nero criminale - le belve sono fra noi regia di Peter Walker Gran Bretagna 1977
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nero criminale - le belve sono fra noi (1977)

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locandina del film NERO CRIMINALE - LE BELVE SONO FRA NOI

Titolo Originale: FRIGHTMARE

RegiaPeter Walker

InterpretiRupert Davies, Sheila Keith, Deborah Fairax

Durata: h 1.01
NazionalitàGran Bretagna 1977
Generedrammatico
Al cinema nell'Aprile 1977

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Trama del film Nero criminale - le belve sono fra noi

Storia di una donna e di sua figlia che mangiano carne umana…

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Voto Visitatori:   6,71 / 10 (14 voti)6,71Grafico
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Voti e commenti su Nero criminale - le belve sono fra noi, 14 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  01/08/2024 14:25:45
   6 / 10
Discreto horrorino britannico anni '70. Solo per amanti del genere.

alex94  @  17/06/2016 13:34:00
   7 / 10
Un bel filmetto di genere,diretto da Peter Walker,regista inglese che non conoscevo che mi ha assai stupito.
Non che sia un genio capiamoci,però riesce a dare vita ad una pellicola interessante,grazie ad alcuni particolari accorgimenti.
Inizialmente crea interesse e curiosità nello spettatore non rivelando le identità degli assassini nel buon inizio in bianco e nero,mano a mano che la storia va avanti il regista dosa attentamente le rivelazioni e le spiegazioni da dare,facendo in modo che l'attenzione dello spettatore rimanga alta fino al finale.
Atmosfera macabra e buona caratterizzazione dei personaggi contribuiscono a rendere ancora più riuscita questa purtroppo misconosciuta pellicola.
Di ottimo livello anche la recitazione dei protagonisti,in particolare quella della donna anziana,assolutamente inquietante.
Un bel film,da recuperare.

BlueBlaster  @  15/03/2015 03:34:43
   6½ / 10
Pessima traduzione del titolo in italiano.
Ci mette un poco ad ingranare, nonostante la partenza intrigante, ma regala più di un buon momento thriller e specie nel finale disturbante.
Pellicola coraggiosa per l'epoca e tuttora che mette in discussione la famiglia e sopratutto le istituzioni che dovrebbero punire, rieducare e sorvegliare i criminali malati di mente...la reiterazione dei reati da parte di individui reinseriti nella società è un problema reale e sempre presente.
Morbosità e cannibalismo inseriti in un contesto famigliare fatto di omertà ed amore, tutto analizzato in modo crudo e concreto con tanto di psicologia anche se non a riguardo dell'antropofagia.
Buona la regia di Peter Walker, un autore che si è fatto strada a suon di pugni allo stomaco degli spettatori e politicamente scorretto (vedesi anche il successivo "La casa del peccato mortale ") ma peccato per le scene degli omicidi che nonostante siano sanguinose sono realizzate maluccio come nel caso di quella nel finale per mezzo del forcone in cui si vede nettamente che l'attrezzo non sfiora la vittima!
Fotografia allucinata con forti gradazioni bluastre negli esterni e discreta prova del cast con le attrici (madre e figlie) che catalizzano l'attenzione.
Un thriller drammatico con tocchi horror che sa colpire lo spettatore inquietando e facendo riflettere.
Un pò vecchiotto ed atipico ma ottimo se vi aggrada il genere "sporco" anni 70.

ferzbox  @  07/01/2015 21:03:10
   6½ / 10
Iniziamo dicendo che la locandina non c'entra niente; questa che vedete,scelta da filmscoop,è la più inadeguata in assoluto; quella donna raffigurata è un personaggio completamente inesistente e devia l'identità del film....(pare una copertina di Satanik)...

Comunque....."Nero criminale" o "Frightmare" è una produzione anni 70 della Gran Bretagna che presenta una storia forse più grottesca che orrorifica,dove un'anziana signora appena uscita dal manicomio per accuse di cannibalismo è assecondata dal marito(a suo tempo internato anche lui per averla aiutata nelle sue opere criminali) e dalla figliastra(vera figlia del marito) nel perseguire nuovamente la sua fame di carne umana.
Detta così ci si potrebbe aspettare una pellicola piena di sangue e scene splatter, in realtà si tratta di un'opera più psicologica e incentrata sulle strane relazioni dei vari personaggi.
La prima parte è assai moscietta,mettendo in risalto un'aspetto tecnico non propriamente splendido e dalla sceneggiatura povera di contenuti interessanti,ma nel secondo tempo si scoprono alcuni elementi che tutto sommato lo rendono un prodotto particolare,per arrivare ad un finale che non mi è nemmeno dispiaciuto.
Molto simile ad alcuni prodotti orrorifici nati precedentemente da altri registi come Francis o Corman,ma più attualizzato alla realtà degli anni 70...
Curioso...

