jack ryan: l'iniziazione (2014)

Non troppo originale e di sicuro Branagh (che sta dirigendo i film più svariati negli ultimi anni) ha fatto di meglio, ma anche questo prequel alla serie di Ryan è discreto e vedibile.

Pine nella media, discretamente circondato da attori di buon livello, tra i quali pure il regista, qui in ruolo negativo; il film lievita però grazie a Costner, vera manna dal cielo per ogni film nei quali è presente, e che io ho sempre adorato, anche come regista.

Comunque un action nella media, più che altro dedicato ai fan del personaggio Ryan.

Ma siii.sufficienza rosicata..il film non ti annoia mai....con qualche americanata da mettere sul conto

Classico action usa e getta.
Pellicola che non punta ad una cura maniacale della storia ma, ovviamente, gioca le sue carte sull'azione dura e pura, con rimandi patriottici e classici clichè del genere.
Cast di nome, ritmo forsennato, scene al cardiopalma, anche se non tutte accattivanti, e regia senza incertezze, tutto a garantire una visione ludica disinvolta che gli amanti del genere sapranno apprezzare maggiormente.

Spy story ispirata a un personaggio di Tom Clancy, anche se la storia è originale e non tratta da suoi romanzi, un buon prodotto che intrattiene a dovere strizzando leggermente l'occhio a pellicole più famose nel genere.

In seguito agli avvenimenti dell'11 Settembre, il giovane studente di economia Jack Ryan decide di arruolarsi nei marines, dove però subisce una ferita che lo costringe a un lungo tempo di ricovero in ospedale. Lì, oltre a formare una relazione con una giovane dottoressa che si occupa di lui, attira l'attenzione di un ufficiale CIA, che lo recluta al volo...
Ancora una volta, questa breve serie di film basata sui romanzi di Tom Clancy si reinventa dopo che già il predecessore aveva fatto una cosa molto simile: ancora una volta, cambia il cast e la troupe, e stavolta al timone della nave troviamo il shakespeariano Kenneth Branagh, che già aveva fatto il suo ingresso nel mondo dei blockbuster con Thor pochi anni prima. Il prodotto finale è, forse, uno dei più affascinanti film di spionaggio degli ultimi tempi.
Nonostante la vicenda sia, tanto per cambiare, modernizzata al contesto politico e all'avanzamento tecnologico dei nostri giorni,


SPOILER

la struttura generale è molto simile agli altri film della serie, in cui la prima, saltellante mezz'ora serve solamente ad introdurre personaggi, trama e luoghi principali della storia prima che questa prenda lentamente avvio nel corso dell'ora seguente. Ma, a differenza dei predecessori, Branagh fa un buon uso di questa struttura e la usa a suo vantaggio non solo per creare una certa quantità di sana, crescente tensione, ma anche per concentrarsi su un Jack Ryan più umano che mai: per la prima volta, l'analista della CIA sembra perseguire l'obiettivo di fermare i cattivi di turno per motivi che non hanno niente a che fare con il semplice patriottismo americano, ma per ragioni sia personali che umanitarie.


SPOILER

Il tentativo è perfettamente riuscito, e il merito va tutto a Chris Pine, che riesce a superare i limiti di una sceneggiatura che solo di tanto in tanto offre degli spunti con cui lavorare. E' affiancato da un cast altrettanto in parte, fra cui un Kevin Costner più espressivo del solito (tra l'altro doppiato benissimo dal solito, immenso Luca Ward) e lo stesso Branagh, che ricuce su di sé e per sé il ruolo del russo cattivo dandogli una notevole dose di charme e di minaccia allo stesso tempo.
A questo si aggiunge una trama intrigante, contorta, ovviamente improbabile, forse introdotta e sviluppata un po' troppo in fretta, ma che comunque si risolve in un crescendo di tensione; questa si accumula fino a esplodere come una bomba, in un terzo atto che è tutto una corsa frenetica, fra corpo a corpo, inseguimenti in auto e lotte contro il tempo per evitare un disastro di inimmaginabili proporzioni, in uno stile che ricorda da vicino la saga di Bourne.


