la casa con la scala nel buio regia di Lamberto Bava Italia 1983
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la casa con la scala nel buio (1983)

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locandina del film LA CASA CON LA SCALA NEL BUIO

Titolo Originale: LA CASA CON LA SCALA NEL BUIO

RegiaLamberto Bava

InterpretiAndrea Occhipinti, Michele Soavi, Anny Papa, Valeria Cavalli

Durata: h 01:36
NazionalitàItalia 1983
Generehorror
Al cinema nel Giugno 1983

•  Altri film di Lamberto Bava

Trama del film La casa con la scala nel buio

Bruno, autore di colonne sonore, viene incaricato da una regista di film horror di comporre le musiche per il suo nuovo film. Per creare l'atmosfera giusta la donna lo fa alloggiare nella villa di un amico comune. Nella casa avvengono degli strani omicidi.

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Voto Visitatori:   6,48 / 10 (41 voti)6,48Grafico
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Voti e commenti su La casa con la scala nel buio, 41 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Italo Disco  @  14/09/2022 11:36:26
   6 / 10
Il colpo di scena fa crollare irrimediabilmente la logica di alcuni avvenimenti precedenti, bisogna dire però che le scene di paura non sono fatte male e la recitazione è discreta.

Alpagueur  @  09/10/2020 19:09:26
   9½ / 10
Se dovessi consigliarvi tre titoli di cinema horror/thriller italiano, sicuramente includerei questo. "La casa con la scala nel buio" è un film del 1983, che vede alla regia appunto Lamberto Bava... è il secondo film del regista, il quale aveva lavorato precedentemente come aiuto-regista in film per esempio come "Tenebre", e ha debuttato dietro la macchina da presa nel 1980 con il film "Macabro", un horror cupo, molto psicologico. Appunto nel 1983 realizza "La casa con la scala nel buio", un horror/thriller si può dire... "scarso", perché è un film girato completamente in 16 mm, tutto in un'unica location, con attori si può dire penosi, ma una cosa è stata fatta bene, le scene di sangue, le scene di morte, le atmosfere cupe. Questo film ha questi elementi che sono fatti veramente bene. Il film è una dichiarazione d'amore al cinema di Dario Argento, perché anche qui troveremo il maniaco che ha subito il trauma infantile, personaggi ambigui che fanno credere di essere gli assassini (ma alla fine l'assassino si scoprirà essere tutta un'altra persona), gli omicidi verranno compiuti con armi bianche (coltelli, taglierini),
musiche malate ricorrenti in tutto il film (Guido e Maurizio De Angeliis) etc. etc.


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Come dicevo prima è un film "povero", ma io lo considero un piccolo cult, un piccolo gioiello, perché è il classico film che non promette niente, ma da molto agli appassionati di questo genere. Ecco, un consiglio che voglio dare, quando si guardano film di questa portata, bisogna sempre guardarli con gli occhi di quando questi film sono usciti, ed in questo caso il 1983. Non bisogna mai commettere lo sbaglio di guardarli e paragonarli a film moderni, e peggio ancora magari dire la classica parola "che *******, non fa paura", bisogna apprezzarli per quello che sono, e bisogna guardarli molto spesso non da spettatore passivo ma da spettatore attivo, pensare un po' al regista e immaginare di essere dietro la macchina da presa. Il secondo omicidio del film è uno dei più efferati a mio avviso, dove la ragazza in bagno allungherà la mano e verrà trafitta da un coltello, verrà quindi soffocata con un sacchetto di plastica, le verrà sbattuta la testa ed infine sarà sgozzata (proprio il pacchetto perfetto per un film horror). Ovviamente il film è sempre stato considerato un film di serie B, sempre trasmesso su canali minori, d'altra parte in Italia i film horror sono sempre stati considerati filmacci, i registi di film horror sono sempre stati considerati registi da quattro soldi, d'altra parte si vedono i risultati odierni, in televisione non si trovano altro che fiction che sfociano nel banale e nel ridicolo. Ecco, una scena di questa portata, come dicevo prima, fa il suo effetto, perché prima cosa è una scena veramente efferata ma poi perché il film è stato girato in 16 mm... il 16 mm è una fotografia molto più scarna e quindi rende il tutto più "casalingo" (passatemi questo termine) e più vicino a noi. Sicuramente se fosse stata girata in HD avrebbe avuto una bella resa a livello tecnico, ma a livello atmosferico non avrebbe avuto la stessa resa che le ha dato la 16 mm. Lamberto Bava ha firmato poi altri thriller come "Morirai a mezzanotte" (molto bello anche questo), "Body puzzle", ha fatto horror molto incisivi come "Demoni", "Demoni 2" (questi mi hanno impressionato meno), per poi finire in film televisivi di gran successo, ma tutto un altro genere, del calibro di "Fantaghirò". Che dire, questo film lo consiglio a tutti i giovani registi che si avvicinano al mondo dell'horror, perché nel suo piccolo da una grande lezione di tecnica, perché ci fa capire che con una telecamera medio-buona, la giusta location, delle giuste musiche, delle giuste scene di morte piazzate al punto giusto, già si può avere in mano un horror. Non sono le produzioni hollywoodiane, non sono gli attori che bucano lo schermo a fare un grande horror... sono le giuste atmosfere, le trame contorte, le musiche malate e le scene di sangue, e poi lo voglio consigliare a tutti quelli che pensano di aver capito la vera essenza dell'horror 'made in Italy', perché sono convinto che gli italiani siano sempre stati i capostipiti del genere horror/thriller, perché hanno sempre saputo sfruttare i pochi mezzi e hanno sempre fatti di necessità virtù. Purtroppo ai tempi la critica non ha dato le giuste valutazioni a questi film e purtroppo sono sempre stati considerati filmacci, come è stato detto prima. Nella mia personalissima classifica dei migliori gialli/thriller di sempre questo film sta a metà strada tra "Il gatto dagli occhi di giada" (di A. Bido) e "Profondo rosso" (di D. Argento). Chapeau!


