life and death of a porno gang regia di Mladen Djordjevic Serbia 2009
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life and death of a porno gang (2009)

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locandina del film LIFE AND DEATH OF A PORNO GANG

Titolo Originale: LIFE AND DEATH OF A PORNO GANG

RegiaMladen Djordjevic

InterpretiMihajlo Jovanovic, Ana Acimovic, Predrag Damnjanovic

Durata: h 1.30
NazionalitàSerbia 2009
Generehorror
Al cinema nel Luglio 2009

•  Altri film di Mladen Djordjevic

Trama del film Life and death of a porno gang

Nella realtà in divenire della ex-Jugoslavia Marko è un giovane regista costretto al porno dopo aver visto prendere a calci le sue velleità artistiche dalla spietata concretezza del mercato. Proprio partendo dal porno, nasce l’idea di un cinema-teatro sperimentale da portare in giro per la Serbia. Marko recluta allora un manipolo di avanzi umani e parte all’avventura. Sulle sue tracce c’è però un ex collega, che ha sguinzagliato l’inquietante fratello sbirro per vili questioni di denaro. Affamata, braccata e senza un soldo, la compagnia accetta di girare degli snuff movies per conto di un committente tedesco, che procura le vittime scegliendole tra chi non ha più niente da perdere o è pronto all’estremo sacrificio pur di garantire un futuro migliore alla propria famiglia. Un tale diabolico patto non può che portare tutti ad una rapida e inarrestabile discesa all’inferno.

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Voto Visitatori:   7,35 / 10 (20 voti)7,35Grafico
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Voti e commenti su Life and death of a porno gang, 20 opinioni inserite

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TheLegend  @  02/08/2023 01:15:35
   6 / 10
Apprezzo molto i film capaci di osare, provocatori e sopra le righe.
Nonostante tutto mi aspettavo qualcosa di più da questo film.

BenRichard  @  13/05/2018 04:21:24
   7 / 10
Giusto un anno prima di "A Serbian Film" c'era questo "The Life and Death of A Porno Gang". Ancora una volta i serbi dimostrano che se devono raccontare una storia malata lo fanno senza scrupoli mettendoti di fronte scene che tendono seriamente a disgustare e non per finta. I due film in realtà hanno ben poco in comune se non il Paese di produzione e il livello di crudezza delle immagini mostrate.
Lo stile amatoriale della pellicola rende la visione come una sorta di mockumentary a sfondo pornografico per denunciare ed esprimere la rabbia e la frustrazione nei confronti di una società completamente segnata dagli avvenimenti drammatici accaduti in Patria.
Il film è una vera e propria discesa nell'inferno e come detto in precedenza che non si pone il problema a mostrare scene decisamente spinte ed immorali, spesso bizzarre, fino al raggiungimento dello snuff-movie che metterà a dura prova il livello di sopportabilità dello spettatore con scene sanguinose che anche grazie allo stile amatoriale risultano essere molto realistiche.
Brevemente, un film assai malato consigliabile solo agli stomaci forti e da quelli che non si ritengano facilmente suscettibili alle impurità.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  15/04/2015 13:03:06
   7½ / 10
Parte alla grandissima, prosegue molto bene, diventa affrettato nella triste parte finale. Molto originale comunque. Consigliato.

alex94  @  26/12/2014 11:55:06
   8 / 10
Buon film serbo diretto da Mladen Djordjevic nel 2009.
La trama piuttosto grottesca in alcuni momenti e abbastanza disturbante in altri è molto coinvolgente ed interessante,e si fa seguire senza annoiare praticamente mai fino ad un finale semplicemente perfetto.
Ottima anche la regia e la recitazione.
Un film molto particolare che merita sicuramente una visione,assolutamente consigliato.

