la fattoria maledetta (1987)

Film anni 80 che ho rivisto ieri sera ...
Diciamo che senza gli ultimi minuti sarebbe stato un buon film
Parte lento e si accende solo a metà film ,per poi perdere di mordente proprio nei minuti finali....
Regia sufficiente e attori buoni , soprattutto il padre e il fratello Ciccio sono stati bravi ...
Il resto però è un film da serie B che nn decolla mai veramente
Finale molto lento e un po' forzato
Peccato ,occasione persa ...anche se negli anni 80 non si poteva pretendere molto di più onestamente ....
Voto 5 +

The Curse (1987) era un film vagamente basato sul racconto "The color from outer space". Questa prosa seminale horror/fantascienza è stata scritta dal maestro dell'horror H.P. Lovecraft. Il problema con l'adattamento del suo materiale originale è che i registi armeggiano con il successo. Mentre alcuni registi come Stuart Gordon e Dan O'Bannon sono riusciti a tradurre le sue storie per il grande schermo, la maggior parte di loro sono pura trippa priva di senso che è meglio evitare (ad eccezione della trilogia dell'apocalisse di John Carpenter che cattura l'aura di Lovecraft perfettamente). The Curse aveva tutte le caratteristiche per essere un film decente. Ma il regista e gli scrittori non comprendono appieno le opere di H.P. Lovecraft. Smorzare il lavoro di quell'uomo per un film horror mediocre non basta. Mentre ottiene un 7+ per lo sforzo, ottiene un 4- per l'esecuzione. Cattiva recitazione, regia sciatta e dialoghi scadenti condannano questo film dall'inizio. La prossima volta sarai più fortunato. Non consigliato, a meno che tu non sia un completista di H.P. Lovecraft. Curiosità: il film è stato girato in una piccolissima città del Tennessee, Tellico Plains (dove è ambientata anche la storia, nei pressi di Knoxville), che all'epoca non raggiungeva nemmeno i mille abitanti (e suppongo anche tuttora), ma stranamente solo un piccolo scorcio della città è visibile nel film, nella scena in cui puoi vedere un vecchio recinto di filo spinato fuori dal finestrino dell'auto mentre John Schneider guida lungo la strada...beh, la collina appena sopra ha contenuto 3 complessi di appartamenti dal 1992 circa. In un'altra scena si può vedere fuori dalla porta della "Inn", la c.d. "Locanda" (se così si può chiamare) il vecchio edificio storico della cooperativa che era una stazione ferroviaria che è stata utilizzata durante la guerra civile (i binari sono stati fatti sparire dal 1990 o giù di li).

SPOILER

mediocre adattamento cinematografico del colore venuto dallo spazio di h.p. lovecraft, che cerca di aggiungere elementi assenti nel racconto, che di suo è parecchio criptico e ha moltissime scene difficilissime da realizare in quegli anni, fallendo miseramente.
se il racconto trova il suo punto forte nel non spiegare del tutto la vicenda , questo film, si dimostra noioso, approssimativo in tanti punti, diretto male e con effetti speciali salvabili giusto in qualche punto.
di questo film non convince niente, il mio consiglio se avete un paio d'ore libere e vi ha incuriosito la trama di questo film è di lasciar perdere il film e leggere il racconto originale,

film, anni '80, la cui trama, per nulla originale, poteva essere sviluppata in maniera migliore. A scene splatter di buon livello si alternano tediose parti in cui non accade nulla. E a dire il vero per una buona mezz'ora non succede niente. Il meteorite che cade è una volgarissima scopiazzatura di Invaders di Hoopers, altro mediocre film a sua volta remake degli invasori spaziali dei primi anni '50.
Diverse altre scene sono ripescate a man bassa da vari horror più o meno mediocri dell'epoca.
anche la pochezza degli effetti speciali non aiuta a creare né tensione né altro. Il film è fin troppo prevedibile e sviluppato in maniera elementare scarsamente supportata da una recitazione appena passabile.
Forse negli anni '80 il film poteva anche divertire i più piccoli ma oggi appare incredibilmente invecchiato e inevitabilmente di serie B.

