new york stories regia di Woody Allen, Francis Ford Coppola, Martin Scorsese USA 1989
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new york stories (1989)

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locandina del film NEW YORK STORIES

Titolo Originale: NEW YORK STORIES

RegiaWoody Allen, Francis Ford Coppola, Martin Scorsese

InterpretiWoody Allen, Marvin Chatinover, Mia Farrow, Talia Shire, Adrien Brody, Nick Nolte, Patrick O'Neal, Rosanna Arquette, Steve Buscemi, Kirsten Dunst

Durata: h 1.59
NazionalitàUSA 1989
Generecommedia
Al cinema nell'Agosto 1989

•  Altri film di Woody Allen
•  Altri film di Francis Ford Coppola
•  Altri film di Martin Scorsese

Trama del film New york stories

Si tratta di tre diversi episodi all'interno dello stesso film. In 'Lezioni dal vero' un pittore non riesce a trovare ispirazione se non accanto all'ex amante. 'La vita senza Zoe' é la storia di una bambina che spesso viene lasciata sola dai genitori, di frequente in giro per il mondo. 'Edipo relitto' é invece la storia di un ebreo assillato dalla onnipresente e ingombrante mamma.

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Voto Visitatori:   6,15 / 10 (27 voti)6,15Grafico
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Voti e commenti su New york stories, 27 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  03/08/2024 14:45:12
   6 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Tre registi iconici estremamente legati alla città realizzano questo film ad episodi che mi è sembrato più un pretesto per divertirsi ed omaggiare il tanto amato luogo, piuttosto che mostrare il loro estro registico, non è un brutto film, certo da nomi così importanti è lecito aspettarsi di più - oddio, Coppola veniva da un paio di film non proprio esaltanti, ma gli altri due… -, fondamentalmente l'ho trovato un film sufficiente, non molto ispirato, forse l'episodio che mi è piaciuto di più è quello finale di Woody con la sua solita comicità sofisticata che si mischia alla psicologia, ai traumi, ai rapporti sentimentali, con lui stesso come protagonista ossessionato dalla figura di una madre così invadente e puntigliosa da rendergli la vita difficile, è così che durante lo spettacolo di magia il suo sogno sembra avverarsi, sua madre è sparita, senza soffrire né nulla, è soltanto scomparsa, la vita, sotto tutti gli aspetti sembra andare a gonfie vele, e invece pochi giorni dopo comparirà incastrata nel cielo di New York a rendergli la vita ancora più difficile, un incubo ad occhi aperti, fin quando non l'avrà vinta e il figlio farà come dice lei, cambiando anche partner e innamorandosi di una improbabile indovina che legge le carte, episodio simpatico tutto sommato.

Quello che mi è piaciuto di meno credo sia quello di Coppola, che approfondisce il rapporto tra padre e figlia, ma in maniera abbastanza puerile, mi è sembrato più un film per famiglie di canale 5 durante le feste di natale, con questo padre ricco e famoso, interpretato da Giannini, che trascura la figlia, che vorrebbe stargli accanto, nel frattempo ci si mette una sorta di trama da thriller con questo orecchino rubato che la piccola protagonista restituirà abilmente, ma insomma, alla fine è una robina per famiglie con poca verve.

L'episodio di Scorsese è carino tutto sommato, semplice e senza troppi fronzoli, con questo pittore ossessionato dalla sua assistente che in passato è stata la sua amante, si respira una certa tensione per l'apparente instabilità del protagonista, interpretato da un abile Nick Nolte con le sue sfuriate e scenate di gelosia che esploderanno nella seconda parte a causa del rapporto sempre più teso tra i due, ben curato registicamente - of course, direte - ed ha una splendida colonna sonora, cioè il pittore ha gusti splendidi, mentre dipinge incazz4to tra Dylan, i Cream, Procol Harum e altri pezzi del rock'nroll.

