La buona uscita è la storia grottesca e "feroce" della giovane borghesia napoletana, ricca e strafottente, cinica e asociale. Un mondo solitario e narciso che consuma cibo e piaceri senza alcuna relazione umana reale con il resto delle persone. Anzi usa le persone. L'unica che sembra accorgersi dell'aridità che la circonda è Lucrezia Sembiante, una professoressa di 50 anni ninfomane, che sebbene terrorizzata dalla vecchiaia e dalla solitudine, dopo l'ultimo incontro con lo storico "amico di letto" Marco Macaluso, un felice e spregiudicato imprenditore, cerca di ribellarsi. Questa scelta la costringerà ad affrontare con maggior violenza la natura delle sue paure e delle sue scelte.
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