il messia del diavolo regia di Willard Huyck, Gloria Katz USA 1973
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il messia del diavolo (1973)

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locandina del film IL MESSIA DEL DIAVOLO

Titolo Originale: MESSIAH OF EVIL

RegiaWillard Huyck, Gloria Katz

InterpretiMarianna Hill, Royal Dano, Michael Greer

Durata: h 1.32
NazionalitàUSA 1973
Generehorror
Al cinema nel Dicembre 1973

•  Altri film di Willard Huyck
•  Altri film di Gloria Katz

Trama del film Il messia del diavolo

Una ragazza va a cercare suo padre in una cittadina della California. Casca male; il posto è in mano a strani individui che si rivelano altrettanti zombies.

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Voto Visitatori:   6,44 / 10 (16 voti)6,44Grafico
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Voti e commenti su Il messia del diavolo, 16 opinioni inserite

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zerimor  @  23/08/2024 16:40:38
   4½ / 10
Sto film è di una pesantezza inimmaginabile. Invecchiato malissimo tra l'altro. Sceneggiatura scritta male, regia caotica e personaggi insignificanti. L'interessante atmosfera onirica non giustifica la pessima messinscena.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  10/04/2023 19:36:55
   7 / 10
Malgrado la scarsità del budget abbastanza evidente, il film punta molto sul creare un'atmosfera cupa ed angosciante. Gradualmente si scivola in un contesto da incubo fatto di una cittadina semideserta con mostri cannibali pronti a divorare le loro vittime in nome di un culto altrettanto misterioso. Qualche suggestione di Lovecraft è presente. Mi viene in mente La maschera di Innsmouth per la minaccia che proviene dal mare. Una regia molto attenta riesce a creare uno scenario da incubo ed almeno due sequenze sono ottime come quella del cinema e del supermercato. A mio parere un po' troppo invasiva la voce narrante, tuttavia il valore del film è su livelli eccellenti. La sceneggiatura non sarà il massimo, però la mancanza dei classici spiegoni alimentano il mistero a tutta la vicenda. Peccato che sia misconosciuto, ma vale la pena una visione.

Evarg Nori  @  06/05/2021 14:21:36
   7 / 10
Da noi uscito solo in home video,un affascinante horror dalle atmosfere cupe che rinuncia quasi in toto al sangue concentrandosi sull'uso suggestivo del villaggio semi deserto e dove emerge la visione della provincia americana fanatica e conformista,con ovvi rimandi a "La notte dei morti viventi",anche se qui non si può parlare di veri e propri zombies(inquietante il guidatore del camioncino interpretato da una sorta di Lee Marvin versione albina).L'idea della narrazione in flashback tramite voce narrante della protagonista rinchiusa in manicomio sembra anticipare "Il seme della follia" mentre le lacrime di sangue potrebbero aver ispirato Lucio Fulci.Efficaci le sequenze in notturna,e notevoli quelle dell'assalto nel supermarket e del cinema.Forse un pò troppo dilatato il ritmo,e a tratti un pò maldestra la mano del regista(sceneggiatore con la moglie Gloria Katz,entrambi sceneggiatori di "American Graffiti").Comunque un b-movie degno di rispetto,diventato cult in patria col passare degli anni.Belle musiche di Phillan Bishop.Il futuro regista Walter Hill è la vittima nel prologo.

Italo Disco  @  01/08/2020 12:10:06
   8½ / 10
Horror onirico dalle atmosfere inquietanti che mi ha impressionato favorevolmente. Si tratta di una storia di zombi e di maledizioni con idee interessanti, il ritmo è lentissimo ma serve per rendere ancor di più angosciante la situazione da incubo, come nella magistrale sequenza della ragazza al cinema che mi ha fatto venire la pelle d'oca per qualche istante. La prima vittima è nientedimeno che il futuro regista Walter Hill.

alex94  @  14/07/2017 09:24:19
   6½ / 10
Un film purtroppo non molto conosciuto che merita però un recupero infatti si presenta come un opera piuttosto particolare ed interessante.
E sicuramente degna d'attenzione la fotografia veramente tetra che contribuisce a costruire un atmosfera misteriosa e angosciante e la regia che realizza delle sequenze assolutamente splendide,quasi memorabili,in particolare quella del cinema dove vediamo una ragazza che a sua insaputa viene lentamente circondata dagli zombi (che poi, proprio zombi non sono),ottima anche quella nella quale un altra ragazza viene assalita all'interno di un supermercato.
Ottimo anche il comparto audio della pellicola,la colonna sonora è più che buona e contribuisce ad accrescere l'inquietudine.
La trama per il resto non è nulla d'eccezionale,è piuttosto lineare,sviluppata anche abbastanza lentamente,nonostante fortunatamente non si riveli mai noiosa.
Discreto anche il cast.
Vabbé dai, una pellicola abbastanza particolare,una storia alquanto tipica raccontata in modo originale,se vi piacciono i B-movie horror non potete lasciarvela scappare.