Tutto sommato sufficiente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  06/03/2017 19:18:27
   5½ / 10
L'episodio di Scorsese non sa da niente e vi farà odiare "A Whiter Shade of Pale" come mai in vita vostra; quello di Coppola, dalla natura favolistica, fa simpatia e sfoggia delle fantasie molto carine, ma nel mentre continuerete a ripetervi "solo perchè è di Coppola, solo perchè è di Coppola"... il terzo invece, l'unico dal quale non mi aspettavo nulla per via del mio (ex) odio per Woody Allen, si rivela invece estremamente intelligente nel ritrarre una verità universale in cui tutti possiamo riconoscerci, anche solo per brevi frammenti; sarò sincero, tra Allen stesso e la storia, non ho fatto altro che ridere fa un bastardo, mentre con rammarico constatavo che questo episodio ha tutto ciò che avrebbe dovuto avere una commedia come "Fermati o Mamma Spara", se solo si fosse usato più cervello e meno pistole.

In definitiva un'antologia piuttosto mediocre, scandalosa se si pensa a chi l'ha firmata, ma almeno salvata in corner dalla costernazione perenne del buon Woody (impagabile la sua reazionenella scena della quando la madre ricompare miracolosamente nei cieli).
Ah... New York si vede dal buco della serratura, e perciò, non tiene la presenza che dovrebbe, nè come conteso nè come "influenza" nelle vite dei personaggi.

eruyomè  @  28/05/2016 15:09:04
   6 / 10
Operazione che, date le premesse e i nomi stellari, delude tutte le aspettative per rivelarsi un'accozzaglia mal riuscita.
E' valso la pena vederlo solo per Woody Allen.
"Lezioni dal vero" è tra le cose che più mi ha annoiato nella mia vita. Comunque a mente fredda posso tranquillamente valutarlo più oggettivamente e riconoscergli un senso e una gran buona fattura, oltre che una intensa e bella interpretazione di Nolte.
"La vita senza Zoe" non ha scusanti invece. E' una delle robe più brutte e sconclusionate che abbia mai visto. Che ci sia la Sofia Coppola dietro non mi meraviglia minimamente. Spero per il padre che questo abominio lo abbia partorito tutto da sola. Non c'è nulla di più triste del provare ad essere ironici e non riuscirci, e far ridere involontariamente per la pochezza e l'imbarazzo.
"Edipo relitto" non è forse tra le migliori prove di Allen, né la più originale, ma personalmente è comunque il Woody che preferisco, nevrotico e dalla battuta fulminante.
L'idea alla base varrebbe il film in ogni caso, veramente surreale e geniale. Superba l'interpretazione della madre.

La media matematica sarebbe troppo bassa (6+1+7,5), mi limito a una sufficienza generale, perchè sono buona.

Goldust  @  13/04/2015 16:40:43
   5½ / 10
Tre episodi, slegati tra loro e tutti ambientati a New York. Il primo di Scorsese è l'unico dei tre a terminare meglio di quanto inizi, è basato a differenza degli altri su di una storia minimamente compiuta ma è soffocato dalla tecnica registica e da un'atmosfera già vista qualche anno prima in Fuori Orario; il secondo è una insipida favola-ciofeca di Coppola, da dimenticare in fretta nonostante la simpatia che suscita inizialmente la bimba protagonista; il terzo è una scorribanda comica di Allen nel fantastico, tanto irresistibile in alcuni tratti ( i suoi battibecchi con l'opprimente madre ) quanto semplicistica nell'epilogo.
Nel complesso quindi niente di clamoroso, al di là degli alti e i bassi di ogni singolo episodio la sensazione è che se ne potesse fare a meno.

william sczrbia  @  05/03/2015 10:47:49
   6½ / 10
DogDayAfternoon  @  26/02/2015 13:39:28
   5½ / 10
Lezioni dal vero. Voto 6. Registicamente parlando è dieci spanne sopra gli altri due episodi, quello che non funziona come dovrebbe è una storia povera di contenuti, in cui il talento del cast (Nolte in particolare) risulta alla fine abbastanza sprecato. Belle le musiche. Da Scorsese comunque mi aspettavo molto di più.