antoeboli  @  25/11/2014 01:23:11
   8 / 10
Film low budget , girato come meglio si poteva e con una sceneggiatura forte ,che da emozioni forti solo dopo la metà del film .
Sembra un classico prodotto che non vuol dar nulla di nuovo, ma ben presto cambiano i toni della pellicola , cambiano i ritmi e anche il carattere dei protagonisti presenti .
Senza spoilerarvi vi dico che tecnicamente è girato molto bene , seppur nelle fasi iniziali forse complice attrezzatura non adatta , sembra esserci quel classico tremolio di macchina da presa .Un livello di regia che va arricchendosi col passare dei minuti e solo in rari casi non mi è piaciuto come inquadrature .
Djordevic è riuscito a confezionare un tipo di cinema erotico che va oltre agli sbudellamenti , ma mette dentro questioni politico e sociali di una serbia post conflittuale .
La recitazione è veramente magnifica e riuscirete a innamorarvi di più di un personaggio , perchè ognuno ha diverse sfaccettature e modi di fare , e il tutto scorre veramente in maniera fluida.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  23/08/2014 12:37:33
   8 / 10
La guerra nella ex Jugoslavia lascia dietro di sé strascichi drammatici e The Life and Death of a Porno Gang offre su un piano simbolico l'orrore che si annida dentro un'intera nazione. Diretto con uno stile volutamente amatoriale, la pellicola non ci risparmia nulla anche se non c'è nulla di compiaciuto. Viene descritta la morte morale ed artistica di un giovane filmaker e della sua banda di emerginati, al servizio delle pulsioni perverse di committenti nascosti ad esibire i sensi di colpa di un intero popolo martoriato dal conflitto. Il film di Djordjevic è apertamente più politico di A serbian film: location squallide e sporche sono il teatro tragico dove non solo vengono esibite le morti di improvvisati attori che rinuciano alla vita, ma la discesa all'inferno di un gruppo di emerginati che non avranno più alcuna speranza di riscatto. E' una pellicola dura, pervasa da un nichilismo palpabile in tutte le sue sequenze. Un viaggio senza ritorno e senza speranza.

gianni1969  @  15/04/2013 16:49:14
   8 / 10
davvero sporco questo film serbo,con scene molto forti ed esplicite,un duro attacco al sistena politico e quello che la guerra si e' trascinata dietro. molto duro,non per tutti,consigliato a chi non si impressiona troppo

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  20/07/2012 11:05:59
   8 / 10
La deriva di una nazione è racchiusa in quel pullmino variopinto che tra porno e teatro sperimentale diffonde per i villaggi più sperduti della Serbia il proprio libertario verbo.A viaggiare su di esso un gruppo di freaks da non intendersi come quelli del capolavoro di Tod Browning,bensì più vicini alla singolarità per via di una fervida attitudine punk in stile John Waters.Sono i figli pervertiti dello sfacelo prodotto dalla tirannia di Milosevic che pur deposto continua ad incombere,con i rigurgiti del suo deplorevole operato pronti a detonare in un paese ancora sotto shock.Sotto le ceneri della devastazione cova ancora la furia per ciò che è stato,i giovani sono prede facilmente abbindolabili come il volenteroso Marko, da aspirante regista di fantasy e horror a mestierante per improbabili filmetti porno,poi risoluto nel tentare astruse vie artistiche e quindi, perseguitato e affamato con il suo circo hardcore,servo a sua volta di un sistema vizioso che lo indirizzerà sulla via senza ritorno degli snuff-movie.
L'atmosfera è quella comune a molte pellicole balcaniche con una storia sempre esuberante nel ritmo e nella forma,con una tendenza ammirevole nel saltellare tra giocosità grottesca e nichilismo più profondo.La capacità di cambiare registro nel giro di poche sequenze è sbalorditiva,anche se il declino fatale viene gestito procedendo per gradi affinando l'umanità di personaggi che da pittoreschi evolvono in maschere tragiche di una rappresentazione forse a volte compiaciuta, che utilizza l'oscenità per riferire in modo energico il totale imbarbarimento.E mentre il mondo segue la tragedia delle Torri Gemelle il colorato gruppetto medita solo su stesso durante la breve permanenza in un monastero ortodosso,immagine di una nazione incurante che può solo preoccuparsi dei propri problemi.Ci sono sequenze splatter ed esplosioni di violenza feroci,di porno invece pochino,le scene di sesso non sono mai troppo esplicite e sono spesso virate in farsa.
Disumano e sporco "The life and death of a porno gang" è soprattutto un film politico,in cui gli aspetti traumatizzanti servono per rimarcare con forza l'annientamento morale di un popolo senza più punti di riferimento e talmente assuefatto alla morte da non averne più timore.

