Il film descrive le bellezze naturali delle isole del Pacifico meridionale e i costumi degli indigeni, illustrandone le usanze e i riti, mettendone in evidenza la mentalità e i sentimenti. Il documentario s'inizia con una scena dedicata ad una prova di coraggio, cui si sottopongono gli abitanti di alcune isole dell'Indonesia: il salto da un'alta torre coi piedi legati da una liana. Il film narra poi la storia del piccolo Atemi, un bambino che vince l'istintiva paura del mare accompagnando il padre, pescatore di perle, che si guadagna il pane quotidiano nelle rischiose immersioni a quaranta metri di profondità, dominate dell'incubo dei pescecani. In un'altra isola l'amore di due giovani sembra irreparabilmente compromesso quando Terei, il ragazzo, si ribella al faticoso lavoro, che lo attende sul mare, e preferisce lavorare in una cava di rocce fosfatiche in un lontano centro minerario. Ma le amare esperienze fatte tra i bianchi, la visione dell'equivoca allegria della capitale provocano in Terei una salutare nostalgia e lo spingono a tornare a casa. Una terza avventura umana è quella di due giovani, che si conoscono e s'innamorano nel corso di una festosa pesca collettiva. Un matrimonio, celebrato secondo i suggestivi riti locali, suggella l'amore dei due.
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L'ULTIMO PARADISO
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