La vita senza Zoe. Voto 5. Non ci siamo, leggere il nome di Francis tra i titoli di testa di questa sciocchezza di episodio fa male, spero che il demerito sia tutto da attribuire alla Sofia altrimenti non mi spiego la creazione di una simile banalità. Brutto, noioso, a tratti anche irritante. Dispiace per Giannini che tutto sommato non se la cava neanche male.

Edipo relitto. Voto 6. Woody Allen a me sta proprio sulle balle, ma devo ammettere che dei tre episodi il suo è forse quello che appassiona di più. Soprattutto la prima parte è azzeccata, poi c'è una caduta di stile fino all'epilogo tutt'altro che entusiasmante.


New York Stories è un film a tre episodi senza alcun legame o filo conduttore, un film non riuscito dal mio punto di vista. Creare un qualcosa ad episodi senza un nesso tra di loro è totalmente privo di senso. Si poteva sfruttare maggiormente la location della città di New York, cosa che il titolo suggerirebbe: in realtà di New York non si vede quasi nulla e non se ne parla quasi mai. Non l'ho proprio capito.

Dick  @  23/01/2015 20:59:46
   8 / 10
Non posso che confermare che l' episodio migliore sia quello di Scorzese, ma a me quello di Coppola non è affatto dispiaciuto nella sua leggerezza e Allen si dimostra ancora una volta geniale XD ! Un bell' incontro di fine anni 80 di tre registi che avevano portato nuova linfa ad hollywood.

marcogiannelli  @  07/01/2015 17:56:38
   5½ / 10
3 grandi registi si mettono insieme per tirare su una serie di 3 corti cin un unico scenario: NY
la cosa non riesce benissimo e provo a spiegare il perché
episodio Scorsese (primo): 7
ok questo è buono, storia, personaggi ecc, è tutto ok
episodio Coppola (secondo): 5
l'unica cosa interessante è la bambina, davvero carina ed in parte, un personaggio molto carismatico
episodio Allen (terzo): 5
Woody dimentica a casa la solita ironia e ne vien fuori una commediuola scialba, priva di spunti

Filman  @  11/07/2014 17:15:04
   5½ / 10
Film collettivo dalle grandi firme, NEW YORK STORIES affronta tre segmenti senza un tema, un genere o un filo unificante di interesse o confluenza, i quali, con poca ambizione e caratterizzazione, affrontano in modo indipendente storie di altalenante qualità, spazianti dall'artistica controversia del segmento di Scorsese, fino all'inarticolata infantilità dell'episodio di Coppola, per poi concludere con la basilare ma funzionale commedia di Allen.
Regie diverse e personali vengono mal amalgamate in un insieme di generi contrastanti, che tassellano negativamente questa pellicola, iniziante con un picco di forza autoriale, tecnicamente valido e di garbata sceneggiatura, e concludente con una semplicità novellistica di distinguibile stampo, ma con un buco centrale, straripante di anonima ed evitabile banalità.
Mediamente mediocre, il film non riesce a creare uno sfondo o ad articolare una fruttuosa diversità registica di notevole spessore, la quale non evolve, mancando un'autonomia solida e rispettabile, se non per la prima parte, dalla quale trasuda l'egocentrismo e l'eccentricità dell'artista metropolitano, figurata con sensibilità da Martin Scorsese.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  15/05/2013 17:57:00
   7 / 10
Quando si dice che il risultato di un'opera non sempre dipende dalla somma delle componenti quanto dalla chimica, e in questo caso questa massima trova la sua legittima fondatezza.
Dipendesse dall'episodio di Scorsese e da un Allen vecchia maniera rasenterebbe l'ottimo, il problema è che Coppola prende il compito alla leggera, spiace che a naufragare ci trascini anche Giannini, un pesce fuor d'acqua.Più subdolo intellettualmente Allen che rivisita l'Edipo Re in chiave ironica e surreale. Magistrale Scorsese, su cui poteva tranquillamente dilungarsi in un lungometraggio data la vocazione nella commedia claustrofobica, proiettando le angoscie dell'individuo conseguenti l'abbandono della sua musa.

alepr0  @  27/09/2012 14:04:42
   4 / 10
Tre storie una più noiosa dell'altra. Forse l'unica che si salva è quella di Allen. Forse perchè non ho capito il senso generale del film, ma per me è gravemente insufficiente.

