oculus regia di Mike Flanagan Usa 2013
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oculus (2013)

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locandina del film OCULUS

Titolo Originale: OCULUS

RegiaMike Flanagan

InterpretiKaren Gillan, Katee Sackhoff, Brenton Thwaites, James Lafferty, Rory Cochrane, Annalise Basso, Garrett Ryan, Katie Parker, Kate Siegel, Miguel Sandoval

Durata: h 1.45
NazionalitàUsa 2013
Generehorror
Al cinema nell'Aprile 2014

•  Altri film di Mike Flanagan

Trama del film Oculus

In passato la famiglia Russell è stata colpita da una terribile tragedia che ha cambiato per sempre le vite dei fratelli Tim e Kaylie. Tim è stato arrestato con l'accusa di aver ucciso brutalmente i genitori. Superati i vent'anni il ragazzo viene rilasciato e prova a rifarsi una vita. La sorella Kaylie, convinta della sua innocenza, crede che a uccidere i genitori sia stata una terribile forza soprannaturale che proviene da un antico specchio custodito nella loro casa di famiglia.

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Voto Visitatori:   6,08 / 10 (98 voti)6,08Grafico
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Voti e commenti su Oculus, 98 opinioni inserite

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dibinho  @  22/04/2014 09:54:09
   5½ / 10
Non mi e' piaciuto molto, anzi... del resto gli ultimi film horror li ho trovati particolarmente noiosi..

Riguardo al film : L'alternarsi tra ricordi e immaginazione, tra spiegazioni razionali e paranormali, il confondersi delle sequenze temporali, il senso claustrofobico della casa, ci proiettano nell' intimità della storia e si finisce per essere in simbiosi con i personaggi, forse un po' troppa confusione con sti continui flasback
La seconda parte, più movimentata, è abbastanza tipica degli horror americani, con 2-3 scene ad effetto che per gli amanti dei "salti sulla sedia"
Un' altra pecca a mio avviso è la recitazione, i personaggi eccetto la madre non mi hanno convinto molto..

ferzbox  @  21/04/2014 13:35:32
   7 / 10
Mi sto rendendo conto che è abbastanza crudele dover giudicare obbiettivamente questo film.
In un panorama orrorifico come quello attuale risulta sempre più difficile scorgere qualche buona pellicola che non scada nella banalità o nella ripetitività.
Questo poi è un problema che si riscontra maggiormente nelle produzioni statunitensi; tremendamente adagiate a dei clichè collaudati e,mi dispiace doverlo dire,commerciali.
Fortunatamente il caso di "Oculus" si discosta un poco da questo schemino.
"Oculus" è un film che offre una ventata di aria fresca al pubblico più pretenzioso a discapito della noia che invece può suscitare allo spettatore occasionale.
La ragione di questo è dovuta dal perfetto ibrido che compone la storia del film.
Se da una parte si nota l'intenzione di creare una certa componente psicologica tramite i dialoghi e lo stile narrativo,dall'altra si percepisce un timore evidente nel non voler allontanarsi troppo dall horror concepito per gli incassi al botteghino.
Facendo parte del pubblico più pretenzioso sono rimasto contento di come era studiata la struttura narrativa.
Fondamentalmente si tratta di una delle tante "Ghost stories" che siamo abituati a vedere ultimamente,ma con la meravigliosa caratteristica di non puntare sui soliti "Bo bo settete".
Il tutto è visto come un'incubo che trasporta lo spettatore in un gioco apparentemente innocuo,ma pian piano sempre più terrificante.
La scelta di sovrapporre la narrazione su due piani temporali differenti(presente-passato) risulta intrigante per l'originalità adottata nel farlo.
Una delle componenti geniali del film sta proprio in questo.
Si segue la trama seguendo due racconti distinti accaduti nello stesso luogo in tempi diversi.
Lo splendido montaggio(creato da un buon storyboard) mi ha permesso di godermi l'introduzione alle vicende in modo completo ed originale.
Si rimane soddisfatti da questa caratteristica,stuzzica notevolmente la visione.
Ma la cosa più sbalorditiva di questa doppia narrazione sta nell'evoluzione che acquisisce man mano che scorrono i minuti.
Tutto il clima grottesco viene alimentato da una simbiosi sempre più accentuata delle due linnee temporali.
Questa caratteristica rende davvero affascinante "Oculus",che ha il pregio di farti vivere l'incubo di quella presenza spettrale,senza dimenticarsi di donarti anche una buona prova di stile.
Questo è un'elemento sbalorditivo che ho apprezzato davvero molto.
Finalmente non vedevo la solita solfa petulante,ma mi divertivo a scorgere il terrore che può suscitare un fantasma tramite un gioco di illusioni e disfacimento della realtà.
Da questo punto di vista,tanto di cappello...davvero un'ottima trovata.
Un'ottima trovata più detestata dal pubblico alla ricerca del meno "impegnativo" però....
Per altri,la grande caratteristica di questa pellicola ne era in realtà il peggior difetto.
La motivazione della loro noia.
Non posso dargliene una colpa perchè in fondo il film si presentava come una produzione indirizzata anche a loro se ci pensate bene(basti guardare la locandina).

