lassu' qualcuno mi ama (1956)

Una parte di vita del pugile italo-americano Rocky Graziano, con in evidenza quella più turbolenta come delinquente e ovviamente quella gloriosa sportiva. Costruito intelligentemente dalla MGM basandosi sulla biografia ufficiale del campione di boxe, la storia bene o male è quella universale del perdente che si riscatta grazie all'unica cosa che sa fare e il pugilato è uno di quei sport che si addice molto a tale discorso, in generale la pellicola segue un tragitto sicuro e buonista, ma la fluida regia di Robert Wise, la splendida fotografia di Joseph Ruttenberg, un ritmo spedito (specialmente all'inizio) ma soprattutto la grandiosa interpretazione di un Paul Newman carico della lezione dell' Actors Studio, ne fanno un eccellente pellicola. Si prova veramente empatia per Graziano, ragazzo della strada irrequieto e violento ma con un suo codice d'onore, un po' mammone e attaccato ai suoi valori anche nei momenti più difficili (come quando non fa la spia malgrado l'infamata che gli fanno Frankie Peppo e soci); il lieto fine poi è puntellato da una malinconica vena realistica, con Rocky che prevede un futuro meno spumeggiante. Con musiche diverse sarebbe stato un capolavoro e la canzone di Perry Como è leggermente mielosa. Esordio cinematografico per Robert Loggia. 27° posto in classifica nella stagione cinematografica italiana 1956/57.

Vita del pugile Rocky Graziano, dalla della delinquenza da strada alla diserzione dall'esercito fino al raggiungimento del successo grazie al pugilato, unico modo per scaricare l'indole aggressiva rimanendo confinati nella legalità e rispettabilità.
Come film generale sulla boxe sta sicuramente sul podio, ma è un'opera che come le altre non rimane relegata sul solo piano sportivo, al contrario focalizza l'attenzione principale sull'ottima caratterizzazione del suo protagonista (un Paul Newman d'annata) ragazzo cresciuto nella miseria la quale situazione sociale e formazione che ne consegue non prevede una comunicazione con il resto del mondo che non sia quella dei pugni sempre in tasca; ma se circondato da persone che ti amano, che ti stanno vicino e che credono in te, non tutto il male vien per nuocere.

Tanti, non necessariamente su filmscoop, hanno azzardato ipotesi di plagio da parte di Stallone per il suo "Rocky" (uno addirittura è arrivato a dire "guardati Lassù Qualcuno mi Ama e hai visto Rocky); fermo restando che parliamo di due film distanti anni luce in quanto a realizzazione, tempi, ed intensità emozionali, smentisco subito dicendo che l'unica, l'unica cosa dalla quale Stallone potrebbe anche solo vagamente aver preso spunto è nelle dinamiche del primo appuntamento tra Newman e la Pierangeli quando camminano per strada, con lui burbero che esprime nervosamente i suoi pensieri guardando il pavimento mentre lei docile in silenzio gli va dietro.

Oggi risente un pò del peso degli anni e dell'ombra delle due opere più importanti venute dopo (il già menzionato capolavoro del cinema "Rocky" e "Toro Scatenato") ma rimane comunque un classicone che di smalto e bellezza ne ha ancora da vendere.

I più accorti difficilmente mancheranno il giovane volto di Steve Mcqueen tra i membri della banda del protagonista.

Visione a mio parere imprescindibile non solo per gli amanti dei film sulla boxe, ma per gli amanti del cinema in generale.

Prima parte che forse pecca un po' per un'eccessiva caratterizzazione violenta di Rocky Graziano, dove i suoi comportamenti sembrano tutti un po' troppo esagerati. Il vero punto di svolta è la storia d'amore con Norma, a cui Stallone deve un piccolo debito di riconoscenza per la sua Adriana: ho trovato molto simile il carattere delle due donne, soprattutto per come ad un certo punto riescano ad esternare la loro forza per spronare il loro uomo racchiusa in una scorza di timidezza.

Eccellente il cast, non solo per Paul Newman ma anche per la bravissima Pier Angeli e Sal Mineo, accomunati da una tragica fine.