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CyberDave  @  11/04/2020 22:21:15
   6½ / 10
Buon lavoro di Lamberto Bava che, un pò fuori tempo massimo, confeziona un giallo che ricorda quelli tanto in voga negli anni 70.
Il buon Lamberto dimostra di aver imparato dal maestro Argento e riesce sempre a tenere alta la tensione, a creare delle scene fatte bene e a tenere il livello alto di suspance con le inquadrature degli omicidi davvero ben fatte.
La trama regge e le indagini del protagonista sembrano andare in un vicolo cieco, fino alla svolta, inaspettata sul finale.
La parte meno riuscita a mio parere è porpio l'incontro con l'assassino/a, l'ho trovato troppo sbrigativo e poco d'impatto, avrebbe reso il film decisamente migliore.
In ogni caso gli amanti del genere dovrebbero assolutamente guardarlo.

Jokerizzo  @  25/02/2020 18:36:08
   7 / 10
DitaAppiccicose  @  09/08/2018 22:46:56
   6½ / 10
Figlio di Mario ma artisticamente debitore di Dario Argento, almeno in questo film, Lamberto Bava confeziona un thriller che ho trovato più riuscito di quanto mi aspettassi. C'è una discreta tensione, la trama regge, l'espediente ( classico ) di far cadere i sospetti di volta in volta sui vari personaggi del film funziona, infine l'omaggio all'Hitchcock di "Psycho" risulta credibile… Non ho trovato granché né la recitazione, né il doppiaggio. Non è un capolavoro del genere ma si lascia guardare con discreto interesse…

Sepuldeath  @  06/06/2018 15:18:09
   7½ / 10
Molte influenze da Argento ma comunque un buon prodotto, con i due "Demoni" il migliore di Bava Junior

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  06/12/2017 16:15:19
   7½ / 10
Ormai un cult per molti estimatori delle produzioni anni '80 questo film di Lamberto ne rappresenta uno dei manifesti... le inquadrature, le musiche ossessive... lo psicopatico, esteticamente affonda radici nel thriller anni'70 per poi affacciarsi prepotentemente alla morfologia stilistica del Tenebre Argentiano...... ok, i dialoghi non sono un granchè e Occhipinti ha fatto certamernte meglio da produttore... ma il film sostanzialmente funziona, è conturbante, con delle belle sequenze e un bel inaspettato finale. Nella mia top ten degli horror '80 italiani, da sempre.

