la corta notte delle bambole di vetro regia di Aldo Lado Italia 1972
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la corta notte delle bambole di vetro (1972)

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locandina del film LA CORTA NOTTE DELLE BAMBOLE DI VETRO

Titolo Originale: LA CORTA NOTTE DELLE BAMBOLE DI VETRO

RegiaAldo Lado

InterpretiMario Adorf, Jean Sorel, Piero Vida, Ingrid Thulin

Durata: h 1.37
NazionalitàItalia 1972
Generehorror
Al cinema nel Luglio 1972

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Trama del film La corta notte delle bambole di vetro

Apologo thriller sui mezzi usati dal potere per controllare la sovversione sociale: il giornalista americano Moore scopre che in un locale notturno di Praga un medico, il dottor Carting, pratica riti neri volti a distrarre e addormentare attraverso orge di ogni tipo le coscienze giovanili. Moore viene però catturato da Carting, che prima lo manda in sonno catalettico, poi se ne sbarazza definitivamente.

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Voto Visitatori:   6,24 / 10 (27 voti)6,24Grafico
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Voti e commenti su La corta notte delle bambole di vetro, 27 opinioni inserite

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Alpagueur  @  01/03/2021 20:13:20
   5½ / 10
Short Night of Glass Dolls nasce da un'idea interessante e molto originale. Tuttavia il film è troppo lento, non c'è nessun killer con i guanti, si verificano solo un paio di omicidi che sono molto poco originali e ordinari (non quelli che ti aspetti da un giallo serio) e il finale non è affatto sorprendente. Il film non riesce mai ad aumentare la tensione e a coinvolgerti. Sicuramente, il film più debole della "Giallo Collection" della Anchor Bay (gli altri tre sono "Solamente nero" alias "The bloodstained shadow" del 1978 di Antonio Bido, "Chi l'ha vista morire?" alias "Who saw her die?" del 1972 di Aldo Lado e "Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?" alias "The case of the bloody iris" del 1972 di Giuliano Carnimeo). Lo definirei più un film di mistero che un giallo, troppo psicologico per non un buon motivo, noioso, lento, senza una goccia di sangue, con solo poche buone idee che risparmiano questo film dal totale oblio. Ma è comunque affascinante, nel suo modo peculiare, probabilmente anche un buon film per i fan degli horror "intellettuali". Non per me. La colonna sonora di Morricone è semplicemente buona (niente di speciale per i suoi standard). Consigliato solo ai fan sfegatati del giallo (nel senso più lato del termine).

Oskarsson88  @  01/01/2021 22:48:53
   5 / 10
Mi aggrego alla compagnia del 5, anche se forse con motivazioni differenti.
Al di là della parte centrale fiacca e del dilungarsi della trama, ci sono note positive come l'atmosfera e il luogo (girato tra Zagabria e Praga) che danno un discreto tocco, anche gli attori non sono dei raccattati e c'è Morricone a comporre. L'idea del tipo in catalessi che ricorda la storia ci sta ed è originale. Però la trama resta piuttosto abbastanza tanto insensata, anche se non ho notato nessuno citarlo nei commenti ma:

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Mi ha dato l'impressione di occasione sprecata e di groviglio fine a se stesso senza tante spiegazioni a ciò che si vede, senza che ci sia una chiara logica degli avvenimenti.
Bocciato.

topsecret  @  28/09/2020 13:58:10
   5 / 10
Scene dilatate oltre misura, staticità sparsa per tutta la durata, livello di tensione debole, investigazioni che non portano a un coinvolgimento accettabile, atmosfera ricreata che non appare efficace, dialoghi e situazioni un po' troppo ripetitivi, cast e regia che non appaiono in grande spolvero e un epilogo che scontenta tutti e in maniera piuttosto evidente.
Questo è il resoconto di un film mediocre che passa del tutto inosservato, eccezion fatta per le musiche di Morricone.
E, ovviamente, con il genere horror non c'entra una mazza.

