incubi e deliri - l'ultimo caso di umney (2006)

Incubi e deliri - prodotto tv ispirato ai racconti di Stephen King.
Partire con questo episodio non è il massimo. Non succede nulla di entusiasmante ed é solo grazie a William H Macy se si continua la visione. troppo squallido e insignificante per la sufficienza.

Evidente errore di trasposizione. La sceneggiatura viene condensata in un'ora, quando aveva almeno bisogno del doppio tempo e il ritmo e i tempi vengono gestiti malamente, tanto che alla fine non riusciamo ad addentrarci nella vicenda come King vorrebbe.

Soggetto interessante purtroppo sviluppato in maniera soporifera: concilia il sonno che è una meraviglia.
Pure l'atmosfera è scarsa, si salva solo l'interpretazione di Macy.

Storia originale e tutto sommato interessante che però soffre davvero tanto la ristrettezza imposta dalla durata di un singolo episodio. Macy è ironico al punto giusto e la regia se la cava in maniera discreta.
Secondo me non è poi così male o almeno non è completamente da buttare, però non aspettatevi un film pauroso (non lo è nemmeno nelle intenzioni).

Noioso fino all'esasperazione ... Altamente inutile ...

parte bene e poteva essere migliore nel proseguo, comunque può piacere anche molto.

Soporifero e poco approfondito.La partenza non è assolutamente malvagia ma nel momento in cui lo scrittore entra nel mondo di Umney l’episodio crolla in maniera inesorabile.L’ossessione di King del poter penetrare nella dimensione in cui i suoi personaggi si muovono e relazionarsi con essi,cosa che tornera’ nei suoi scritti successivi,tradotta in immagini risulta scialba,nonostante una fotografia ed una regia tutto sommato curate.Peccato perchè il materiale di partenza era davvero notevole.
La presenza di William H. Macy non lascia il segno piu’ di tanto ed il cast di contorno si perde in una serie di eventi che vengono dati per scontati in maniera dilettantesca.
Pessimo,anche se come sonnifero meriterebbe un bell’8.

un adattamento infame. macy è totalmente fuori ruolo, e il grande potenziale della storia si perde nella verbosità della sceneggiatura.
fra l'altro, capisco le esigenze di sintesi del condensare un film in tre qaurti d'ora, ma in certi frangenti le reazioni sono assolutamente imbarazzanti. sembra quasi che il regista voglia far star dentro alla pellicola tutto il racconto senza adattarlo, e fa recitare a macy battute a raffica senza dare nemmeno il tempo a lui o agli altri attori e di elaborare una mimica decente... cocente delusione, ci speravo.

La trama interessante sulla carta di questo filmetto mi ha spinto al noleggio della prima parte di questi mediometraggi tratti da King.
E tra l'altro la presenza di Macy era certamente stimolante.
Però il film è un pacco esagerato: inutili quanto scontate digressioni sugli scrittori, sul loro ruolo e sull'identificazione con i personaggi di cui scrivono.

Poteva essere pure interessante, ci sono un bel po' di citazioni da Chandler (autore che adoro), la ragazza si chiama Sternwood (come le figlie del generale del grande sonno) e lui sembra la versione brutta di Marlowe.
Però la regia è di una piattezza incredibile: d'altra parte leggendo la carriera di questo tale Bowman, si scopre che ha lavorato principalmente per la tv e ha variato da Mcgyver a BayWatch, da Star trek a x files e per il cinema ha fatto, oltre al film di x files, Electra e il regno del fuoco.