Purtroppo questo film è gravemente penalizzato da una sceneggiatura che alterna buone idee a fesserie imbarazzanti. L'idea di fondo, per quanto non molto originale, poteva essere un ottimo punto di partenza per un discreto horror; ed invece la storia non ha mai dei veri picchi e, a parte il buon trucco dei mutanti, non coinvolge mai del tutto lo spettatore. Buoni i primi minuti e qualche sequenza nella parte centrale; finale inutilmente catastrofico e grossolano.

Simpatico horror di serie b anni 80. Ovviamente non si eleva rispetto ai vari prodotti simili usciti a quei tempi, ma tuttavia, si lascia vedere. La trama per certi versi, assomiglia, almeno per me, a "The Thing" di John Carpenter: un misterioso oggetto tondeggiante proveniente dallo spazio si schianta nella fattoria di una famiglia. In seguito alla liquefazione della strana cosa, si verifica una contaminazione delle falde acquifere e tutti gli esseri viventi della fattoria, uomini e animali, bevendo l'acqua infetta, si trasformano in orribili, quanto grotteschi, esseri mutanti. Tocca al più giovane della famiglia risolvere la situazione. La prima parte è molto curiosa perchè sembra quasi di assistere ad una specie di commedia fantascientifica, in quanto si susseguono tante sequenze divertenti o comunque molto ironiche mischiate alle indagini riguardanti l'oggetto spaziale. Poi nella seconda parte entra in scena l'elemento horror con i mutanti realizzati molto bene nonostante un budget ridotto, un paio di scene splatter decenti e qualche sprazzo di suspense, quella tipica dei fanta-horror. La comicità però non viene affatto abbandonata ma viene semplicemente ridotta, penso allo scopo rendere la pellicola un po' più seria. David Keith dunque, dimostra buone abilità nel narrare la vicenda, mescolando più generi e riuscendo ad amalgamarli come si deve. Un plauso va agli effetti speciali, molto validi e usati con grande sapienza dal regista, il quale ne fa uso solo nel rocambolesco finale e in qualche sequenza sparsa. Molto convincente ad esempio il trucco degli umani contagiati oppure l'inquietante bagliore che produce la cosa schiantata. La direzione degli attori in fin dei conti funziona, certo, è un po' pacchiana, però Keith riesce a renderli buffi in svariate circostanze, anche in alcune che di buffo non hanno niente. Non dispiace neanche la caratterizzazione dei personaggi. Il ritmo non è sempre all'altezza, specie nella prima parte dove costantemente ci sono momenti morti, i quali vengono in parte mascherati da alcune gag disseminate qua e la. Nella seconda parte abbiamo invece una decisa accelerata e gli ultimi 35/40 minuti si passano in maniera piacevole. Il finale, per quanto prevedibile, non è male, è valorizzato molto dagli effetti speciali ed è senza dubbio tra i momenti migliori della pellicola. La scenografia è azzeccata, l'isolamento della fattoria aumenta l'atmosfera misteriosa del film. Ben fatte anche le sequenze negli interni. Il cast è senza infamia e senza lode, molto forti alcuni attori come Malcolm Danare e Claude Akins. Carina la colonna sonora, coinvolgente quanto basta. Tra le cose che invece non convincono, ci sono una fotografia bruttina, non da alcuna impronta estetica alla pellicola, poi può anche essere che, non essendo di prima qualità a causa del budget, col passare degli anni abbia perso quel poco smalto che aveva. Brutto il montaggio, ci sono un sacco di stacchi improvvisi e sequenze troncate. Molto fastidioso. La sceneggiatura è senza dubbio la cosa peggiore di tutta la produzione: certe situazioni vanno oltre il thrash, come ad esempio nessuno della famiglia che si accorge dei bubboni che cominciano a spuntare in faccia alla madre, oppure la relativa calma che tutti hanno quando la mamma stessa da evidenti segni di squilibrio o ancora la ridicola affermazione (falsa) del dottore sullo strano oggetto (vedi spoiler). Insomma, ce ne sono di tutti i colori. Ah, poi come non dimenticare il figlio che vuole salvare a tutti i costi la madre, nonostante sia diventata un essere mostruoso. Inoltre ho trovato totalmente inutile, e anche irritante, il personaggio dell'agente immobiliare, non c'entra niente col resto del film. Non mi ha convinto nemmeno il personaggio del dottore, troppo serioso rispetto agli altri. Infine non viene mai spiegato da cosa sono stati infettati gli abitanti della fattoria e cosa fosse realmente l'oggetto schiantatosi al suolo. Insomma, uno screenplay abbastanza penoso, forse si salvano solo i dialoghi, i quali spesso strappano qualche risata.

