liquirizia (1979)

Il migliore film di Samperi. avvalendosi di un cast di attori italiani di tutto rispetto, tanto che molti di loro faranno la storia del nostro cinema, gira una commedia goliardica molto divertente. Il mondo della scuola è tema molto intrigante e spesso trattato cinematograficamente, ma qui lo si fa soprattutto visto dalla parte degli studenti e con tocco leggero, in chiave comico-farsesca.Il dualismo tra studenti del tecnico, materialisti e pratici e quelli del classico impegnati e sognatori è veramente esilarante.
Da vedere

La prima parte ricorda un po' pellicole come quelle interpretate da Banfi e Vitali, senza però gli intermezzi erotici, mentre nella seconda parte, con la messa in scena dello spettacolo, la commedia di Samperi assume i contorni di un musical scalcinato in cui si mescolano momenti di alta goliardia ad altri più volgarotti che raggiungono la vetta con le canzonette "merdòse", tanto osannate dal pubblico del teatro. Nel caos più totale della parte conclusiva si alternano tanti personaggi noti e meno noti: da Cannavale a Teocoli, da Magalli alla Bouchet, da Christian De Sica a Carmen Russo, tutti sotto la guida di Samperi assistito alla regia da Susanna Tamaro.
Una commedia tutto sommato guardabile che propone alcuni spunti divertenti e degni di nota che vanno presi per quello che sono e cioè puro e semplice passatempo.

Un Samperi meno erotico del solito, anche se una certa volgarità (intellettuale e non) tipica del suo cinema ad ogni modo rimane.

Buon cast (c'è anche Teocoli), situazioni pretestuose, buon ritratto d'Italia.

Nanny Loy forse ne citerà qualcosa (Scugnizzi?) più avanti.

Più o meno sottovalutato, non merita certe stroncature ricevute; più che sufficiente, ma nulla di memorabile.

Frase del finale incomprensibile, seppur c'entri con la liquirizia del titolo.

Tino Schirinzi nella parte del maestro, un ruolo secondario, ma è l'episodio che mi è rimasto più impresso. E' lo stesso attore che interpreta il padre di famiglia di Nené. anch'esso alla disperata ricerca di quel 13 al totocalcio capace di cambiargli la vita, rimanendone beffato in questo caso.
Se Nenè era l'Italia del secondo dopoguerra, Liquirizia è un'anticipazione del '68. Il film è un po' caotico, forse volutamente, però in fondo è divertente.

Commedia in cui Samperi si sgancia momentaneamente dai temi pruriginosi tipici del suo cinema, realizzando, se non il suo film migliore, sicuramente il più lieve.

Abbastanza divertente. L'occasione migliore per Christian De Sica di sfruttare le sue doti (?!) di guitto d'avanspettacolo, di entertainment da Centocelle...risate assicurate e una discreta rievocazione ambientale (Samperi ci sapeva fare, in questo senso). L'importante è non prendere niente sul serio...