Crazymo  @  30/08/2012 19:53:24
   6½ / 10
Un film ad episodi decisamente altalenante, che parte da un'idea originale (e anche da un primo episodio veramente bello!) per poi risultare un pò sciapo, un pò insipido, soprattutto nella parte centrale.
Primo episodio (Scorsese): 7/8
Secondo episodio (Coppola): 5
Terzo episodio (Allen): 6/7
In conclusione è un film che andrebbe riscoperto, con un paio di perle all'interno, una buona sperimentazione di "far cinema"... da vedere se siete appassionati/incuriositi o anche solo per vedere il primo episodio che è veramente bello, ben costruito e girato da Scorsese con un fantastico Nick Nolte!

topsecret  @  17/06/2012 17:35:18
   6½ / 10
Tre storie di tre registi diversi con la sola New York in comune.
Il più divertente ed eccentrico è senza dubbio l'episodio diretto ed interpretato da Woody Allen, mentre quello più intellettuale sembra Scorsese che dirige un bravo Nick Nolte, abile ed egocentrico pittore di fama. Coppola invece scrive il soggetto a quattro mani con la figlia Sofia e dirige una storia abbastanza noiosa e senza grande particolarità: una sorta di favola per bambini ricchi.
Nel complesso è un prodotto valido anche se, personalmente non ha coinvolto in maniera particolare, eccezion fatta per il dinamismo e l'ironia di Allen che è quasi sempre garanzia di divertimento.

goodwolf  @  30/03/2011 23:29:18
   6½ / 10
Il voto è tutto per gli episodi di Scorsese e Allen, perchè quello di Coppola abbassa precipitosamente la media: credo sia difficile riuscire a trovare un soggetto meno interessante e una storia priva di mordente come quella del secondo episodio. Il primo episodio vede 2 grandi interpreti alle prese con l'amore e con la passione e Nick Nolte sfoggia davvero una grandissima prova. Spiazzante (in senso positivo) l'episodio di Woody Allen, che ci regala delle perle di saggezza e un episodio difficile da dimenticare. Peccato per l'episodio centrale, il film avrebbe un'altra media senza di esso.

edmond90  @  03/10/2010 09:56:14
   8 / 10
Il voto e'quasi tutto per Scorsese(9 e mezzo),che si dimostra ancora una volta un regista straordinario,capace in poco piu di mezz'ora di sfornare un gioiellino di commedia con un grande duo di protagonisti.
Discreto l'episodio di Allen(7) e assolutamente deludente quello di Coppola(4 e mezzo),davvero molto svogliato.
Il voto finale facendo la media sarebbe un 7,ma voglio premiare ancora una volta il buon Martin,un autore davvero eccezionale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  25/07/2010 18:00:10
   7 / 10
Film a episodi con 3 registi considerati tra i più grandi che raccontano per l'ennesima volta la loro New York. A confermarsi senza macchie è solo Scorsese per quanto Allen riesca a far ridere come solo lui sa fare. Coppola,invece,delude in maniera quantomeno clamorosa. Per ordine:

Lezioni dal vero (Scorsese): voto 8
Non c'è nulla da fare,già dai primi fotogrammi si capisce che la mano è del vecchio Martin. I toni sono quasi gli stessi di Fuori orario,da commedia tragicomica,un Nolte ottimo e una seducente Arquette fanno il resto. Le musiche scelte sono fantastiche.
Tanto per dare l'ennesima dimostrazione che pure senza gangster e senza violenza Scorsese rimane tra i registi più eclettici e bravi in assoluto.

La vita senza Zoe (Coppola): voto 5,5
Giannini si può salvare ma è proprio Coppola che è appannato forse anche a causa di questa favola (scritta con la figlia Sofia) che riesce solo ad essere stucchevole e noiosa. Tanto zucchero e tanta retorica non riescono a salvarlo,non sembra neanche di Coppola.