Spotify  @  11/01/2017 03:39:20
   6 / 10
---PRESENTI SPOILER---

Discreto giallo/horror diretto da Lamberto Bava nel lontano 1983.
La pellicola può essere considerata come un tardo episodio del giallo all'italiana, genere che andava molto in voga negli anni 70. Oltretutto si potrebbe dire che tale categoria di film è stata codificata proprio dal papà di Lamberto, il grande Mario, con l'epocale "Sei donne per l'assassino", girato nel 1964. Tuttavia, quello che Bava jr gira 19 anni dopo, è una pellicola abbastanza diversa, più tendente all'horror che al giallo/thriller, con moltissimi richiami a Dario Argento, altro pioniere dello "spaghetti thriller".
La storia ruota attorno a Bruno, un giovane compositore di colonne sonore. Il ragazzo sta lavorando al soundtrack per il nuovo film horror della sua amica regista Sandra. L'uomo, per concentrarsi il più possibile sul suo lavoro, affitta per un mese una villa circondata da un enorme giardino. All'inizio appare tutto tranquillo e il giovane compone la musica in tranquillità, quando ad un tratto cominciano ad accadere stranissimi ed inquietanti eventi, e tra una cosa e l'altra Bruno viene a sapere di Linda. Questa era l'inquilina precedente della villa, una persona, a detta di molti, parecchio strana, amava stare al buio e aveva curiosi comportamenti. Bruno cerca di non pensare a tutto quello che sta accadendo e tanto meno non crede che Linda sia implicata nelle misteriose cose che stanno accadendo nella villa. Quando però, attorno allo stabile, succedono degli omicidi, Bruno si ritroverà braccato da uno spietato serial killer.
Dunque, come già ho scritto all'inizio del commento, il film ha tanti echi horror e tende a distaccarsi dal thriller e dal noir, generi che, miscelati insieme, hanno dato vita al giallo nostrano. Sarà probabilmente che col tempo i generi cambiano, le esigenze cambiano, le tecniche di regia, di narrazione, cambiano, e quindi, pur cercando di riproporre una tipologia di cinema caratteristica di diversi anni prima, le influenze nuove si fanno sentire. Negli anni 80 tra l'altro, il cinema horror italiano era mutato, proponendo opere aventi lo splatter e "il casino" come elementi predominanti e, si può dire che quella componente più ragionata dei film di paura anni 70, era andata perduta. Nonostante ciò Lamberto Bava, penso si sentisse in debito col padre, il quale aveva appunto creato le basi per lo "spaghetti thriller" e quindi, sempre secondo il mio parere, ha voluto rendergli omaggio con un'opera che incontra sia il cinema di papà Mario, che quello suo. Tra gli elementi orrorifici più evidenti, ci sono senza dubbio fortissime scene di violenza e l'atmosfera. Proprio su quest'ultimo elemento vorrei spendere due parole: prima di tutto, inizio col dire che io adoro l'aura di questo tipo di pellicole, si sente proprio quell'aria puramente italiana, la quale si differenzia di molto da quella delle produzioni a basso costo americane. Noi, questi lungometraggi qua, li abbiamo sempre contraddistinti con un'aura cupa, morbosa e a volte persino malsana. E anche "La casa con la scala nel buio" è un film provvisto di questo clima opprimente e claustrofobico. Difatti il regista, sviluppa benissimo tale fattore, il quale si dimostrerà importante, specie per la suspense.
La pellicola si guarda con piacere, certo la storia è sempre quella, però l'ho trovato un prodotto valido, che sa il fatto suo. La narrazione è dinamica, ben concepita e mai frettolosa. Bava inserisce un tassello alla volta nel puzzle della vicenda e quando si scopre qualcosa di nuovo, ecco che il director tira il freno a mano facendo rallentare un po' l'andamento del film, il quale però, resta sempre interessante.
Uno degli omicidi è realizzato davvero ottimamente (vedi spoiler). Anche la scena iniziale coi bambini mi è piaciuta, da brividi.
La tensione non manca, a volte purtroppo svanisce in quanto, il regista, si cimenta in sequenze troppo lunghe, che alla fine perdono il loro tasso di suspense. Però in altri contesti si sta col fiato sospeso, specie quando il protagonista si avventura nel terrificante seminterrato della casa.
Bava valorizza benissimo l'ambientazione, la rende uno dei piatti forti della pellicola. La villa giova parecchio all'atmosfera in quanto è grande, ha una scala che conduce nei posti più tetri dell'abitazione, stanze che non si aprono e una generale aura claustrofobica che avvolge tutto quanto. Oltretutto il regista si dimostra abile in un'altra cosa ancora: gestisce benissimo gli interni. Eh si, il film si svolge quasi per intero dentro lo stabile, e nonostante ciò, non annoia mai. Questo è frutto dell'aspetto sinistro e lugubre che il director dona alla villa.
Effetti speciali niente male, belli sanguinolenti e considerando il budget certamente non altissimo della pellicola, parecchio soddisfacenti.
Musiche portanti, sono un altro punto cardine della pellicola. Forse un po' ripetitive, però quel motivetto così malato, riesce a provocare angoscia ogni volta che lo si sente.
Buono il finale, forse un tantino frettoloso, però trasmette tensione, e c'è un gran bel colpo di scena, tenuto ben nascosto dal director.
La pellicola naturalmente ha anche numerosi difetti, primo fra tutti la, prevedibile, scarsa caratterizzazione dei personaggi. Non ce n'è uno che provochi curiosità nello spettatore, nessun soggetto carismatico. Forse, Sandra potrebbe essere la protagonista che più degli altri si eleva, però da qui a dire che si tratti della figura più affascinante della storia, ce n'è passa.
La fotografia è così e così, non da grande impronta estetica. Diventa anche molto fastidiosa nelle sequenze notturne in quanto è troppo scura.
Il cast è abbastanza modesto: Andrea Occhipinti penso che non sappia cosa significhi il termine "espressione". Per tutto il film ha uno sguardo totalmente apatico, che non trasuda alcuna emozione. Dopo un po' comincia ad essere davvero irritante. Maldestra pure l'interpretazione dei dialoghi.
Non un gran che neanche le varie attrici, in particolare Lara Naszinski, la ragazza di Bruno, veramente indisponente e seccante.
Il montaggio non è dei più impeccabili, ci sono numerosi stacchi brutti tra una scena e l'altra. Tuttavia questa, è una caratteristica che era presente in tanti prodotti dell'epoca.
La sequenza del primo omicidio, è spudoratamente copiata da una scena di "Tenebre" di Dario Argento, uscito appena l'anno prima. D'altronde si nota tantissimo l'influenza argentiana in questo film.
Ora però, arriviamo al clou, e cioè, alla sceneggiatura. Mamma mia, ragazzi, mamma mia. Una delle più idiote che siano mai state scritte. Non so cosa si siano fumati tali Dardano Sacchetti ed Elisa Briganti, ma hanno fatto un lavoro coi piedi. Innanzitutto abbiamo la fiera delle situazioni assurde e cretine: il primo omicidio è quanto di più stupido mi sia mai capitato di vedere (vedi spoiler), la ragazza che salta fuori dall'armadio, belle gnocche che compaiono nella villa come funghi, la ragazza di Bruno che entra ed esce dalla casa come se nulla fosse e per poco non ammazza il suo fidanzato ed infine lo stesso Bruno che da una mattone in testa a Linda/Tony ma questi incredibilmente non muore. Poi su quest'ultimo punto volevo dire una cosa: possibile che Katia e Angela, le migliori amiche di Linda, non si fossero accorte che questa in realtà fosse un uomo? Mah, su questa cosa sono rimasto perplesso. Un'altra trovata, stavolta incredibilmente trash, è il pianto dell'assassino ogni qualvolta che uccide le sue vittime, scelta involontariamente comica. Poi non si capisce cosa centrasse il giardiniere in tutta la vicenda. In una scena lo si vede trafficare con giornali che espongono titoli di cronaca nera. In seguito l'uomo fa un sinistro sorrisetto. Si potrebbe pensare che sia implicato con gli omicidi e quant'altro ma alla fine non risulta affatto. Palesi infine, le scopiazzate dai lavori di Argento, specie "Profondo Rosso" e il già citato "Tenebre". Insomma, una vera catastrofe. In più aggiungiamoci anche dei dialoghi insignificanti, una stesura dei personaggi inesistente e svariati comportamenti idioti dei protagonisti. L'unica nota positiva è il colpo di scena finale.