Ad ogni modo il problema principale non era tanto nel modo di recepire la sua formula narrativa,ma nello sbaglio da parte degli sceneggiatori di trascurare un meccanismo perfetto che si concludesse con una risoluzione finale ingegnosa.
Manca quel qualcosa che non fa rimanere a bocca asciutta; che oltre ad offrire un'ottima immersione nel lato paranormale,facesse anche estasiare per una buona sceneggiatura ricca di elementi da riscoprire con altre visioni future.
Questo non c'è.
Il film finisce in modo piuttosto banale,senza rendere giustizia all'ottimo concept narrativo.
Molto suggestivo ed interessante,ma incompleto perchè timoroso nel voler azzardare maggiormente.
Non si può stare con un piede su due staffe; o vai da una parte o vai dall'altra,altrimenti quello che si può trovare di geniale viene represso da tutto il resto.
Comunque è una pellicola che tutto sommato ho apprezzato in più momenti......se solo avessero osato un pizzichino di più.....

4 risposte al commento
Ultima risposta 23/04/2014 17.22.32
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lucki71  @  20/04/2014 21:08:46
   6 / 10
...purtroppo questo film è rimasto un incompiuto...poteva e doveva essere sicuramente migliore per quanto riguarda l'aspetto horror troppo spesso accennato...gli attori non hanno convinto anzi proprio i due ragazzi erano il vero tallone d'achille della storia, al contrario dell'attrice che interpretava la madre che ha regalato gli unici momenti di tensione, sempre troppo brevi, insomma un film decisamente poco horror, con molti momenti in cui sembrava di assistere ad un buon telefilm, nonostante una storia che era una mezza novità.

axel90  @  19/04/2014 12:47:40
   5½ / 10
Oculus è un horror ambizioso, molto più di altri film che hanno provato a sdoganare cliché inossidabili o tentare una nuova strada attraverso forme e percezioni nuove nel mondo orrorifico (mi riferisco a quella ciofeca de "Quella casa nel bosco"). Parte da un punto semplice e si sviluppa come la più classica delle storie del terrore, con tanto di elemento onnipresente nella vita moderna utilizzato come simbolo del doppio, del male, portale tra un mondo vivo e un'ecatombe, lo specchio. Ciò che sorprende è presumibilmente il montaggio fluido, il districarsi tra presente e passato in modo così omogeneo, complicato ma mai impossibile dal non essere compreso. L'ambizione più grande sta proprio nel fatto che si sia cercato una nuova via, un nuovo modo di regia e di fare un film che di suo sarebbe stato il solito b-movie scontato e prevedibile, mentre Flanagan aggiunge quel tocco enigmatico, l'uso intensivo di illusioni, piani temporali differenti, lo stravolgimento continuo e una buona dose di colpi di scena. Ed è questo arrovellarsi continuo il suo più grande difetto: Flanagan è talmente preso dall'intrecciare il più possibile la storia, che cada sul più bello, regalando pochi sussulti, non creando la giusta tensione, dimostrando il film come un lavoro molto celebrale e serioso, lontano dall'essenza e dalla forza propulsiva che si poteva dare a una pellicola di questo stampo. Oculus è un occasione sprecata, dosa male le sue carte e non trovo il giusto equilibrio tra un'intelligente sceneggiatura e una attrattiva malsana poco abusata.