I combattimenti non eccellono, ma grazie alla forza della già menzionata storia d'amore e a dei dialoghi molto belli e talvolta divertenti, il film può tranquillamente annoverarsi tra le pietre miliari del cinema e fonte di ispirazione per molti film sulla boxe ("Toro scatenato" su tutti).

Dopo l' esordio con "Il calice di fuoco", pellicola da come ho letto sul Mereghetti di cui Newman si scusò con un messaggio TV (!), il famoso esplode in questo che è secondo me uno dei migliori film sportivi e pugilistici. Storia di maturità e crescita attraverso lo sport raccontata in maniera secca e affatto melensa. Molto bella la sequenza in cui

SPOILER
Anche questo purtroppo gira in versione colorizzata!
Piccola parte all' inizio per Steve McQueen.

Divertente commovente e ben realizzato

Bellissimo film d'epoca che ha ispirato la serie di "Rocky" e "Toro scatenato". Newman eccelle in una parte non facile. Da vedere.

Buona ricostruzione delle alterne fortune del boxer Rocky Graziano, da scapestrato ladruncolo di periferia a campione mondiale dei pesi medi. Wise insiste un pò troppo sul lato melodrammatico della vicenda, in particolare nei rapporti tra Barbella/Graziano ed i genitori e per questo qualche passaggio può sembrare stucchevole. E' la più classica storia di redenzione confezionata nel più classico stile hollywodiano di facile presa sul pubblico che, a parte qualche incongruenza trascurabile

SPOILER
centra in pieno il bersaglio.

Celebre film sulla vita del pugile Rocky Graziano, dall'adolescenza turbolenta alle prime vittorie sul ring fino alle difficoltà giuridiche e personali che fu costretto a fronteggiare.
Wise non cerca lo spettacolone di grana grossa e riesce ad offrire un ritratto intenso ed umano di un uomo dalle mille contraddizioni, riuscendo a raggiungere vette di climax drammatico di notevole efficacia.
Bravissimo il giovane Newman (purtroppo svilito dal doppiaggio italiano che attribuisce ai personaggi risibili flessioni dialettali) così come la bellissima e sfortunata Annamaria Pierangeli.
Un cult movie da rivedere per apprezzare uno stile cinematografico che fece scuola.

Lo stile è quello classico del melodramma americano apprezzato dalle folle, un po’ addolcito e con qualche eccessivo slancio romantico. Nonostante questo Wise riesce a fare quello per cui era più portato, e cioè tirar fuori l’umanità dei suoi personaggi attraverso una bella quanto semplice storia di redenzione personale. In questo senso, oltre al ritratto del protagonista, sono apprezzabili anche la particolare attenzione ai ruoli femminili e la buona ricostruzione ambientale. Newman ancora acerbo ma convincente, già rende l’idea dei suoi personaggi futuri, anche se il ruolo di un italo-americano non è che gli calzi proprio a pennello (anche il doppiaggio italiano non mi pare aiuti molto); incantevole la Pier Angeli. Sempre sulla boxe Wise ha girato un altro film precedente a questo ma per certi versi migliore e assolutamente da riscoprire: “Stasera ho vinto anch’io”.

Datatissimo film con Paul Newman.
Lassù qualcuno mi ama, storia del pugile Rocky Graziano, è una pellicola che non regge il peso degli anni trascorsi, risultando estremamente forzato e banale nello svolgimento, fino al brutto, banale e prevedibilissimo lieto fine.

Film sulla boxe interpretato dal solito ribelle Newman!
Storia di redenzione dove il protagonista sa fare una sola cosa nella vita...fare a pugni,fare a pugni con la vita!
E' l'ennesima storia di boxe che sembra voler dimostrare le difficolta' che ci sono dietro chi affronta questo sport!
Il rapporto con il padre è ricostruito con grande precisione e sentimento...forse la cosa migliore!
Le scene sul ring,invece,sono poco reali...

Film sulla boxe di Wise che racconta la storia di Rocky Graziano, di come divenne il campione che tutti ricordano. Paul Newman è straordinariamente bravo e coinvolgente ( è doppiato pure in siciliano! ), molte sequenze davvero ben fatte. Vengono dipinte le strade di New York violente e ribelli, un ambiente perfetto per un uomo come Rocco Barbella. Forse il resto del cast poteva essere migliore, ma va bene così.