Conclusione: tirando le somme, è un film che si lascia guardare, fa anche un certo effetto sullo spettatore e mantiene alta la curiosità. Peccato per uno screenplay davvero improponibile e per altre cose che impediscono alla pellicola di essere completamente riuscita. Un'occhiata però, con particolare riferimento agli amanti del genere, la vale.

6+

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Colibry88  @  12/10/2016 04:26:27
   4 / 10
Premetto di aver votato ciò che ho visto e non chi lo ha diretto. Questo filmetto di spaventoso ha solo la recitazione. L'aggettivo che più identifica questo prodotto è "fastidioso". Una storiella banale in cui si muovono personaggi da soap-opera (ma neanche!). Una lunga serie di sciocchezze, stupidaggini e buchi nella trama, fanno precipitare questo filmetto nella mediocrità più assoluta (*). Musica irritante, dialoghi da film porno e tensione assai latitante! Per altro questa pellicola ha pure l'ardire di voler scimmiottare Dario Argento...Senza parole!

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vinicio  @  28/03/2016 13:11:54
   4½ / 10
filmettino che come hanno scritto in molti cerca di seguire la linea thrilling alla dario argento ma non riuscendo a ricreare certe atmosfere....
un musicista che si ritrova per casa belle figone, che in alcuni casi si fanno altamente i fatti loro mentre il proprietario è fuori casa (e la cosa già non mi convince troppo)...
l assassino/a sembra aver avuto un trauma ma uccide inspiegabilmente solo quando il protagonista va a vivere nel villone...
ho trovato odioso il primo omicidio quell arma non penso che sia tanto funzionale, poi l assassino che ci gioca pure mi ha dato sui nervi...
recitazione pessima e abbastanza fastidiosa quella delle ragazze nel film.... colpo di scena finale un po così... film che ho amato in passato ma man mano col tempo ha perso il suo smalto riuscendomi pure a infastidire....

enigmista  @  21/02/2016 21:49:19
   6½ / 10
Un buon thriller-horror. Non uno dei capolavori del genere, ma un film che si lascia guardare con piacere.

GianniArshavin  @  12/02/2016 18:06:40
   6½ / 10
Dopo l'ottimo Macabro ,Lamberto Bava confeziona questo La casa con la scala nel buio, un giallo/horror che conferma le sue qualità.
La storia vede un giovane musicista affittare una moderna villa isolata per trovare la giusta concentrazione in vista degli impegni lavorativi. A breve sparizioni e fatti di sangue disturberanno la tranquillità del protagonista , e tutto sembra essere legato alla misteriosa figura della precedente inquilina .
La pellicola ha un buon ritmo , ha una trama accattivante e l'identità del killer è di difficile identificazione. Il regista sa giocare bene le sue carte e sa dove piazzare i colpi di scena e i depistaggi.
Il film può vantare di buone sequenze di tensione a tratti anche molto violente , caratteristiche che avvicinano l'opera all'horror e che impreziosiscono il risultato finale.
A questi pregi purtroppo si devono affiancare alcune sbavature narrative (assurdità nei comportamenti dei personaggi) e un finale che,dopo la rivelazione,mi è parso troppo troppo frettoloso.
A livello tecnico Bava dirige bene e dimostra di conoscere le tecniche per conquistare lo spettatore. La colonna sonora è calzante e evocativa come sempre , e gli effetti sono minimali ma efficaci. Gli attori non brillano,tanto per rimanere in sintonia con le altre produzioni nostrane del periodo.
Al secondo lavoro,Lamberto Bava fa di nuovo centro e conferma la sua buona verve malgrado i pochi mezzi e le alte attese di critica e pubblico visto il nome pesante. Un prodotto di intrattenimento non perfetto ma riuscito.

dagon  @  06/12/2015 22:01:32
   5 / 10
Sciatta imitazione dei modelli Argentiani da parte di Bava jr, che è la prova che il talento non è legato a fattori genetici. Se non indovinate l'assassino all'istante, con il collegato "colpo di scena" tristissimo, è probabile che non abbiate mai visto un giallo in vita vostra. Scontato, prevedibile, con una regia, un montaggio ed una concezione delle scene da prima elementare dello spaghetti-giallo. Aggiungiamo, per finire, interpreti incolori, capitanati da Occhipinti, e abbiamo come risultato la pura mediocrità, pur senza raggiungere gli abissi di un "paganini horror" (che almeno, però, era divertente nella sua bruttezza sconfinata).