ferzbox  @  19/01/2016 19:06:46
   7 / 10
Un amico me l'ha passato dicendomi che era un horror carino del 75; non l'avevo mai sentito nominare e a dirla tutta non gli davo un granchè di fiducia, mi sembrava una di quelle basse produzioni fatte alla bene in meglio, quindi non mi sono scapicollato a vederlo...e invece guarda un pò, contro ogni previsione mi è piaciuto.
Prima di tutto ho gradito parecchio l'atmosfera onirica che si respira dall'inizio alla fine, molto suggestiva......inoltre mi ha sorpreso scoprire che nonostante il film non presenti un gran ritmo, riesce lo stesso a catturare l'attenzione grazie all'alone di mistero che circonda il tutto; si tratta della solita storia che narra l'avvento del male, ma raccontata in modo inusuale, puntando non tanto sull'horror classico ma sull'angoscia e il disagio che creano alcune situazioni; inoltre sono diverse le opere che mi ha ricordato; la desolazione della cittadina aveva un qualcosa di "Silent Hill"; gli zombies ricordavano le oscure presenze del "Signore del male" o "Morti e sepolti" oltre ai grandi classici dei film di Romero, assolutamente non esclusi.....è più concentrato sul terrore che aleggia nell'aria che nel sangue o lo splatter di per se, e questa cosa mi ha stuzzicato.
Da aggiungere anche che nonostante sia palesemente una produzione a basso costo, riesce lo stesso a farsi apprezzare per alcune inquadrature e per la fotografia, quest'ultima davvero caratteristica in alcune scene, tant'è vero che mi ha ricordato alcuni lavori di Mario Bava e il "Suspiria" di Dario Argento....
Insomma, per i patiti di film del terrore è da recuperare secondo me, sopratutto se si è anche amanti del cinema di Lucio Fulci, anche quest' ultimo abbastanza simile in alcuni aspetti di questo film.....
....non male, molto particolare.....

Hankzilla  @  29/09/2015 20:22:21
   5 / 10
Giusto l'appellativo di cult dato che si tratta di una sorta di zombie movie piuttosto atipico, realizzato quando ancora il filone degli zombie movie era molto lontano dal diventare tale. Difficile pensare che non sia stato d'ispirazione per molti cineasti dell'orrore che verranno e che non sia a suo modo altrettanto influenzato da certe pellicole di genere italiane. Peccato però che nonostante l'originalità dell'idea e delle buone premesse, il film si infanghi in una lentezza eccessiva e in una regia che non tiene testa alle potenzialità della trama. L'atmosfera desolata e oppressiva non risplende come dovrebbe e una palpabile carenza tecnica (e forse anche di mezzi) non riescono a far trattenere gli sbadigli.

BlueBlaster  @  13/01/2014 17:29:22
   5 / 10
Un horror particolarissimo e se si pensa che risale a quasi 40 anni fa non si può che dare atto all'originalità sia per quanto concerne la storia che per lo stile visivo atipico e surreale!
Una pellicola onirica, quasi un incubo per lo spettatore...il film è fatto di lunghi silenzi intervallati dal suono delle onde che si infrangono sugli scogli ed il ritmo è scandito da una specie di suono di campane da morto in lontananza oltre che da una colonna sonora minimale e straniante.
Una donna si reca in una cittadina costiera alla ricerca del padre pittore di cui ha perso le tracce, nella casa del padre troverà delle lettere deliranti riguardo incubi e strani accadimenti che avvengono in quella località...si scoprirà in seguito che il posto è afflitto da una maledizione che trasforma gli abitanti in una specie di esseri catatonici mangiatori di carne cruda oltre che carne umana.

Abbiamo così una variante del nascituro genere zombie, che ancora non aveva assunto connotati precisi...chiaramente debitore del cult di Romero ma a sua volta film che sicuramente avrà ispirato decine di film e registi futuri.
Non so se qualcuno se ne sia reso conto ma Carpenter con il suo "Il Signore del Male" non dico abbia fatto un remake ma di certo ha fatto un riadattamento di questo film perché i punti in comune sono moltissimi:
- I titoli "Messiah of Evile" e "Prince of Darkness" già si assomigliano
- Il ritmo lento pieno di silenzi e colonna sonora minimale
- Il riferimento alla Luna (che qui si tinge di sangue)
- L'avvento del maligno
- La location limitata e straniante
- Le persone catatoniche come in preda ad una ipnosi
- Questo morbo che fa sanguinare dagli orifizi e distrugge i volti
- I vari riferimenti all'onirico
- Addirittura lo stile registico statico gli assomiglia