Edipo derelitto (Allen): voto 7
Certamente il più divertente dei 3 con l'Allen nevrotico che conosciamo bene qui mammone e alle prese con la sparizione di sua madre. Scava nell'inconscio,forse troppo discontinuo ma ha picchi di grande comicità.

La conferma che spesso i lavori ad episodi con registi differenti raramente riescono ad essere di grande qualità a causa sempre di qualcuno che è sottotono o che non tiene il passo con la bellezza di altri. L'unico gioiello rimane quello scorsesiano,Allen svolge il compitino e Coppola ai limiti dell'imbarazzante data la sua fama.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  19/10/2009 16:45:44
   6 / 10
Il primo episodio è quello piu' "d'autore" e che meriterebbe un'attenta visione ma io personalmente ho apprezzato di piu' l'ultimo di Allen!
Divertente, riesce a far rimanere attento lo spettatore fino alle due ore di durata dopo che si stava collassando per l'inutile secondo episodio di Coppola!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  26/06/2009 15:35:09
   5 / 10
Tre episodi che non convingono e che trasmettono davvero poco. Il più fresco e puntelloso e sicuramente quello diretto da Scorsese, mentre il secondo ( di Coppola ) è inguardabile e mostra un Giancarlo Giannini ininfluente. Il terzo è di Allen, dirige al suo solito ma stavolta non è graffiante e incisivo. Un lavoretto provinciale.

inferiore  @  18/04/2009 19:15:45
   7 / 10
Tre fra i più grandi registi della storia del cinema si uniscono per dar vita ad un film a episodi, incentrato sui sentimenti.

Il primo episodio è quello di Scorsese. Tecnicamente ineccepibile, alcune inquadrature sono ottime e le canzoni rendono bene l'atmosfera. Molto bravo Nick Nolte che impersona assai bene l'artista in crisi d'ispirazione e in crisi amorosa. Delizioso cameo di Buscemi. Forse un po' lento ma sicuramente molto bello. Voto 7.5

Il secondo episodio è quello di Coppola, forse il meno convincente. Brava la ragazzina e la Shire ma in tutta la sua durata non decolla espesso annoia. Dal regista della trilogia de ''Il padrino'' mi spettavo molto ma molto di più. Voto 5,5

Eccoci giunti a commentare il terzo episodio, quello di Allen. ''Edipo relitto'' è semplicemente fantastico. Si nota dal primo, singolo secondo la differenza di classe con gli altri due colleghi. Allen riesce a mesolare argomenti seri alla comicità. Episodio assolutamente surreale, divertente. Woody sei il migliore di tutti. voto 8.5

Stranamente non ha molti voti, in questa ''sfida'' (anche se una sfida non è) fra registi trionfa Allen. Ciò la dice lunga.
Voto complessivo 7

Wally  @  08/04/2009 23:03:52
   6 / 10
Mmmmm mi aspettavo un pò di più da questi registi... Niente da dire sul primo di Scorsese che mi è piaciuto moltissimo in tutti i sensi con una recitazione perfetta da Nick Nolte e la Arquette... Stupenda poi la colonna sonora e la fotografia... Quello di Coppola è evitabilissimo, anzi mi ha dato sui nervi la bambina che si atteggia ad adulta con i vestiti tutti griffati Chanel... L unico bravo é Giannini. Invece quello di Allen l ho trovato così e così... Simpatico ma niente di che... Diciamo che a me Allen non mi ispira molto come attore...
Devo dire che potevo mettere qualche altro puntino gia che c ero

