love and mercy - la vera storia del genio dei beach boys (2014)

"Tutto per la famiglia", mi torna in mente questa frase dell'odioso cugino di Wilson, e intanto il film oltre a essere bello da morire diventa una riflessione acutissima sul mondo del Rock e del Pop...quanti altri Colonnelli Parker o Brian Epstein in azione, in questo caso nel perfido psichiatra interpretato alla grande dal solito superbo Paul Giamatti...e quanti Capolavori della Musica - in questo caso il celeberrimo "Pet Sound" - non avrebbero visto mai la Luce se fosse stato per produttori bifolchi e manager incapaci di comprendere la Rivoluzione oltre le mode del momento...operazione in apparenza classica, "Love and mercy" e' il biopic come dovrebbe essere, al di la' di qualche sbavatura...I distributori sottotitolano "La vera storia del genio dei Beach Boys" e restiamo disarmati davanti a certe traduzioni indigeste forse per spiegare agli spettatori che ascoltano Justin Bieber CHI era ed e' Brian Wilson?! Un film che forse andrebbe apprezzato con un minimo di conoscenza...ma era davvero così remissivo il Nostro?! E l'ottimo Pohlad fa un'opera introspettiva dove i Fantasmi generano silenzi, e non gliene frega nulla di operare il solito ritratto agiografico sul Genio, immaginiamo un po' come potrebbe essere un film su Micheal Jackson per esempio...ci racconta anche se brevemente del postumo "Smile", capolavoro-concept i cui nastri sono rimasti congelati per trent'anni prima di diventare tardivamente un album...di Phil Spector, tutore assoluto del Pop e altro Fantasma che suscita ammirazione, confronto, timori piu' o meno inconsci...Cusack e Dano animano splendidamente il Genio dei Beach Boys, che qualcuno conosce a dispetto della Sala tristemente riempita di anziani che avranno consumato magari un gelato a vent'anni al ritmo di "Barbara Ann"..."Love and mercy" anima quello show-Biz di cui ne erano consapevolmente vittime anche i citati Beatles cfr. Eloquenti i primi 15 minuti dove i Beach
Boys vengono fotografati con surf e tenute balneari...poi a mano a mano la vita precipita in una specie di Inferno, il cerchio si chiude e la spensieratezza degli anni giovanili e' o dev'essere un Ricordo ("Io non posso fare la stessa musica, ho troppe cose che si agitano dentro di me"). E questo idillio tormentato con una Vita di barriere e coercizione da marketing finisce per creare il Massimo dell'istruzione artistica. Del resto, il Rock e' costellato di esempi simili, v. Tim Buckley, Marvin Gaye, i Rolling Stones, etc.
"Love and mercy" e' un film sulla tossicodipendenza del business. Ed e' un film imperdibile. Io intanto sono corso a casa a riascoltarmi "Pet Sounds", come facevo una volta

Il genio di Brian Wilson raccontato parallelamente nei suoi due momenti fondamentali della sua vita di uomo ed artista: la creazione di Pet Sounds e la liberazione dal giogo dannoso del Dottor Landy. Love and mercy riesce nell'intento dall'essere il solito biopic, ne sfrutta qualche elemento, ma la narrazione ed una regia capace di far emergere squarci visionari della mente creativa di Wilson, ci accompagnano specie nella fase anni 60 a conoscere l'estro creativo del compositore, la sua estrema meticolosità. Importanti le figure sia quella paterna e quella del Dottor Landy, dei veri elementi castranti (in parte anche il cugino Mike Love) che di fatto impediscono una vera evoluzione dell'artista ed imponendogli di andare sempre su binari sicuri e redditizzi. Più interessante come detto la fase più creativa di Wiulson con protagonista un ottimo Dano, mentre la seconda è più rivolta al dramma personale della malattia e dall'incapacità di Wilson di sciogliere i legami con Landy. Un buon film, ottimi intepreti e interessante per chi conosce poco i Beach Boys.