InvictuSteele  @  25/06/2015 12:17:31
   6½ / 10
Secondo film di L. Bava, qui rispetto al bellissimo Macabro si scende di livello ma si rimane comunque sulla sufficienza. Mi è sempre piaciuto questo film, lo trovo affascinante e con una bella idea di fondo, la sceneggiatura di Sacchetti è buona ma a tratti è un po' troppo raffazzonata, incastrandosi in alcuni casi nel presentare i molti personaggi e complicando una trama non chiarissima giusto per depistare il pubblico. Tuttavia riesce nell'impresa di confondere, creare tensione e di sorprendere in un finale riuscito. Buon film horror dotato di un paio di ottime scene gore, attimi di panico, e che non presenta grossi scivoloni. Bellissima la colonna sonora anche se troppo ripetitiva.

alex94  @  16/05/2015 14:15:59
   6½ / 10
Secondo film diretto da Lamberto Bava,che dopo aver diretto un horror di tutto rispetto come "Macabro" realizza un thriller tutto sommato discretoccio che ricorda molto per stile e tematiche i film di Dario Argento.
La trama è carina,parte molto bene e si sviluppa in modo decente con una parte centrale che ricorda molto "Tenebre", per l'ambientazione e per gli omicidi parecchio cruenti.
Piuttosto riuscito anche se non particolarmente originale il finale.
Dal punto di vista tecnico,il film è abbastanza curato,sopratutto per quanto riguarda la regia e la fotografia,decente anche la recitazione.
Sicuramente uno dei film migliori di questo regista,merita una visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  20/01/2015 10:34:52
   6½ / 10
Pellicola che richiama fortemente "tenebre" ed è in generale parecchio debitrice delle atmosfere che Argento inscena nei suoi lavori che lo hanno reso più famoso.
Il film purtroppo è danneggiato da tantissimi difetti che ci accompagnano fino alla fine, e purtroppo si notano anche per chi non mastica horror e thriller.
La sceneggiatura è insulsa, a tratti vergognosa per la pochezza: la scena della ragazza che esce dall'armadio sarebbe sufficiente a spegnere il televisore e dedicarsi ad altro.
Ma è in generale la gestione dei personaggi e la loro interazione ad essere deficitaria, artificiosa, irreale (Giulia che entra in casa quando vuole e come vuole).
Le interpretazioni attoriali non mi sono sembrate di grande livello, e Occhipinti poteva tentare di fare qualche espressione in più rispetto alla faccia inespressiva che guarda avanti a sè.
I dialoghi sono pessimi e si dividono in due categorie: 1- riempitivi e quindi inutili, 2- letteralmente idioti e quindi tagliabili.
Però bisogna essere onesti nel dire che le colonne sonore sono eterogenee e costruite in maniera funzionale ad uno scopo: offrire tensione.
Bava Junior a larghi tratti ci riesce bene, dato che le sequenze con l'assassino che si muove sono molto inquietanti ed offrono una suspance che raramente mi è capitata di provare.
insomma, musiche e regia sono validissime, ma creano uno scompenso importante se rapportate con una trama veramente esigua ed una sceneggiatura da fucilazione immediata.
Sarebbe da 5.5, ma un voto in più lo offro perchè mi ha saputo intrattenere e regalare momenti di sana tensione.

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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  14/11/2014 20:23:18
   5 / 10
Lamberto Bava è un discreto artigiano di questi film di genere. Qui il prodotto non è poi malvagio, ma la sceneggiatura è ridicola: inverosimile e piena di buchi. Alcune buone sequenze non bastano a risollevare un film che poteva essere decisamente migliore.

BlueBlaster  @  25/07/2014 03:09:23
   6 / 10
Un discreto thriller italiano, e lo stampo argentiano si vede, che però ha nei suoi punti di forza anche i punti deboli...
Ad esempio la location è ottima e ben fotografata dai toni cupi ma allo stesso tempo essendo tutto il film girato all'interno della villa si pecca in staticità che per ovvie ragioni (e vista la durata) si tramuta in ridondanza visiva e quindi noia...poi in realtà il film non è noioso perché la regia è più che buona e la sceneggiatura pure.
Altro esempio di pro/contro è la tensione...così tanto presente che alla fine perde efficacia, per tutta la prima ora si abbonda in sequenze inquietanti e ben realizzate sotto il profilo ansiogeno ma così lunghe da stancare.
Bene la colonna sonora che risulta efficacie ed eterogenea, buona la performance del cast in toto a partire da Andrea Occhipinti e con una bellissima Lara Nakszyński.
Un pò di voyerismo, un pizzico di slasher e dose finale di psicologia a fare il verso a

