oscar insanguinato (1973)

Il regista si rifà a "L'abominevole dottor Phibes" con un gioiellino dell'horror inglese nel suo periodo d'oro.Considerato da Price il migliore dei suoi lavori cinematografici(che gli consentì di recitare monologhi teatrali che gli impegni come attore gli avevano precluso),regge piuttosto bene la prova tempo.La satira del teatro è ironica ed acuta,col protagonista egocentrico e pomposo e le vittime antipatiche o il vecchio teatro covo di Lionheart dove i suoi spettatori e aiutanti sono barboni alcolizzati che si curano poco o nulla di lui.Gli spassosi e allegramente cruenti omicidi rifanno quelli delle tragedie shakespeariane.E il mix di horror e humour nero oggi è piacevolmente camp.Sempre grande Price,che cambia costantemente costume(si traveste anche da parrucchiere hippy)gigioneggiando e giganteggiando nel ruolo del villain tragico e patetico ma implacabile e solenne.

Price cita Shakespeare in questa commedia nera horror/thriller. Pubblicato nel 1973 e diretto da Douglas Hickox, "Theater of Blood" vede Vincent Price nei panni di un amaro attore shakespeariano nella moderna Londra che si pensa sia morto a causa del suicidio. In realtà, è vivo e non sta bene e uccide i suoi implacabili critici intellettuali. Diana Rigg interpreta la sua comprensiva figlia mentre Milo O'Shea è a disposizione come ispettore. La partitura è ottima, anche commovente, e il primo atto è abbastanza serio. Ma poi l'approccio fasullo di Price e gli scenari di omicidio sempre più incredibili hanno spinto il film nel territorio della commedia nera. Tuttavia, è abbastanza serio da (in un certo senso) sospendere l'incredulità e godersi il viaggio. È un'altra versione della trama di base di "The Abominable Dr. Phibes" (1971) e del suo sequel (1972). Ricorda anche "House of Wax" (1953), anche se gli do il vantaggio. La sbalorditiva Madeline Smith è a portata di mano sul fronte delle ragazze, ma sfortunatamente è sottoutilizzata come personaggio decisamente periferico. C'è la Rigg, ovviamente, se la trovi attraente...è comunque abbastanza simpatica. Il film è colorato come i film di Hammer, anche se con un budget leggermente più grande e le riprese in location corrispondenti. I fan dell'horror di Vincent Price e, in particolare, dei tre film sopra citati dovrebbero mangiarselo mentre altri potrebbero trovarlo troppo loquace, unidimensionale e troppo lungo. Il film dura 104 minuti ed è stato girato a Londra, Brentford e Windsor, in Inghilterra.

Una resa dei conti scatenata nel nome di Shakespeare e del grand guignol, un thriller horrorifico magnificamente impregnato di humour britannico e guidato dalla figura inquietante di un grande Vincent Price che interpreta un redivivo attore incompreso che si riscopre killer inventivo e spietato. Spettacolare e divertente, anche se qualcuno potrebbe trovare ripetitive e un pò meccaniche le varie uccisioni. Dispiace solo constatare che di film così, purtroppo, non se ne girano più.

Purtroppo non mi è molto piaciuto, speravo in qualcosa di più divertente o più horror ed invece il mix di generi che è risultato non l'ho amato.
Bravo Vincent Price ma per il resto è tutto troppo grottesco e teatrale (ovviamente).

Un giallo in stile "Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie dove i critici vengono uccisi uno alla volta .Il ritmo serrato degli eventi e gli omicidi rappresentati come nelle opere di Shakespeare danno originalita' e classicita' ,allo stesso tempo,aglie eventi che si susseguono senza soluzione di continuita'.Viene,sotto un punto di vista macabro,esaltato il teatro Shakesperiano con un Vincent Price che regala un daoopia interpretazione,quella del'assassino del film e quella dell'attore nei "masterpiece" delle opere di Shakespeare e in entrambe lo fa alla grande

Film con il grande Vincent Price che, come al solito, non delude le attese, la storia è molto semplice ma originale nella trovata di far compiere gli omicidi al protagonista seguendo le opere di Shakespeare da lui interpretate.
Ne esce un buon film, dal ritmo molto serrato dove succede molto ma dove più di una volta bisogna chiudere un'occhio su alcune lacune della sceneggiatura che si vedono tutte.
L'interpretazione di Price è il valore aggiunto e quello che dona al film quel tocco che lo fà consigliare a tutti gli appassionati.