Invia una mail all'autore del commento FlatOut  @  18/04/2014 16:05:18
   5½ / 10
Prima che mi proponessero di andarlo a vedere al cinema lo reputavo un film inutile. Nella sala ho azzerato i miei pregiudizi ed ho iniziato la visione.
Allora...la prima metà non è delle migliori: regia sempliciona e vuota senza nulla che caratterizzi il regista ed ancor meno la sceneggiatura portata troppo sulle lunghe. Mi sembrava che un paio di rumori di frutta spremuta fossero il clou del film. Nella seconda parte invece il regista i deve essere fatto una scorpacciata di film di prima categoria dagli anni 80 di Shining e zombie movie fino agli anni 2000 con Martyrs, la città verrà distrutta all'alba, the hoters, halloween - the beginning, spacciando così il film come un omaggio a questi film e usandolo come pretesto per fare così un mix privo di effettivi spunti originali di sceneggiatura.
Poteva sviluppare meglio l'idea di base che non mi dispiaceva in fondo ma non sono riuscito ad apprezzare fino in fondo le idee durante lo sviluppo della trama a parte l'idea flashback tempo reale molto altalenante che da un idea molto claustrofobica e di tensione che non riesce a funzionare appieno.
Parte centrale tirata troppo per le lunghe e noiosa, se lo sceneggiatore avesse sfruttato meglio il soggetto sarebbe potuto uscire un film molto migliore.
Niente di che.

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Ultima risposta 19/04/2014 09.03.59
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  17/04/2014 16:02:49
   6 / 10
Se dovessi giudicare il film per l'audace montaggio dei piani temporali, che a volte scivolano uno dentro l'altro anche entro la medesima inquadratura con grande efficacia e con suggestioni di senso tali che si ha l'impressione di dover persino prestarsi a una seconda visione per iniziare a cogliere legami che alla prima sfuggono...
Se fosse solo per questo sarebbe un film ottimo, degno di essere segnato negli annali del cinema di genere e magari non soltanto.
Purtroppo poggia tutto su un "esperimento" che non regge psicologicamente, e le cui motivazioni, che con un po' di sforzo potrebbero ritenersi verosimili, sono tuttavia un dazio non richiesto a un tema di cui questo film è succube: la mania di un'epoca fissata con la necessità di registrare tutto. Anche immaginando di "fornire la prova del soprannaturale".
Ma basterebbero le esperienze trascorse per rendere ovvio alla protagonista che lo specchio non sarà una preda che si farà accalappiare con gli strumenti della tecnologia.

Perdoniamo in partenza l'abuso dello stereotipo della casa infestata, ma i rimandi basilari a "Shining" sono un limite del film, che non può permettersi di reggere il confronto con un tale capolavoro. Apprezzabili invece i più sottili rimandi all'ultima sequenza di "2001 Odissea nello spazio", proprio nell'uso dei piani temporali in cui un personaggio rivede se stesso in un'altra età della propria vita.

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Ultima risposta 17/04/2014 17.12.17
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  16/04/2014 15:36:35
   6½ / 10
presenti spoiler

