mank regia di David Fincher USA 2020
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mank (2020)

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locandina del film MANK

Titolo Originale: MANK

RegiaDavid Fincher

InterpretiGary Oldman, Amanda Seyfried, Lily Collins, Tuppence Middleton, Tom Burke

Durata: h 2.11
NazionalitàUSA 2020
Generedrammatico
Al cinema nell'Aprile 2021

•  Altri film di David Fincher

Trama del film Mank

La Hollywood degli anni Trenta viene raccontata attraverso lo sguardo di Herman J, Mankiewicz. Critico sociale pungente e sceneggiatore alcolizzato, Mankiewicz è alle prese con l'ultimazione della sceneggiatura di Quarto potere per Orson Welles.

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Voto Visitatori:   6,38 / 10 (24 voti)6,38Grafico
Migliore fotografia (Erik Messerschmidt)Migliore scenografia (Donald Graham Burt, Jan Pascale)
VINCITORE DI 2 PREMI OSCAR:
Migliore fotografia (Erik Messerschmidt), Migliore scenografia (Donald Graham Burt, Jan Pascale)
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Voti e commenti su Mank, 24 opinioni inserite

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Commenti negativiStai visualizzando solo i commenti negativi

Thorondir  @  23/03/2022 11:35:49
   5 / 10
Più in la gli darò una nuova chance ma per ora non posso che bocciare l'ultimo film di Fincher: in questo biopic sulla figura dello sceneggiatore Mankiewicz Fincher ricostruisce un pezzo di mondo degli studios hollywoodiani degli anni '30 e '40, tra set di produzione, combriccole di sceneggiatori e feste mondane. Il problema però è che all'impianto formale azzeccato e retrò (tanto che il film volutamente riprende una fotografia anni '40) non si accompagna la chiarezza di intenti: è un film biografico che a me personalmente ha impedito di farmi una pur minima e vaga idea del personaggio che vorrebbe raccontare e della genesi della scenggiatura del film di Welles "Quarto potere". Si capisce che in quello scritto c'è molto del Mankiewicz pensiero e del suo modus-operandi ma tutto rimane asettico, fuori da un racconto umano troppo spesso completamente sottomesso ad una seire di lunghi flashback che ingolfano la narrazione. Infine c'è una sceneggiatura carichissima, con moltissimi personaggi che dicono moltissime cose. E ad un certo punto si fa fatica a comprendere cos'è che Fincher sta veramente cercando di dire.

TheLegend  @  06/05/2021 20:44:18
   4 / 10
Una noia mortale ma tecnicamente valido.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  08/04/2021 23:46:04
   5 / 10
"Quarto potere" mi ha fatto amare il cinema come non mai e mi ero messo di fronte al film di Fincher sicuro che potesse riportarmi in quell'aurea di grande cinema. Cosi non è stato...
Il peggior film di Fincher a mio avviso e un lungo monologo esistenzialista di uno sceneggiatore con problemi di alcol che deve in pochissimo tempo scrivere una sceneggiatura per un film.
Orson Welles, che forse meritava piu' spazio, è fuori dalla scena per gran parte del film che vive di veri e propri episodi non si sa bene a che scopo.
Nei vaneggiamenti alcolici di un ottimo Oldman, qui non ci piove, si parla molto di politica e questo forse potra' conquistare gran parte dell'America.
Non mi soffermo sul comparto tecnico ma mi chiedo se la scelta del bianco e nero abbia giovato in qualche modo...
Soporifero.

DankoCardi  @  31/03/2021 21:25:46
   5½ / 10
Lo sceneggiatore Herman J. Mankiewicz era già comparso, interpretato da John Malkovich, in "Rko 281" (film sulla lavorazione di "Quarto potere" bistrattato da tutti ma che a me era piaciuto). Sono un grande fan di David Fincher tuttavia questa pellicola l'ho trovata eccessivamente stucchevole, più che una celebrazione di un grande sceneggiatore mi è parso un ipocrita "mea culpa" dove Hollywood oggi tenta di pulirsi la coscienza riabilitando personaggi all'epoca ritenuti scomodi per le loro ideologie politiche. Tra l'altro quello che si vede, cioè il presunto scontro con il magnate W. R. Hearst non si sa nemmeno fino a che punto sia vero. La conseguenza è che il film risulta un compitino svolto per forza dove sia il regista che gli interpreti non si sforzano più di tanto (il grande Gary Oldman mai così deludente); nonostante i dialoghi ridondanti i personaggi risultano poco definiti, il continui salti temporali rendono la trama difficile da seguire e l'impressione che lascia è quella di aver assistito a due ore di nulla. Si salva solo la splendida fotografia in un bianco e nero patinato che ricorda bene i film degli anni '40.