Altra grande interpretazione di Vincent Price (in un film strutturato in modo molto simile al' "Abominevole Dr. Phibes"), che questa volta interpreta un attore teatrale che si vendicherà dei critici che gli hanno stroncato la carriera,ispirandosi per i suoi omicidi a Shakespeare (nel dr.phibes invece si ispirava alle piaghe d'Egitto).
Come si può facilmente capire,non siamo sicuramente davanti ad una pellicola originalissima, che però grazie allo humor nero presente un po per tutta la pellicola e al modo in cui sono costruiti i delitti (uniti alla curiosità di scoprire come morirà l'odioso critico successivo),il film diverte per tutta la sua durata regalando allo spettatore alcune scene veramente suggestive e d'impatto (il monologo dell'attore prima di gettarsi nel vuoto,e il duello con la spada sono le mie preferite).
Di buon livello anche la regia,attenta ad ogni dettaglio.... e la recitazione in generale.
Una gran bella pellicola,che meriterebbe d'essere ricordata anche solo per l'eccezionale interpretazione di Price,se vi piace l'horror non potete non vederlo.

Film assai particolare e dallo stile totalmente britannico che ha un soggetto interessante e che è tenuto in piedi quasi esclusivamente dall'istrionismo di Vincent Price nei panni di un attore che interpreta in maniera impagabile una schiera di personaggi.
Personalmente il film non mi ha entusiasmato, forse perchè non lo trovo invecchiato bene, ma obiettivamente non è niente male. Fa riflettere il rapporto tra artista e critico e chissà quanto di Price c'è veramente nel personaggio che interpreta...
L'orrore è solamente sottotraccia, a parte qualche scena sopra le righe, ma in realtà "Oscar insanguinato" è una pellicola che mescola generi assi diversi tra loro: il dramma, un pizzico di horror, uno di giallo, più di uno di umorismo ovviamente british tanto che il film in un certo senso può essere anche considerato una commedia noir...
Price comunque ( nella versione italiana doppiato con altrettanta sapienza da Emilio Cigoli ) saprebbe nobilitare qualunque cosa.

Originale thriller vendicativo che si rifà a Shakespeare.. non per tutti, a me non è dispiaciuto anche se non convince a pieno

pochissimo da dire.
capolavoro totale.
giù il cappello.

Grand-guignol e humor nerissimo british allo stato puro!
Theatre of Blood è esilarante, raffinatissimo ed eccessivo nelle varie fantasiose uccisioni, un film che sembra costruito apposta per essere preso di mira dalla critica ruffiana e borghesuccia rappresentata (con meno esagerazioni di quel che si crede) nella pellicola in questione.
Si tratta di critici teatrali, certo, però sarebbe il mio sogno proibito che si risvegliasse da una morte solo apparente qualche grande attore e/o regista e cominciasse a scannare i vari Rondi, Bignardi ecc...
Esagerato? No di certo. Questo film è quasi sempre una goduria pura, esageratamente divertente e macabra, per nulla spaventosa forse ma non è questo il punto.
E con un Vincent Price magistrale in una delle sue più istrioniche interpretazioni, leggermente autobiografica col senno di poi.

Un film sulla vendetta ben realizzato e forse più apprezzato da chi conosce bene le opere shakespeariane.

Gioiellino che mescola sapientemente horror, humor e Shakespeare.
Grandissimo Vincet Price, veramente da Oscar.

Un Vincent Price assoluto mattatore per un piccolo gioiellino dell'epoca che, seppur datato 1973, non risente per nulla dell'età che si porta sulla schiena.