Una famiglia numerosa si trasferisce in una vecchia e grande casa nella quale iniziano a manifestarsi strani fenomeni.
Che film è?
Impossibile dirlo direte voi.
E vi credo, questo è il soggetto dell'87% del cinema horror americano mainstream.
Non se ne può più.
Se dovessi pensare ai migliori 30 titoli horror di questi ultimi 10 anni non ce ne sarebbe uno americano, nemmeno uno. O al massimo un paio indipendenti. Non c'è mai un'idea, nulla, soltanto il reiterare la solita pappardella perchè si sa che funziona, perchè si sa che il pubblico vuole quella, perchè si sa che gli spettatori in sala ormai sono abituati a quello e si sentono rassicurati solo con quello, perchè ormai gli sembra di "riconoscere" il genere solo con quello e si spaventano solo con quello.
E' davvero deprimente.
E io continuerò ad andare in sala perchè questa è la mia passione, perchè spero sempre in una svolta, perchè tanto meglio un horror fatto con lo stampino che stare a casa.
Ma basta. Credevo che con il 3 x 1 di Wan (i 2 Insidious e L'Evocazione) per un pò ci sarebbe stata una tregua. Ed invece ecco Oculus. Che è la stessa cosa. Con quel qualcosa in più. E con quel qualcosa in meno.
Il primo tempo è terribile, sembra di stare in una serie tv del pomeriggio. Personaggi insopportabili, attori ancora più insopportabili (io tifavo per la morte di tutti), dialoghi banali come pochi, sceneggiatura talmente scontata da rischiare il colpo di sonno.
Poi il secondo tempo fa un pò di casino, o forse, come con Insidious 2, ne fa anche troppo, ma almeno il rincorrersi del passato e del presente è buono, il ritmo non cala mia, due/tre scene che valgono le mette là.
E il finale è forse prevedibile sì, però è buono dai.
Siamo dalle parti di Shining, o almeno dell'anima di Shining, quella del luogo (o in questo caso dell'oggetto, lo specchio) che piano piano porta alla pazzia il padre di famiglia. Quasi impossibile provare empatia con attori così insignificanti ma la storia un pochino almeno ci coinvolge.
Ora, però, l'esperimento della ragazza (che già dalla sua prima inquadratura con quella coda di capelli che sculetta non sopportavo) è qualcosa quasi fantozziana. Ma dico io, a che serve? A riabilitare la loro dignità? Ma perchè? Lui è uscito dal manicomio, lo specchio andrà via, ma che rogne cercate? E perchè non distruggerlo subito con l'"ancora"? Ma vogliamo parlare del timer per bere e per mangiare?? Ma a cosa è servito? Ah, già, qualcuno moriva di disidratazione. Ragazzi,qui non si regge in piedi nulla. Se non, come dicevo, quel rincorrersi nei ricordi, quell'ottima costruzione per cui ogni fatto sembra avere una possibile spiegazione scientifica e una paranormale. Mi è piaciuta molto la cosa. E cercando sempre di dimenticare il ridicolo esperimento ho provato a immergermi nella storia e un pò ce l'ho fatta, con quel mischiare dramma famigliare alla ghost story, con quelle poche sequenze realmente riuscite (lei che mangia la lampadina, la mamma incatenata), con il tentativo abbastanza onesto di dare intimità alla storia, toglierle piano piano il respiro horrorifico e avvicinarla sempre più a quello umano. Con la tematica della pazzia che porta al figlicidio molto molto attuale purtroppo. E lui che per la seconda volta nella vita si trova a commettere (o no?) un omicidio quasi senza volerlo è un finale coraggioso, per niente consolatorio e anche, forse per la prima volta nel film, abbastanza empatico.
Ma siamo sempre su quei binari, cambia un vagone o due, ma siamo sempre su quei binari.

