la societa' della neve regia di Juan Antonio Bayona Uruguay, Spagna 2023
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locandina del film LA SOCIETA' DELLA NEVE

Titolo Originale: LA SOCIEDAD DE LA NIEVE

RegiaJuan Antonio Bayona

InterpretiEsteban Bigliardi, Simon Hempe, Rafael Federman, Enzo Vogrincic, Juan Diego Eirea

Durata: h 2.24
NazionalitàUruguay, Spagna 2023
Generedrammatico
Al cinema prossimamente

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Trama del film La societa' della neve

Nel 1972, il volo 571 dell'aeronautica militare uruguaiana - noleggiato per portare una squadra di rugby in Cile - si schianta su un ghiacciaio nel cuore delle Ande. Solo 29 dei suoi 45 passeggeri sopravvivono allo schianto. Intrappolati in uno degli ambienti più inaccessibili e ostili del pianeta, sono costretti a ricorrere a misure estreme per sopravvivere.

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Voto Visitatori:   7,70 / 10 (30 voti)7,70Grafico
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Voti e commenti su La societa' della neve, 30 opinioni inserite

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DogDayAfternoon  @  17/11/2024 16:26:30
   6½ / 10
Sono molto affezionato ad "Alive", il film del 1992 che racconta questa incredibile storia, e il paragone mi sorge spontaneo. Secondo me questa versione di Bayona non regge il confronto sotto quasi tutti i punti di vista: "Alive", pur non eccellendo dal punto di vista tecnico, aveva una grande forza di coinvolgimento, cosa meno marcata in "La società della neve". Le poche divergenze di sceneggiatura sono poco utili, come ad esempio il preambolo iniziale che se fatto in maniera così superficiale non dà nulla in più, oppure i flashback troppo stucchevoli. Anche i tempi non sono gestiti benissimo, come detto prima non ho sentito lo stesso coinvolgimento, non so se perché alla fine la storia è identica (dato che entrambi i film sembra siano molto coerenti con quanto successo veramente) ma ho notato alcuni tempi morti. Mi aspettavo poi che il film di Bayona fosse più spettacolare dal punto di vista tecnico, è fatto bene ma non così eccezionale, una su tutte la scena dell'incidente. Infine mi è piaciuto di più il cast di "Alive", anche se gli attori emergenti spagnoli di questa pellicola non sono affatto male.

Alla fine risulta comunque un film interessante, ma il merito è soprattutto dell'impressionante storia che racconta.

sabel  @  24/10/2024 10:17:23
   10 / 10
Strepitoso e intenso, al limite della sopportazione. Senza ombra di dubbio uno dei miglior film della scorsa stagione.
Non si può non vedere almeno una volta!

Noodles71  @  17/10/2024 10:53:16
   7½ / 10
L'adattamento più riuscito del "Milagro de los Andes", l'incidente aereo del charter delle "Forze Aeree Uruguaiane" che trasportava 45 persone compresi 19 membri della squadra di rugby "'Old Christians Club" con familiari ed amici, avvenuto il 13 ottobre 1972. Trasposizione fedele dell'omonimo libro di Pablo Vierci che raccoglie le testimonianze dei sedici sopravvissuti al disastro, causato da un errore del pilota. Film diretto da Bayona in maniera molto cruda e realistica che inevitabilmente crea un forte senso di disagio ed angoscia per la sorte dei superstiti all'incidente che devono affrontare le condizioni proibitive delle temperature estreme e la fame che giorno dopo giorno li attanaglia sempre più. Nota la vicenda di come dovettero ricorrere al cannibalismo con i corpi di amici e parenti per sopravvivere. Un miracolo vero e proprio quello che i sopravvissuti riescono ad affrontare dopo 72 giorni in balia degli eventi e soprattutto il viaggio che intraprendono i due giovani "RobertoCanessa" e "Nando Parrado" per raggiungere una salvezza ritenuta quasi impossibile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  13/04/2024 12:11:13
   8 / 10
J. A. Bayona ha davvero centrato il segno e onorato i sopravvissuti sulle Ande realizzando questo gran film fedelissimo al libro e agli eventi successi.
Perfetta la scelta degli attori non professionisti e tutta la preparazione delle riprese (dal documentario di Netflix possiamo vedere l'impegno dei giovani, training psicologico e anche gli sbalorditivi materiali di scena), infatti lo schianto dell'aereo è da cardiopalma, e il senso di pietà è presente in tutto il film.
Poi è stato fortunamente corretto il difetto del precedente Alive con Ethan Hawke: il tempo dedicato anche ai 10 giorni di cammino.
Bello e consigliato dopo aver letto il libro.