Giovani registi e attori moderni, imparate da qui!

Scene paurose non ce ne sono ma resta cmq un film molto godibile per l'assurdità di certi omicidi e la solita grandezza di Price.

Un buon film, recitato bene ma che non è riuscito a prendermi veramente.

"Magnifico nuovo mondo che contiene simili abitatori".
Un mondo nel quale riversare tutta la propria follia; le ossessioni possono raggiungere livelli inimmaginabili ed oltre l'immaginabile può essere la reazione se queste vengono derise; qui l'ossessione è il riconoscimento del proprio lavoro, tutte le aspettative riposte al giudizio della critica, se è negativo ci si indigna, se poi si viene anche derisi si impazzisce. Come quasi tutti i personaggi interpretati da Vincent Price anche Lionheart si distingue per la complessità della propria personalità, anch'egli ci fa più pena che orrore nonostante le nefandezze che compie, perchè, come tanti altri in altrettante pellicole, condizionato da un destino al quale non può in nessun modo sfuggire, Price sembra costantemente ingabbiato in quel ruolo di eterno perseguitato dal male con il quale convive volente o nolente, un elegante e raffinato demonio che ha prestato il suo volto ad indimenticabili pellicole horror, questa lo è altrettanto sia per la sceneggiatura che per il soggetto, con l'unico neo nel finale, senza il quale avrebbe meritato un nove, non tanto per l'azione che chiude il film, scontata ma avvincente, quanto per l'espressione e le parole del sopravvissuto negli ultimi 20 secondi, dopo un dramma del genere ai limiti del ridicolo.

L'anticipatore di Saw! Crudele e divertente.

Il film è difficilmente ascrivibile ad un genere particolare: horror non è in quanto non farebbe paura ad un bambino; drammatico nemmeno in quanto è incentrato su una serie di omicidi; poliziesco, non saprei... tutto si sa già all'inizio e non vi è alcun tipo di suspence. A tratti sembra una commedia nera sebbene si faccia sul serio. E' una pellicola intrisa di humor nero, di delitti sanguinosi ancorché artistici, e di grande letteratura. Vincent Price è grandissimo, ma la regia è poco pregnante: manca il guizzo immaginifico e sottilmente onirico di un Corman. Hickox non osa mai e non si spinge oltre il lecito. Magnifica idea, magnifica sceneggiatura, momenti di grande intensità emotiva grazie alla recitazione del protagonista, ma è una pellicola che non decolla mai; si dipana in modo prevedibile e routinier. Comunque un film da vedere per l'interpretazione di Price e per l'idea splendida (rispetto la quale gli Oscar non c'entrano nulla, sia ben inteso!) di inscenare dei delitti ricalcati sulle morti delle tragedie schakespeariane. Per gli amanti del teatro, di Vincent Price e dello humor macabro inglese.

Mi aspettavo di meglio, sinceramente… Di tensione non se ne trova tanta, e c’è ben poco di “horror” in questo film. Solo qualche scena e qualche dialogo sono dignitosi (per questo bisogna ringraziare però Shakespeare). Vincent Price stavolta non è simpatico come in altri film, ma qui è un vero s*****o! Ci sono anche dei buchi di sceneggiatura. Finale indecoroso.

Sorta di slasher/serial killer movie/vendetta post mortem in netto anticipo sui tempi con un Price come spesso è capitato magnifico, con una vena di humor nero in sottofondo molto azzeccata ma con troppe troppe facilonerie narrative che rovinano un po' il livello finale dell'opera…
Assurdo il modo in cui i poliziotti si fanno beffare dal finto Price in macchina lasciando la villa senza protezione, assolutamente insensata la scena dell'incontro tra l'ultimo dei critici e la figlia di Price, si nota fin dal primo fotogramma che l'assistente di Price sia una donna con parrucca e baffi posticci e appena compare on screen la figlia dubbi sulla sua reale identità non ce ne sono…

Peccato perché la messa in scena è ottima, il film è elegante e raffinato, l'omaggio a Shakespeare è riuscito, alcuni omicidi sono ottimamente gestiti e alcune trovare dalla grande forza visiva…