SPOILER

In definitiva, forse Shadow Recruit non possiede la carica di realismo di cui, forse, avrebbe bisogno per essere un po' più credibile, e forse è molto meno intelligente di quanto vorrebbe far pensare; resta, comunque, un validissimo prodotto di di intrattenimento, certamente il migliore della serie dopo il capostipite di McTiernan.

E' passato quasi un anno dall'uscita di sto film, me lo son trovato a vedere solo oggi... piacevole thriller moderno, molto americanata in certe scene o scelte doverose. Finchè la CIA ci protegge siamo in mani sicure....

Chris Pine, attore meritevole del posto di primario, top attore!
Kevin Costner, invecchia divinamente, grande presenza e top!
Keira Knighley, una donna capace di far l'attrice e non solo la bella di turno! brava!

Il regista co- attore riesce ed ottiene un film decente su un argomento pesante, ben gestito e ben narrato, un thriller che poteva esser fatto meglio. Fiducioso in film futuri, le idee per far bene ci sono!

Per gli amanti del genere azione, thriller, consigliata la visione.

Una delle sorprese più avvincenti .
Un action movie imprevedibile . Crhis Pine grandioso.
Da vedere assolutamente .

Non mi aspettavo nulla di particolare da questo reboot, a parte un onesto intrattenimento e da questo punto di vista, pur mancando di qualsivoglia originalità mantiene le aspettative perchè il ritmo c'è come pure l'action, ma forse manca la tensione, colpa di una sceneggiatura che non regala sorprese ad una storia fin troppo telefonata e prevedibile. Pine regala vigore fisico al personaggio, buono per l'action molto meno per la psicologia rimanendo molto indietro a Ford e Baldwin. Va bene a patto di avere basse aspettative.

Branagh è un grande attore ed un bravo regista, ma sinceramente non lo vedo vestire i panni del regista da action movie. Ed in effetti questo Jack Ryan, ennesimo capitolo della saga partorita dal geniale Tom Clancy, non convince pienamente.
Il film, a mio parere, merita la sufficienza grazie ad un soggetto intrigante ed al buon ritmo impresso alla narrazione, ma, per il resto, ho visto un'opera un pò svogliata, soprattutto in certe interpretazioni: Pine, lasciatemelo dire, è veramente penoso e non convince affatto.
Insomma, per una serata senza impegno, L'Iniziazione risulta un discreto action-spy-thriller d'intrattenimento ma, una volta ultimata la visione, lo avrete già dimenticato.
Comunque, spero che Branagh torni, quanto prima, al suo amato Shakespeare.

Questo nuovo capitolo della serie con protagonista Jack Ryan, personaggio creato da Tom Clancy, non mi ha deluso per niente.
Kenneth Branagh mi piace tanto, sia come attore che come regista. In questi ultimi anni, anche se ha deciso di intraprendere un cammino diverso rispetto alle sue precedenti pellicole, convertendosi ai Blockbuster, (vedi "Thor" nel 2011 e il prossimo "Cenerentola" nel 2015), non vuol dire ora che sia un incapace e che i suoi film sono brutti e inguardabili. Il suo stile registico rimane e si vede!

Il giovane analista della CIA Jack Ryan, scopre un complotto russo per mandare in banca rotta l'economia degli Stati Uniti con un attacco terroristico... Una trama semplice e lineare, si arriva fino alla fine senza problemi, grazie soprattutto al ritmo, all'azione e all'ottimo sonoro.
Nel cast vediamo Chris Pine, bravo e convincente nell'interpretare il giovane Jack Ryan, la bella Keira Knightley, Kevin Costner e Kenneth Branagh!

Anche se la pellicola è lontano dal cinema spettacolare hollywoodiano, abbiamo pur sempre un prodotto dignitoso e valido.
Un action-thriller vecchio stile, anni'80.
Da vedere!