la signora scompare regia di Alfred Hitchcock Gran Bretagna 1938
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la signora scompare (1938)

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locandina del film LA SIGNORA SCOMPARE

Titolo Originale: THE LADY VANISHES

RegiaAlfred Hitchcock

InterpretiDame May Whitty, Paul Lukas, Cecil Parker, Michael Redgrave, Margaret Lockwood

Durata: h 1.37
NazionalitàGran Bretagna 1938
Generethriller
Al cinema nell'Agosto 1938

•  Altri film di Alfred Hitchcock

Trama del film La signora scompare

Giovane inglese fa amicizia in treno con una simpatica vecchietta che improvvisamente scompare. Aiutata da un musicologo e osteggiata dagli altri passeggeri che la fanno passare per una mitomane, la ragazza indaga e scopre il mistero.

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Voto Visitatori:   7,89 / 10 (33 voti)7,89Grafico
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Voti e commenti su La signora scompare, 33 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Enzo001  @  28/09/2022 23:57:46
   8 / 10
Ottimo classico del Maestro; un film teso ed estremamente coinvolgente nella prima parte, perfetto nel rappresentare la dinamica del complotto e nel costruire una suspence sottile, in crescendo, mai eccessivamente invadente, e non priva di umorismo.
Trovo si perda un po' sullo spiegone e l'epilogo finale, che, seppur godibile, ne mina un po' l'atmosfera iniziale.

pak7  @  24/09/2022 09:57:57
   8 / 10
Pensare che si tratti di un film di oltre 80 anni fa è allucinante, fa capire quanto Hitchcock sia stato anni luce avanti rispetto ad altri. Un film divertente e intrigante, da non dimenticare.

Godbluff2  @  07/05/2022 18:10:58
   8 / 10
Bellissimo. Thriller-spy venato di commedia nera o commedia nera-thriller venata di spy, non si capisce tanto i generi sono ben integrati tra loro; in ogni caso "The Lady Vanishes" è il film di Hitch che mi fa meglio digerire le vecchie "spy-story" insieme a "North by Northwest". Un film così agile nel ritmo, così avvincente da far passare in sordina anche i classici dettagli molto poco credibili o alcune gigantesche forzature di trama (la bustina di tè che si appiccica convenientemente al finestrino) tipiche del cinema di Hitchcock, che richiede sempre allo spettatore-complice una forte sospensione dell'incredulità. Qui comunque funziona tutto e la sceneggiatura di Gilliat e Launder è freschissima, una scrittura vivace che sa giocare con i generi, senza mai far pesare la bilancia da una parte o dall'altra (è una commedia, ma non è del tutto una commedia, è un thriller di spionaggio ma non abbandona mai una certa leggerezza). Praticamente è "39 Steps" venuto meglio.
Inoltre troviamo qui un Hitchcock molto pungente, attraverso la caratterizzazione di tutti i personaggi secondari: questo treno è un treno di mostri e non sono solo i cattivi dichiarati, le spie straniere (in una indefinita situazione politica come sempre, ma dal richiamo reale piuttosto ovvio...), sono anche gli altri, indifferenti, egoisti, vigliacchi, ipocriti; alcuni sono velati dall'ironia e dalla commedia, ma è humour nero e pungente (i due inglesi malatissimi di cricket) altre volte sono personaggi volutamente irritanti, negativi. Hitchcock non spara a zero su tutti, ha simpatia per i suoi protagonisti, ad esempio, ma non solo; tuttavia non spara nemmeno a salve e soprattutto non risparmia (numerose) frecciate agli inglesi e alla politica del governo britannico stesso, la politica ingenua di indifferenza, attendismo o falso pacifismo. Sono belle stoccate che danno un tono ben più amaro alla commedia, senza comunque evitare, comprensibilmente, di tratteggiare i cattivi in modo spietato e subdolo (il capo della congiura) o quasi grottesco (il prestigiatore italiano, si doppiaggio non ci provare, quel personaggio è italiano, chissà perché, era il '38...).
L'intesa tra Hitchcock e i due sceneggiatori è palpabile e il film è davvero divertente, nel senso del bel ritmo e del coinvolgimento, e non gli mancano momenti frizzanti e sinceramente spassosi eppure Hitchcock non rinuncia minimamente ad atmosfera e suspense. Nella prima parte, in questa piccola località credo dell'Est Europa, crea una splendida atmosfera con la scenografia e con certe inquadrature che rimandano, con leggerezza, al cinema tedesco (in Hitchcock non è raro trovare richiami, anche solo quasi inconsci, a quella scena artistica) ma il meglio lo da in certi momenti sul treno: piccoli dettagli seminati (il nome sul vetro), particolari scelte nelle angolazioni delle inquadrature e intelligenti trucchi prospettici (la scena dei bicchieri), una melodia cantata nei primi minuti di film, sono come sempre del tutti funzionali alla creazione della tensione e della suspense negli spettatori.
Questo film lo si segue così bene che, superando indenni qualche altra allucinante forzatura narrativa