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Ultima risposta 19/04/2014 14.00.26
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Giovans91  @  15/04/2014 18:05:22
   7½ / 10
"Oculus" è un ottimo horror. La sceneggiatura è efficace, interessante e ben strutturata. Bisogna attendere qualche minuto prima di vivere il vero terrore, e credetemi, le scene inquietanti che sono presenti in questo film fanno accapponare la pelle, da brividi!
La prima parte del film non fa paura, sembra più un thriller-psicologico, ritmo lento e tanti dialoghi, questo permette di introdurre molto bene la psicologia dei personaggi e far comprendere al meglio la storia allo spettatore. La seconda parte invece, è un horror puro, con momenti di tensione e scene spaventose. Alcune sequenze sono memorabili e indimenticabili, paurose!
Il regista Mike Flanagan, ha usato un montaggio elaboratissimo e splendido per questa pellicola, un intreccio narrativo pulito ed efficacie, che permette di tenere viva l'attenzione dello spettatore fino alla fine!
Le attrici femminili, Katee Sackhoffc e Karen Gillan, sono la forza aggiunta al film, bravissime ad interpretare il loro ruolo, davvero credibili.
Devo ammettere però, che durante la visione, questo film non mi aveva particolarmente convinto. Solo dopo mi sono ricreduto e l'ho apprezzato pienamente. Dopo aver analizzato accuratamente l'intera vicenda, ho capito la sua vera bellezza. Un horror intelligente e originale.
Da vedere al cinema e rivedere a casa, perché una seconda visione potrebbe rivelare dettagli e intuizioni sorprendenti.

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  15/04/2014 00:22:20
   6 / 10
A dire la verità non mi ha convinto molto. Ci sono alcune scene fatte bene tenendoti in tensione ma la storia non mi ha convinto fino in fondo .

maurillo  @  13/04/2014 22:40:25
   3 / 10
A dire il vero nn so come possano dare un commento positivo
a questo film, fatto di dialoghi per + di mezz'ora, ogni tanto un
colpo assordante per far sembrare la scena + paurosa....
Io mi sono addormentato dalla noia!!

4 risposte al commento
Ultima risposta 14/04/2014 22.32.19
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BlueBlaster  @  13/04/2014 04:19:40
   8 / 10
Aria fresca per un genere alquanto inflazionato, almeno per quanto riguarda le sale italiane, perchè questa volta è impossibile non uscire dal cinema soddisfatti...che siate o meno amanti degli horror, che lo abbiate trovato derivativo o originale poco importa perché è una pellicola che funziona sotto tutti gli aspetti!
Il regista si prende i suoi tempi e crea un percorso che parte lentamente sino ad arrivare ad un'ultima mezzora folgorante in qui la tensione è costantemente ad altissimi livelli (ho visto gente uscire di sala...ma a sto punto neanche dovevano entrarci) e che regala una manciata di spaventi niente male.

Nulla è dato al caso: la sceneggiatura lascia ampio spazio alla componente psicologica e drammatica con personaggi ben delineati, il montaggio è un qualcosa di unico (non a caso il regista faceva il montatore e ci sa fare) che offre una certa originalità stilistica, regia precisa e di mestiere che se la gioca bene con gli spazi della casa, fotografia buonissima, sonoro con le palle (tipo "The Conjuring") e colonna sonora mai invadente oltre che molto avvolgente (il pezzo dei titoli di coda è fantastico ed inquietantissimo).
Il cast fa la sua parte, specie la madre ed il bambino, anche se non siamo proprio a livelli eccelsi ma comunque non ci si può lamentare non essendo una grandissima produzione.

La storia di base di per se non sarebbe innovativa ma anzi pesca un pò ovunque...da "Shining" ad "Amityville" per via del padre, a me ha ricordato molto anche "1408" per svariati motivi (ed essendo che quel film mi piace non posso che esserne stato contento), Qualcosa di "Paranormal Activity" oltre che ovviamente gli ultimi film di James Wan.
Tuttavia Mike Flanagan elabora vari cliché del genere e li fonde in un qualcosa che sa di "diverso" e che vive di luce propria e non di riflesso (se non quello dello specchio), un film che si farà ricordare per via dell'ottima alchimia tra il dramma e l'horror oltre che per l'ineccepibile tecnica di questo giovane cineasta che si può già catalogare come rivelazione del Cinema Horror!

