il gatto nero regia di Lucio Fulci Italia 1981
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il gatto nero (1981)

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locandina del film IL GATTO NERO

Titolo Originale: BLACK CAT

RegiaLucio Fulci

InterpretiPatrick Magee, Mimsy Farmer, David Warbeck, Al Cliver, Dagmar Lassander

Durata: h 1.32
NazionalitàItalia 1981
Generehorror
Al cinema nell'Ottobre 1981

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Trama del film Il gatto nero

Robert Miles è uno psicologo capace di comunicare con i morti e di controllare la mente del suo gatto nero, particolarmente aggressivo nei suoi confronti. Ciononostante utilizza l'animale per compiere le sue vendette e uccidere chiunque gli sia contro. Una fotografa, Jill, che lavora in coppia con due poliziotti di Scotland Yard, scopre che vicino ai cadaveri al momento della morte c'è sempre un gatto nero. Lei quindi va a casa dello psichiatra e conferma i suoi sospetti sul fatto che lui sia coinvolto nei misteriosi omicidi del gatto.

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Voto Visitatori:   6,26 / 10 (27 voti)6,26Grafico
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Voti e commenti su Il gatto nero, 27 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  24/10/2024 12:36:14
   6½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Discreto slasher esoterico di Fulci che prende liberamente ispirazione, dal famoso racconto di Poe, è un film che a livello di ambientazione sembra riportare all'horror gotico di Bava & friends, ma anche Corman - per ovvi motivi - e altri autori inglesi - Freddie Francis per esempio - con la rappresentazione di questo paesino nel bel mezzo della campagna inglese con le sue casette rurali, un'ambientazione bucolica e anche gotica, caratterizzata da affascinanti laghetti e vetusti cimiteri, è questo il teatro dei terribili omicidi che accadono uno dietro l'altro, lasciando ben poche spiegazioni su come possano essere avvenuti, è il gatto nero appartentente al Dottor Miles, interpretato dal grande Patric Magee, che aveva già lavorato con Kubrick in due capolavori e qui ha lo stresso sguardo corrucciato che aveva in "A clockwork orange", che sembra fare fuori le persone, una dietro l'altra, il gatto sembra una pura metafora del male, un male che non si riesce a sconfiggere e si annida sempre più profondamente nell'animo umano, lo stesso Dottor Miles dopo aver provato ad estirparlo, cercando di eliminarlo fisicamente, dopo un lungo tira e molla sarà costretto a piegarsi al male, facendo la sua volontà, incondizionatamente.

Probabilmente tra gli horror di Fulci è uno dei meno gore, l'autore rinuncia al puro splatter e si dedica più alle ambientazioni, al fascino gotico dei luoghi, alla vetusta atmosfera di morte che circonda un paesino dimenticato dal mondo, ci sono degli omicidi messi in scena in maniera abbastanza interessante, come possono essere la morte della coppietta che si era appartata per un po' di intimità o l'incendio causato dal gatto che causerà la morte di un'altra persona, Fulci comunque tende a mantenere una regia estrosa, mostrando spesso anche la soggettiva del gatto che diventa un carattere a se stante, la sua possibilità di scomparire nel buio lo rende un elemento di discreta tensione, potrebbe esserci come no, non lo sappiamo mai per certo, fin quando non accade la tragedia.

Lavoro discreto, uno slasher godibile, stilisticamente valido e con delle belle ambientazioni, Fulci ha fatto di meglio, ma anche di peggio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  27/09/2024 00:50:01
   6½ / 10
Ha diversi spunti positivi. È un libero adattamento, non si accanisce come solitamente fa Fulci sullo spettatore in cerca di emozioni gore, ha una sua eleganza visiva e McKee è inquietante e ambiguo, da notare la seppur vaga somiglianza con Curd Jurgens...e poi c'è Mimsy Farmer, sempre adorabile. Tuttavia le incongruenze dello script si sentono eccome, nonostante gli omaggi a Corman e a Hitchcock ("Dial M for murder"). Un Fulci minore, ma non disprezzabile