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si arriva al finale senza nemmeno accorgersene.
"The Lady Vanishes" è una summa riuscitissima delle tematiche favorite di Hitchcock: l'inganno, l'artificio, la verità insospettabile (la semplice identità della spia) e quella nascosta e negata, la fragilità delle apparenze.
Oltre a presentare una serie di ottimi "caratteri" (soprattutto l'amabile vecchietta e i due inglesi) il film può vantare due ottimi protagonisti, che paiono sullo schermo affiatati e molto a loro agio negli ottimi dialoghi. Michael Redgrave bravissimo al suo primo ruolo cinematografico, già attore teatrale (padre d'arte, come è ben risaputo, e a sua volta figlio d'arte) e convincente anche la brava Margaret Lockwood, che tra l'altro trovo di grande bellezza, attrice che avrà una carriera dignitosissima, anche con qualche successo, restando nei confini del cinema britannico.
Con un film così, e altri che lo avevano preceduto, Hollywood era ormai alle porte per Hitchcock (girerà un solo altro film in Inghilterra, ben poco interessante) ma il suo periodo inglese, quello in cui giocava in casa, non poteva (quasi) chiudersi in modo migliore, con un gran film che è il mio preferito dell'HItchcock inglese al pari con "Sabotaggio". Bello bello.

CyberDave  @  15/01/2021 09:10:45
   6½ / 10
Film di Hitchcock non invecchiato benissimo ma che si lascia guardare piacevolmente, qualche buona trovata c'è, però nel complesso non si sente quella tensione che si dovrebbe percepire in una storia del genere.

Anche la parte finale, dopo che si è scoperta la verità, non mi è piaciuta molto, forzato e poco credibile.

Ben riusciti invece i due protagonisti, che riescono a dar vita anche a qualche gag divertente con la classica ironia dei film del maestro.

Uno sguardo per completezza la vale, lo reputo però un film minore di Hitchcock.

DitaAppiccicose  @  22/11/2020 23:45:12
   7 / 10
Bel thriller di Hitchcock che riesce a mascherare bene il fatto di essere molto datato, tranne che in alcune scene effettivamente un po' lente. Buona la recitazione specialmente da parte di Michael Redgrave che interpreta questo personaggio gentile e guascone insieme. Ho trovato curioso non tanto l'umorismo sottile di certe scene ( in diversi film di Hitchcock è presente una vena umoristica ) quanto il velato erotismo ( la scena di Iris con le sue amiche, i due inglesi con la cameriera… ) che, seppur appena accennato, solitamente non ci si aspetta di trovare in questo genere di film.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  29/05/2020 12:16:20
   7 / 10
Strana via di mezzo tra l'Hitchcock più acerbo anni '30 e quello più maturo degli anni successivi, con un umorismo scemino che va a braccetto con il piacere per il mistero e con la famosa suspense Hitchcockiana, già presente in nuce

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Nell'insieme non è invecchiato benissimo, ma si guarda con grande piacere.