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Non un soggetto originalissimo e nemmeno l'epilogo regala grandi sorprese oramai, tuttavia la narrazione è fluida e la realizzazione dignitosa...pure lo splatter è di qualità e le scene di violenza sanno impressionare basti pensare all'omicidio nel bagno!
Come dicevo a livello registico è una delle migliori performance di Lamberto Bava che ben si discosta dalle sue trashate, tipo i film TV della serie "Brivido Giallo" o il remake del capolavoro del padre, ma che si piazza nel mezzo assieme ad un altro thriller di suspense come "Il maestro del terrore " ed infatti do la stessa valutazione.
Ottima la scena iniziale con i bambini sulla scala, peccato che poi la scala si veda gran poco.
Vale una visione, specie se vi piace il genere...

gianni1969  @  31/01/2013 02:04:46
   7½ / 10
film che arriva in ritardo rispetto al filone giallo anni 70,ma nonostante tutto riesce a mantere tutti i suoi cliche,con dei buoni momenti di tensione e buone scene splatterose,anche il cast non delude,forse la sceneggiatura non entusiasma,ma tutto sommato a me e' piaciuto

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  23/11/2012 09:46:27
   6 / 10
La scala è elemento centrale giusto nella prima tesa sequenza, poi all'interno della villa presa in affitto da un compositore di colonne sonore assume una posizione molto marginale.
Un titolo quindi senza particolari attinenze narrative, più che altro evocativo per gli afiçionados del giallo all'italiana in questa pellicola fortemente influenzata dai lavori di Dario Argento, soprattutto per quanto riguarda la sistemazione delle scenografie ed alcune scelte registiche.
Lamberto Bava purtroppo non ritrova i livelli morbosi ed inquietanti del precedente "Macabro", soffre la goffaggine di una sceneggiatura ridicola in più punti di cui si faticano a condividere alcuni passaggi cruciali. Lo specialista Dardano Sacchetti, assistito per l'occasione da Elisa Briganti, forza la mano in più occasioni, l 'apparizione della prima ragazza è di un 'idiozia imbarazzante come altri momenti che punteggiano di incongruenze la pellicola. Dispiace perché Bava sa creare tensione e soprattutto non si ferma davanti a scene particolarmente crudeli come quella del bagno per la quale ebbe problemi con la censura.
Il finale è tutto sommato accettabile pur giungendo troppo derivativo per poter davvero sorprendere, inoltre la pellicola presenta momenti in cui dà la sensazione di girare a vuoto, tanto che alcuni dialoghi sembrano essere dei semplici riempitivi e smorzano la sottile tensione che comunque a tratti si avverte grazie al mestiere di Bava, bravo a sfruttare l'esiguo budget e la contenuta varietà degli ambienti, rendendo ugualmente briosa una pellicola a forte rischio staticità.
Nella parte del protagonista un imbalsamato Andrea Occhipinti, attore non certo fenomenale da tempo divenuto lungimirante produttore e distributore con la sua Lucky Red.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  23/10/2012 00:24:12
   7 / 10
Buonissimo thriller/horror di Lamberto Bava.
Posso dirlo, era ora! dopo Macabro ed altri film abbastanza deludenti dalle aspettative (Demoni 1 e 2) e certi ridicoli, rimango stupito da questo film, non mi aspettavo molto, invece mi è piaciuto più di tutti gli altri.
L'ambientazione del film è incalzante, la villa isolata è molto inquietante ed è accompagnata da una bellissima colonna sonora. Tutto sommato la tensione nei momenti giusti si sente, fortunatamente non cade nel banale e non si perde nella monotonia.
Le scene degli omicidi sono fatte molto bene, la prima forse è quella meno credibile, ma la seconda è da trauma, sadica come poche, il finale è una bella botta di sorpresa, ma se si segue il film con molta attenzione ci si può arrivare già a metà.
Bella sorpresa, dopo tante delusioni, Bava Jr riesce a darmi una soddisfazione, non è un capolavoro, ma ci sta.

andrea90  @  11/05/2012 18:46:54
   7 / 10
Finalmente sono riuscito a procurarmi il dvd della Next video , ma devo dire che mi aspettavo molto di piu'. Bava al suo quarto film ( il secondo senza la co-regia dell' illustre genitore) era gia' in fase calante a causa anche dell' avvento della televisione stessa che gli commissiono' questo film. Purtroppo siamo molto lontani da quel gioiello che era "Macabro" : lo dimostra l' impiego che viene fatto di Stanko Molnar splendido nel film precedente , qui invece relegato nel ruolo insignificante del giardiniere. A salvare il film sono le scene splatter , soprattutto quella nella vasca da bagno , davvero molto crudele.

Neurotico  @  07/02/2012 11:07:48
   6½ / 10
Non malaccio. I pregi sono uno certa scorrevolezza, il taglio à la Argento, e il fatto che fa sentire sagaci e intelligenti nel sospettare dell'assassino alla sua prima comparsa. Peril resto non si inventa nulla e il prodotto risulta abbastanza convenzionale.

Leonardo76  @  12/10/2011 21:07:30
   4½ / 10
Film che nn aggiunge nulla al genere. Personaggi a dir poco superficiali ed inutili (il giardiniere sopra tutti), protagonista privo di carisma (quasi un sempliciotto) anche il villone non è che crei chissà che atmosfera di paura ed il finale è piuttosto deludente. Regala qualche brivido solo la scena con i 3 bimbi.