Invia una mail all'autore del commento wega  @  25/12/2008 10:29:10
   8 / 10
Anche se non fosse Natale, a proposito auguri a tutti (o quasi), il voto sarebbe quello lo stesso. Il tema centrale o meglio in comune è senz' altro l' amore, a diversi canali di manifestazione. L' Allen tocca il concetto Edipico con un rapporto ingombrante con la madre, della quale non è poi così disperato per la misteriosa scomparsa. Come al solito è un Allen con sedute psicoanalitiche, non troppo divertente, anzi leggermente stressante, ma fotografato bene: Sven Nykvist. L' episodio di Coppola è il peggiore, una favoletta epossidica indurita tanto quanto indurisce lo spettatore, che quasi ben si sposerebbe con il giorno di Natale, rapportando i grandi con i piccini che ne sono i principali protagonisti. Non sarebbe del tutto da cestinare se non fosse per gli interpreti scialbi, eccezion fatta per il nostro Giannini, un tintinnino di retorica ed una facilmente dimenticabile storia d' amore. Bellissima comunque la fotografia del nostro Storaro. Il vero mattatore, che sfiora il capolavoro è Martin Scorsese, identificabile immediatamente, e non nascondo di come -sarà stata la particolarità di questo giorno iniziato in solitudine- sulle note di "A whiter shade of pale" sia scoppiato a singhiozzare. Una burrascosa storia d' amore e una riflessione sul "mestiere" dell' artista e dell' arte in generale, una straordinaria colonna sonora azzeccatamente diegetica e plasmata proprio come un pittore con il suo pennello, a volte delicatamente e sinuoso sulla tela, altre con rabbia e sferzate secche, e la colonna sonora è così; insomma come solo un grande Maestro quale è Scorsese (e credo proprio sia il più grande regista vivente), sarebbe riuscito a fare. Grande la prova di Nick Nolte, Rosanna Arquette e buono Buscemi. Bellissima anche la fotografia di Almendros. Sullo sfondo una New York in formato 1,33:1 esattamente come l' ultimo di Kubrick, e non poteva uscirne, visivamente, meglio.

Invia una mail all'autore del commento Gentiluomo  @  16/11/2008 12:44:17
   5 / 10
Molto noioso...le tre storie non si legano nemmeno fra loro...Gli attori e i registi erano ottimi...ma il risultato pessimo...Sembra un film fatto tanto x fare qualcosa...NON RIUSCITO....

marco86  @  16/06/2008 12:20:57
   5 / 10
tre signori registi si mettono a dirigere tre episodi su una città che su di me ha sempre esercitato un immenso fascino,ma ne esce una delusione totale.

l'episodio di scorsese non è male,ma è francamente un pò noioso...
quello di coppola è inguardabile.non capisco neppure come abbia avuto il coraggio di dirigerlo.
Allen ripropone il suo repertorio psicoanalitico,riuscendo in parte a divertire e ad essere originale.penso che il suo episodio sia il migliore.

mi pare che questo sia stato un film su commissione,altrimenti altri alibi è difficile trovarli.

benzo24  @  07/10/2007 20:12:01
   4½ / 10
film da vedere solo per l'episodio di allen come sempre intelligente e geniale. (voto 8), mediocre quello di scorsese e anche un poco noiosetto (voto5) pessimo quello di coppola (1)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  23/11/2005 14:06:30
   6 / 10
Ha tutti i pregi e i limiti dei film su commissione. "Lezioni di vita" pero' è un vero gioiello contemporaneo, con un Nolte à la Jeff Koons che esprime splendidamente la fucina talentuosa della new york alternativa. Un viaggio a Manhattan ai limiti del kitsch con il ridondante Coppola, e un Allen dignitoso ma macchiettistico con il solito Re Edipo costretto a mostrare i panni sporchi lavati in casa. Il film è newyorkese fino al midollo, ma solo l'exploit di Scorsese riesce davvero a convinvere dell'operazione e della sua mancata creatività

mies  @  09/09/2005 02:06:28
   8 / 10
L'episodio migliore è quello di Nolte. Pazzesca la Arquette. Evviva l'action painting!

Gruppo REDAZIONE maremare  @  11/12/2004 11:47:40
   6 / 10
Film discontinuo, come gli episodi che lo costituiscono.
Il migliore è quello di Allen.
Il fantasma della madre che lo perseguita dal cielo, anche da morta, è una scena da antologia.

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