TheLegend  @  26/03/2024 21:57:43
   7½ / 10
Incredibile storia vera, ben raccontata e messa in scena.

lo156  @  21/03/2024 18:33:57
   9 / 10
Un film di grandissimo impatto sia emotivo sia visivo. Bayona non mi ha mai colpito particolarmente, nessuno dei suoi precedenti film mi aveva fatto urlare, però stavolta ci azzecca proprio!
La società della neve è una rappresentazione della tragedia delle Ande che sfiora la perfezione. Personalmente lo trovo superiore ad Alive sotto ogni aspetto, dalla recitazione, ai dialoghi, all'atmosfera, alla musica etc… è molto più vivido, crudo, realistico ed emozionante. Non per nulla ha ricevuto una candidatura agli Oscar come miglior film internazionale. Oltre ad aver vinto ben 12 premi Goya, ossia gli Oscar spagnoli!

krystian  @  17/03/2024 08:31:06
   9 / 10
Avvincente e realistico, sembra proprio di essere lì coi ragazzi in quel incubo. Io dubito sarei riuscito a sopravvivere così tanto tempo, un po' per il freddo assurdo e un po' per la fame (non so se avrei avuto il coraggio di mangiare carne umana congelata cruda, il solo pensiero mi mette il voltastomaco).
Un ottimo lavoro di regia e recitazione. Merita sicuramente una visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  16/03/2024 16:26:31
   6½ / 10
Ogni volta che viene raccontata questa storia vera si rimane esterefatti dalla forza di volonta' che hanno avuto questi sopravvissuti. Un colpo al cuore assistere a valanghe, arti mozzati o a infinite montagne da scalare, non si vede l'ora che si arrivi alla fine sapendo che qualcuno se la cavera'.

Pero' devo anche ammettere che la storia è gia' stata raccontata e anche molto bene da Frank Marshall nel non troppo lontano 1992 e sinceramente non balzano agli occhi molte novita' narrative se non la voce fuori campo di uno dei protagonisti...

Anche il lavoro del cast l'ho trovato non ai livelli del precedente film.

Non posso togliere altro ad un film meritevole dell'attenzione di tutti quelli che non conoscano questa drammatica e meravigliosa storia.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  14/03/2024 12:45:31
   7 / 10
Bayona non è assolutamente il mio regista di riferimento, ma qua il compito lo fa molto bene.
Ho apprezzato moltissimo la sceneggiatura, innovativa e per niente banale

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER finalmente priva delle classiche netflixate buttate lì quando il produttore è Netflix. Molto bello anche a livello fotografico. Nessuno del cast regala l'interpretazione della vita, purtroppo, ma comunque tutti sono ben calati nel proprio ruolo e nessuno sfigura.
Mi è dispiaciuto che per alcune piccole disattenzioni facilmente ovviabili (tipo barbe e baffi perfetti dopo due mesi di isolamento nelle Ande) non sia riuscito a farmi coinvolgere fino in fondo, ma vabbeh, decisamente molte più luci che ombre.
E comunque storia semplicemente incredibile, se te la raccontassero non ci crederesti mai.

mark0  @  13/03/2024 18:11:20
   10 / 10
Questo non è un film, ma un incubo!
Se non fosse tratto da una storia vera direi che è inverosimile ed esagerato, invece è successo davvero.
Mi chiedo come siano potuti sopravvivere in quelle condizioni, è qualcosa di inimmaginabile.
Il film è incredibilmente avvincente, senza un momento di noia.
Le due ore e venti passano in un batter d'occhio e alla fine mi sono persino commosso.
Ottime le interpretazioni, la regia, il trucco e la messa in scena, tutto molto realistico.
Da non perdere!