Conclusione: un onesto b-movie anni 80 come tanti ce n'erano allora, si becca la sufficienza per il buon intrattenimento che offre e per dei buoni effetti speciali. Se una sera siete in vena di pellicole ignoranti dei bei tempi passati, allora questa può soddisfarvi.

SPOILER

Sceneggiatura traballante, continuità molto latente e ritmo soporifero; atmosfera ed fx di stampo italico sono buoni, ma purtroppo non aiutano a rendere il film meno pesante.
Con un po' più di testa avrebbe potuto rivelarsi un buon horror di serie B.
Potenziale inesploso.

Brutto, evidenti lacune a livello di sceneggiatura. Alcune sequenze sono buone, ma nel complesso è piuttosto scarso. Peccato.

Tratto da un capolavoro di Lovecraft,questo The curse è un onesto b-movie horror che ancora oggi intrattiene e regala qualche sano brivido e tanto generoso splatter.
Pur lontano anni luce dalla classe del racconto originale ,il titolo di Keith convince grazie ad un'atmosfera che si fa via via più cupa,degli effetti credibili e piacevolmente disgustosi , una colonna sonora azzeccata ed un uso intelligente della suspense e del gore.
Pur presentando tante ingenuità per quanto riguarda la storia e i comportamenti dei personaggi, The curse riesce a coinvolgere pian piano,in un crescendo di sangue e tensione.
Menzione di merito per il make up e i già citati effetti, che rendono ,ad esempio,il personaggio della madre quello più terribile e spaventoso.

Dunque un prodotto non perfetto che sfrutta le poche carte a disposizione nel modo migliore riuscendo a colpire come deve. Se avessero curato maggiormente la sceneggiatura ci saremmo trovati davanti ad una piccola perla.

Altro B-movie horror anni 80 abbastanza riuscito.
La trama è inspirata ad un racconto di Lovecraft "Il colore venuto dallo spazio" ed anche se nel modo in cui viene sviluppata ha poco da spartire con questo,si rivela ugualmente interessante e piacevole da vedere.
L'atmosfera oscura e minacciosa che si respira per tutto il film unita alle trasformazioni piuttosto disgustose che subiscono gli animali ed i protagonisti sono sicuramente i due elementi più azzeccati di questo film.
La regia è piatta e purtroppo non riserva grosse sorprese,tutt'altro che memorabile l'interpretazione degli attori,piuttosto convincenti i trucchi e gli effetti speciali.
Alla fine è un filmetto che riesce ad intrattenere senza problemi,consigliato all'amante del genere.

Questo filmetto horror di David Keith mi era proprio sfuggito; se sono riuscito a recuperarlo è stato solo grazie al commento di "The curse 2" scritto da BlueBlaster non troppo tempo fa(che tra l'altro sto facendo molta fatica a scaricare).

Mi sono buttato in questa visione perchè c'era qualcosa che mi aveva incuriosito; sentivo che c'erano buone possibilità di imbattersi in uno di quei film del terrore low budget pieni di schifezze vomitevoli e mutazioni grottesche possibili grazie al buon caro make up artigianale di una volta....
...ebbene,sono stato fortunato....in effetti il film è esattamente questo.

