mio fratello rincorre i dinosauri (2019)

Un film un po' didascalico, che però induce alla speranza in un mondo migliore, più empatico

Tema difficile,trattato però in modo banale e superficiale, alcune scene son imbarazzanti davvero non si capisce se siano cattivo gusto, parodia, comicità involontaria, ipocrita perbenismo o altro. Insomma, forse il tentativo era un film per ragazzi... ma non è molto riuscito.

Una "pietra miliare" nel campo delle vaccate cinematografiche.Un film insulso dove i genitori del bambino con la sindrome di down sembrano due imbecilli che non sanno nulla di quello che succede in casa e del rapporto difficile che ha Jack con suo fratello.GIa' all'inizio fanno capire,che se gli avessero detto prima che il loro figlio aveva la sindrome di down,avrebbero fatto la scelta dell'aborto.Poi ,squallidissima,la scena dell'esame di GIo' che quando risponde esattamente alle domande del dottore,invece di essere contenti che nonostante la sindrome di down il loro figlio e' in grado di capire e fare ragionamenti,cercano di convincere il dottore che e' un caso che abbia risposto esattamente alle domande e che a casa tira i pennarelli e non sa fare i conti,per prendere il sussidio,uno schifo,un insulto alle famiglie che hanno questo problema e che pensano,giustamente prima,alla salute del loro figlio che al sussidio.Il fratello,che vedendo questo comportamento dei genitori e' normale che cresca "vergognandosi" di suo fratello con la sindrome di down e quindi dice addirittura che e' morto.Le due sorelle che sembrano le sorrellastre bisbetiche di Cenerentola.Il "campeggio" nel parcheggio del supermercato perche' e' il posto dovve si sono conosciuti i genitori e allora vanno li' per parlare delle cose importanti,un film stupido,banale e soprattutto superficiale su un argomento delicato,che andrebbe trattato in maniera molto piu' approfondita e con piu' empatia.La media cosi' alta e' dovuta solo al fatto che visto che tratta l'argomento di un bambino con la sindrome di down,si pensa che dando un voto basso ,si venga giudicati male e che uno discrimini i portatori di handicap e allora giu' a dargli un voto alto per sentirsi a posto con la coscienza e "buoni",ma non si capisce che il voto basso non e' al bambino con la sindrome di down,ma AL FILM ,che,come si puo' leggere tra le righe delle recensioni di quelli che gli hanno dato un voto alto,non e' piaciuto neanche a loro,perche' e' un film orrendo e i personaggi sono tutti costruiti come degli imbecilli superficiali

Visto al cinema estivo dopo la presentazione del regista stesso.
Un film che tratta con leggerezza una tematica abbastanza pesante.
Spesso poco realistici gli atteggiamenti, in generale, dei protagonisti, il film è rivolto ad un target adolescenziale e a quello è adatto.
Per un pubblico adulto, resta tutto troppo roseo e superficiale.

Questo film parla in modo corretto della coabitazione di una famiglia con un giovane down. In particolare è ben tratteggiato il carattere del fratello maggiore che nasconde a tutti l'esistenza dell' "ingombrante" fratello.
Il merito del film è quello di far sorridere e riflettere allo stesso tempo senza mai cadere nel patetico, e visto l'argomento il rischio c'era.

Riflessiva commedia, molto coinvolgente e con spunti commoventi con degli ottimi attori soprattutto quelli giovani e due fantastici Gassman e Ragonese.
Una pellicola molto immediata è assolutamente senza momenti noiosi,la consiglio!

Simpatico, leggero, scorrevole,riflessivo e soprattutto..mai sdolcinato o tedioso,come sospettavo fosse prima di concedergli la visone. Fra le cose, è tratto da un romanzo particolarmente interessante (che è anche una storia realmente accaduta).
Promosso!

Classica commedia italiana , molto politicamente corretta ,con qualche bel momento di recitazione comune , tanta retorica buonista , due attori principali bravi che non hanno nulla da dimostrare ..
insomma un pacchetto regalo perfetto che non deluderà nè farà impazzire di gioia nessuno , regalerà solo quasi 2 ore di spensieratezza.

...piacevole e sdrammatizzato

Solito filmetto italiano, caruccetto, politicamente corretto.

Produzione italo-spagnola per una storia che ha il grande pregio di toccare argomenti seri con una leggerezza quasi poetica, non senza l'uso di retorica e sentimentalismo evidente che però non infastidiscono e contribuiscono a rendere la visione lineare e fruibile senza sforzi.
Un cast meritevole e una regia sobria e senza eccessi completano il quadro di un racconto di formazione gradevole e sincero.

Commedia stuccevole dai buoni sentimenti ma ben fatta ed interpretata.
Tralasciabile sotto tanti punti di vista, cerca, dove possibile di non cadere troppo nei sentimentalismi. In grandi linee è ciò di cui ci si aspetta...nel bene e nel male.

Niente male, davvero! In realtà il protagonista spesso soggiace al deuteragonista, come in una sorta di programmatico avvicendamento al vertice, ma sempre in nome del buon gusto e della delicatezza.

Come certe penne che scrivono lasciando l'inchiostro indelebile, questo film è il contrario del formalismo, e pertanto indicativo di un (bel) progetto senza velleità tecniche o artistiche da cineforum, proprio per questo spontaneo, accorato, leggero ma profondo come le cose autentiche della vita, diciamo che fa stare bene e ci fa sentire migliori di quello che siamo, vi sembra poco? I critici possono accusarlo di essere semplicistico, ingenuo e buonista, ma spiegare una verità non significa necessariamente diventare Robert Bresson. Mi ha ricordato tanto la letteratura emiliana degli anni 80" che tanto amavo i romanzi di Silvia Ballestra, di Pier Vittorio Tondelli, il primo Brizzi. Tra Gondry e Gianni Rodari, un film - sogno dove si avvera l'unica realtà possibile, la Comunità (piccola, come Cento in provincia di Ferrara) come possibile e plausibile territorio di Umanità. Un film che spiega l'handicap in modo forse didattico ma reale. Anche se non esiste ferita in questa società - niente bullismo che purtroppo esiste specialmente in questi casi - la storia del super down proietta in fondo il nostro bisogno/dovere di uguaglianza

Gran bel film. Emozionante, dolcissimo, istruttivo.