stratoZ  @  09/03/2024 16:26:03
   7 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Discreto film di sopravvivenza tratto da una storia vera, non una novità per Bayona di cui avevo anche apprezzato The Impossible, torna al cinema dopo aver fatto il terzo capitolo di una saga che dal 2015 faccio finta non esista e lo fa con un risultato tutto sommato soddisfacente, non esente da difetti ma comunque efficace nel narrare la vicenda con una forte empatia e ricalcare la componente drammatica rispetto a quella nuda e cruda del film di sopravvivenza, poi il soggetto non sarà originalissimo, ne abbiamo visti in tutte le salse, dallo stesso "Alive" basato sulla stessa vicenda a situazioni simili in ambientazioni diverse, basti pensare a "Cast Away", "All is lost", "127 ore", "The way back" e andando anche in po' più lontano si possono inserire in questa lista anche film come "Gravity", "The Martian" o "Apollo 13", la cosa che accomuna tutti loro e quest'opera compresa è quella sensazione di dispersione nel nulla e la progressiva presa di consapevolezza che il tempo diventerà sempre più stringente, alcuni di questi film si concentrano proprio sulla tensione emotiva dettata dalla situazione estrema, altri, come quello in questione sulla carica drammatica, basata sullo shock che può provocare la tragedia, le implicazioni empatiche dei familiari e un senso di attaccamento ad ogni singolo carattere, "Society of the snow" prende la forma del dramma di sopravvivenza collettivo, non c'è l'uomo solo contro tutti, ci sono un manipolo di ragazzi che collaborano per riuscire a tornare a casa e alla tanto desiderata vita quotidiana, Bayona traspone tutto anche con una leggera patina e un buon lirismo, aumenta progressivamente la carica drammatica, crea dei dilemmi socioantropologici, come mostra la sofferta scelta di mangiare i compagni già morti per sopravvivere, riporta l'uomo ad uno stato brado ma rinuncia agli stereotipi filmici che spesso accomuna queste pellicole, facendo mantenere comunque una forte ragione e uno stato di collaborazione essenziale per la sopravvivenza.

È un buon lavoro, con una messa in scena di discreto livello e una gran bella ambientazione agorafobica nel bel mezzo delle Ande.

Goldust  @  01/03/2024 12:22:49
   7 / 10
Una storia incredibile raccontata in un film molto attento alle dinamiche personali dei ragazzi coinvolti, costretti ad arrivare al limite delle proprie possibilità psichiche e fisiche soprattutto pur di sopravvivere. Confezione ineccepibile, crescendo di pathos inevitabile man mano che il racconto si dipana ( io lo conoscevo solo a grandi linee quindi l'ho seguito con più trasporto verso le sorti degli sfortunati passeggeri ) ma anche un pò troppo lungo se consideriamo che non c'è tempo per familiarizzare con i protagonisti visto che l'incidente aereo arriva dopo 10 minuti dall'inizio.

Oskarsson88  @  29/02/2024 08:49:45
   7½ / 10
Storia incredibile ed estremamente tragica che mostra la capacità di sopravvivenza di un gruppo di sfortunati. Forse un po' lunghino ma immagino fosse anche per far sentire l'estenuante passare dei 72 giorni prima della salvezza pazzesca...

Thorondir  @  28/02/2024 18:43:21
   8 / 10
Scaraventati dal destino sulle Ande che dividono Argentina e Cile, un gruppo di passeggeri si unisce, risponde collettivamente ad un dramma in grado di individualizzare - tale la sua grandezza - le possibilità di risposta umana. È un grande insegnamento morale (e forse l'unica pecca del film) il sostrato ideologico del film di Bayona: per sopravvivere in una situazione disperata degli esseri umani si sono uniti, hanno collaborato, si sono aiutati fino al sacrificio eucaristico di loro stessi, fino al corpo che diventa sostentamento per i corpi altrui (un ridonare senso al cannibalismo che fa veramente pace con i troppi film che hanno banalizzato il tema). Un film, questo di Bayona, epico nella sua essenzialità umanista, moralistico ma fortunatamente non retorico, doloroso anche quando, come nel finale, si apre solo in apparenza un "happy ending" che invece è letteralmente sepolto sotto la neve delle Ande.

Febrisio  @  26/02/2024 11:48:26
   7½ / 10
Storia terrificante, purtroppo vera, ma ben raccontata e con la capacità di farti immergere nella vicenda. Durante la visione la mia unica domanda era come fosse possibile solo resistere a tanto freddo, già solo quello bastava, il resto inimmaginabile. Un bel tributo a queste giovani vittime.