Nei pressi di una fattoria precipita un misterioso meteorite che comincerà a contaminare l'acqua e i vegetali nei dintorni innescando un processo infettivo che colpirà inevitabilmente i vari componenti della fattoria....
Sangue zero,solo tante scene grottesche ed inquietanti simili allo stile "Lovercraftiano"(come detto da altri) o più simpaticamente vicine alle atmosfere criptiche dello "Zio Tibia",dove predomina il lato "Demoniaco/mostruoso" piuttosto che lo splatter vero e proprio.....tipico insomma di molte produzioni anni 70/80...
Ovviamente il film non è esente dalle solite banalità delle pellicole di serie B; molti personaggi,nonostante la situazione,sembrano non accorgersi del pericolo incombente,altri sono dei totali imbecilli a cui verrebbe voglia di dare una gomitata in faccia ecc..ecc.... ma per chi predilige questa tipologia di horror fatto in casa è senz'altro una bella chicchetta....
Mi mancava e sono contento di averlo recuperato.....non è male per i cultori del genere,niente affatto....anzi a quest'ultimi lo consiglio proprio....

Lo spunto Lovecraftiano è tutto condensato nell'incipit; il meteorite che cade in un appezzamento del Tennesse cominciando a contaminare tutto ciò con cui viene a contatto è palesemente derivato dal solitario di Providence.
Il film di David Keith poi procede secondo uno schema piuttosto banale all'interno del quale il virus spaziale si trasmette mediante il contatto con l'acqua, inquinata da un non meglio specificato agente patogeno nascosto in liquido oleoso e fluorescente.
In realtà nulla viene spiegato riguardo l'oggetto caduto dal cielo, un buffo compromesso tra un uovo ed un enorme palla da golf, in grado di far marcire i vegetali ed impazzire bestie ed esseri umani, tra l'altro vittime di ributtanti alterazioni fisiche.
Di questa produzione italo/americana -ci sono Franco Micalizzi alle poco ispirate musiche e Lucio Fulci ai discreti effetti speciali- non c'è molto da ricordare, la cosa più riuscita è il deperimento di uno dei personaggi, addirittura recluso a un certo punto in cantina in stile "La casa" di Raimi.
Per il resto abbiamo una famiglia allargata con un padre padrone fanatico religioso, arrogante e prevaricatore. Altri non è che Claude Akins, noto per il televisivo sceriffo Lobo, nel cast c'è anche Will Wheaton (ricordato soprattutto per "Stand by me") con la sorella Amy, ma il personaggio più riuscito è quello di Kathleen Jordon Gregory, ovvero la moglie del fattore, fedifraga e secondo la legge del padrone di casa degna di essere punita nel peggiore dei modi.
Nulla di memorabile, si lascia guardare anche se il finale fa abbastanza pena.

Un b-movie di produzione italo-americana , che si lascia vedere in modo godibile , anche se nel finale mi aspettavo qualcosina di diverso .
Ottimo il trucco , che ancora oggi fa il suo effetto e la regia che mantiene una certa tensione per tutta la durata della pellicola.
Peggio invece gli attori , che sono spesso impacciati , quasi sembra un teatrino dell improvvisazione in alcune scene .
Rimane comunque un prodotto di ricercata originalità , con scene anche belle disgustose girate con maestria , che consiglio di dare un'occhiata.

"No!
Non è decoroso.
Le avances dovrebbe farle l'uomo. Non la donna!
Perciò astieniti dalle lussurie della carne che lottano contro la tua anima."
Queste frasi sono il frutto del credo religioso dell'integerrimo capo fattore; con questa ammirevole fede castissima, egli respinge la moglie mentre lei stava tentando un approccio con delle coccole nel letto.
Per la fortuna delle donne, il mio credo è diverso ;-)
Nella mia religione, il comandamento principale è che le donne facciano le avances sempre per prime e quando vogliono :-)
Anche perchè le lussurie della mia carne non lottano mai contro la mia anima, non ci sarebbe proprio battaglia.