Invia una mail all'autore del commento ziokartella  @  02/01/2012 11:39:23
   9 / 10
Ci sarebbe da parlare e scrivere per ore di questo film....un gioiello imperdibile.

DarkRareMirko  @  03/12/2011 22:33:39
   9 / 10
Altra piccolo grande gioiello dell'underground serbo, anch'esso incentrato, come il precedente A serbian film, su pornografia e snuff movies.

Qui però c'è molta più amatorialità, una regia meno curata, poche scene violente (e qualcuna, seppur velocissima, anche hardcore) ed il tutto è votato ad un approccio più intimista, silenzioso e riflessivo.

Davvero un'opera interessante, ricca di sorpresa, con parti e personaggi che prima appaiono in un modo, poi in un altro, in modo e stili totalmente inaspettati.

Lo stile mockumentary però a dirla tutta non sempre è coerente, visto che si inizia in modo Blair witch per poi finire quasi come in un film normale; tale aspetto poteva insomma venire più curato.

Comunque un maturissimo ed intensissimo filmone, w il cinema serbo.

Lo snuff qui, da mito malato, passa a simboleggiare il degrado della società serba post-Milosevic.

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Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  09/09/2011 12:34:38
   8 / 10
Mah, non mi capacito davvero su come si possa dare 1 insufficienza a sto film !
I paragoni con serbian film si limitano soltanto alla nazionalita' del film e alla tematica snuff, perche' x il resto i film sono totalmente diversi su ogni livello, su tutti quello dello shock .
Life and death of a porno gang è decisamente + ''morbido '' da approcciare e le scene disturbanti ( quasi tutte di matrice hard-core) sono comunque accompagnate da 1 pregnante ironia di fondo che rende il film grottesco x i primi 40 minuti buoni. Dopodiche' si ha una brusca inversione di tendenza e il film assume toni cupi e disperati : l'allegra combriccola del porno si trasformera' da ingenui artisti indipendenti vogliosi di far conoscere al mondo la propria arte ad assassini incalliti pronti a tutto pur di racimolare i soldi necessari alla loro sopravvivenza....il tutto ovviamente segnera' indelebilmente la psiche dei personaggi e li portera' all inevitabile distruzione...
Detto questo, il film è davvero bello, x lunghi tratti mi ha ricordato il capolavoro belga Ex drummer ( situazioni comiche,personaggi freaks tra i quali parecchi omosessuali, violenza, atmosfere cupe e sporche) ma mentre il film di koen mortier parte forte e si mantiene teso e avvincente fino alla fine ( superba e inaspettata) , l'0pera di djordjevic ha un finale troppo telefonato e per certi versi ''buonista'' che secondo me stona un po' con l'andazzo del film.
Comunque il panorama underground serbo è davvero una miniera di gemme davvero notevole e va tenuto sicuramente d'occhio