76mm  @  04/03/2018 16:10:11
   6 / 10
Giallo/thriller anni '70 d'ordinanza.
Dalla sua ha un incipit interessante e un cast (cosa rara per il genere) di attori degni di questo nome, anche se non tutti al loro meglio.
Anche i difetti sono quelli tipici delle pellicole del periodo…trama confusa, scene totalmente inutili usate come riempitivo per raggiungere la durata minima (specie nella parte centrale), scarso approfondimento dei personaggi…intendiamoci, nulla di scandaloso per chi ha una certa dimestichezza col genere.
Il finale a sorpresa, altra caratteristica tipica di questo genere di pellicola, "sarebbe" anche buono…dico però "sarebbe" in quanto:


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Però ho sempre usato il condizionale in quanto, sia sul retro copertina del dvd in mio possesso, sia nella recensione di un noto dizionario dei film, sia (lo scopro adesso) nella sinossi presente su questa pagina di filmscoop, viene rivelato il finale con tanto di dettegli, togliendo all'incauto spettatore che l'avesse letta prima di guardare il film qualsiasi interesse nell'arrivare alla fine.
Il dvd e il dizionario ormai sono stati stampati e non si rimedia più, però almeno qui chiederei a chi di dovere, se possibile, di voler provvedere alla modifica.

albert74  @  30/05/2017 23:19:25
   6½ / 10
il film è particolare e si inserisce nel filone di quelle produzioni di critica sociale e politica in voga nel mezzo degli anni di piombo.
Avevo già visto un film che criticava la pubblicità e il ruolo dei media (hanno cambiato faccia (1971)) e ho avuto modo di vedere altri triller di questo periodo.
Si tratta di un film che - purtroppo - mi ha convinto a metà. Dopo un buon inizio (ripreso direttamente da Hitchcock) in cui il protagonista si ritrova in uno di stato di coma vigile, si entra nel vivo della situazione per mezzo di flashback tra l'obitario dove il nostro gregory (un buon jean sorel) si trova e le investigazioni che lo hanno condotto dove non doveva arrivare, in una setta dai contorni oscuri. Purtroppo la critica sociale compare solo a tratti, come solo a tratti il film appare coinvolgente. ci sono delle parti pretestuose, inutili, noiose, intervallate a qualcosa di migliore, specie le atmosfere. qualcosa mi ricorda il primissimo Dario Argento (ma molto molto alla lontana) nella costruzione delle scene, nei paesaggi, in alcuni dialoghi. Ma si tratta di echi lontani. Buono il finale, buona la recitazione complessiva ma è lo svolgimento che mi lascia perplesso è come se il regista non avesse voluto osare più di tanto.
Credo che il giudizio che voglia che questo sia uno dei migliori film triller italiani degli anni '70 sia priva di fondamento.

alessio.b  @  12/05/2017 14:11:49
   7 / 10
Molto interessante questo thriller del 1972. Rientra nel filone dell'epoca ma possiede molti elementi di originalità. Molto bella l'ambientazione (il film è girato tra Praga e Zagabria), molto bella l'idea del continuo flash back del protagonista in catalessi, la fotografia molto curata e non ultime le musiche di Morricone. Merita sicuramente la visione.

ferzbox  @  12/01/2017 19:24:35
   7½ / 10
Thriller dei primi anni 70 che si porta dietro le briciole del genere gotico all'epoca ancora abbastanza gettonato, ma che allo stesso tempo(insieme ai lavori di Mario Bava) cominciava a spianare la strada verso i gialli più cruenti e malsani.
"La corta notte delle bambole di vetro" ha dalla sua tre grandi pregi secondo me.
Il primo sussite nell'idea di base concepita per stimolare l'interesse dello spettatore; il personaggio principale viene introdotto nella storia come un apparente cadavere in realtà ancora cosciente per qualche recondita ragione; lo spettatore potrà sentire i suoi pensieri mentre il resto dei personaggi è convinta del suo decesso(originale come idea), intrigando non poco la curiosità.
Il secondo pregio è la sceneggiatura; non assolutamente scontata.....per quanto si tratti di un thriller gotico, il lato investigativo viene condito da un'alone di perversione costantemente presente per tutta la durata, dando così quel qualcosa in più che era tipico delle pellicole romanzate della Hammer....ed è una cosa che non mi è dispiaciuta affatto....
Il terzo pregio è il bellissimo finale; i titoli di coda arrivano come una scossa elettrica e inaspettatamente; se devo dirla tutta è la cosa che mi ha colpito di più in assoluto....
Registicamente il film non è male affatto; tempi morti ce ne sono pochi e i dialoghi sono concepiti discretamente(anche se la presenza di scene rimpitive ogni tanto si sente....ma era tipico dell'epoca).
Aldo Lado è un regista che non conoscevo affatto se non per questa pellicola e "L'ultimo treno della notte"(che ancora devo vedere), ma devo dire che insieme al già citato Mario Bava, Dario Argento e altri come ad esempio Sergio Martino, fa parte di quei maestranti che hanno fatto di questo genere un'autentica colonna portanta degli anni 70, introducendo un concetto di giallo "sporco e angosciante" che successivamente avrebbe fatto scuola.
Forse l'unica che un pò ci ha perso è stata Ingrid Thulin; ma non tanto per screditare questa pellicola, ma più che altro perchè la Turin aveva lavorato con registi del calibro di Ingmar Bergman e Luchino Visconti.....quindi parliamo di cinema di livello DECISAMENTE più alto......
Comunque si tratta di un altro bel thriller rappresentativo degli anni 70 che consiglio a tutti gli estimatori del genere; di chicche non ne ha molte, ma quelle che ci sono hanno una potenza drammaturgica che mi ha colpito parecchio....