In questa sceneggiatura abbiamo due livelli temporali che con il passare dei minuti si intersecano sempre di più sino a fondersi completamente in un turbine/tripudio di situazioni agghiaccianti e stranianti...ovviamente per merito di questo montaggio serrato a particolare, una scelta narrativa coraggiosa ma che paga perché risulta digeribile da tutti senza creare troppa confusione!
In bilico tra un mistery o una ghost-story ed il psicologico tanto che alla fine non si è neanche sicuri fino a che punto sia arrivata la pazzia...c'è davvero una maledizione o è una famiglia di pazzi!? Beh ogni uno potrà vederla a suo modo anche se io mi accontento di fermarmi alle spiegazioni più classiche.

Un film che merita di essere visto al Cinema...e poi rivisto a casa per studiarne ogni aspetto...perché è piuttosto complesso ed intelligente anche se potrebbe non sembrarlo!
In sala erano tutti più che soddisfatti e posso dire che le promesse di un ottimo horror sono state mantenute tutte.

7 risposte al commento
Ultima risposta 14/04/2014 16.45.32
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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  13/04/2014 02:12:06
   8 / 10
Film magnifico per i seguenti motivi:

1-Mike Flanagan.Lui può essere definito un vero regista di film horror.
Movimenti studiati per raccimolare tensione ed esplodere nell'ultimo roboante quarto d'ora.La più semplice delle ambientazioni messa in soqquadro da una direzione rigida,costantemente sicura di se,che non perde mai il filo del racconto.

2-sceneggiatura e interpreti principali.Il vero nucleo del film.Componenti incastrati in modo superbo,in sintonia perfetta per tracciare delle deviazioni improvvise da una trama che poteva inizialmente rivelarsi scontata,ma mai in questi ultimi tempi rivoluzionata con garbo ed efficacia.

3-montaggio,gestito da Flanagan stesso.L'artefice di un altro asso nella manica:il continuo agganciarsi a due piani temporali senza che il passato risucchi il presente o viceversa.Un tecnicismo di indiscutibile bellezza che da del filo da torcere ad una trama già ingarbugliata di suo.Stacchi di inquadrature intese come schiocchi di dita che separano la realtà dalla finzione...o la ragione dal delirio paranormale.

4-le musiche.Sempre lo stesso brano,ma dosato intelligentemente per poterlo"gustare"nelle scene clou,per generare ancora più inquietudine e successivamente preparare lo spavento calcolato.Niente facili trovate per farti saltare dalla poltrona.

5---...2-3 colpi di scena che fanno di questo film la sorpresa horror del 2014 già prenotato per essere il non plus ultra in questa categoria.

Potete stare tranquilli,il coinvolgimento in sala davanti ad Oculus è totale.La sala tremava per tutto il corso della durata.Bellissima esperienza al cinema finalmente.Senza arrivare al the end esclamando"ma che ca...." " ma che stro...".

Un 8 va più che bene,andate a vederlo.Assolutamente.Sarà difficile trovare qualcos altro che eguaglierà il potere dello specchio quest'anno.

Leonardo76  @  13/04/2014 01:21:52
   6 / 10
Originalità zero, se avete visto i 2 Insidious e un Amytville a casaccio risparmiate pure gli 8 e passa euro altrimenti un salto al cinema lo si può anche fare.
Per distinguersi un po' dagli ultimi film del terrore potevano

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ma hanno preferito uniformarsi alle ultime mode:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

sossio92  @  12/04/2014 20:28:43
   6½ / 10
Di base intrigava , partito bene , con suspense per la maggior parte del film , ma l'ho trovato scontato in alcune scene e soprattutto nelle scene finali , e secondo me non aggiunge nulla di nuovo ai film horror , precisamente alle ghost story passate in questi anni al cinema o home video , il tutto secondo una mia modesta opinione , magari alla seconda visione cambio idea , ma al momento non mi viene da dargli più di questo voto .

