inside man (2006)

Chi vedendo questo film crede di trovarsi davanti all’ennesimo film poliziesco con la solita rapina in banca si sbaglia di grosso.
Prima di tutto sappiamo bene che Spike Lee è un regista tutt’altro che banale ed infatti prendendo spunto dal classico di Sidney Lumet “Un pomeriggio di un giorno da cani”(tra l’altro citato in una battuta della pellicola) ,realizza un lavoro che esula dai consueti canoni del film di genere al quale potrebbe essere accostato “Inside man”.
Il regista afro-americano si diverte infatti a cambiare in continuazione le carte in tavola,riempiendo la sceneggiatura di colpi di scena che tengono ben desta l’attenzione dello spettatore,gioca ad invertire i ruoli facendo apparire buoni i cattivi e viceversa,escludendo da questo gioco di specchi il detective Frazier(il funzionale Denzel Washington)tant’è che sara’ l’unico che provera’ ad andare fino a fondo all’indagine.
Il film è poi ricco di spunti di denuncia sociale tanto cari a Lee,si parla spesso e volentieri dei problemi dei “diversi” la cui situazione dopo l’11 Settembre è diventata ancor piu’ drammatica,basti vedere il trattamento a cui è sottoposto da parte dei poliziotti l’ostaggio indiano.
Il film non è perfetto,ci sono scene poco credibili (soprattutto nel finale) e in alcuni punti la trama è un po’ farraginosa,il montaggio e la fotografia invece sono eccellenti.
Ottimi anche gli interpreti...dal tenebroso Owen,alla sexy e spietata Foster,degna di nota anche la prestazione dell’attempato ma sempre efficace Plummer.