camifilm  @  31/12/2016 21:14:17
   5 / 10
Inizio e finale molto buoni. Idea ottima, forse anche innovativa per i tempi un poco all'oscuro da certi poteri dominanti il mondo. Ritengo però tutta la parte centrale inutile, noiosa, priva di grinta. Un film che si vede, ma oltre idea e inizio/finale non ha catturato attenzione.

alex94  @  12/08/2016 16:52:16
   6½ / 10
Una pellicola niente male, oltre che forse anche parecchio originale,non ci ritroviamo infatti davanti al classico giallo anni 70 (come ci si potrebbe facilmente immaginare a leggere il titolo e la trama) ma ad una pellicola caratterizzata da una trama assai bizzarra ed intrigante che sconfina sia nel thriller che nell'horror,ulteriormente impreziosita da una confezione di tutto rispetto.
Quello che purtroppo penalizza il film è il ritmo,troppo discontinuo,la storia infatti si sviluppa in modo,a tratti, di una lentezza assolutamente insostenibile,rendendo difficile seguire la pellicola.
Parzialmente deludente anche la fotografia parecchio patinata,sottotono anche le musiche del maestro Morricone.
Bella invece la location dove la pellicola è ambientata ed il finale che non può non colpire lo spettatore.
Buona la regia e convincente il cast.
Un film tutt'altro che perfetto ma dotato di un certo fascino,una visione la merita.

DitaAppiccicose  @  05/06/2016 14:20:29
   6½ / 10
Un film giallo in cui, più che scoprire il "chi", bisogna scoprire il "se", il "come" ed il "perché", cosa che rende la pellicola piuttosto originale e difficilmente inquadrabile in un filone preciso. Ci sono infatti elementi horror che ricordano la paranoia di "Rosemary's baby" di Polanski, una forte matrice di fantapolitica, un'elevata dose di visionarietà, compresa la scena dell'orgia da cui Kubrick non può non essersi ispirato, venticinque anni dopo circa, per "Eyes wide shut", con risultati comunque per Kubrick decisamente migliori.
Pur concedendogli questi pregi, però, il film non è granchè avvincente, se non nell'ultimo quarto d'ora

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manca di ritmo, si capisce dove si andrà a parare già verso la metà se non prima e non sempre la recitazione è ottima ( vedi Sorel, comunque migliore qua che in altre pellicole del periodo... ).
Inoltre anche Morricone non pare al suo meglio... Un film a tratti noioso ma che ha dei momenti buoni e parecchie trovate interessanti che andavano sviluppate meglio.

dagon  @  12/12/2015 16:09:07
   6½ / 10
Esordio registico di Lado che ha i suoi momenti. Thriller più fondato su una atmosfera angosciante e su una incombente sensazione di minaccia, con suggestioni alla Polansky, che non su una vicenda ricca di suspense, è comunque sicuramente interessante e curioso. Non è particolare come "hanno cambiato faccia", quasi contemporaneo ma con più marcate velleità metaforiche, ma merita una visione. Cast internazionale con una fulgida Barbara Bach.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  26/10/2015 11:22:54
   6½ / 10
"La corta notte delle bambole di vetro" segna il debutto alla regia di Aldo Lado, il quale si distingue subito per uno stile piuttosto allucinato al servizio di un thriller decisamente interessante dalle forti sfumature complottistiche. L'atmosfera misteriosa da Cortina di ferro aiuta non poco, considerato che la pellicola si svolge in un paese dell'est Europa, allora luogo sotto l'influenza sovietica, di conseguenza per lo spettatore occidentale dell'epoca minaccioso a prescindere.
Tutto comincia con Gregory Moore, giornalista straniero il cui cadavere viene rinvenuto all'interno di un parco. In realtà l'uomo non è deceduto, è invece in uno stato di morte apparente. Non può parlare nè muoversi, ma riesce a ragionare alla perfezione. Prima dell'irreparabile, ovvero di finire sotto i ferri dell'autopsia, cerca un modo per uscire dall'innaturale situazione. Un buon punto di partenza è cominciare a capire cosa sia successo, Gregory torna al passato ricostruendo gli ultimi giorni dai contorni piuttosto confusi.
La mente corre immediatamente alla sua fidanzata, giunta in città e scomparsa nel nulla poche ore dopo. Non ci vorrà molto per risalire ad una serie di sparizioni inquietanti con vittime tutte giovani donne. Insieme ai fidati colleghi Jacques e Jessica giungerà a scoprire una verità terrificante fatta di rituali orgiastici di matrice demoniaca.
La pellicola è il tipico dignitoso esempio di giallo all'italiana, ben costruito, con parecchi momenti di suspense. Non è magari tra i titoli più celebrati per via di una narrazione non sempre incalzante, per l'assenza di omicidi particolarmente cruenti o nudi memorabili. Resta però un buon prodotto di genere, capace di destare curiosità e di compiacere il desiderio di conoscenza durante la visione. Azzeccati i personaggi nonostante un Jean Sorel abbastanza sottotono, molto meglio Mario Adorf e Ingrid Thulin, mentre non passa inosservata la fresca bellezza della Bach. Non eccezionale la colonna sonora seppur porti la firma del grande Ennio Morricone.

