numero diciassette regia di Alfred Hitchcock Gran Bretagna 1932
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numero diciassette (1932)

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locandina del film NUMERO DICIASSETTE

Titolo Originale: NUMBER SEVENTEEN

RegiaAlfred Hitchcock

InterpretiLeon M. Lion, John Stuart, Barry Jones, Garry Marsh, Donald Calthrop, Anne Grey

Durata: h 1.03
NazionalitàGran Bretagna 1932
Generegiallo
Al cinema nel Maggio 1932

•  Altri film di Alfred Hitchcock

Trama del film Numero diciassette

In una casa abbandonata tre uomini e una donna fanno un continuo passamano per il possesso di un prezioso collier. Tutti sospettano di tutti mentre la scena si sposta nel giochino degli inseguimenti esterni: un autobus che insegue un treno, senza guidatore, che finisce in acqua.

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Voto Visitatori:   5,75 / 10 (12 voti)5,75Grafico
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Voti e commenti su Numero diciassette, 12 opinioni inserite

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topsecret  @  13/10/2021 17:00:48
   5 / 10
Secondo quanto ho letto, Hitchcock girò questa grande cacchiata per ripicca verso il suo produttore reo di averlo costretto a girare un film che non voleva fare.
Il risultato è questo pastrocchio a metà tra LE COMICHE e IL COMMISSARIO LO GATTO, che mostra tanta approssimazione nella prima parte e molta confusione nella seconda, nonostante scene di un certo rilievo su un treno merci lanciato a folle velocità.
Velo pietoso sul doppiaggio.

Filman  @  12/03/2017 11:59:18
   7½ / 10
Il passaggio da un thriller da teatro, ma di chiara ispirazione espressionista, ad un thriller estremo, che guarda oltre, anticipando una tipologia di action moderna, è il chiaro segno che, parlando di NUMBER SEVENTEEN, si descrive un eclettico esperimento di montaggio e narrazione, nonché un tavolo di laboratorio esposto al pubblico, marchio identificativo di una pellicola interessante nonostante i vari difetti, nel merito di una direzione stranamente marginale di Alfred Hitchcock, eccessivamente indugiante e pantomimica, in realtà non fastidiosa all'interno di una pellicola talmente umoristica e caricaturale da essere più adatta al cinema muto, nonché concentrata, con grande inventiva e voglia di contraddistinguersi, sulla miscela di personalità tecnica, ispirazioni circostanziate e invenzioni cinematografiche.

ZanoDenis  @  31/05/2014 19:11:56
   5 / 10
AI ai ai ai, non pensavo di dare un insufficienza al maestro, ma qui mi vedo costretto, questo film sta alla filmografia di Hitchcock come Paura e desiderio sta alla filmografia di Kubrick, entrambi sono semplicemente due esercizi di stile venuti anche abbastanza male, qui forse salverei i primi 15 minuti che non ho trovato male, ma poi il film inizia a naufragare, anche sicuramente per gli scarsi mezzi e si fa molto banale e soporifero, nessun film di Hitch mi aveva annoiato così tanto, molti dicono che sia Topaz il suo peggiore, per me è questo.

Beefheart  @  13/05/2014 09:13:32
   6 / 10
Azione d'antiquariato. Nei testi formali ed impostati, nelle luci del buio che non è buio, nelle s*****ttate finte, negli inseguimenti tra modellini e nell'incedere sbrigativo degli eventi.
Non so se si possa parlare di grande film ma probabilmente ai suoi tempi poteva anche suscitare emozione. D'altra parte l'intreccio non è malaccio, una certa ironia non manca ed il così detto "utilizzo degli spazi" lascia intravedere tracce di Hitchcock.

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/05/2014 09.15.33
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Goldust  @  15/09/2011 09:16:23
   6 / 10
Strano film ibrido di Hitchcock, ancora di formazione, che mescola giallo e commedia. Girato in economia di mezzi è una storia gracile che dà spesso l'impressione di non sapere dove andare a parare, ma l'inizio - tra luci, ombre e personaggi sinistri - è davvero notevole, e l'inseguimento sul treno è di buona fattura: insomma, qualche tocco che renderà Sir Alfred un maestro lo si può già intravedere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  06/10/2009 01:02:46
   4½ / 10
Il giochino potrebbe anche divertire e qualche sequenza è passabile, ma è talmente artigianale e risibile nella sua economia tecnica da lasciare quasi indifferenti... uno dei peggiori Hitchcock di sempre, ma tutto sommato godibile paradossalmente proprio per la sua povertà artistica

