Rosario Scimoni, detto Sasà non crede a nulla. All'inizio è segretario del sindaco della sua città, nonché suo nipote, ma lo tradisce su alcuni documenti compromettenti. Poi diventa il braccio destro del socialista Toscano. Scoppia la Prima Guerra Mondiale e lui si finge pazzo, poi sposa una donna brutta ma molto ricca. Aderisce al fascismo e, più tardi, al comunismo, e così via...
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