Filman  @  23/11/2021 11:52:27
   6½ / 10
Riprodurre questo racconto con questa storia e questa idea del gatto assassino portava con sé il fortissimo rischio di cadere nel trash e nel ridicolo. BLACK CAT un po' lo fa ed è in parte il suo essere curioso ed originale a salvarlo e in parte la regia di Lucio Fulci che rispecchia la serietà con cui i registi italiani dirigevano i film di genere. Aldilà della credibilità della cosa, seppur paranormale, il film non è particolarmente affascinante o suggestivo, ma si guarda con assoluta leggerezza e giusto coinvolgimento.

ferzbox  @  22/03/2017 21:16:56
   6 / 10
Degli anni 80 non è di certo il peggior Fulci; anche perchè ancora parliamo dell'81, anno che ancora non risentiva tanto del cambiamento che avrebbe fatto nascere la nuova decade, quindi ancora si respira quella fotografia e regia anni 70, che ha fatto salvare in corner molti lavori dei primi anni 80 diretti da registi come Fulci o Bava(molto più a loro agio nelle epoche passate).
"Il gatto nero" è l'ennesima pellicola che si ispira all'omonimo racconto di Edgar Allan Poe; un pò diretto "alla Fulci", con il solito clima malsano dei thriller e gli horror nostrani "made in 70", ma poco convincente nell'aspetto "gore" , molto più frenato rispetto a come erano concepiti prima.
Si tratta di un film che si riesce ancora a guardare, ma che già segnava l'inizio della discesa di Fulci....

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/03/2017 10.38.34
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DitaAppiccicose  @  14/08/2016 20:55:25
   6 / 10
"Black cat" è a mio avviso un mezzo passo falso da parte di Fulci nell'ambito dei film horror verso cui si erano spostate le sue attenzioni dopo parecchie pellicole del genere giallo.
Niente di indecoroso, per carità; è solo che la storia, derivata ovviamente dal racconto di Poe, risulta a tratti forzata, il ritmo è lento e gli effetti speciali sono alquanto dozzinali per non dire inesistenti.
Qualche momento di tensione c'è ma sono eccezioni, mentre si salvano gli attori, a partire da Patrick Magee la cui interpretazione non raggiunge l'intensità mostrata ne "L'arancia meccanica" perché non si può, fino ad arrivare all'icona horror anni settanta Mimsy Farmer, per la verità comunque non al suo massimo...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  12/01/2016 18:10:13
   6½ / 10
Libero arrangiamento del racconto di Poe da parte di Fulci.
Se da un lato la tensione non si fa sentire come dovrebbe, va dato atto alla pellicola in questione di possedere una raffinatezza (specialmente nelle sequenze che hanno il gatto per protagonista) non certo comune tra i film horror. Qualche sbavatura nella sceneggiatura ma è poca cosa in confronto alle voragini a cui è abituato chi ama dilettarsi con le filmografie dei vari Argento, Bava e lo stesso Fulci.
Vero che il regista ha fatto decisamente di meglio (ma anche molto, molto peggio) tuttavia nel complesso il film è più che dignitoso e se non altro va dato merito a Fulci di aver alterato il racconto originale pur mantenendone lo spirito gotico.

Vlad Utosh  @  09/12/2015 17:23:45
   6½ / 10
Liberamente ispirato dal famoso racconto di Poe, Fulci dirige un discreto film, con un ottimo Patrick Magee capace di rendere bene il suo particolare personaggio; numerosi i primi piani sugli sguardi, che vanno ad enfatizzare il lato paranormale dello psicologo. Buone le atmosfere e la componente mistero, fra cui, ovviamente, spicca il gatto nero-che pare avere il dono dell'ubiquità - indissolubilmente legato con Robert Miles.

GianniArshavin  @  12/10/2015 15:36:07
   6 / 10
Messi da parte per una volta i caratteristici effetti gore Lucio Fulci per questa sua versione molto personale de Il gatto nero di Poe punta sull'atmosfera e sull'eleganza della messa in scena, creando un thriller/horror piacevole malgrado i tanti difetti.