Dom Cobb  @  23/05/2018 23:33:45
   8 / 10
Nel nulla sperduto di un paese dell'est Europa, una giovane turista inglese stringe amicizia con un'amichevole vecchia durante un viaggio in treno; finché, tutto d'un tratto, la vecchia scompare misteriosamente, e gli altri passeggeri affermano di non averla mai vista salire. Aiutata da un aspirante musicista scettico, la turista, convinta che non si trattasse di un'allucinazione, si mette a indagare...
Altro prodotto mezzo dimenticato del periodo inglese di Alfred Hitchcock, prima della sua venuta in America, "La signora scompare" segna un'altra tappa nella filmografia del cineasta verso una gradualmente maggiore maturazione stilistica e tecnica, che lo porterà a lungo andare al periodo più noto dei grandi capolavori per i quali è ancora oggi riverito in tutto il mondo.
In effetti, proprio di maturazione si può parlare osservando il risultato finale di questa sua fatica, una delle ultime e più popolari in patria precedenti la trasferta hollywoodiana di Hitchcock, specialmente se paragonata ad alcuni suoi lavori usciti qualche anno prima: sebbene ancora non si possa dire di avere di fronte un lavoro eccellente o mozzafiato, si tratta nel complesso di un lungometraggio più riuscito; il che è strano considerando che, generalmente, gli elementi narrativi e stilistici rimangono praticamente identici. Infatti, proprio come ne "Il Club dei 39", abbiamo un individuo normale che si ritrova in una situazione che a tratti ha del surreale, in questo caso la giovane Iris, sola contro tutti nella sua ricerca di una persona che forse è solamente frutto di una sua allucinazione, e infine impegnata a sventare un complotto di qualche tipo: nulla di tanto diverso dalla solita solfa.
Eppure, qui le cose cambiano: non solo la vicenda viene presentata e introdotta con una maggiore fluidità, ma l'ambientazione esotica, influenzata dal clima politico pre-Guerra Mondiale del periodo, concede al tutto un tocco di charme in più, che ben presto fa virare l'atmosfera su territori non lontani dall'avventura più classica. Certo, le similarità con altre opere dello stesso regista sono evidenti,


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e la tensione vera e propria, quella per la quale Hitchcock è famigerato, latita; ma non importa, perché il mistero è meglio congegnato, il duo di protagonisti uomo-donna è più affiatato e carismatico sia in singolo che in coppia e il restare confinati in un ambiente unico, quello del treno, permette anche la creazione di una sfilata di personaggi secondari uno più divertente dell'altro, capaci di dare colore e vivacità alla narrazione con le loro personalità semplici, ma efficaci.


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Inoltre, la vaghezza che in passato era stata la debolezza della narrazione di Hitchcock qui non è un problema: nonostante l'identità del nemico non venga mai pronunciata ad alta voce, la sola ambientazione la rende più definita, abbastanza da renderla soddisfacente, e i villain sono considerevolmente più attivi nella trama.
Tutto ciò aiuta a far scorrere ancora meglio l'ora e quaranta di durata, già di per sé caratterizzata da un ritmo brioso e sempre più in crescendo fino alla godibile sequenza finale, con tanto di sparatorie e treni fuori controllo.
In definitiva, "La signora scompare", sebbene sia meno noto di altri titoli nella filmografia hitchcockiana, lo ritengo più soddisfacente e più indicativo del suo cosiddetto periodo britannico, superiore sotto ogni aspetto a quanto venuto fino ad ora.