ilgiusto  @  11/04/2014 17:48:04
   8 / 10
Così al volo lo giudico il miglior Horror del nuovo millennio.
Era un pezzo che non restavo incollato alla poltrona, anche perchè il genere è inflazionato ma la qualità media, a mio avviso, è scarsissima.
Questo film va visto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  10/04/2014 23:16:53
   7 / 10
Finalmente un horror al cinema che vale la pena vedere.
Non mi capitava da " the conjuring-l'evocazione", anche se quello era soltanto un'ottima giostra degli orrori.
Ho letto che Flanagan prima di essere un regista, era un montatore di immagini.
La sua bravura emerge proprio in questa regia molto particolare, che gioca su due piani temporali: l'attualità e 11 anni prima.
è questa la caratteristica peculiare di "oculus".
Nel dipanarsi della vicenda Flanagan non perde mai il filo della trama, che nel complesso rimane assolutamente semplice.
Alcune scene hanno un impatto veramente notevole, coadiuvate da uno splatter disturbante:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
Altre riescono ad offrire un'ottima carica ansiogena:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
Anche i dialoghi finalmente sono ascoltabili, in netta contrapposizione ai B-movie che escono soprattutto negli ultimi anni.
Le sequenze finali forse perdono qualcosina in termini di tensione, però la soluzione conclusiva presenta una modalità che non è banalissima come potrebbe sembrare a prima osservazione.
Nel complesso un horror che funziona, sa offrire scene di spavento, ma soprattutto trova la sua carta vincente nella sofferenza psicologica dei due personaggi principali, che nella battaglia contro lo specchio devono superare le barriere che li dividono.
Buonissimo prodotto, è consigliata la visione!

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/04/2014 11.19.54
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king silver  @  10/04/2014 21:06:12
   7½ / 10
Nutre e sazia in abbondanza le mie più che pretenziose aspettative. Consigliatissima la visione, o per lo meno al pubblico che predilige la tensione psicologica a quella meno impegnativa e più banale concepita nello splatter. Bello e sempre oscuro il tema del trauma infantile che riaffiora nel corso degli anni, nel momento in cui si prende la difficile e coraggiosa decisione di affrontarlo.. Un film molto audace e intelligente che mescola con mano sapiente diverse pellicole storiche del genere- shining e it fra tutte anche se, e fermatemi se qui vaneggio, sono riuscito a vederci qualcosa dell'aldilà di fulci- aggiungendoci un pizzico di ingrendienti utilizzati nei più moderni sinister e insidious e, perché no, paranormal activity - l'uso di telecamere per monitorare lo specchio e gli orrori da esso creati, non possono non rimembrare il modus operandi del tanto sopravvalutato quanto ultimamente sottovalutato film che sconvolse l'america nel 2007. Avrei voluto inserire -sconvolse l'america- tra un paio di divertenti virgolette ma, dato che la mia cara tastiera non me lo permette, spero che vi sia arrivata ugualmente l'ironia che mi premeva far arrivare a voi lettori.
Comunque, tralasciando queste bazzeccole, Flanagan si rivela essere uno che ha capito tutto della vita e riesce a centrare il bersaglio con, ripeto, intelligenza e cultura di un genere che, alla luce di qualche colpaccio messo a segno negli ultimissimi anni, sembra si stia avviando alla conclusione di un'epoca medioevale e all'apertura agognata e sofferta di una nuova era. Un rinascimento? MMM... Staremo a vedere....

anthony  @  10/04/2014 14:38:35
   7½ / 10
Mike Flanagan è riuscito a partorire una pellicola thriller/horror dal fortissimo impatto emotivo; non strafa Flanagan: non ha intenzione di sedurti con i soliti effetti BOOOH! non si pavoneggia a imbastire un rimando barocco agli anni'80 come fa, con molta maestria, il signor James Wan...no, niente di tutto questo.
Flanagan compone un intreccio e lo tesse a meraviglia: due spazi temporali e due protagonisti prima adulti e poi bambini, prima bambini e poi adulti...e realizza la parabola drammatica di questa famiglia 'perseguitata' da uno specchio maledetto e dai suoi mostri; ma forse i mostri più recalcitranti si sveleranno essere quelli all'interno dei protagonisti e dei loro animi.
Elegante, serio ed essenziale: un bel manifesto profondo contro il fenomeno 'teen/horro movie' imperante da almeno 10 anni a questa parte.

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Ultima risposta 10/04/2014 20.11.43
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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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