Drugo.91  @  03/08/2010 17:19:16
   7 / 10
un pò troppe strizzatine d'occhio,
ma nonostante la prevedibile soluzione,
questo film di L.Bava riesce a inquietare a dovere senza rinunciare
anche a qualche effettaccio (seppur contenuto)
molto claustrofobico fin dall'inizio, il film riesce bene a farsi seguire e a non annoiare

TimBart  @  09/04/2010 12:48:22
   6 / 10
Apparte il titolo completamente stravolto (quali scale? Quelle della scena del film nel film? Cosa c'entrano con la casa?) nell'originale era Blade in the Dark (nettamente meglio), il film è costruito bene, se non per qualche calo di tensione in concomitanza con le scene del poco credibile giardiniere. Comunque Bava junior non demerita, recuperando alcuni temi classici del gotico all'italiana (l'ambiguità sessuale) e del metacinema (il finale del film da montare sarà lo stesso del nostro? O sono la stessa storia?) ma proprio a causa di una costruzione in se tipica del genere forse il finale diventa man mano prevedibile. Comunque sufficiente.

Macs  @  19/03/2010 22:45:30
   6½ / 10
FIlm girato con due soldi e un attore, ma indubbiamente costruito su una suspense efficace. Un giovane Bava fa il verso a Dario Argento, soprattutto con le continue soggettive dell'assassino e il tema del trauma infantile. Nulla di nuovo, dunque, ma il film si fa apprezzare per i sani brividi che procura. Mi è piaciuto in particolare l'uso "orrorifico" degli spazi, i corridoi e le innumerevoli porte che su di essi si aprono nella casa dove Bruno alloggia - laddove dietro ogni angolo sembra celarsi la minaccia mortale. Mezzo voto in meno per la pochezza, disarmante persino per il 1983, degli effetti che sono tutto meno che "speciali".

ultraspezia  @  28/11/2009 02:59:15
   8 / 10
Quando era al cinema ero ancora un bambino e mi ricordo che la sola locandina mi terrorizzava...e ci ripensavo anche a casa.Poi da grande ho avuto l'occasione di vederlo e per la suspence che crea direi che e' un buon film nel suo genere.

Ma il voto cosi' alto e' perche' ne ho un ricordo indelebile di quella locandina che mi aveva sconvolto.

vodici  @  13/09/2009 12:08:08
   8½ / 10
Uno dei pochi film horror a farmi venire i brividi! La scena della palla da tennis che rotola giù di una scala è magnifica! In più ci sono molti omicidi truculenti, (tipici degli anni 70) che fanno sobbalzare dalla sedia per la loro ferocia. Un punto in meno per la storia, che NN mi ha convinto per niente!

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JOKER1926  @  09/06/2009 16:32:53
   5½ / 10
"La casa con la scala nel buio" è un vecchio prodotto cinematografico thriller firmato Lamberto Bava del 1983.

La pellicola ovviamente non è un Capolavoro e in linea sommaria non riesce ad attrarre (eccezion fatta per brevissimi tratti) lo spettatore.
Il film italiano presenta purtroppo una trama abbastanza banale, nella seguente pellicola si possono notare (con brevissima periodicità) delle monumentali pecche, buchi della sceneggiatura, all'inizio del film, per esempio, risulta essere balordo l'episodio dell'armadio, scena assai forzata idealizzata per impaurire lo spettatore.
Inoltre anche gli atteggiamenti del personaggio principale sono discutibili, grosso difetto della sceneggiatura.
Sul piano tecnico il film comunque non delude, Bava offre una apprezzabile fotografia attorniata da ambientazioni abbastanza "dark" e misteriose; gli attori (seppur non di primissima fascia) nel complesso recitano abbastanza bene; la musica e il sonoro inoltre sono delle buone positività.

"La casa con la scala nel buio" è finito ormai da tempo nel dimenticatoio ,nel film oltre a certe oscenità della sceneggiatura si aggiungono delle pecche riguardo la velocità del film (davvero bassa) che comporta tanta noia.
Il regista comunque riserva allo spettatore un buon colpo di scena, l'assassino inoltre è ben "nascosto" per tutta la durata del film, e dunque la sequenza finale sorprende e in parte "terrorizza".

In fine da segnalare l'omicidio del bagno (davvero buono) sublimato da tantissima violenza e da un mare di sangue, in questa sequenza (come nelle altre) sono lampanti i richiami a pellicole di Dario Argento (anche se i risultati non sono confrontabili con quelli di questo ultimo); il finale (colpo di scena a parte) e ben costruito ed è avvolto (saggiamente) in ambientazioni eccezionali.
Purtroppo lo scadente lavoro della sceneggiatura, ovvero la deficitaria dinamica, svolgimento dei fatti e soprattutto una pessima e quasi trash introduzione dei personaggi penalizza in modo massiccio la pellicola "avvolgendola" in un "velo" di limitatezza e di scarsa originalità.

GodzillaZ  @  22/04/2009 12:43:39
   7 / 10
Più che buon film del figlio dell' illustre maestro.
Nulla secondo me è veramente notevole tranne il secondo omicidio e il finale, ma il film scorre abbastanza bene.