Filman  @  18/03/2017 17:21:55
   9 / 10
A ragion di chi dice che un autore "fa sempre lo stesso film", le similitudini nelle opere di Alfred Hitchcock rimangono innegabili nella forma e nella sostanza. Nello specifico, le porte aperte dal regista londinese al thriller spionistico, agli albori dello stesso, sono inevitabilmente diventate basi solide per esplorare e scoprire, nell'immediato futuro, esperienze simili ma nuove, tra cui THE LADY VANISHES, punto finale e summa cinematografica del periodo britannico di Hitchcock, che lascia il suo primo testamento: tematico, per ciò che riguarda la passione verso le apparenze destabilizzanti e le verità insospettabili e stratificate, scoperchiate con alta tensione emotiva, ma anche romanticismo e spiccato umorismo; tecnico, nel merito di una narrazione congegnata, che sa cosa mostrare, quando e in quale maniera dargli importanza. Tale riassunto, nella sua perfezione, completezza e grandiosità, diventa capolavoro quando si aggregano componenti quali la coralità dei personaggi e il sopralluogo investigativo, specificità proprie del giallo classico che aumentano l'ampiezza di questo filone appartenente al regista e donato alla settima arte.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  18/02/2016 23:00:35
   8 / 10
Non solo l'intreccio è congegnato in maniera magnifica, ma il racconto offre svariate tonalità divise tra tensione, momenti drammatici e inquietanti, Il tutto miscelato con impeccabile e tipico umorismo inglese, tanto da offrire momenti davvero divertenti dove i due fanatici di cricket inglesi offrono gustosi siparietti. Non è uno dei suoi capolavori assoluti secondo me, ma forse non è considerato come meriterebbe.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  12/05/2015 11:55:08
   8½ / 10
Tra i film più schiettamente divertenti di Hitch, umorismo a raffica nella prima scoppiettante mezz'ora (in verità poco "nero" e molto più classico, seppur malizioso), poi il mistero intrigante sul treno.
A conti fatti, conoscendo ancora poco del periodo inglese, leggo che viene considerato da molti come il migliore dell'epoca girato da Hitchcock. Certo è che la suspance non manca, il ritmo non cala mai e succede di tutto.

Una sequenza resta impressa, tra le più brevi: la bizzarria della monaca vestita con un dettaglio perturbante. La macchina da presa che scende dalla tonaca fino ai piedi calzati dai tacchi dura pochissimo eppure... eppure... Freud ne sarebbe rimasto deliziato.

william sczrbia  @  29/01/2015 00:08:30
   8 / 10
Beefheart  @  21/05/2014 16:07:52
   6½ / 10
Beh, tenuta in conto l'età di questo film, nel complesso non è male. Ritmo e sceneggiatura soddisfacenti non risentono più di tanto dell'inevitabile invecchiamento, tanto nei mezzi limitati quanto nello stile interpretativo.
E' un Hitchcock "minore" che preannuncia i futuri successi.

7219415  @  24/11/2013 17:24:17
   7½ / 10
Godibile Hitchcock...non tra i migliori

Oskarsson88  @  21/11/2013 10:57:50
   7½ / 10
Vivacissimo thriller-comedy del buon vecchio Alfredo. Non lo reputo certo ai livelli dei capolavori del britannico, ma per l'anno in cui è stato girato tolgo il cappello. L'humor e la pacatezza inglese si mischiano al mistero.. che alla fine verrà risolto.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  16/10/2013 13:18:11
   10 / 10
No, vabbeh, uno dei capolavori assoluti di Hitchcock.
Compendio dell'esperienza inglese e dichiarazione d'intenti di tutta quella che sarà la sua carriera futura, Hitch dirige una pellicola dove trovare anche solo un difetto è arduo se non impossibile. Gli elementi che lo porteranno ad essere uno dei più grandi registi di sempre ci sono già tutti: dal MacGuffin a tutti gli elementi distrattori sparpagliati nella pellicola, passando per la vicenda girata pratica in un unico ambiente. Davvero tanta, tanta, tanta roba.

ZanoDenis  @  24/04/2013 14:52:35
   9½ / 10
Film leggero che dura un ora e mezza ma sembra che sia durato la metà del tempo, ed è un grande risultato per un film in bianco e nero senza effetti speciali e grandi scene d'azione. La storia è intrigante e non annoia mai grazie anche alla grande quantità di humor al suo interno, consigliatissimo!

Goldust  @  08/11/2012 10:14:37
   7 / 10
Nonostante nella prima parte si rischi lo sbadiglio The lady vanishes è un film sempre gradevole, con numerosi inserti ironici ed una ben oliata coppia di attori protagonisti. Ed è una delle prime opere di Hitchcock che presenta un McGuffin.