La storia a dirla tutta è alquanto sempliciotta e prevedibile , ma la grande atmosfera gotica e cupa, l'ambientazione desolata e un paio di scene di grande tensione rendono Il gatto nero un prodotto che si difende bene. A deporre a favore del titolo abbiamo anche una sceneggiatura meno assurda del solito e un protagonista ottimamente interpretato.
La colonna sonora e gli effetti sonori non sono memorabili come in altri lavori del regista mentre curati come sempre gli effetti speciali.

Dunque un b-movie più pulito ed elegante per Fulci , meno eccessivo del solito ma comunque soddisfacente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  29/08/2015 18:30:30
   6½ / 10
E' quando vedo film come questo che mi vien da ricredermi su Fulci, regista che per una serie di motivi, nonostante abbia messo la firma su lavori più che buoni, non mi ha mai convinto particolarmente (se non in fase adolescenziale, quando i suoi film erano ancora irreperibili).
Liberamente ispirato al racconto di Poe (dal quale prenderà spunto anche Argento per il suo episodio di "Due Occhi Diabolici") la rilettura di Fulci infonde la storia originale con elementi paranormali con risultati più che discreti: fotografia cupa e sinistra che dona la contesto la giusta atmosfera, regia che quando vuole sa come terrorizzare lo spettatore (magistrale la carrellata a 360° nella baita dove amoreggia la coppia di giovani, brividi assicurati), meno incoerenza nella sceneggiatura e recitazione più convincente del solito (lo sguardo diabolico di Mcgee non conosce eguali).
Peccato che gli effetti speciali rivelino fin troppo la loro meccanicità, che le belle musiche di Donaggio indeboliscano certi momenti di tensione, e che all'epilogo, seppur efficace, ci si arrivi di gran fretta.

Un buon horror, nel complesso, da annoverare tra i migliori lavori nel campo del regista romano.

Spotify  @  25/03/2015 19:43:15
   6 / 10
Un film godibile, non il solito Fulci, il quale in questo suo lavoro, abbandona lo splatter dei precedenti, per lasciare spazio al parapsicologico. In effetti sembra davvero strano che questa pellicola possa essere del cosìdetto "poeta del macabro", però quest' ultimo al tempo stesso riesce, con elementi che non sono appunto familiari al suo cinema, a sfornare un film molto valido. Ovviamente c'è l'influenza del famoso racconto di Poe, però alla fine fa solo da sfondo, in quanto poi il regista si modella la storia come piace a lui. La regia è come al solito molto buona, in questo caso direi quasi perfetta per un thriller/horror come questo. Bellissimi i primi piani improvvisi sugli attori, tensione costante, valorizzata benissimo la scenografia e c'è un atmosfera molto cupa. Così e così la caratterizzazione dei personaggi, l'unico che è diretto decentemente, è il professore pazzo. La direzione sul resto degli altri attori lascia un po' a desiderare. Ed è qui che entra in campo una mediocre sceneggiatura, che devo ammettere, è anche migliore rispetto ad altri film del regista, ma in se, resta abbastanza scialba. Ci si concentra troppo sul folle prof, e appunto poco sugli altri personaggi. Poi c'è un' infinità di dialoghi ripetuti e a volte si gira intorno alle questioni senza raggiungere mai il nocciolo. Ahh, se Fulci fosse stato bravo anche con le sceneggiature allora si che ci divertivamo sul serio. Da notare la presenza di Patrick Magee, famoso per aver interpretato lo scrittore Alexander in "Arancia Meccanica". Buona recitazione. Il resto del cast invece non l'ho trovato all'altezza della situazione. In particolare la Farmer è particolarmente irritante. La fotografia è alquanto mediocre, dalla sua parte non caratterizza affatto il film. Tutt'altro discorso invece per la scenografia, che come ho accennato prima, è molto buona. Mi son piaciute molto anche le musiche, tra i punti forti dei b-movies italiani. Il micio è senza dubbio il migliore, ben addestrato e grande presenza scenica. Poi da amante dei gatti ho fatto il tifo per lui. Come già detto, il sangue quasi non c'è, o per lo meno è presente in maniera molto leggera. Bello il finale anche se prevedibile.

