeunte della vita, secondo una rappresentazione che informa tutta la narrazione, nella quale si oggettiva una sorta di "filosofia del ribaltamento": tutto ciò che in apparenza è bello cela in realtà sofferenza e morte ("quest'acqua luminosa riesce a brillare grazie a milioni di corpi morti"), compresa la nascita di un bambino inaugurata, secondo il rito degli abitanti dell'isola, non come un evento fausto ma come una disgrazia.

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Ultima risposta 21/12/2008 00.20.45
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xxxgabryxxx0840  @  23/11/2008 13:55:45
   7½ / 10
Non saprei definirlo horror, è senz'altro un precursore del genere ma di Tourneur ho visto di meglio

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  30/04/2008 20:48:52
   6 / 10
I difetti di questa pellicola sono essenzialmente due:
1) è un film veramente datato, non ho percepito quel fascino che poteva dare all’epoca e la tensione è ai minimi termini, non mi ha fatto né caldo né freddo
2) mi sono dovuto martellare i testicoli per finirlo! Era davvero monotono e mi stavo impegnando veramente tanto per fare attenzione, il che è grave se pensiamo che la durata è di un’ora e 8 minuti!
Quindi devo dire che la prima visione di un Tourneur mi ha deluso un pochino, mi aspettavo veramente di più. Resta il fatto che questa pellicola è un classico e ci sta che all’ora lo zombie poteva spaventare. Inoltre le scenografie sono molto curate.
Quindi un 6 glielo posso dare ma non di più.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  27/04/2008 01:01:55
   6 / 10
No io personalmente da questo film ne sono rimasto al quanto deluso, per carità non e nulla di malvagio, ma personalmente mi aspettavo qualcosa di meglio, anche perchè la storia mi aveva preso un mondo e ho fatto il possibile per recuperare questa pellicola, ed il risultato, secondo me, non è nulla di particolarmente speciale.
Scene di tensione quasi inesistenti, e stato molto inquietante in alcuni tratti, soprattutto con la visione di quell'uomo di pelle nera che era veramente impressionante! e qualche luogo dell'ambientazione certamente meritevole, ma per il resto non ho trovato quasi nulla.
Comunque non e sicuarmente niente male, se c'è la possibiltà di vederlo si può anche guardare infine. Bè come primo film di Tourneur non ne sono rimasto così impressionato, spero di rifarmi con la notte del demonio.

Becchino  @  19/02/2008 22:14:07
   10 / 10
Magnifico Film!!! Da vedere!!!

onda  @  12/07/2007 12:29:01
   7½ / 10
Tourneur ha girato capovalori horror come il Bacio della Pantera e La Notte del Demonio.
Questo presenta un caso di affascinante ambiguità tra scienza e magia e suggestive scene notturne. La sceneggiatura, però, mi è sembrata un pò frettolosa e carente.

1 risposta al commento
Ultima risposta 28/07/2007 17.37.07
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Dick  @  03/06/2007 23:10:06
   8½ / 10
Film coinvolgente e denso di atmosfera che ha un suo fascino tutto particolare. Ilfinale poteva essere alquanto migliore secondo me.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  12/02/2007 19:06:57
   8½ / 10
un grande film horror ambientato in una colonia dove al differenza razziale è alquanto palpabile, ma non si contrappongono anche il rigido pensiero scientifico e religioso contro una mentalità indigena e profana.

Invia una mail all'autore del commento dylan181  @  06/04/2006 12:24:18
   9½ / 10
Non si puo certo definire un genere dell' orrore, ben realizzato con molta atmosfera e mistero, un film da collezione da tenere nella videoteca personale. Molto differente dagli zombi di romero, niente splatter, solo, ripeto atmosfera e mistero. Per me quasi capolavoro !!

liu_mi  @  12/02/2006 01:50:58
   9 / 10
"Lei crede nella stregoneria?" domanda il capo dell'agenzia di lavoro all'infermiera nel proporle un nuovo impiego nelle Indie Occidentali. La ragazza accetta, allettata dall'idea di palme e bagni di sole, e la storia racconta, in prima persona, la sua avventura ad Haiti. tratto da un racconto di I. Wallace, definito un dramma psicologico più che un horror, il film coniuga l'atmosfera inquietante del classico horror in bianco e nero, che gioca con intelligenza con effetti luce/ombra e ottimi effetti sonori, con il melodramma, tanto che la sceneggiatura è ispirata a Jane Eyre della Bronte. Infatti la vicenda della moglie trasformata in zombie resta in secondo piano, eclissata dalle avventure dell'ingenua infermiera alle prese con i sentimenti per il marito di lei e i dissidi con il fratello di lui. nella seconda parte del film invece è interessante la contrapposizione tra la medicina occidentale, che non crede a filtri e riti, e il credo della religione voodoo, con i suoi canti e balli propiziatori e le sue bamboline trafitte da spilloni. secondo la credenza lo zombie è un uomo che, dopo un rito, viene posseduto dal dio del voodoo che lo rende privo di volontà propria.
il finale è drammatico ma accomodante; molto suggestive invece tutte le parti girate nella piantagione e azzeccatissimo lo zombie nero che fa da guardiano alla zona di culto, alto e magrissimo, si aggira barcollante con le braccia alzate come l'immaginario comune identifica il classico atteggiamento dello zombie.
per gli amanti del classico

Gruppo COLLABORATORI paul  @  05/07/2005 02:40:00
   8 / 10
Anch'io come Req gli preferisco Il bacio della pantera. Non so, secondo me è un grandissimo horror, se si può definire così, ma non lo definirei precursore di tutti gli zombi. Nel senso traslato sì, forse ha dato il via ad una forma di nuova concezione orrorifica che nasce all'interno delle paure umane, dentro di noi, senza una possibilità che l'anima trovi una coscente via di riscatto. Ma se in senso traslato sipotrebbe dargli una tale definizione, HO CAMMINATO CON UNO ZOMBIE, esce dal genere horro, per esplorare meandri che vanno dalla metafisica alla sperimentazione, sia stilistica, che linguistica, che di narrazione, nonchè introversiva. Tourneur sembra volere più esplorare l'animo umano, un mondo conosciuto a livello di archetipo, ma sconosciuto a livello di razionalità. Ed in questo caso centra pienamente l'obiettivo.

3 risposte al commento
Ultima risposta 28/07/2007 17.39.55
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  04/07/2005 18:41:37
   10 / 10
Classico horror di Jacques Tourneur, indimenticabile maestro del genere in quel periodo. Gli preferisco "Il bacio della pantera", ma anche questo colpisce per le atmosfere e le psicologie dei personaggi, risultato del magistrale lavoro del regista.

Fondamentale anche perchè è precursore di tutti gli horror sugli zombi, nessuno escluso.

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/08/2005 13.54.02
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