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topsecret  @  31/08/2011 11:01:54
   7½ / 10
Questa è una commedia-thriller che incarna bene tutte le tematiche tanto care a Hitchcock ed anche se alcune piccole incongruenze mi hanno lasciato per un attimo perplesso, devo altresì constatare di come il regista britannico riesca sempre a sorprendermi con la sua geniale abilità nel coinvolgere e tenere sulla corda fino alla fine lo spettatore con abili colpi di scena e dialoghi ben calibrati da humor sempre elegante e frizzante.
Molto buono anche il cast e ambientazione che rende tutto più frenetico ed interessante.
Una pellicola superdatata ma comunque di grande efficacia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  28/02/2011 20:53:50
   7½ / 10
Pazzesco, continuo a stupirmi di come film così datati, in bianco e nero e con scarsi mezzi tecnici possano convincere così tanto. E' ovvio che a questo punto il merito va completamente al regista, il nostro caro Hitch.
Questo "La signora scompare" è davvero coinvolgente, ritmo e tensione ad alti livelli per tutta la durata della pellicola. Davvero positivo!

guidox  @  19/12/2010 02:38:34
   7 / 10
molto meno convincente di altri film di Hitch.
parte piuttosto lentamente e poi acquista un buon ritmo alla partenza del treno.
l'idea è come sempre ottima, ma qualche lacuna nella storia c'è e alcune scelte sembrano un po' troppo forzate, anche se il tutto viene smorzato dal fatto che rispetto ad altri lavori del regista, La signora scompare è uno dei più "leggeri" e quindi è piacevole comunque.
la parte che precede il finale vero e proprio l'ho trovata baracconesca e stona nel contesto, facendo perdere qualche colpo al film.
però non c'è niente da fare: anche in questo caso, un'ora e mezzo spesa bene.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  10/07/2010 19:44:22
   7½ / 10
Dopo una prima parte puttosto scialba il film prende "velocita'" quando si sale sul treno e "la signora scompare" si trasforma in uno dei migliori film di Sir Alfred nel suo periodo Inglese (Forse il migliore)!
Certo alcuni personaggi non hanno grandi motivazioni per non dire la verita',su tutti quelli che devono andare a vedere la partita...
Comunque un buon giallo ricco di colpi di scena!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  06/10/2009 01:08:21
   7½ / 10
Non vedo da diversi anni "The lady wanishing"... ho sempre pensato che fosse un film stilisticamente perfetto (memorabile tutta la prima parte nel treno) ma non priva di una certa dose di algebrica freddezza. Lo spunto è affascinante, lo svolgimento talvolta paradossale o risibile, o magari sopra le righe. Grandi interpreti (soprattutto Redgrave) ma la sensazione dell'esercizio stilistico permane

Invia una mail all'autore del commento wega  @  26/03/2009 13:16:44
   8 / 10
"La Signora Scompare" è con "Il Ladro" il film di Hitchcock dove al Caso è affidato il ruolo più importante: la serie di sfortuite coincidenze a sfavore di Fonda, qui le troviamo in una paradossale combinazione - chi per un motivo chi per un altro - di omissioni e testimonianze menzoniere a discapito della credibilità della giovane inglese, incappata forse in un complotto per far sparire una simpatica Signora. Un altro film sfida girato a bordo di un treno ma con l' uso esclusivo dei trasparenti che non è che dopo un po' non ci si faccia più caso, non si nota proprio. Il genio di Hitchcock, un autore che si è sempre disinteressato della verosimiglianza delle sue storie, con più di un' occasione senza capo né coda, ma un autore finito per essere studiato in ambito psicologico, sociologico o semiologico come innovatore del linguaggio cinematografico prima della standarizzazione degli anni '60/'70. In questo film infatti se la prima parte è attraversata da un insolito rigagnolo di accentuata sensualità da non farci capire il genere della pellicola, ma che contribuisce però a quell' atmosfera surreale che si manifesterà di lì a poco, la seconda è puro giallo mistery alla Agata Christie rifatti poi successivamente molti anni più tardi. "La Signora Scompare" è uno dei migliori risultati del periodo inglese di Alfred Hitchcock che racchiude in sé tutti quegli elementi in un vagone di un treno che si trasforma per l' occasione in un vero e proprio microcosmo analizzabile appunto socialmente (egoismo della classe medio borghese, atmosfera preconflitto mondiale) psicologicamente (con interessanti spunti di memoria labile) ma forse soprattutto delineando quel perfezionamento di un modo di fare cinema tra realtà e fantasia che dipende tutto dal punto di vista della protagonista, inevitabilmente allacciato alla componente psicologica della protagonista stessa. Impossibile da perdere per i veri cinefili.