Ciaby  @  12/04/2009 19:40:49
   6 / 10
Non così emozionante, anche il colpo di scena finale è prevedibile:


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Tuttavia, nonostante gli effetti speciali siano spesso ridondanti e di ridicolissimo trash, il secondo omicidio è piuttosto inquietante e disgustoso e c'è una scena che mi ha fatto sussultare:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Tuttavia, il film non è un capolavoro dell'horror ed è piuttosto prescindibile. A volte i personaggi si comportano in modo assurdo e privo di senso (perchè cavolo la prima vittima non fugge e resta impietrita per venti minuti????) e inoltre c'è qualche buco di sceneggiatura.

gasy  @  21/12/2008 19:34:30
   5½ / 10
Si salvano due omicidi e il finale. Poi citando Califano "Tutto il resto è noia". Paradossalmente il film nel film è più avvincente di quello reale. Perchè Occhipinti suona per mezz'ora il piano? Dopo un pò stufa.

eletar  @  31/05/2007 11:48:22
   5½ / 10
so di andare un po' controcorrente dato che tutti quelli che l'hanno visto gli hanno dato la sufficienza ma io non mi sento propio di dargliela. Non mi è piaciuto.. la storia di per se... si per l'amor del cielo l'assassino è pressoche impossibile da indovinare però la causa e il movente sono un po debolucci dovevano approffondire di piu... per non parlare della recitazione scarssissima. bella la colonna sonora e ha abbastanza scene di suspance ma non arriva alla sufficienza come gia detto

private_joker  @  27/04/2007 12:36:36
   7 / 10
Visto ieri sera, anche se non ho potuto gustarmelo come volevo causa amici chiassosi. Un buon thriller, con scene degli omicidi ben fatte e un buon colpo di scena finale, anche se, come ha già detto qualcuno, non arriva ai livelli di Dario Argento. Un 7 comunque se lo merita.

Invia una mail all'autore del commento angel__  @  29/01/2007 17:27:52
   6 / 10
argentiano fino al midollo,bava lamberto dirige un film onesto,sicuramente senza fare gridare al miracolo come originalità o trovate d'autore. il film si lascia vedere comunque e la musica segue bene le immagini.sufficiente.spoiler: molto bella la scena dell'omicidio nel bagno,ricorda davvero l'argento dei tempi d'oro senza arrivare ovviamente alla morbosità e il gusto splatter del maestro

risikoo  @  02/01/2007 07:34:37
   7 / 10
Molte idee "prese in prestito" da altri film (dalla location al l finale) in quanto il buon Lamberto Bava non eccelle certo per originalità, in ogni caso è un thriller buono, che forse poteva essere migliore con un cast più adeguato e con maggior cura di alcuni particolari.

mikys  @  02/01/2007 01:55:31
   7 / 10
Buon thriller di Lamberto Bava; trama un po' forzata e in alcuni punti fragile ma tutto sommato piuttosto suggestiva ; ambientazione essenziale ma molto efficace che dona un che di "claustrofobico" al film; recitazione blanda ma non è un elemento da prendere particolarmente in considerazioni per quanto riguarda i film italiani (altrimenti i voti scenderebbe di parecchio). La pellicola scorre piacevolmente con attimi di suspence che convergono in qualche scena splutter ben fatta d'influenza indubbiamente argentiana; la pecca che pero' mi porta ad abbassare il voto d mezzo punto sono i lamenti e le risate dell'assassino durante gli omicidi che rasentano, credo involontariamente, la comicità, soprattutto durante la fase finale del film, uccidendo brutalmente il brivido e la suspence potenziali delle scene (potevano essere tralasciati o cmq realizzati molto meglio); in definitiva, sicuramente un lavoro da visionare senza pero' aspettarsi nulla di particolarmente attraente, soprattutto se si tende a fare paragoni con il maestro dario....cmq il 7 ci sta!!

Norman Bates  @  07/11/2006 20:01:34
   8 / 10
a me è piaciuto molto, certo finale un po' copiato ma imprevedibile fino alla fine, stupenda l'iquadratura con la lama del cutter che piano piano sale.
lo sceneggiatore (Dardano Sacchetti) è lo stesso di "Quella villa accanto al cimitero" di Lucio Fulci, e in origine la scena dei tre bamibini che entrano in quella vecchia casa con la scala doveva essere presente appunto nel Film di Fulci, ma non venne accettato e alcuni anni dopo la ripropose per questo film.
è molto bella l'interpretazione di Mchele Soavi (sar una particolarità dei nostri registi, perchè anche L.Bava appare in un film di Dario Argento e precisamente "Tenebre")

bussisotto  @  11/10/2006 15:09:03
   6 / 10
Lamberto Bava, lo sappiamo, non è mai stato un regista originale (fatta eccezione, forse, per Macabro). La casa con la scala nel buio è un thriller di media fattura, un pò rozzo ed approssimato, ma a suo modo suggestivo.
Molta violenza e qualche piccolissimo momento di tensione.
Il finale a sorpresa a mio parere è un pò troppo affrettato.
Andrea Occhipinti completamente inespressivo. Buona prova di Michele Soavi, qui nella doppia veste di aiuto regista e attore.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  18/07/2006 22:58:19
   7 / 10
Lo stile è quello argentiano ("Tenebre"), a partire dal modo di uccidere dell'assassino per arrivare al colpo di scena finale, solo che c'è una differenza chiave: il finale è pressochè impossibile da prevedere ma ci calza a pennello nella vicenda. Insomma, non è buttato lì, ha un suo senso. Dieci minuti prima della fine ero molto scettico, poi mi sono dovuto ricredere.

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