Un film minore del buon Lucio ma parecchio coinvolgente e girato bene. Consigliato soprattutto agli amanti dei thriller/horror italiani anni 70-80.

alex94  @  14/06/2014 21:00:56
   6 / 10
Discreto film horror italiano.
La trama non è male e non annoia quasi mai per tutto il film anche grazie ad un discreto numero di omicidi ed attori abbastanza convincenti.
Insomma un film minore di Fulci che merita una visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  18/10/2012 01:09:33
   6½ / 10
Discreto film del buon Fulci, lo cercavo da parecchio tempo.
Tratto da uno dei racconti classici di Edgar Allan Poe, Fulci riesce a relizzare un film accettabile, il gore non è moltissimo (anzi è quasi nullo), ma lavora benissimo dietro ad un atmosfera gotica molto inquietante, quindi a livello scenografico colpisce molto.
Tutto sommato riesce a non stancare, anzi, non cade nel banale e nello scontato. Le scene degli omicidi sono fatte discretamente, si poteva fare di meglio ma non ci si lamenta. Un altro discreto lavoro di Fulci, non siamo davanti ad un capolavoro, ma si lascia guardare senza pretese.

JOKER1926  @  11/07/2012 17:39:01
   4½ / 10
Il tema che attanaglia la filmografia dell'italiano Fulci ricade nel concetto di discontinuità.
E forse in Italia, fra i registi che hanno trattato il genere thriller ed Horror, Lucio Fulci si candida, seriamente, ad essere il più altalenante di sempre. Spulciando nella lista delle sue produzioni emergono film di grande qualità ed altri, bensì, di bassissimo profilo.
E ancora una volta, ahimè, ci tocca fare questa dolorosa iniziazione di concetto per dire che "Il gatto nero" o "Black cat", fate voi, è una sciagura totale.
Partorito nel 1981 il film di Fulci prende spunti dal famoso romanzo in cui, logicamente, è un gatto a innescare la morte nei personaggi in scena.
Il soggetto di Fulci, preso da Edgar Allan Poe, a dire il vero, in chiave prettamente cinematografica, un po' già stona. Insomma è improbabile portare, attraverso le immagini di una macchina da presa, le "gesta" fatali di un povero gatto ignaro della sua "maledizione".
Quindi già l'effetto visivo, la finalizzazione degli omicidi, appare abbastanza grottesca e forzata.
Ne risente, a questo punto, tutta la narrazione che barcolla in modo irrimediabile dall'inizio alla fine. Il tutto è scoordinato e sgangherato. La sceneggiatura è disimpegnata e i personaggi si intersecano entro essa sono privi di carisma ed empatia. Le poche incursioni, specie nel finale, nell'introspezione psicologica di determinati personaggi risulta essere un'altra (fatale) bordata di superficialità.
Anche la confezione tecnica è un'altra caduta nel vuoto. Il ritmo è straziante ad esempio. La fotografia è di serie B, gli attori, invece, recitano in modo non ottimale, però, dopotutto, è quell'immondo copione a penalizzare il cast. Qui, con "Il gatto nero", non convince proprio niente, nessuna sequenza si salva.

Prodotto da scartare che certifica, per l'ennesima volta, la lunaticità di Fulci.

lupin 3  @  10/01/2012 18:48:06
   7 / 10
Buon lavoro di Fulci.
A chi è piaciuto questo film consiglio di guardare anche THE BLACK CAT di Stuart Gordon.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  29/12/2011 16:17:05
   6 / 10
Discreto lavoro di Fulci lontanamente (parecchio lontanamente) ispirato a Poe. Sono inoltre presenti alcune evidenti citazioni a Hitchcock.
Niente di eccezionale, guardabile.