Neu!  @  09/03/2009 19:33:05
   8 / 10
dopo Il Club Dei 39 il miglior Alfre Hitchcock del periodo inglese

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  02/03/2009 15:11:53
   7½ / 10
Dopo la cavolata che avevo scritto nel commento di “Io ti salverò”, ovviamente solo dopo 10 giorni avevo già nostalgia dello stile di Hitch, e pensai che avevo ancora molti suoi film da procurare e vedere, compreso questo “The Lady Vanishes”… ma quando avrò finito tutti i film del famoso regista cosa farò, piangerò?! :,-(
Beh tralasciando questo, il film non ha niente da invidiare dagli altri fratelli, sebbene sia degli anni ’30… ottima la definizione di tutti i protagonisti (manco a dirlo) in questo gustosissimo giallo, dove il Nostro non rinuncia ad un humor davvero chic, e viene da pensare che amasse molto l’umorismo oltre che al thriller… eheheh… in ogni caso, abbiamo davanti un’ottima sceneggiatura che (salvo qualche momento) crea un intrigo davvero interessante, e più si procede diventa sempre più coinvolgente fino al soddisfacente finale. Procuratelo!

godfa982  @  19/02/2009 13:05:24
   8½ / 10
l'ho visto per la prima volta poco tempo fa e tutto sapeva di gia visto, conoscevo la storia per filo e per segno ma ero sicuro di non aver mai visto questo film. in realtà solo dopo una ricerca su internet ho realizzato d aver visto, credo un bel po d anni fa, un remake del 1979 con la lansbury

