Noto, negli ambienti della "mala", come "l'Insolente", Emmanuel evade dal carcere. Con l'aiuto di un amico, Marco, gestore di un misero bar, e di alcuni malfattori di second'ordine, organizza - per vendetta - una truffa ai danni di Miral (proprietario di un club, "L'Hippodrome", mezzo bisca e mezzo bordello) e dei suoi due soci René "le Basset" e Dargnac: smercia loro, cioè, per trecento milioni di franchi, una tonnellata di falso oro, frutto di un'altrettanto falsa rapina inscenata d'accordo coi suoi complici. S'accorge, però, d'essere stato a sua volta giocato da Miral, che gli ha appioppato denaro falso.
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L'INSOLENTE - IL PIU' CRUDELE TRA QUELLI DELLA MALA
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