La Fattoria Maledetta è tratta dal celeberrimo racconto IL COLORE VENUTO DALLO SPAZIO, di H.P. Lovecraft. Chi non lo ha letto dovrebbe leggerlo, quello si che fa strizza!
Il film tenta di fondere le atmosfere malate del racconto con la goliardia spensierata degli horror anni '80, senza però riuscire a rendere decentemente nessuna delle due componenti e finendo col perdersi, diventando qualcosa di abbastanza…"ibrido", sempre per usare un termine lovecraftiano.
La Fattoria Maledetta è comunque un buon film, non annoia, però nemmeno diverte.
Colpisce, sì, ma ferisce solo di striscio.
Forse il problema è che sente un po' sulle spalle il peso degli anni. Ci sono commenti, qui sotto, che dimostrano come chi abbia visto il film da bambino ne sia rimasto colpito…e magari se la sia fatta un po' sotto. E ci mancherebbe! E' sicuramente un buon film, però visto oggi potrebbe non accontentare i gusti di chi cerca horror più dinamici e coinvolgenti.
Ma resta un carinissimo prodotto '80 style.

adolescenti che dormono in camicia,donne che giran con un bubbone in faccia e nessuno si chiede il perchè,meteoriti fatti passar per water di aeroplani..adesso,probabilità nulla che un cessone cada in una fattoria a parte,io non ho mai visto cessi rotondi che se li scalfisci emanan liquido fluorescente..
detto ciò ha una buona atmosfera e personaggi poco urticanti,poca noia e alcune trashate a parte si può veder.

Film davvero misero, sapevo di essere di fronte ad un b-movie ma visto che i Simpson si sono ispirati per fare una puntata credevo fosse qualcosa di migliore fattura...
La storia, di per se buona, è stata sceneggiata in modo piuttosto mediocre...i personaggi a parte il ragazzino protagonista ed il medico sono irritanti da far paura (probabilmente però questo elemento è stato volutamente accentuato per stereotipare il bigottismo, l'opportunismo e l'ignoranza dei bifolchi del sud degli USA)...
A parte qualche scena disgustosamente fulciana, che infatti è alla produzione del film sotto nome americanizzato assieme ad altri italiani, con i suoi tipici vermi non vi è nulla degno di nota...
Regia anonima, musiche mediocri, attori decisamente scadenti...do mezzo voto in più solo per la parte finale che inserisce qualche scena horror un pò più di genere...

Sufficienza stiracchiatissima per un film tontolone e un pò trash, con qualche riuscito momento comico (tipo quando 1 tipo dice che nel campo è caduta la toilette di 1 aereo, ah ah ah) e qualche buon sfx a cura di Fulci.

Il resto però latita, con personaggi stereotipatissimi (la vamp, il figlio obeso e via dicendo), il finale prevedibile, l'aria da farsa, ecc.

Ad ogni modo visibile, potabile, ma poteva venir fuori di melgio, viste le strepitose basi (Lovecraft e Poe).

Keith trae spunto da un racconto di Lovecraft per imbastire un fanta-horror che però ha poca presa in fatto di tensione e paura.
A differenza di altri registi, Raimi su tutti, David Keith non riesce ad imprimere la stessa forza visiva ed ansiogena in un film che ha poco da dire e che non riesce ad essere intrigante tanto da risultare una visione sufficiente.

Ignobile horror che tenta di spaventare con trucchetti trash senza di certo riuscirci. Regia nulla e attori di serie C. Un pessimo prodotto.

Dopo una settimana di black out "forzato" internet ecco il commento su un film metà anni 80 che rispecchia proprio quel periodo. Non è malaccio, ma certamente non viene considerato un capolavoro. Nella pellicola sono presenti Idee anche carine, ricostruita bene anche l'ambientazione uno sguardo lo si puo dare. A tempo perso.

Sufficiente. 6

Filmetto non degno di nota, ma che non vuole strafare e quindi evita di finire nel ridicolo. Niente a che fare con film di ben altro spessore, ma accettabile.

Molto probabilmente se l'avessi visto nel 1987 (anno in cui è uscito) mi sarebbe sembrato un ottimo film horror, visto ai giorni nostri non è assolutamente niente di speciale e dimostra solo quanto possa essere impietoso, per alcuni film, il passare del tempo.