Magnifico !!! Paul Newman è vivo, grazie a delle interpretazioni come questa che ci ha lasciato. Memorabile.
La storia di Rocky Graziano raccontata nel '56 da Robert Wise è un prodotto di notevole spessore che oggi possiamo rivisitarlo con molto ma molto piacere. Il bianco e nero tipico anni '50 accompagnato da una fotografia eccellente, ottima regia. Girato più di mezzo secolo fa ne risente qualcosa tecnicamente parlando come per esempio l'introspezione dei personaggi più "spinta" per dire, ritmo frenetico delle azioni (passaggio da una scena all'altra), senso del tempo. E che nel film vengono inserite troppe informazioni ma che poi non danno spazio ai dettagli, sbrigativo in certi momenti.
Mi è piaciuto perchè ho una certa passione/ossessione per l'America anni '50-'60. Il bianco e nero ... e poi il vecchio Hollywood.
Merita di esser visto.

SPLENDIDO Paul Newman, anche se mette molta nostalgia vedere un film così: un film che non ha effetti speciali,che gioca sull'atmosfera sulla forza di rinascere senza ipocrisie e esaltazioni all'estremo.
Vedere Paul che non c'è più(purtroppo per il cinema e per tutti quelli che amano il vero spettacolo)mi ha fatto provare molta tristezza.

GRAZIE PAUL; DI TUTTO.

Paul Newman perfetto nella parte di un figlio di immigrati italiani destinato a diventare il campione dei pesi medi. Un classico da riscoprire, non soltanto per gli amanti della boxe.

Una delle fonti di ispirazione di Scorsese per il suo Toro Scatenato. La violenza della strada, la difficile risalita verso le cime del successo e del proprio riscatto per Rocky Graziano, contrariamente al Jack La Motta di Scorsese. Bellissima la fotografia in bianco e nero e magnifica l'interpretazione di Paul Newman. Uno dei migliori film sulla boxe mai fatti.

personalmente trovo questa trasposizione della vita di graziano un po' fiacca, forse perchè gli eventi e la sua scalata al successo vengono presentati non come il frutto di un costante lavoro, sudore e fatica ma quasi come il dono di chi veglia su graziano da lassù.
La regia è bella, pulita, con belle inquadrature e fotografia.

Anche se datato è un film bellissimo. Newman superlativo. Peccato solo che il dvd costi una cifra . .

Uno dei migliori film sulla boxe (penso solo Toro scatenato possa stare allo stesso livello) coronato da una grande performance di Newman nel ruolo di un mezzo bandito che si riscatta grazie allo sport. Ottimo il profilo psicologico di Rocky e molto profondo anche il modo in cui è descritto il rapporto con il padre frustrato, che vede nei successi del figlio la possibilità di rivincita nella vita che lui non ha avuto.
Mi ha fatto troppo ridere quando l'allenatore gli dice che Rocky è l'italiano più famoso al mondo dopo Michelangelo e Frank Sinatra!!

...questi film meritano il massimo...

L'escalation di Rocky Graziano è raccontata da Wise con indubbia efficacia stilistica e psicologica: le difficoltà della vita, la cosiddetta "cattiva strada" implodono sia nel personaggio di Newman (da allora in poi, particolarmente "propenso" a interpretare ruoli di "ribelle" motivato dalla ragione...) sia nell'identificazione dello spettatore con il protagonista: è chiaro che - davanti a una prima parte dove tutto sembra precipitare - noi guardiamo al futuro di quest'uomo con una certa ansietà, senza poterne cogliere le improbabili vie del successo nei ring.
Discutibile invece la scelta del regista di passare dalla commedia al dramma, che non evita qualche compiacimento di maniera (Rocky che torna a casa dai figlioletti con la faccia coperta di pugni...).
Ottima interpretazione di Newman e straordinariamente bella la Pier Angeli, attrice e donna sfortunata che nella vita ha incontrato piu' "pugni in faccia" del suo consorte nel film

La vera storia di Rocky raccontata in maniera straordinaria ed interpetata da un Paul Newman perfetto.