Tre episodi, legati tra loro dal cast (ma con personaggi differenti) e da situazioni ricorrenti. Nel primo episodio un impiegato viene incaricato dal suo capo di uccidere un uomo: fallisce nel tentativo ed è costretto ad adottare stratagemmi sempre più assurdi per riparare il danno. Nel secondo un poliziotto è convinto che la moglie, scomparsa per mesi e poi ritornata dopo un viaggio, sia stata sostituita da una sosia. Nel terzo due adepti di una setta sono alla ricerca di una donna che ha il potere di restituire la vita ai morti.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Unica opera, sacra e trina, legata insieme con ago e filo, R.M.F. sia, fino in fondo, anche in mezzo ai titoli di coda. La summa cinematografica fatta a iperbole grottesca e magnifica dell'opera del regista greco, tutta insieme, specialmente quella teatrale, assurda, paradossale, sadica al limite del divertimento nerissimo, dispiegata in inquadrature fisse, teatri di posa, amputazioni di circo/stanze, sesso dentro-fuori come atto meccanico da avanspettacolo serale show, attori reinventati a più ruoli in questi tre capitoli, e in mezzo emma che balla e che si mutila, jesse che, oh my god, è ovunque per sottrazione, william che sollazza e comanda a sua volta comandato dallo script, margaret corpo-multiuso che si raddoppia insieme viva e insieme morta, e quella scena in macchina con i cani che bellezza che goduria, opera omnia e coerente di yorgos questo vestito di gentilezze ricucite su un manichino di carne, senza sconti, senza evasioni, con una pulsione ménage di eros e morte come rumore bianco onnipresente, come a dire, conoscerete la nostra velocità, eh, sì, di rovinose inchiodate in mezzo alla vasta autostrada greca che asfalta concessioni, veloce e imminente, a tre corsie assolate, sulle gerarchie e dipendenze e livelli del paradosso applicati ai rapporti e modelli di potere dall'urbanistica ridisegnata da efthimis filippouin e costruita nella terra delle povere creature sul tracciato fra psicosi e fascinazione. Piacevolmente e solennemente insostenibile. Daccene ancora.
[kinds of kindness ovvero lo stile «strong/disturbing violent content, strong sexual content, full nudity and language» innalzato ad arte, USA, Regno Unito, Irlanda, 2024 - 9,5/10]