Questo filmetto ha dalla sua alcune cose davvero riuscite tipo la fotografia satura che amplifica il senso di surreale, la location desolata ed opprimente ed una storia per certi versi intrigante...le "passeggiate" notturne con questi zombie che si aggirano nella città dietro gli angoli oscuri creano una atmosfera inquietante ed un paio di scene sono dei cult come citato un pò ovunque le due scene topiche sono:
La ragazza nella sala del cinema, all'inizio è sola ed in breve tempo la platea si riempie di questi starni individui che la osservano.
La sequenza all'interno del supermercato in cui questi "non umani" banchettano con carne cruda.

Devo dire che l'inizio prometteva molto bene con la protagonista che arrivava di notte in questa città deserta e l'entrata in scena di un albino inquietante però poi sono rimasto deluso...prima cosa la sceneggiatura è confusa, davvero poco chiara e degna di un sogno in quanto non è ben delineata e molte cose rimangono inspiegate, gli eventi accadono così dal nulla ed in modo insensato!
Gli attori sono davvero poca cosa, il montaggio è un obbrobrio degno dei peggiori film di serie B, la colonna sonora fa schifo ed il ritmo è soporifero.

Sinceramente non l'ho trovato un buon film che sappia appassionare però lo consiglio lo stesso agli amanti dell'horror perché ha un valore intrinseco e delle piccole cose che meritano un'occhiata.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  30/09/2013 10:50:47
   7 / 10
Le atmosfere opprimenti fanno dimenticare in fretta le lacune di una sceneggiatura tutt'altro che irreprensibile, "Il messia del diavolo" è oggetto anomalo, deficitario sotto alcuni aspetti ma complessivamente interessante, capace di generare curiosità attraverso uno svolgimento dall'andamento lento ed ossessivo.
La vicenda si svolge in una funerea cittadina costiera dove la bella Arletty (Marianna Hill) si reca per avere notizie del padre col quale non riesce a comunicare da tempo.
Si troverà prigioniera di un luogo terrificante, con buona parte della popolazione tramutata in un'orda omicida dagli appetiti antropofagi. Il modello di riferimento è quello dello zombie, anche se le differenze rispetto a quelli Romeriani sono evidenti: non vi è un significativo deperimento fisico, inoltre a distinguerli è la devozione con cui essi attendono la venuta di un sinistro Messia.
In realtà le analogie col grande George A. comunque non sono totalmente assenti, ravvisabili nel voler celare sotto l'impronta orrorifica aspetti socio-politici non banali e nello specifico riguardanti il totale asservimento verso il consumismo, ovvero la divinità per eccellenza dei tempi moderni.
Non ci sono scene violentemente esplicite, si alimentano invece sensazioni disturbanti accentuate da scene clou come quella del supermercato o del cinema. Semplicemente fantastiche le scenografie surreali degli interni.
Purtroppo poco visto è un film imperfetto ma profondamente fuori dagli schemi, psichedelico ed inquietante nel saper addentrasi con avvolgente cupezza in una dimensione da incubo.

Neurotico  @  30/07/2012 22:11:49
   9½ / 10
Un viaggio psichedelico, ipnotico e assolutamente spaventoso che impressiona per l'efficacia della narrazione (i fatti che emrgono sono raccontati con vaghezza, attraverso le pagine del diario di due personaggi, e molto è lasciato all'immaginazione) e l'atmosfera quasi onirica che inscena. Scene da stropicciarsi gli occhi da quanto sono suggestive. Cult assoluto. Peccato per l'audio che non rende giustizia a un Capolavoro.

laconico  @  04/01/2011 21:05:40
   4 / 10
Datata e banale storia di pazzia e di zombie antropofagi in stile “seventies”. Insufficiente sotto ogni profilo. Le varie incongruenze logiche sono solo il minore dei suoi mali: film lento, scontato, senza pathos, noioso, a tratti grottesco e ridicolo. Si salva solo quella patina “vintage” che lo ricopre. La scena iniziale appare totalmente incongrua e decontestualizzata rispetto allo sviluppo del film.