CyberDave  @  30/05/2011 23:12:39
   7 / 10
Dopo aver visto "A Serbian film" (e averlo bocciato) mi dissi che non avrei visto questo Porno gang.
Invece col tempo ho deciso di provare a dargli fiducia, ed ho fatto veramente bene, nettamente meglio in tutto, l'inizio certo ti fà capire subito di quanto sia artigianale e amatoriale.
Ma più và avanti e più mi ha colpito in positivo, una storia drammatica molto più che horror o estrema, certo le scene crude e violente non mancano ma sono scene che hanno un senso.
Infatti i protagonisti sono tutti ragazzi che non hanno niente e dalla vita non si aspettano nulla e decidono di rivoluzionare la Serbia con il loro "teatro porno".
Piano piano le cose peggiorano finchè arriva la proposta di tale Franz di girare degli snuff movie e la prospettiva di fare un sacco di soldi.
I protagonisti di questi film sono dei condannati a morte dalla vita che quindi si prestano a girare per far quanto meno guadagnare soldi alle loro famiglie.
Il bello di questo film sta nel fatto che le scene "snuff" (comunque tra le più vere e crude che abbia mai visto) occupano il 20% del film, il resto è il confronto tra di loro, le insicurezze che via via prendono piede, chi non è sicuro di quel che succederà e chi invece non ha paura.
La parte drammatica del film supera quella hard e quella horror delle uccisioni snuff, questo mi ha fatto apprezzare il film molto ma molto più di quanto abbia fatto "A Serbian Film" che invece mi è sembrato abbia solo voluto colpire lo spettatore con scene crude e violente messe li a casaccio.
Ovviamente alcune scene un pò cosi cosi non mancano (Ogni tanto qualche orgia a csao) e anche la mano artigianale della pellicola non tarda a manifestarsi ma questo è un film che colpisce e da gustarsi dall'inizio alla fine. Solo per chi è pronto a tutto nel vedere un film ed ha lo stomaco forte.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  14/05/2011 11:19:55
   8 / 10
Un vero amante del Cinema underground non dirà mai "ho visto il film più malsano di sempre"; pochi giorni dopo gli apparirà davanti uno ancora più shockante. "Vita e morte di una porno gang" infatti è PER IL MOMENTO l'opera più malata e controversa che abbia mai visto. Non c'è quasi nulla di simile, lo si può forse atavicamente paragonare al "fratello" "A serbian film", ma secondo me questo è migliore in tutti i sensi. E' un gran film, un film che ha saputo assemblare violenza e commozione in modo impeccabile. Per guardarlo bisogna comunque fare l'approccio giusto: innanzitutto non c'è l'ombra di ripugnanza fine a sé stessa, neanche una goccia di sangue fuori posto, ma è tutto al servizio di una trama particolarmente umiliante e triste. Insomma, questo regista serbo ha le palle in tutti i sensi, ha girato un film coraggiosissimo, forte e giusto nei temi, non si può che annuire. Azzeccato lo stile di ripresa, gli attori scelti scrupolosamente, alcuni dialoghi bellissimi, e soprattutto, trucchi efficientissimi!
E' crudissimo, ma una visione si dovrebbe dargliela. Mi ha colpito molto, non lo nego, e lo dico positivamente. Gli auguro che non cada mai nell'oblio, ma che venga invece ricordato meritatamente come un cult. Nelle sale però scordatelo.

Cannibal Bunny  @  26/04/2011 10:31:15
   7 / 10
Beh, un'altro bel pugno nello stomaco dalla Serbia, anche se stavolta non a causa delle scene shock, che comunque non mancano.
E' tipo A Serbian Film? No. Gli unici motivi per i quali i due titoli si possono accostare tra loro sono (oltre la provenienza) la pesante componente di sesso (qui forse maggiore ed esplicito) e la violenza (ridotta e con effetti decisamente più amatoriali). Manca del tutto la cura estetica per regia e fotografia che caratteriazzava il film di Spasojević, in favore di un amatoriale (voluto, con nulla a che fare con mockumentary e simili) che ben si appresa a narrare le vicende di questa gang che in un certo senso mi ricorda quella del primo John Waters (citato nella prima sequenza con un poster di Pink Flamingos affisso alla parete alle spalle del protagonista) per via della bizzarria dei suoi componenti.
La storia comincia con questo aspirante regista che si vede "costretto" ad entrare nel mondo del porno dato che le sue aspirazioni vengono via via smorzate da una sequela di porte sbattutegli in faccia. Ciò non gli impedisce di girare comunque storie originali e visionarie, ma questo non piace affatto al produttore, che vuole unicamente gente che scopa senza inutili vellità artistiche. I rapporti tra i due vanno sempre peggio, tanto che il produttore e suo fratello (un poliziotto) lo riempono di botte a causa di alcuni pagamenti arretrati che non sono stati ancora saldati, e da qui comincia la vera storia, con questo gruppo di persone che si mette in viaggio per le campagne con il loro porno cabaret che unisce sesso e teatro. Le reazioni della gente del posto le potete immaginare, e vengono cacciati da un paese dopo l'altro. Non ho intenzione di rovinarvi la visione, quindi con la trama mi fermo qui, dove le cose andranno di male in peggio.