antoeboli  @  25/02/2024 11:46:33
   9 / 10
Un film ispirato ad un libro, a sua volta basato su una vicenda veramente accaduta, diretta in maniera magistrale da Bayona. Questo La società sulla neve è una sorta di remake di Alive ma fatto decisamente molto meglio Sia per aver scelto con cura attori anche sconosciuti ma bravissimi che mostrano ogni emozione possibile, le loro paure dinanzi a ciò che sta accadendo sia proprio per la direzione registica che ci fa immergere nella vicenda fin dalle fasi di decollo del velivolo, come per fare amicizia tra lo spettatore e la squadra di Rugby.
Una storia di sopravvivenza di fronte al freddo piu estremo delle ande, in un periodo dove non esistevano smartphone e satelliti che potessero individuare delle persone scomparse.
Di fronte a pochi mezzi di sopravvivenza tenuti ostaggi della montagna per otlre due mesi, il film racconta anche di ragazzi legati a doppio filo con la fede cristiana e dove quest'ultima potrebbe trabbalare piu volte per via di scelte che andranno oltre la loro moralità.
Nota di merito va alla splendida colonna sonora di M.Giacchino, conosciuto principalmente per i suoi capolavori musicali in Up, Coco, o anche Inside out. italo americano capace di comporre note che ti entrano nell'anima come lo è anche questo film.
Splendido!!!

Wilding  @  25/02/2024 09:50:38
   7½ / 10
Film (e libri) su questa tristissima vicenda ne sono passati in quantità. Anche questo è ben fatto, di grande impatto e con un'eccellente regia. I personaggi sono poco descritti, qualche accenno iniziale e poi qua e là, e questo è forse l'unico difetto di un'ottima pellicola.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  19/02/2024 22:06:37
   7½ / 10
Rifare un film già rifatto e renderlo interessante non era facile.
Bayona riesce a regalarci un film davvero molto forte, crudo e di raro impatto emotivo, l'unico difetto è una scarsa caratterizzazione dei personaggi.
Se si fosse puntato maggiormente sulle vittime si sarebbe avuto un film ancora piu forte.

Ad ogni modo Garrone non penso avrà molte speranze contro questo film nella corsa agli OScar.

biagio82  @  04/02/2024 23:45:38
   6½ / 10
film ben diretto e ben scritto, che fa ben calare gli spettatori nella vicenda e fa ben empatizzare con i protagonisti di questa storia assurda ma incredibilmente vera.
il film convince sotto tutti i punti, location, regia attori, ma per mio puro gusto gli ho preferito il film del 1992, che riesce nello stesso intento pur con 20 minuti di meno nel minutaggio finale, quei 20 minuti di più qui li ho sentiti tutti purtroppo.
da vedere se non si sa nulla della vicenda.

7219415  @  04/02/2024 15:07:59
   7½ / 10
markos  @  29/01/2024 13:23:38
   7½ / 10
Avevo già visto Alive. Storia veramente assurda per queste persone sopravvissute.
Grande forza di volontà.

Junipher  @  28/01/2024 17:36:44
   7½ / 10
Forse un film eccessivamente dilatato ma ha il merito di trasmettere bene il senso di claustrofobia e angoscia che deriva da situazioni del genere... Particolarmente le notti, veri e propri "inferni di ghiaccio"

topsecret  @  14/01/2024 14:23:34
   7½ / 10
A distanza di oltre 30 anni da ALIVE-SOPRAVVISSUTI, e ancora prima con I SOPRAVVISSUTI DELLE ANDE (1976), si riporta al cinema la tragedia (o miracolo?) del disastro aereo delle Ande del 1972.
Un film carico di drammaticità e di emozioni sentitissime che un cast abile e una regia capace mettono in scena con bravura e partecipazione, rendendo la visione altamente toccante e di un certo spessore, non solo emozionale ma anche visivo.
Una durata che supera abbondantemente le 2 ore ma che non mina l'interesse e l'attenzione dello spettatore, che viene trasportato in un vortice impazzito di sentimenti tra la lotta per la sopravvivenza, la morte e la rinascita di persone, perlopiù giovanissimi, accomunate da un destino crudele.
Un bel film, da vedere e premiare con un buon voto.

Jumpy  @  12/01/2024 18:36:46
   8 / 10
Una durata impegnativa che non pesa affatto: il film è strutturato talmente bene che si segue fino alla fine senza assolutamente pesare.
Il cast è ben assortito e se la cavano tutti molto bene, nonostante la difficoltà dei ruoli. Era facile scadere nel drammone melodrammatico o ostentare dettagli ed effetti speciali tra l'horror e lo splatter, invece il tutto è gestito con grande stile, lasciando spazio al susseguirsi degli eventi ed alle sensazioni e spirito di gruppo dei protagonisti.
Il risultato finale è un lavoro che, anche se non originale (raccontando una storia vera) coinvolge fin dalle prime scene.