Trasposizione filmica di uno dei racconti più noti del grande Lovercraft La Fattoria Maledetta è un horror in perfetto anni 80 style con tutti i pregi e i difetti del caso…

Buona atmosfera, qualche trovata interessante qua e là, splatter vistoso e abbondante ma una serie di scelte narrative/registiche al limite del trash più misero mal calibrate con la parte drammatica o orrorifica...
Gli anni 80 sono ben rappresentati dal tentativo di commistione tra horror e comicità (come non pensare al fratellastro del protagonista), dal finale con sottotesto malinconico, dallo spunto di eco-vengance e dalla caratterizzazione psicologica dei personaggi…

Purtroppo a causa del trash/ridicolo dilagante di alcune trovate, di Lovercraft rimane davvero poco e l’ex attore passato alla regia Keith David non riesce a far rivivere sullo schermo le atmosfere Lovercraftiane (cosa già di suo difficilissima) e dello scrittore di Providence non rimane altro che il plot generale della vicenda…

Prodotto da Amando De Ossorio (il cosiddetto Fulci spagnolo) ha al suo attivo anche il vero Fulci impegnato negli effetti speciali con lo pseudonimo Louis Fulci (mazza che pseudonimo!), cast nella norma di prodotti del genere con la presenza di Will Wheaton che l’anno prima aveva partecipato a Stand By Me…

Non da buttare via ma nemmeno da consigliare… Dallo stesso scritto in tempi recenti Ivan Zuccon ha tirato fuori un vero e proprio capolavoro, cercate di recuperare quello!

Un buon horror sicuramente ispirato dal racconto “Il colore venuto dallo spazio” di Lovecraft, e Keith ha curato abbastanza bene le atmosfere.
La sceneggiatura mantiene dei livelli di curiosità e tensione costanti per tutta la durata, gli attori sono in parte e gli effetti speciali, nonostante sia un film di serie B (credo), sono davvero ottimi.
Decisamente migliore di quello che pensavo.

“La Fattoria Maledetta” è un film mediocre, adatto giusto per passare un’ora e mezza, ma che non si lascia ricordare per nessun particolare motivo. Difficile da reperire e sconsigliato ad un pubblico giovanissimo o moderno.

un prodotto anni 80 tutto sommato abbastanza gradevole.

mi ricordo che lo vidi parecchi anni fa con i miei cugini

la notte restavamo a giocare a carte e nessuno si azzardava a prendere un bicchiere d'acqua dal rubinetto
hahaahahaha

Disgustoso fantahorror ispirato ad un famosissimo racconto di Lovecraft, interpretato dal giovane Wil Wheaton; attore che, dopo che ha compiuto 18 anni, non ha fatto più un solo film (a parte Python).

Film dignitoso, niente più.

Gran bel filmettino che non manca di stupire con delle vere e proprie genialate. Finale apocalittico.

incubo originale e fascinoso

Ispirato al racconto di Lovecraft "Il colore venuto dallo spazio", questo film tutto sommato è abbastanza gradevole. Niente di eccezionale ma fra splatter, un po' atmosfera e qualche caratterista da non buttar via, il film è un dignitoso prodotto di medio valore con i suoi difetti e pregi.

Una sorpresa in positivo questo film..la trama è abbastanza sempliciotta nello svolgimento..ma non mancano i momenti di tensione, splatter e un po' di trash in perfetto stile anni '80. E' un buon horror che si lascia guardare..gli si può dare tranquillamente un'occhiata.

molto liberamente tratto da 'il colore venuto dallo spazio' di lovecraft, ha i soliti pro e contro del 90% degli horror anni '80: buona atmosfera, cupa e allo stesso tempo cartoonesca, controbilanciata da uno svolgimento stupidino e spesso sul trash andante. tutto sommato vedibile, ha i suoi momenti.

Non male questo horror anni 80.
Discreta la seconda parte del film che trasmette una buone dose di tensione...certo non è un capolavoro horror ma fa la sua buona figura.

L'ho visto qualche anno fa su Notte horror. Niente male, anche se è lontano dai capolavori del genere.

storia abbastanza convenzionale arricchita da buoni effetti splatter e un finale abbastanza pauroso...
non male