GianniArshavin  @  21/07/2014 20:36:53
   5 / 10
Da molti "La corta notte delle bambole di vetro" viene indicato come uno dei migliori esempi di thriller/horror all'italiana , ma personalmente , malgrado alcuni innegabili lati positivi , quest'opera di debutto di Lado non mi ha convinto molto.
La storia parte da uno spunto interessante e abbastanza innovativo per l'epoca e si conclude in modo ottimale , il problema è una parte centrale davvero troppo lenta e priva di momenti significativi , eccessivamente scialba e fiacca per attirare l'attenzione.
Cosi cosi le prestazioni degli attori , anonima la colonna sonora e la tensione non è altissima se escludiamo gli ultimi minuti.
Nel complesso un titolo che gode di una buona fama ma a mio parere non imperdibile.

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/07/2016 11.42.48
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  20/10/2013 15:06:25
   5 / 10
Giallo che si basa su un'idea interessante che però poteva essere sviluppata decisamente meglio e con più ritmo.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  16/03/2012 17:42:53
   7½ / 10
Un buon film, più intelligente di quello che sembra. Emerge una forte critica ai sistemi di potere che distruggono gli individui, li addormentano lasciandoli vivi ma totalmente passivi.
Buono anche il cast, un film da recuperare. Peccato per il finale un po' frettoloso.

Leonardo76  @  26/12/2011 22:43:22
   6 / 10
Ottima la scelta di una Praga pre-turismo di massa, bella e misteriosa. Per il resto il film risulta un pochino noioso con un finale troppo frettoloso.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  07/11/2011 19:48:02
   6 / 10
Non è certamente un horror, ma un thriller dalle forti matrici polanskiane. Tuttavia pur partendo da un ottimo spunto, molti flashback della parte iniziale andrebbero letteralmente buttati nel cesso, perchè inducono a frequenti attacchi di narcolessi. Con la scomparsa della ragazza, si entra nel vivo del racconto che diventa sufficentemente paranoico, senza però raggiungere vette eccelse se non per la parte finale, dove il buon mestiere di Lado si fa vedere e salva questo film in extremis.

sweetyy  @  02/05/2011 17:50:27
   5 / 10
Film basato su un'idea abbastanza interessante e originale ma che purtroppo appare molto lento, privo di tensione e con un finale non proprio sorprendente.

lupin 3  @  02/05/2011 17:20:31
   2 / 10
Mi associo al commento di cash.
L'idea di fondo alla fine poteva essere pure carina, ma a mio modestissimo parere il film è sviluppato male.

pinhead88  @  17/08/2010 12:45:42
   6½ / 10
Buon film di Lado che riesce a scavalcare le classiche tematiche del giallo all'italiana,mantenendone comunque l'atmosfera e l'aspetto.
Oltre che un interessante thriller nero è anche un singolare tentativo di suggerire tra le righe elementi socio-politici mischiati a loro volta con l'horror.
Il risultato quindi è uno spaghetti-thriller di tutto rispetto,anche se non sempre riesce a far immergere lo spettatore dentro questo viaggio paranoico.

tarax  @  03/06/2009 04:05:30
   7 / 10
Buon film di Lado con unìatmosfera alquanto disturbante che permea l'intera pellicola,specialmente la parte finale. Purtroppo questo affligge un pò la sceneggiatura che risulta alquanto non priva di buchi, ma in fin dei conti è u nfilm godibile che appassionerà sicuramente i fan dei gialli anni 70.