Allora, il film è ben fatto (seppur nel suo stile amatoriale - ma non troppo), e la storia la si segue con piacere non sapendo come andrà a finire. La sua forza non risiede nelle scene cattive e spinte, che passano da un breve accenno di zoofilia a stupri a omicidi, bensì nei personaggi e sulle loro reazioni ai fatti che li vedono in un modo o nell'altro protagonisti.
Parte come un inno alla libertà d'espressione, alla creatività, alla sessualità, proprio come nella summer of love, finendo all'interno di un inferno che trasforma la vicenda in un crudele dramma apparentemente senza via d'uscita.
Un film davvero bello che mi sento di consigliare.

baskettaro00  @  22/04/2011 14:15:43
   6½ / 10
Quoto in toto il commento che mi precede, un film malsano e malato come pochi, che per certi versi può ricordare" a serbian movie".
La trama vede una serie di personaggi che trascorrono un'esistenza turbolenta e violenta essere ingaggiati da un regista per esortarli a prendere parte a un teatro porno..promuovendo questa iniziativa percorreranno il paese cercando di scoprire loro stessi e degenerando man mano che il viaggio prosegue..fino ad incontrare un regista che propone al gruppo di girare snuff-movie.
L'atmosfera che si respira è opprimente, e molto scene sono parecchio crude(le varie persone che si auto-torturano, per esempio)e difficili da sopportare.
Un aggettivo adatto per il film è"squallido", ma non nel senso che il film è brutto, ma per i personaggi, le situazioni e le ambientazioni.
Mi è piaciuta molto l'interpretazione del personaggio principale, mi pare si chiamasse Mirko.
Non per tutti ma un film coraggioso, da vedere a mio avviso.

pinhead88  @  17/04/2011 13:21:56
   7 / 10
Libertà e amore o semplicemente l'abisso? Un po' tutte e due le cose. A differenza di 'A serbian film' dove la pornografia pura si poneva esclusivamente come male assoluto e distruzione di tutto ciò che è umanità, qui c'è sia l'Eros che il Thanatos, ma l'Eros non è solo perversione o amplessi espliciti, qui c'è anche amore, amicizia e tenerezza tra i vari protagonisti. Un film che secondo me può essere interpretato in diversi modi. Non solo come ultimo film più shokkante e malato dell'ultimo anno o roba simile, ma è un film che secondo me mira molto più in alto. Scarti della società, reietti, falliti, eroinomani, ermafroditi, malati di aids e chi più ne ha più ne metta ritrovarsi insieme per (soprav)vivere. Avanzi umani con ambizioni e amore, ma anche con le loro debolezze. Cederanno infatti alla tentazione di un mondo corrotto e malsano sprofondando così nella follia, ma con un gesto estremo di redenzione alla fine. Quella dei protagonisti è semplicemente umanità, seppur incorniciata da un teatrino squallido e orribile, ma ciò che viene offerto loro da una persona in apparenza 'normale' si rivelerà la famigerata mela del serpente. Un tema tutto tranne che grottesco, ma reale e sentito.
Uno dei film più lugubri mai visti.

sweetyy  @  10/04/2011 03:10:18
   1½ / 10
L'ho trovato inutile,brutto e addirittura noioso e ripetitivo.

lupin 3  @  09/04/2011 02:17:04
   6 / 10
Niente di che... appena sufficiente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  01/04/2011 15:10:40
   10 / 10
secondo me questo film è quasi un capolavoro, in grado di esplorare tutto lo spettro delle emozioni umane.
è un inno alla libertà creativa e sessuale sincero e spontaneo, che ho paura alcune persone non coglieranno, puntando il loro dito inquisitore alle scene shockanti e fermando lì la loro indagine.
poetico ed allo stesso tempo cinico, sognante ed infettato delle più sordide pulsioni: signori, ecco a voi il nuovo sweet movie.

6 risposte al commento
Ultima risposta 04/04/2011 12.03.03
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Xavier666  @  20/02/2011 18:32:20
   7½ / 10
Un film orribile.
Life and death of a porno gang racconta una discesa negli inferi nella provincia balcanica, nei malsani meandri della follia e del terrore della Serbia post Milosevic di una banda di improvvisati porno attori in cerca di una prospettiva diversa del cinema porno. Mai vista tanta crudeltà e tanto squallore in un film.
Ma d'altra parte me l'aspettavo, il cinema serbo è un mix sensazionale di crudeltà e creatività.
Un film crudele che farebbe impallidire Deodato e Caligari, in due occasioni ho dovuto smettere la visione.

2 risposte al commento
Ultima risposta 11/03/2011 23.04.14
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