14 agosto. Nella grande stazione ferroviaria una donna va sola tra tanta gente. Va in fondo a un binario. Perduta nel proprio scontento si siede su una panchina. Ha circa sessant'anni i capelli di un rosso cupo perfettamente tinti e pettinati e un vestito un po' elegante, un po' troppo caldo, un po' troppo fuori moda. Vicino a lei un carrellino della spesa. Vuoto. La donna si chiama Maria Celeste e si sta mettendo sulla lingua delle gocce di Serenase. Fatto. Ora dorme seduta sulla panchina. Quando una mano la scuote e una ragazzetta le mette tra le braccia un bambinetto di circa 10 mesi e scappa via correndo...
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