il coltello nell'acqua regia di Roman Polanski Polonia 1962
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

il coltello nell'acqua (1962)

Commenti e Risposte sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film IL COLTELLO NELL'ACQUA

Titolo Originale: NOZ W WODZIE

RegiaRoman Polanski

InterpretiLeon Niemczyk, Zygmunt Malanowicz, Jolanta Umecka

Durata: h 1.34
NazionalitàPolonia 1962
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 1962

•  Altri film di Roman Polanski

Trama del film Il coltello nell'acqua

Un giornalista e sua moglie in viaggio per passare il week-end in barca raccolgono un giovane autostoppista. Tra i due uomini s'instaura un teso rapporto di rivalità di cui la donna è, insieme, strumento e testimone.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   7,47 / 10 (36 voti)7,47Grafico
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Il coltello nell'acqua, 36 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

kafka62  @  20/01/2018 11:19:41
   8 / 10
Utilizzando lo schema classico del triangolo sentimentale borghese (lui, lei, l'altro), Polanski mette in atto una ardita riflessione metaforica sulla società polacca contemporanea, tanto più sorprendente in quanto Il coltello nell'acqua si sviluppa quasi completamente negli angusti spazi di una piccola imbarcazione a vela. Fin dall'inizio, cioè dal momento in cui il giovane autostoppista si introduce come elemento perturbatore nella frusta intimità di una coppia in crisi, il film appare come un campo di forze i cui due poli sono rappresentati dai personaggi maschili. Dietro al loro antagonismo (i due si sfidano infatti a gonfiare i cuscini, a lanciare il coltello, a governare la barca), il quale sembra avere per obiettivo l'umiliazione dell'avversario e per sottinteso trofeo la conquista della giovane moglie Cristina, Andrzej e il ragazzo celano in realtà il tentativo di riaffermare a se stessi la loro ragione di esistere, che altro non è poi se non la ragione di esistere di due generazioni: quella di mezzo, perfettamente integrata nel nuovo corso della storia polacca al punto da sapersi ritagliare ampi spazi di benessere di tipo occidentale, e quella giovane, ribellista e anarcoide, insofferente di fronte alla prospettiva di rientrare nei ranghi e farsi ingabbiare nel sistema. Già l'accettazione, da parte del giovane, dell'invito di salire sulla barca di Andrzej è però la spia del fatto che il primo, nonostante il disprezzo di facciata, non è affatto insensibile al fascino delle prerogative della classe dominante e che, dietro alla loro plateale diversità, i due sono in fondo uguali nella sostanza (la donna lo capisce perfettamente quando dice al giovane: "Lei non è migliore di Andrzej, mi creda. Andrzej era come lei, e lei vorrebbe essere come Andrzej, e lo sarà se troverà il coraggio necessario"). Polanski non si lascia vincere dalla tentazione di una facile simpatia generazionale e svela impietosamente l'assoluto vuoto di valori di entrambi: quanto l'uno, infatti, è tracotante, dispotico e pieno di sé, tanto l'altro è indifferente, infantile e incostante, e quando gli riesce finalmente di mettersi al timone della barca (sottile metafora della Polonia navigante nelle limacciose acque della Storia) si rivela pateticamente incapace di governarla. Nella lotta di potere che si instaura tra i due uomini, la donna rappresenta il vero deus ex machina, l'ago della bilancia, tanto è vero che sarà lei, celando al marito la vera sorte del giovane (da lui creduto annegato), a portare definitivamente allo scoperto la vigliaccheria del marito. L'inquadratura finale dell'automobile ferma al bivio è un'altra immagine fortemente emblematica che sembra chiamare in causa un'intera società, incapace di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità (vere o presunte).
Il film, che scorre su un binario assolutamente ordinario, quotidiano e realistico (un realismo fondato però – come afferma lo stesso autore – "sull'ambiguità, le piccole ironie, una sorta di cinismo in penombra"), rivela la sapienza narrativa di Polanski e Skolimowski (quest'ultimo co-sceneggiatore e responsabile dei dialoghi). Senza che alcun fatto eclatante avvenga per gran parte della vicenda, i caratteri dei personaggi sono portati gradualmente alla luce da una analisi lucida e spietata, che utilizza il loro isolamento dal resto del mondo come un reagente ideale per provocare lo sprigionamento dei reciproci antagonismi e il sotterraneo misurarsi dei rapporti di forza. A dispetto dell'apparente semplicità e linearità della narrazione, il film sviluppa una complessa trama di segnali, lanciati quasi inavvertitamente eppur fondamentali nell'economia della storia: vuoi elementi che hanno l'effetto di creare una sorta di "effetto suspense" attraverso il loro continuo, spiazzante differimento (il racconto-parabola del marinaio che saltò scalzo sui vetri rotti di una bottiglia), vuoi informazioni che si riveleranno decisive nel condizionare la psicologia dei personaggi (ad esempio, l'affermazione del giovane di non saper nuotare), vuoi veri e propri leit motiv simbolici (il coltello, considerato dal giovane come indispensabile per affrontare la vita). Proprio a proposito del simbolismo, bisogna riconoscere a Polanski il merito di averlo saputo integrare alla perfezione nel contesto del racconto. Si è già visto, ad esempio, come la barca di Andrzej e Cristina possa essere intesa come un'immagine metaforica della Polonia dei primi anni '60. Ebbene, questo simbolo non ha nulla di artificioso e di posticcio, tanto è vero che Polanski pone grande cura nel descrivere in maniera credibile la vita pratica di bordo, con il piccolo equipaggio impegnato a confrontarsi con timoni, remi, vele e nodi.
Da un punto di vista più propriamente estetico, Il coltello nell'acqua si caratterizza per un estremo rigore formale, come è testimoniato dalle numerose inquadrature, di un raffinato gusto compositivo, in cui i personaggi assumono una disposizione triangolare (due personaggi ai lati dell'inquadratura, il terzo al centro, sullo sfondo). I piani sono sempre molto ravvicinati e assolutamente predominanti rispetto ai campi medi o lunghi. Raramente la macchina da presa si alza per mostrarci la distesa d'acqua che la barca sta attraversando, per cui il film risulta totalmente racchiuso in una dimensione claustrofobica, opprimente, priva di veri punti di fuga. Ad accrescere ulteriormente questa impressione vi è poi il cielo, che dall'inizio alla fine del film (salvo una breve parentesi intermedia) appare coperto, plumbeo e piovoso, come una lugubre quinta che circoscrive l'angusto spazio riservato all'allegorica rappresentazione dei tre protagonisti, incombendo fatalisticamente su di loro come una simbolica, oscura minaccia.