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Delfina  @  21/05/2009 20:46:04
   9 / 10
Un cult movie di un regista che ho scoperto solo ora.
A qualcuno potrebbe vagamente ricordare Dario Argento, ma l'impressione è presto smentita: la regia dimostra un mestiere migliore, ottima la fotografia e bravissimo il protagonista. Anche la sceneggiatura è di ottimo livello, con solo qualche dettaglio un po' forzato nella trama (ma perfettamente finalizzato allo scopo di inquietare e turbare).
Un thriller che in realtà non ha nulla di horror: piuttosto, si situa all'incrocio dei generi spionistico, giallo e fantapolitico.

Guardandolo a 37 anni dalla sua uscita, questo film, sebbene "italiano", trova il suo analogo più recente in "Eyes Wide Shut".
Senza essere un vero e proprio capolavoro come quello kubrickiano, tuttavia la sua carica inquietante, il suo anticonformismo politico – rispetto all'epoca, il 1972, totalmente anomalo – di sapore vagamente anarchico, che individua nella casta esoterica internazionale dei potenti della terra un gruppo mostruoso,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILERne fanno un film maledetto.
Interessante anche per il suo andare controcorrente rispetto alla cultura psichedelica delle droghe che dominava gli anni Settanta, vista non con fascinazione, ma con sospetto.

Ed è per questo che si rivela un film davvero perturbante, pieno di suspense, crescente nella seconda parte, che si conclude con un finale mozzafiato.


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GodzillaZ  @  29/03/2009 14:21:41
   7½ / 10
Anche io non capisco il commento negativo di Cash.
Il film è davvero ben girato, fotografato alla grande e con attori bravi.
Musiche appropriate di E. Morricone.
Nessuna violenza o quasi, ma tanto mistero.
La storia è bella e inscenata bene con continui flashback, in quanto il film comincia dalla (quasi) fine.
Messaggio finale su una società che ti impone l' esistenza basata su sesso e denaro.
Finale stupendo.
Consigliato.

DarkRareMirko  @  06/02/2009 19:20:58
   7½ / 10
Le opinioni di cash sono interessanti ed anche parzialmente veritiere a mio avviso, comunque diciamo che, sempre secondo me, ha un pò troppo stroncato questo buon film di Lado.

La mistura tra horror, cospirazioni mistico/religiose, sparizione, thriller ecc. mette troppa carne al fuoco, ma la regia di Lado è comunque sempre ottima; poi diciamo che, ad ogni modo, il tratto caratterizzante del thriller all'italiana è quella di non far capire quasi nulla della propria trama, o comunque di essere sempre e costantemente confuso riguardo alla narrazione, eccezion fatta per qualche titolo.

Buona poi la trovata del tipo vivo ma irremovibile e della narrazione a flashback mnemonici.

Ottima la Thulin, presente anche in certi film di Bergman (e nel Salon Kitty di Brass!), bravi generalmente anche tutti gli altri attori e magistrale, coem al solito, anche la colonna sonora del Dio Morricone.

Non il miglior film di Lado ma ad ogni modo assolutamente da vedere.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  11/09/2008 17:11:57
   8½ / 10
Bellissimo ed anomalo thriller made by Aldo Lado. Ottima atmosfera e fotografia livida che contribuisce a creare un clima di suspence senza sosta. Geniale l'idea di girare a Zagabria e Praga (sebbene il film sia ambientato, anche se non esplicitamente, solo in quest'ultima città) così da creare una location da incubo.

Invia una mail all'autore del commento angel__  @  14/08/2007 02:20:44
   7½ / 10
non condivido per niente la recensione qui sottostante. il film non è noioso,è molto ben fatto,ben girato. è intrigante l'intreccio e lo scenario di praga e le sue numerose locazioni rendono ancora più affascinante l'insieme.molto buono. e finale fantastico

Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  06/08/2007 13:26:18
   5 / 10
Vi sarà capitato, sfogliando varie riviste che trattano cinema di genere (nocturno) di sentir spesso tale film magnificato, come si trattasse di ultimo esempio di cinema genuino a cui tornare per non perdere la nostra identità, o vaccate del genere.
bene, il film è davvero pessimo, noioso, confuso e imbecille. Una trama del tutto standard e piuttosto sciocchina che si trascina stancamente in scenografie pessimamente illuminate, piene di persone che camminano che sono a tratti potrebbero esser definiti attori. Buona l'idea di impostare il racconto come sforzo mnemonico, peccato che la fine non interessi affatto.
E per quante costruzioni lo spettatore è portato a farsi, la fine è molto più banale anche del pensiero più superficiale che possa esservi venuto in mente.

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Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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