che dire...una piccola perla.
fondamentale si, ma forse un pochino lento l'inizio ambientato nell'hotel in cui hitch ci presenta i personaggi con i loro segreti, le loro passioni, ecc.
qui come in altri film "inglesi" del maestro del brivido gia suspense e psicologia sono ingredienti fondamentali di questa pellicola, forse un po "rozzi" se paragonati ai suoi capolavori "americani", ma piu che apprezzabili se si considera che siamo nel '38.
e poi ho sempre avuto un debole per il sottile umorismo inglese.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  25/09/2008 22:35:19
   8 / 10
E' senz'altro l'opera stilisticamente più complessa del periodo inglese di Hitchcock. Ormai aveva in pugno ogni tecnica cinematografica e infatti potrà andare a Hollywood sentendosi alla pari con i suoi più blasonati colleghi americani. Le sue doti risaltano ancora di più perché in Inghilterra non ha mai potuto disporre di grandi risorse tecniche o grandi attori, eppure è riuscito sempre a costruire film avvincenti, divertenti, istruttivi e belli da vedere.
Questo in particolare risalta per la perfetta mistura di ironia, humor, suspence, attualità politica, riflessione filosofica. Certo i limiti sono sempre quelli: convenzionalità della storia, inverosimiglianza dei fatti, caratteri stereotipati, ma Hitchcock non ce li fa pesare (anzi si trasformano in risorse) grazie alla continua ironia con cui avvolge l'immagine filmata. Insomma lui è il primo a rendersi conto di questi limiti e per questo il gioco appare più accettabile, perché non viene preso sul serio.
Fin dall'inizio del film prevale un tono quasi comico, da satira. Ci si trova in uno stato fantasioso ma il riferimento è chiaro all'Europa Centrale dominata da Hitler. Il proprietario e gli inservienti dell'albergo dove inizia la storia sono ritratti in modo molto buffo, anche se appare bene l'arretratezza civile e culturale dell'ambiente. La satira non risparmia però gli Inglesi, anzi si accanisce su di loro colpendo pure i protagonisti della storia. Ci sono due turisti inglesi i quali non hanno altro in testa che il cricket: una vera fissazione che raggiunge livelli parossistici, arrivando persino a negare la verità pur di non tardare ad arrivare ad assistere alla partita. E' una satira ben precisa contro chi si dedica a interessi troppo particolari e dimentica cosa gli succede attorno a livello generale. C'è poi una coppia di amanti con lui che pensa solo alla carriera, un tipo debole, pauroso, specioso e "pacifista". Infine i tre protagonisti: una giovane ricca in procinto di fare un matrimonio di interesse, un bel giovane affascinante scapestrato appassionato di musica folk e un'anziana governante "very british" con il suo bravo thè di qualità speciale. Neanche loro non vengono risparmiati dall'ironia e dalla satira, che li rende però simpatici e umani.
All'improvviso però il film abbandona il clima da satira di costumi per entrare in campo psicologico/filosofico e avviare un crescendo di suspence, sorprese e colpi di scena che coinvolgono a fondo lo spettatore. In treno, la governante sparisce improvvisamente e tutti negano di averla vista. La giovane ragazza viene quasi convinta che è stata preda di disturbi nervosi o allucinazioni. Lo spettatore stesso viene colto da questo dubbio. Che ciò che è stato mostrato sia stato solo immaginazione? La ragazza e noi con lei non ci vogliamo credere. Ecco di nuovo il tema filosofico delle "apparenze" ingannatrici, tipico dei film di Hitchcock.
Infine viene fuori la trama politica. Siamo nel 1938 e in Inghilterra il dibattito è cruciale: come rispondere all'espansionismo e all'aggressività di Hitler? Hitchcock non si fa illusioni. La politica di Hitler è semplicemente aggressiva. Bisogna rispondere alla violenza con la violenza e non cedere. La fine che fa il "pacifista" è chiara in merito.
Hitchcock però non immaginava (né osava immaginare) quello che sarebbe successo da lì a pochi anni. Per questo il film può continuare a mantenersi su di un livello leggero e pure scherzoso come nel solito lieto fine. Tutto sommato un ottimo film, molto piacevole e ben recitato che non fa pesare quasi per niente l'essere stato girato quasi tutto in interni, tanto è abile e fantasiosa la tecnica di Hitchcock.

2 risposte al commento
Ultima risposta 27/09/2008 18.19.00
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Dick  @  09/07/2007 17:59:46
   8 / 10
Film del periodo inglese molto godibile.

Gruppo COLLABORATORI antoniuccio  @  17/10/2006 11:55:55
   10 / 10
Sir Michael Redgrave ha un faccino troppo intrigante in questo film e dona un tocco di classe che fa la differenza. Un film davvero imperdibile e senza tempo, ricco di personaggi caratteristici. I miei preferiti sono i due inglesi dediti solo al cricket.....

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  10/05/2006 18:54:40
   6 / 10
Non mi ha convinto del tutto, soprattutto la parte finale, con qualche situazione ai limiti del reale. Ora che ho visto questo film, sono ancora più convinto del 3,5 che ho messo a "Flighplan": è la stessa idea di questo film con la diversità del mezzo di trasporto: dal treno si passa all'aereo.

Crimson  @  13/03/2006 15:36:44
   8½ / 10
Strepitoso, il mio preferito dell'hitch inglese insieme a "il club dei 39". Numerosi colpi di genio, e spunta anche il bicchiere di brandy "maledetto", con relativo primo piano, prototipo della tazza di tè in "Notorius". Parte finale elettrizzante.
Un gran film da vedere assolutamente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  01/10/2004 17:01:22
   9 / 10
E' uno dei miei preferiti del periodo inglese di Hitchcock, forse il migliore.
Humor nero all'inglese, mistero e Suspance!

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  13/09/2004 11:15:52
   8 / 10
Tratto da un racconto di Ethel Lina White e seguito anche da un discreto remake ("Il mistero della signora scomparsa") è un film molto particolare.
Personaggi in stile "macchietta" a partire dalla protagonista, ironia inglese e suspence crescente fino allo splendido finale.

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/11/2004 17.11.23
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Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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