1 risposta al commento
Ultima risposta 09/02/2019 18.57.18
Visualizza / Rispondi al commento
  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

10 giorni con i suoia complete unknowna real painal progredire della notteamerikatsiamiche alle cicladiamichemaianoraattack on titan: the last attackbabygirlback in actionbagmanbetter manblack dogblur: to the endbridget jones - un amore di ragazzocaptain america: brave new worldcarlo mazzacurati - una certa idea di cinemacherry juiceciao bambinocitta' d'asfalto
 NEW
come se non ci fosse un domani (2025)companiondiciannovediva futuradog mandove osano le cicogneduse, the greatestemilia perezfatti vederefiume o morte!follementehello! spank: il film - le pene d'amore di spankhereheretici am martin parri colori dell'anima - the colors withinil mestiere di vivere
 NEW
il migliore dei maliil mio giardino persiano
 NEW
il nibbioil seme del fico sacroil signore degli anelli - la guerra dei rohirrim
 NEW
io non sono nessunoio sono ancora quiio sono la fine del mondoitaca - il ritorno
 NEW
la storia di patrice e michel
 HOT R
la zona d'interessel'abbagliol'erede (2025)liliana
 NEW
l'orto americanoluce (2024)l'uomo di argillal'uomo nel boscolux santamaria (2024)
 NEW
mickey 17misteri dal profondomonte corno - pareva che io fussi in aria
 NEW
nella tana dei lupi 2 - panteranina e il segreto del ricciono other landnoi e loro
 HOT R
nosferatu (2024)oh, canada - i tradimentipaddington in peru'pellizza pittore da volpedopino daniele - nero a meta'presencericardito lo squalo?
 R
september 5 - la diretta che cambio' la storiasilenzio!simone veil - la donna del secolosonic 3 - il filmstrange darling
 NEW
the bayouthe brutalistthe calendar killerthe girl with the needlethe last showgirlthe opera! - arie per un'eclissithe shrouds
 HOT
the substancetornando a esttoys - giocattoli alla riscossauna barca in giardinouna viaggiatrice a seoulwolf man

1059398 commenti su 51741 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

BACH - IL MIRACOLO DELLA MUSICARICK AND MORTY - STAGIONE 4RICK AND MORTY - STAGIONE 5RICK AND MORTY - STAGIONE 6RICK AND MORTY - STAGIONE 7SENNA (SERIE TV)

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net