Crystal_89  @  12/11/2014 08:04:53
   3 / 10
Media inspiegabilmente alta per un classico filmaccio da seconda serata su "Horror channel" di Sky (e ho detto tutto...).
Ritmo lento, qualità audio-video da soap opera, cast imbarazzante. La trama punta tutto sul cannibalismo, ma non ci sono scene da ricordare: il massimo è una faccia con un pò di sangue sopra. Quindi non è splatter, ma non punta nemmeno sull'erotismo, cosa che avrebbe potuto farlo diventare più morboso e di genere.
Si salvano il tentativo di imbastire un thriller, e l'atmosfera cupa.

sweetyy  @  10/09/2012 02:09:56
   7 / 10
Credevo fosse un pò più cruento dato il tema trattato...ma d'altronde non si tratta di un vero e proprio horror. In ogni caso per avere 40 anni è comunque un buon film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  10/05/2012 10:58:06
   7 / 10
La famiglia disfunzionale come conseguenza di istituzioni inefficienti;in questo caso l'indice è puntato verso l'inadeguatezza di strutture di recupero come i manicomi da cui viene rimessa in libertà una coppia che coinvolgerà nella propria folle escalation le due giovani figlie.
Peter Walker-esperto del genere horror contaminato con la denuncia sociale-propone in prima battuta un inquietante prologo in bianco e nero durante il quale si viene a conoscenza delle efferatezze compiute da una veggente dedita al cannibalismo e dal suo consorte,complice e succube.
Quindici anni dopo, in seguito alle cure ricevute presso un sanatorio mentale,le cose sembrano essersi risolte.In realtà la donna continua a dilettarsi nella degustazione delle carni altrui e l'indisciplinata figlia minore complicherà le cose.
Prima parte molto positiva permeata di atmosfere corrotte e un'apprensione che lievita con il dipanarsi del mistero celato nella cornice sinistra di una spartana casa di campagna,la parte centrale si arena leggermente nel didascalico obbligo di mostrare ciò che fin lì era solo suggerito,mentre nel finale la pellicola riprende fiato accelerando i tempi e chiudendo con una buona dose di cattiveria.
Un prodotto apprezzabile che rispecchia la tendenza di quegli anni in cui unire la critica sociale ad un genere come l'horror era usanza diffusa.Walker dirige con sicurezza evitando banalità pur scivolando in alcune omissioni narrative,il cast si lascia apprezzare con l'invasata Sheila Keith una spanna sopra gli altri.

Someone  @  26/04/2012 15:06:46
   6 / 10
Esco piuttosto deluso dalla visione di questo film.

Pellicola che ha ragione di esistere non tanto per la trama, quanto per l'aria malsana che vi si respira in essa.

Niente di eclatante a mio parere, soprattutto considerato il fatto che è un film diretto dal regista di due gioiellini che rispondono al nome di 'la casa del peccato mortale' 'La casa delle ombre lunghe'.

Mi aspettavo di più.

Sufficiente

Neurotico  @  18/01/2011 13:54:40
   9½ / 10
Culto e gioello horror di proporzioni gigantesche.Atmosfera cupissima e degradata,critica alle istituzioi di cura psicologica,l'amore e la devozione dell'uomo che sfiora la complicita' al crimine.Regia perfetta di un Walker da riscoprire.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/01/2011 14.28.29
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Drugo.91  @  09/05/2010 13:22:22
   8 / 10
horror anni 70, anni vincenti per il genere
e questo film ne è un ottimo esempio,
bravi attori e ottima atmosfera, in grado di dare ottimo senso di angoscia
consigliato