Light-Alex  @  19/03/2021 12:15:36
   5 / 10
Classico film in cui Holliwood racconta e ricorda sè stessa.

Qui la trovata in effetti è veramente bella. In pratica il film racconta la genesi di una sceneggiatura vincitrice di un premio oscar, sceneggiatura la quale traeva spunto dalle vite private di alcuni personaggi di spicco della Holliwood a cavallo degli anni 30/40. Quindi il film tratta della storia personale dello sceneggiatore Herman Mankiewicz, ma parla anche dei fatti che lo hanno ispirato nella stesura di "Quarto Potere".
Purtroppo queste cose per capirle a pieno le ho dovute approfondire in un secondo momento rispetto alla visione del film.
Il film è di fatti pieno di riferimenti e citazioni che credo solo un grande appassionato, un amante del genere, o un addetto ai lavori riesce a cogliere.

E' un classico film in cui la trama, il citazionismo, la realizzazione tecnica, il B/N, omaggiano nel complesso una Holliwood del passato, quindi sicuramente strapiace alla critica.
Allo spettatore medio rimangono dei dialoghi assurdi (lunghi, complessi, ovviamente una citazione del cinema anni '30, ma tolto l'omaggio, più di due ore di film così sono difficili da digerire) e una trama non facilmente leggibile perché richiede un background di conoscenze.

Non per tutti, purtroppo ammetto anche io sono uno spettatore medio e l'ho trovato abbastanza noioso.

antoeboli  @  28/01/2021 18:56:50
   4½ / 10
Mi dispiace dover mettere un voto del genere ad un opera del maestro Fincher,che qui dimostra ancora una volta che anche un bianco e nero vecchia scuola riesce a trasformarlo in magia,ma non ci siamo.
Il film è soporifero e inondato di momenti morti,dove a farla da padrone è piu la posizione politico sociale,che la storia personale di Mank.Raramente mi succede di perdere il filo durante i dialoghi,ma qui arrivi ad un punto da voler spegnere tutto.
Il film segue la via dettata negli anni 70 da un articolo di una giornalista sul famoso caso della sceneggiatura di Quarto Potere che per alcuni attribuita a Mank,per altri sia al primo che a O.Welles.

Invia una mail all'autore del commento bleck  @  10/01/2021 12:16:07
   4½ / 10
Piatto, supponente, citazionista oltre le righe, in poche parole...noioso

BlueBlaster  @  04/01/2021 15:29:34
   5½ / 10
La classica "Macchina da Oscar" questa volta di quel ruffiano di David Fincher (regista che agli esordi mi piaceva moltissimo)...
Notevoli gli aspetti tecnici con una enormità di omaggi e citazioni al Cinema degli anni '30 e '40, top la superba fotografia in B/N e di alto livello la recitazione.
Però è un tipo di film che annoia, specialmente un pubblico normale che poco conosce della vecchia Hollywood...troppi dialoghi che in pochi possono capire se non coloro che "vivono di Cinema".

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  21/12/2020 23:52:20
   4 / 10
Un contesto storico ordinario reso nella maniera più piatta possibile.
Prendo atto che nella genesi del film più epocale e importante della storia del cinema, non ci sia nulla di memorabile da raccontare. In questo senso la sceneggiatura del padre di Fincher mi ha tolto un dubbio.

Mauro@Lanari  @  11/12/2020 11:14:20
   4 / 10
Saggio filologico di massmediologia fra Benjamin e Debord applicat'alla politica d'"House of Cards", Fincher è così impegnato ad analizzar'il passato per giudicar'il presente da offuscare Welles con la sua (auto)critic'al prometeismo. La colonna sonora di Reznor è abbastanz'orribile.

Mauro Lanari

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Ultima risposta 27/05/2021 23.29.14
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