Neurotico  @  27/11/2011 17:37:08
   6½ / 10
Scorrevole e intrigante giallo/thriller nonostante non si svolga nell'incertezza della causa della serie degli assassini. Gli effetti gore sono contenuti, ma molto apprezzabili. Puo' far venire in mente "Sette note in nero" per la scena finale, ma oltre a cio', con questo bellissimo thriller ha in comune solo l'approccio al paranormale. Gustoso film per appassionati fulciani.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  17/08/2011 12:38:44
   6 / 10
Secondo me non è tra i lavori più riusciti di Fulci. Troppe forzature della sceneggiatura lo mettono tra le sue opere di secondo piano, ma dal punto di vista visivo il film regge bene con buone atmosfere che sopperiscono alla scelta di rinunciare agli effetti gore, qui ridotti al minimo per non dire assenti. La presenza diabolica del gatto funziona a corrente alternata e la troppe inquadrature finiscono per essere in leggera misura ridondanti. Meglio quando viene usata la soggettiva.

Cannibal Bunny  @  15/10/2010 09:46:31
   5½ / 10
Non mi ha preso. L'ho trovato noioso e confuso.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  13/06/2010 11:41:45
   7 / 10
Prodotto più che discreto del buon Fulci che fa ritornare alla mente l' altrettanto buon Margheriti con il discreto "La Morte negli occhi del Gatto", o andare ancora un po' più lontani col celebre film di Tourner. In "Black Cat" Lucio Fulcio sbarca nel Regno Unito, Paese ideale per un buon gotico attingendo a più generi per impastarli col giallo che gli è più congeniale; il tutto apparentemente giocato a carte scoperte, previo finale a sorpresa. Improvviso pastiche di omaggi a Sir Hitchcock, da "Psycho" agli Uccelli e "Rear Window". Abbandonato quasi del tutto il sentiero del gore, non è la prima volta che il regista scelga d' avvicinarsi ad aspetti del paranormale o del sovrannaturale nelle forme più tradizionali, e, come lecito aspettarsi, la sceneggiatura non è certo scevra di qualche ingenuità o di forzature tipicamente fulciane. Ottima atmosfera, comunque, per un prodotto imperdibile per i fan.

6 risposte al commento
Ultima risposta 29/07/2010 18.04.13
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  10/06/2010 15:20:03
   6½ / 10
Questa volta Fulci gioca più sull'ambientazione che sugli effetti splatter.
La storia prende spunto da quella famosa di Poe,portata talmente tante volte sul grande schermo da far venire quasi lo schifo,però c'è da dire che in questo film vengono privilegiati ed aggiunte altre cose che magari c'entrano poco,ma rendono tutto meno scontato.
Regia buona,buona atmosfera,buone anche le musiche e soprattutto un interpretazione di tutto rispetto di Magee,uno che anni prima era stato nel cast di Arancia meccanica in un ruolo indimenticabile.
Il risultato finale è dignitoso.

Invia una mail all'autore del commento BIONDO  @  26/09/2009 13:13:55
   6 / 10
la prima volta che l'ho visto mi piacque di piu' ricordo..rivisto ieri non ci trovato niente di speciale...manca di potenza il film. ottima l'interpretazione del gatto. complimenti. si poteva far meglio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  18/09/2009 01:48:22
   5½ / 10
Ispirato ad un racconto di Edgar Allan Poe, che tra l'altro mi è capitato di leggere poco tempo fa, un film che mischia parecchi temi tutti uno sopra l'altro. Un po confuso ma buoni momenti tesi ed efficaci. Non ho visto molto di questo regista, credo però che le sue pellicole abbiano un qualcosa di b-movie, di serie b.

baskettaro00  @  22/07/2009 10:11:26
   7 / 10
come mai hanno commentato cosi pochi questo bel film diretto da un fulci nel "clou" della sua carriera?
ma parlando del film posso dire che anche essendo un thriller mischia anche altri generi come l'horror o il paranormale.....crea la tensione giusta..bravo fulci...ancora una vola non mi deludi......

