la costola di adamo (1949)

Commedia imperdibile sulla parita' dei sessi...questo l'argomento serio toccato spesso in tribunale dalla protagonista.
Ma il film è una sequela di gag di alto livello, non tanto visive quanto di linguaggio. Merito di una sceneggiatura brillante, come sempre capita nei film di Cukor.
Grande affiatamento tra i protagonisti, uniti anche nella vita.
Tracy in particolare l'ho trovato perfetto...con quei suoi sguardi sotto la scrivania...

La scena con Tracy che viene sollevato da terra nel tribunale mi ha ribaltato dalle risate, ma è tutto il film che si dimostra essere frizzante, divertente e di grande spessore.
La coppia Tracy-Hepburn si palesa sempre più affiatata e sotto la regia di Cukor mostra ancora una volta tutta l'abilità e il carisma di cui e dotata, coinvolgendo il pubblico con siparietti e battute di grande appeal.
Una commedia che mostra anche di saper trattare argomentazioni serie come l'emancipazione e l'uguaglianza tra uomo e donna, dosandone garbo ed ironia senza mai risultare banale o sopra le righe.
Un gran bel film che merita di essere riscoperto ed apprezzato come merita.

Spencer Tracy e Katharine Hepburn, interpreti fantastici. Entrambi si contendono la scena in un duello di sguardi e battute, una battaglia uomo-donna memorabile. Da vedere assolutamente!

Che vi schieriate con la femminista Pucci o con il maschilista Puccio non ha importanza, non si può non apprezzare questo scatenato duello tra coniugi, che prende lo spunto della battaglia tra i sessi per scandagliare anche l'universo matrimonio. Grande brio, non solo in tribunale, ed interpreti favolosi.

A distanza di nove anni dallo straordinario "Scandalo a Philadelphia", Cukor ci regala un'altra splendida commedia sofisticata, classico esempio del livello che attraversava il cinema americano in quei decenni.
La storia cambia, gli interpreti pure, ma il risultato è comunque memorabile. Un procuratore distrettuale e un avvocato si scontrano in aula per un caso di tentato omicidio in cui l'imputato è una donna. All'apparenza non sembrerebbe niente di che, se non fosse per il fatto che i due sono marito e moglie e la seconda sia fermamente convinta che debba esistere parità di trattamento davanti alla giustizia per uomo e donna.
Cukor affronta così il tema del femminismo portandolo talvolta all'estremo, ma lo fa sempre con una gran classe e divinamente supportato dalla straordinaria coppia di protagonisti. Probabilmente l'avrò già detto per "Indovina chi viene a cena", ma la coppia Tracy-Hepburn credo sia una, se non la migliore della storia del cinema. Che bravura, che espressività, ma soprattutto che affiatamento!!
Gran film, da vedere almeno una volta!!

Magnifica commedia, magnifici interpreti, magnifico messaggio!
Da non perdere.

esemplare in tutto vi e' poco da commentare

La battaglia dei sessi inscenata con piglio ironico ma non troppo. Senza sminuire lo spessore del pensiero femminista, nato con intenzioni indiscutibilmente serie, Cukor ha la grande intuizione di esasperarne qua e là i toni (vedi la circense che solleva Adamo) , dando vita ad una semi-profezia.
Splendida la coppia di attori.

Una giovane donna ferisce a colpi di pistola il marito fedifrago. Se ne occuperanno una coppia di avvocati sposati nella vita, lei femminista che rivendica la parità dei diritti, lui un po' maschilista. "La Costola di Adamo" è uno dei film più cukoriani di Cukor nel rapporto uomo/donna che ha reso celebre il regista, una sorta di "Il Diavolo è Femmina" socialmente impegnato. Se infatti lo strardinario film con la Hepburn degli anni '30 ne era una perfetta esemplificazione nel travestimento dell' androgina Hepburn, qui gli schieramenti sono invece ben definiti. Inutile dire che il vero processo è nella vita coniugale dei due attori di primo piano che si trasferisce sempre nell' aula di tribunale di casa tutte le sere, anche se la componente sociale già accennata non è di scarso rilievo. Gran cast con Spencer Tracy e Katharine Hepburn compagni nella vita sul serio, Tom Ewell ("Seven Year Itch") e una splendida Judy Holliday già pronta per l' Oscar l' anno seguente con "Nata Ieri". A proposito, curioso come la giovane amante di questo film, che potrebbe strizzare benissimo l'occhio al personaggio della Holliday dei film successivi, risponda ad una domanda dell' avvocato con: "ehi, ma cosa crede..che sia nata ieri?!".

8 meritato in certi momenti esilarante in altri pungente in altri ricercato e sofisticato in altri tremendamente irritante....si dibatte un tema infinito tra 2 schieramenti sempre in eterna guerra impossibile venirne fuori....ma questa commedia detta i giusti ritmi...come ho gia detto 8 meritato

SPOILER

La commedia sofisticata dei tempi d'oro del cinema hollywoodiano al suo apogeo! Una sarabanda di battute taglienti e situazioni esilaranti dirette da un esperto del genere ed interpretate da una delle coppie più affiatate della storia. Meccanismo più volte copiato ma assolutamente impossibile da eguagliare.

Geniale commedia sofisticata diretta da uno dei maestri assoluti del genere.
Cukor firma qui uno dei suoi lavori migliori (Insieme a "scandalo a Philadelphia"), prendendo l'inimitabile Hepburn e il suo compagno Tracy. L'intesa tra i due non ha eguali e poi sono supportati da uno scipt pieno di gag, battibecchi, dialoghi frizzanti e veloci, litigi in aula di tribubale.

Tutto in un meccanismo assolutamente perfetto, con temi seri - quello della parità dei sessi nel dopoguerra e dello scontro nella famiglia tra il marito conservatore e la moglie democratica- e una regia di incredibile eleganza.

Divertente e godibile commedia che affronta un argomento serio come quello della parità dei sessi, mica tanto raggiunta ancora oggi, attraverso Tracy e la Hepburn rispettivamente un procuratore distrettuale ed un' avvocatessa che trovandosi a battagliare in tribunale l' uno contro l' altro finiscono per litigare al suo interno per tentare d' imporre ognuno le proprie idee.
Che roba il filmino!
Ah, ah! Ma com' è venuto in mente di chiamare l' amico di lei Pippo. Mah!

Frizzante commedia sulla parità tra i sessi. Il plot è molto semplice: una moglie tradita tenta di uccidere il marito fedifrago e la sua amante e, a difendere i due contendenti, vengono chiamati Katharine Hepburn e Spencer Tracy, anch’essi marito e moglie.
Inizia così un continuo di battibecchi, astuzie, sedute in tribunale sconvolte da sconcertanti e buffe richieste di prova.
Il tema di fondo è in realtà serio: Cukor utilizza lo strumento dell’arguzia per sollevare il problema della parità dei sessi, subito dopo la fine della guerra, quando le donne iniziavano a rivendicare la propria emancipazione. Tutto finisce in miele e tendine tirate, come in una commedia che si rispetti… e viva la differenza!
Godibilissimi e inimitabili i battibecchi tra Tracy e una magnifica Hepburn, soprattutto nella versione originale (dove peraltro i personaggi conservano i propri nomi, senza le "autarchiche" e ridicole traduzioni in "Dora", "Carlo" e "Pippo"...).