Invia una mail all'autore del commento wega  @  13/09/2008 17:57:55
   6 / 10
Questo pellicola inglese di Hitchcock del 1932 è un poliziesco al quale manca praticamente in toto una, che sia una, minima caratterizzazione dei personaggi, caratteristica direi fondamentale per questo genere.
Del resto l' ora o poco più di durata della visione ben rispecchia lo spessore dell' opera. Interessanti come sempre alcuni tocchi hitchcockiani, usando spesso il montaggio leggermente velocizzato per le sequenze concitate, ed interessante soprattutto l' intera parte finale; un montaggio alternato in cresceno di suspense, da un treno ad un pullman che lo insegue. Una lezione appresa da Griffith, per quello che è definito "finale alla Griffith" appunto.
Interessanti anche i rimandi espressionisti a Murnau e l'atmosfera ambigua di tutta la prima parte.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  02/06/2008 20:00:33
   6½ / 10
Hitchcock è stato un grande artigiano del cinema, uno dei più grandi. La grandezza l’ha raggiunta solo dopo anni e anni di esercizio pratico, di esperienza sul campo. I primi film sono stati la palestra in cui ha formato la sua arte di agguantare l’interesse e l’emozione dello spettatore con il mistero, la paura e la curiosità. Per la lui la sfida è quella di coinvolgere e meravigliare lo spettatore, più che di istruirlo o di spiegargli qualche aspetto nascosto della realtà. Appartiene alla schiera di quelli che usano l’Arte per l’Arte, anche se nei capolavori riesce, di riflesso, a far entrare nelle sue opere anche aspetti umani universali.
In “Numero 17” del 1932 (mi sembra) va subito al sodo. Senza spiegare niente siamo subito di notte in una casa abbandonata visitata da un curioso, il quale trova un cadavere in cima alla solita rampa di grandi scale a spirale. L’atmosfera è quella dei film gotico-espressionisti. Facce deformate dalla luce, ombre minacciose, mani che sbucano dal nulla, passi misteriosi, cadaveri che spariscono. Non manca il tocco comico e l’ironia. Poi nel film entra un aspetto da polizia-criminali e spionaggio. Su tutto domina il contrasto apparenza-realtà, verità-menzogna e il sottilissimo e incerto confine che intercorre fra i due. Hitchcock gioca molto su quest’aspetto della mente umana e sull’emozione e sul coinvolgimento che crea. Infatti il film sembra quasi un grande gioco enigmistico. Hitchcock non osa però sconvolgere gli spettatori con scomode verità e quindi chiude con la soddisfacente spiegazione a tutti i misteri. Insomma come in un giornale di enigmistica, nelle pagine finali c’è la soluzione.
A questo si aggiunge un’atmosfera vagamente onirica (dalla cantina misteriosa della casa, si accede ad una stazione ferroviaria !) e una parte giocata sullo spettacolo dell’inseguimento su di un treno in corsa. Il tutto però è piuttosto slegato, non si amalgama alla perfezione, la storia è difficile da seguire tanto da causare a volte smarrimento. Il gioco è quindi troppo scoperto, ma Hitchcock imparerà poi come affinarlo a dovere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  07/12/2006 14:26:30
   5 / 10
di qusto film salvo solo la prima parte fino a quando arrivano gli altri personaggi nella casa...perche fino a quel momento non sono mancate scene inquietanti e giochi d'ombre che ricordano "nostradamus"...
poi il film cade sul banale con uomo che prende proiettile al volo o scene di combattimento degne dei peggiori film comici...
il maestro qui evidentemente non ci ha perso molto tempo e lo dimostra anche il cast privo di grandi nomi!

Ch.Chaplin  @  19/10/2006 23:49:22
   6 / 10
è un po' un misto di comico e thriller..mal riuscito secondo me..in ogni caso si riesce a capire da alcune scene ke è hitchcock, ma cmq nn è quello ke tutti noi conosciamo..sceneggiatura pessima e modellini peggio. 6 di rispetto

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  08/07/2006 16:16:54
   5 / 10
Non sembra neanche di Hitchcock: una vera delusione! Sceneggiatura carente: vorrebbe stupire con colpi di scena che però non riescono più di tanto, anche perchè uno vorrebbe capirci qualcosa di più di quell'esigua trama che ne esce. Molte scene sono buttate lì e l'inizio non è il solito inizio alla Hitchcock. E' il film di Hitchcock che mi ha deluso di più!

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/10/2006 01.32.19
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Crimson  @  13/03/2006 14:58:53
   6½ / 10
E' possibile dividere questo bel giallo essenzialmente in due parti: la prima si svolge interamente negli interni dell'abitazione. I personaggi vengono presentati gradualmente e non si rivelano subito per ciò che sono realmente. Un abile gioco per allungare la suspance e gli interrogativi nello spettatore. Funziona perchè non si crea un'idea ben definita di ciò che accade attorno al mistero (un uomo trovato a terra senza vita), non è possibile determinare con esattezza chi siano i "buoni" e i "cattivi".
Poi c'è la seconda metà in cui il ritmo incalza grazie a una sequenza frenetica su un treno, girata con dei modellini. E si vede.
In definitiva un buon giallo, di cui si fà preferire in misura maggiore la prima parte.
Purtroppo la versione che ho visto ha un doppiaggio elementare, ma è una caratteristica che accomuna molti doppiaggi italiani dei primi film di Hitchcock.

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