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  08/01/2009 10:02:12
   6½ / 10
Rivisitazione del celebre racconto di Edgar Allan Poe,non di certo uno dei titoli di punta del bravo Fulci che si mantiene comunque su livelli più che dignitosi.Ovvio che per chi conosce lo scritto il finale a sorpresa non sarà tale pur presentando una messa in scena di tutto rispetto.
La pellicola è ammantata per intero da suggestive atmosfere gotiche,Fulci preferisce dare maggior risalto a sfumature più consuete al thriller che non all’horror più sanguinario,senza tralasciare qualche episodio cruento che non potrà deludere gli amanti dello splatter.
In sede di sceneggiatura è ravvisabile qualche difetto,non sempre tutto fila via liscio,mentre alcuni spunti paiono abbastanza accessori.Anche sui moventi degli omicidi ci sarebbe da discutere,le motivazioni sembrano poco chiare e affastellate troppo velocemente.Da menzionare in positivo le riprese con la soggettiva del gatto,mentre l’insistenza di alcuni primi piani risulta un espediente un po’ troppo elementare al fine di far accrescere la tensione.
“Black cat” rimane ugualmente un buon horror,capace di giocare con sapienza quasi sino alla fine con il mistero che lega il gatto al suo padrone,senza mai toccare vette sublimi ma soddisfacendo chi avesse voglia di un film del brivido senza troppe pretese.

Ombra/luce  @  04/02/2008 09:26:18
   6½ / 10
Imperfetto.
Non sono state sfruttate delle idee, che in altra chiave, avrebbero potuto destare molto più interesse.
Su molti aspetti è un film ingenuo e prevedibile, anche se alcune scene sono di buon impatto e molto interessanti, posso persino dire paurose.

Gli attori non si calano bene nella parte (soprattutto il professore) e sembra tutto un pò troppo finto.
Belle le ambientazioni.

phemt  @  28/02/2007 17:27:40
   7 / 10
Dopo Paura nella Città dei Morti Viventi, che a posteriori verrà considerato come il primo tassello della trilogia lovercraftiana, Fulci prende spunto da un’altro grande scrittore horror (Edgar Allan Poe) per questo suo prodotto… Lo fa con un produzione più importante del solito e basti pensare alla presenza di Pino Donaggio (collaboratore storico di De Palma) alle musiche e all’attore protagonista Patrick Magee che negli anni 70 aveva lavorato per due volte con un certo Stanley Kubrick (regalandoci tra l’altro in Arancia Meccanica una prestazione indimenticabile)… Fulci non dirige male, anzi, ma non sembra particolarmente convinto e questo probabilmente è dovuto al fatto che fu un film fatto su commissione, riesce però a dare un tocco di eleganza e sobrietà al film come forse in nessun altro suo prodotto… L’atmosfera gotica è estremamente riuscita e maschera perfettamente alcuni cali di ritmo o momenti tendenti al noioso… Tra l’altro Fulci usa pochissimo lo splatter per dare più importanza alla sceneggiatura (liberamente tratta appunto dal racconto di Poe) ed è bello notare come il finale si ricongiunga idealmente a quello di Sette Note in Nero… Ci sono alcuni omicidi ben coreografati (bello quello dell’ubriacone, quasi poetico quello della coppietta), e Patrick Magee è autore di una prova davvero sopra le righe… Niente di impedibile, ma un Fulci un po’ diverso dallo standard solito che ogni suo fan dovrebbe vedere…

Dallo stesso racconto di Poe Argento tirerà fuori il suo episodio in Due Occhi Diabolici…

Invia una mail all'autore del commento testadilatta  @  20/10/2006 14:20:38
   6 / 10
Ispirato ad un racconto di Poe.
Fulci punta un pò più sul gotico che sugli effettacci.
Non male le atmosfere, anche se devo dire che non mi ha entusiasmato.
Finale abbastanza disturbante.

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