GodzillaZ  @  31/08/2010 01:08:11
   7 / 10
Il film ha un suo fascino , non c' è che dire.
La fotografia è abbastanza particolare, e la location è a suo modo suggestiva.
Un senso di inquietudine pervaderà tutto il film, e qualche momento forte c' è.
Purtroppo la versione italiana è ridotta male a livello audio, e il film è abbastanza grezzo a livello di realizzazione, con più di qualche ingenuità.
A mio parere comunque un bel "cult".

barbuti75  @  24/08/2010 19:31:55
   6 / 10
Ho rivisto questo film dopo tantissimo tempo, incuriosito anche dall'edizione distribuita dalla Eagle Pictures con doppiaggio in italiano.
Purtroppo le mie nefaste previsioni di un doppiaggio al limite dell'udibile sono state confermate già dai primi minuti della pellicola che risente di una rovinosa conservazione ahime...
A parte il giudizio tecnico sulla qualità del dvd (oscena a mio parere...la Eagle dovrebbe vergognarsi di riversare vecchie VHS spacciandole x restaurate), veniamo al film.
Come altri prima di me hanno già fatto notare ci troviamo di fronte al classico prodotto anni 70 sulla scia di altri film dal passato ben più illustre, come i vari Romero, Harvey o Freed.
E' uno dei film che io amo definire a imbuto, nei quali il protagonista è alla ricerca di qualcosa (persone, cose o animali) che lo porta in un vortice di follia e di perdizione...tutto si stringe accanto al collo del protagonista come il cappio del boia sul patibolo.
Ci troviamo di fronte a scene molto belle che culminano con gli omicidi dei comprimari del film (magistrale quella del cinema!!!), o ai ritrovamenti che potrebbero essere le parti mancanti del puzzle...ma in realtà tutto è solo destinato a gettare fumo negli occhi per lo sconcertante finale dove tutto è perduto...niente si può salvare...solo i ricordi di una povera ragazza che cerca di rientrare in possesso della sua vita.
Purtroppo gli attori non sono sempre all'altezza delle aspettative ed è per questo che il mio voto non va oltre il 6.
Rimane un film piacevole da guardare che, forse prorpio per la sua ingenuità che qualcun altro ha malignamente interpretato come incapacità, riesce ancora ad affascinare lo spettatore.

dobel  @  23/10/2009 15:26:03
   2½ / 10
Un altro esempio di ridicolaggine anni settanta. Non so perché ma io comincio a ridere (quando non mi addormento) all'inizio e finisco al termine del film.
Sicuramente si tratta di un'opera che ha qualche attrattiva, ma sinceramente mi sfugge completamente. Lo squallore si attacca alla pelle ed evidentemente è un effetto cercato, ma viene il dubbio che lo squallore che lo spettatore avverte sia causato più dalla povertà ostentata dei mezzi che non da una poetica ben precisa. Non so!... Rimango molto incerto... Se la pellicola vuole essere grottesca allora, forse qualche pregio lo ha. Ma se vuole spaventare... spaventa solamente la sua miseria.

4 risposte al commento
Ultima risposta 25/08/2010 23.03.06
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DarkRareMirko  @  06/07/2009 19:51:25
   6½ / 10
Che dire, l'altro commento (come diversi pareri in rete del resto) è esagerato, seppur l'utente fornisca molto bene le motivazioni che l'han spinto a dar al film in questione quel votone.

Diciamo che il film è molto confuso, poveristico (anche se a tratti, qua e là, una maggiore cura registica la si avverte pure), tutto giocato su una piccola cosa (la ricerca del padre da parte della bella protagonista), i prestiti da altri film son più di semplici prestiti (son apssati pochi anni del resto dalla Night of the living dead di Romero), ma un minimo di interesse (anche grazie ad una generale inquietudine ed ad un medio score musicale) ad ogni modo il lungometraggio (conosciuto anche come "Dead people") lo sprigiona pure.

Incredibile l'esistenza di un buon doppiaggio in italiano.

Fidatevi, Huyck -cosceneggiatore, tra gli altri, di Indiana Jones e il tempio maledetto- (che qui codirige con la moglie, non accreditata), ha fatto di moolto peggio (La miglior difesa è la fuga, Howard e il destino del mondo); questo MESSIAH OF EVIL è difatti il suo film più guardabile.

Vale un'occhiata.

statididiso  @  18/04/2009 14:48:08
   10 / 10
questo film è 'masturbazione visiva' sia sotto il profilo emozionale che tecnico: qui sono le immagini, alcune di romeriana memoria, a comunicare, prima sicurezza e poi desolazione... menzione a parte per il trucco dei dannati: figure nere con volti pallidi a cui sanguinano gli occhi... ma non solo, il film in questione gode anche di un plot solidissimo, trasfigurato in una dimensione al contempo decadente e surrealista: lentamente ci si avvia in un vortice di inevitabile abbrutimento psicologico, terreno fertile e propizio per l'ascesa di nuovi messia, di nuovo ordini, società, fondamentalismi... però bisogna pazientare: la tensione si accumula e cresce gradualmente fino allo sfogo finale. davvero un prodotto ben confezionato, non c'è che dire... L

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