BlueBlaster  @  09/01/2024 16:17:08
   7½ / 10
Ottima rappresentazione di quella tragedia-miracolo che fu!
Tecnicamente ben realizzato ed altrettanto bene recitato...
Senza ostentare sui dettagli macabri (ma comunque rendendo abbastanza centrale il "discorso" cannibalismo) ne esce un survival movie drammatico che magnetizza l'attenzione dello spettatore ed incuriosisce nell'andare a riscoprire questa sotira di attaccamento alla VITA!
Assurdo ce l'abbiano fatta e molto di questo merito va a Fernando Parrado che non può essere chiamato altro che eroe.

Giorg1  @  08/01/2024 19:44:35
   7½ / 10
Era molto difficile fare un remake del meraviglioso "Alive - Sopravvissuti" ma devo dire che questo film si avvicina al livello dell'originale che resta comunque superiore per caratterizzazione dei personaggi principali e senso di drammaticità generale.

alberto1234  @  08/01/2024 12:14:44
   9 / 10
Non ho parole, film perfetto, non metto 10 perche' abbiamo mostri sacri tipo c'era una volta in America etc etc, ma il film merita, bello nella fotografia, recitazione, la lunghezza e' giusta per far capire cosa hanno provato quei ragazzi, credo che se non fossero stati giocatori di rugby avrebbero perso la vita.

Mauro@Lanari  @  08/01/2024 04:42:57
   5½ / 10
Il titolo è un'esplicita dichiarazione d'intenti: affrontare la tragedia globale di Caoslandia (https://www.google.com/search?&q=Caoslandia), metaforizzata da neve, ghiaccio, gelo, freddo, riacquisendo uno spirito di solidarietà, collettivamente, assieme agl'altri in un gioco di squadra a cui ci si potrebbe e dovrebbe allenare. In pochi anni o decenni s'è scivolati dal semplice al complicato e poi dal complesso al caotico, e sono state formulat'e divulgate altrettante teorie gestionali, ma ciò non equivale a trovare un senso alla tragedia, ancor meno a risolverla. Utile a Bonolis per una sua puntata (Roberto Canessa a "Il senso della vita", 30 marzo 2008: https://www.tvblog.it/post/ascolti-tv-i-dati-auditel-di-domenica-30-marzo-2008).

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  06/01/2024 22:22:14
   7 / 10
Che strana carriera Bayona, che alterna film eccellenti (The orphanage, Sette minuti dopo la mezzanotte) a immonde marchette hollywoodiane come il secondo Jurassic World.

In questo caso per fortuna siamo dalla parte degli ottimi film: il suo sguardo sul famoso disastro aereo delle Ande è emozionante e coinvolgente, molto più che in Alive - Sopravvissuti, e restituisce tutta l'ansia per la sorte dei passeggeri nonostante la fine sia nota. Ottima pellicola.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  07/10/2023 14:37:28
   8 / 10
Non è la prima volta che viene portato sullo schermo "il Miracolo delle Ande". 30 anni fa ci fu Alive-Sopravvissuti di Frank Marshall a portarlo su grande schermo e prima ancora da Cardona negli anno 70. La società della neve è certamente l'adattamento più riuscito. Un film dalla durata non indefferente, ma che non perchè un colpo riuscendo a miscelare gli aspetti puramente spettacolari con la resa dei personaggi, ciò che secondo me non era riuscito, per esempio, in The Impossible. Come hanno fatto dei ragazzi a sopravvivere in condizioni mostruose ed inospitali? La risposta è nella caratteristica intrinseca di questi ragazzi: essere una compagine di rugby. Lo spirito di squadra in tale contesto non serve a vincere la singola partita, ma è fondamentale a superare una partita en più importante: la sopravvivenza. Bayona non tralascia nulla in quest'opera molto corale dove ogni personaggio non primeggia sugli altri, dove i sentimenti e le scelte sofferte servono allo scopo prefissato sia pure accettando compromessi mostruosi perchè la fame, quella vera, non ci puoi ragionare. Nella partita più difficile della loro vita questi giovani dovranno operare delle scelte adatte ad uno scenario altrettanto estremo. Bayona non concede nulla sugli aspetti horror della vicenda, il cannibalismo, ma anzi mostrando pudore rispetti i suoi aspetti più truculenti. Un bellissimo film, forse il migliore di Bayona, anche del già riuscito Sette minuti dopo la mezzanotte.

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