KOMMANDOARDITI  @  18/03/2010 01:34:25
   7 / 10
Escludendo THE WICKER MAN (1973-Robin Hardy), se non fosse stato per un autore originale e talentuoso quale Peter Walker, nei seventies l'horror britannico non sarebbe mai esistito. Purtroppo,spiace dirlo, NERO CRIMINALE è l'unico splatter del regista ancora reperibile in Italia (nello specifico LA CASA DELLE OMBRE LUNGHE è un horror "anemico"), perciò, in quanto merce preziosa, è da tenere in attenta considerazione. Come già operato nelle altre sue pellicole, Peter Walker pone al centro della sua storia il nocciolo duro di un tabù scomodo e oltraggioso, in questo caso quello del cannibalismo, utilizzandolo invero come cavallo di troia per mettere a nudo le pecche di un istituzione. Piuttosto che, ad una prima e superficiale analisi, il tema della famiglia disfunzionale e teratogena, ciò a cui mira il sottotesto del film è ben altra cosa molto più sconvolgente: il ruolo dei manicomi e la loro reale efficacia riabilitativa. Non siamo naturalmente dinanzi ad un pamphlet documentaristico alla Frederick Wiseman, in ogni modo, pur negli steccati di un prodotto di genere, la psichiatria ne esce ugualmente con le ossa rotte! La storia tratta di una coppia, interpretata da Rupert Davies (tra gli interpreti dell'ottimo THE WITCHFINDER GENERAL) e Sheila Keith, condannata dal tribunale inglese per l'abbietto reato di antropofagia. Trascorso il periodo di detenzione, i due tornano nuovamente in libertà ed hanno finalmente la possibilità di riunirsi con Jackie e Debbie, di cui una figlia di entrambi e l'altra soltanto dell'uomo. La normalità sembra del tutto ristabilita ma le apparenze ingannano: inquietanti particolari, via via sempre meno occultabili, preannunciano una imminente ricaduta... A farne le spese sarà proprio l'unica persona sana di mente. Il personaggio che rimane maggiormente impresso per potenza evocativa è chiaramente quello della madre/matrigna. Sheila Keith dà vita, con tenace convinzione, alla figura di una ingannevole e spietata megera che non arretra davanti ad alcuna turpitudine pur di soddisfare la sua orrenda atavica pulsione. E' un mostro che da un lato coccola e protegge la sua prole, ovvero l'unica sua figlia naturale, mentre dall'altro sfrutta e sottomette sia il coniuge (un Davies perfetto nella sua prona succubanza) sia la figliastra, costretta a procurarle quotidianamente razioni di cibo pseudo-umano. Il tutto viene raccontato in una cornice di semplice realtà giornaliera, con i battibecchi tra le sorelle sull'orario notturno di rientro a casa, con la storia d'amore che nasce da un incontro combinato, con le risse da bulli all'esterno dei bar; ma ciascun episodio non fa altro che aggiungere un risvolto negativo all'incedere della trama... NERO CRIMINALE rappresenta oltremanica una specie di risposta, di pari radicalità, al fulciano NON SI SEVIZIA UN PAPERINO ed è veramente triste il fatto che da noi sia praticamente misconosciuto! Non resta che confidare nella riscoperta di questa come di altre altrettanto valide opere del nostro: due su tutte HOUSE OF MORTAL SIN e HOUSE OF WHIPCORD. Amen...

topsecret  @  31/12/2009 09:54:53
   6 / 10
Idea abbastanza interessante con qualche colpo di scena però prevedibile ed atmosfera malata ed ansiogena quanto basta. Personalmente però non ho recepito grosse emozioni durante la visione di questo thriller-psicologico datato e non mi induce ad una seconda visione.
Potrebbe però piacere ad un pubblico di appassionati del genere.
Il personaggio della madre era davvero inquietante.

GodzillaZ  @  25/08/2009 11:33:46
   8 / 10
Bella sorpresa questo misconosciuto horror.
L' atmosfera è malata e la vecchia fa venire i brividi. Recitazione molto buona, dialoghi buoni, ottima regia, fotografia tenebrosa e situazioni morbose... ricorda forse "non aprite quella porta" ma più realistico e plausibile. Finale da paura.
Consigliato!

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  08/04/2008 22:13:28
   6½ / 10
Fine anni 50 ad una donna viene dato il carcere a vita per cannibalismo,dopo tantissimi anni torna in libertà,più affamata di prima.La recitazione lascia a desiderare,ma non mi è dispiaciuto affatto.

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