Con una maggiore attenzione alla sceneggiatura sarebbe uscito fuori un mezzo capolavoro ma anche così ha guadagnato con gli anni l'aurea di film Cult…

Da vedere anche solo per rendere giustizia alla prestazione di Price!

classico dell'horror inglese, imperdibile per gli amenti del genere. Attraversato da una vena di humor macabro, ricalca la filosofia di un altro grande horror con lo stesso Price, ovvero "L'abominevole dr. Phibes". Price monumentale!
(titolo italiano un po' senza senso visto che l'oscar con il teatro non c'entra nulla)

Tra i più memorabili horror con il magistrale Vincent Price,impregnato a sua volta da un macabro humour nero tipicamente inglese.
da reperire.

Film molto bello e divertente, Vincent Price sempre grandissimo. La storia segue le orme dell'Abominevole Dr. Phibes, perchè il protagonista si vendica seguendo uno schema preciso, che in questo caso sono le tragedie di Shakespeare (geniali gli omicidi).

un film di grande eleganza, con un Vincent Price superlativo... L

voto: 10

raffinato (testi di shakspeare per metà film!), efferato , e "divertente"(british humor!!!).
Originale e interpretato da un V.Price da paura, con una sorta di morale sulla quale riflettere...

E-C-C-E-Z-I-O-N-A-L-E
non ci sono parole per descrivere l'incredibile interpretazione di Vincent Price!! una giusta vendetta nei confronti dei critici che anche nella realtà non apprezzavano questo grande attore!!

bellissimo film,con un superbo price!lionheart,la figlia e i barboni sono veramente personaggi molto strani;gli omicidi sono curati veramente bene.insomma e' un gran bel film da vedere!

Pryce interpreta praticamente se stesso in una pellicola dall'humour nerissimo, ricca di fantasia macabra e scorretta, che prende a pretesto i drammi di Shakespeare per inscenare omicidi grotteschi ai danni di critici prezzolati e sostenuti...
La trama in realtà è un pretesto per garantire a Pryce di gigioneggiare a tutto tondo, ed il risultato è sopraffino: un grand-guignol puro ed efferato tanto da lasciare il segno e diventare un piccolo cult: verrà citato, tra gli altri, da Johnathan Coe nel suo capolavoro "La famiglia Winshaw" e da Fincher in Seven per l'omicidio del goloso.
Ignobile il titolo italiano, che rovina il bellissimo "Teatro di sangue".

Bellissimo horror permeato di uno humor macabro british al 100%. Lo spunto dalle opere del Bardo per inscenare omicidi truculenti come vendetta di un attore nei confronti di un gruppo di critici. Grandissimo Vincent Price, volutamente sopra le righe e contornato da una corte dei miracoli complice della sua vendetta.

Imperdibile! Un piccolo capolavoro! Grandissima interpretazione, ottimo uso di humour nero, e meravigliosa la colonna sonora. Magnifico!

Straquoto il commento di kowalsky. Capolavoro del genere

Ogni tanto il cinema brittannico ci regala qualche piccola perla. Oscar insanguinato è un esempio di come non siano necessari straordinari effetti speciali o scene in cui il sangue scende a fiumi per realizzare un buon film dell'horror.
Tutta la storia viene retta benissimo dal grande Vincent Price il quale interpreta un personaggio talmente ben caratterizzato che gli altri personaggi sembrano diventare carne da macero (In tutti i sensi).
Tutti gli omicidi sono molo coreografici riprendendo le migliori opere scritte da Shakespeare e così tanto amate dal protagonista del film, Lionheart.
Forse Price avrebbe dovuto anche nella realtà vendicarsi dei critici che non hanno mai pensato di assegnare almeno un oscar a questo grande attore.

Un film che per certi versi ricorda Seven.. con la differenza che qui gli omicidi non avvengono in base ai sette peccati capitali bensì in base ad alcune opere come di Shakespeare. Ottima l'interpretazione di Price.. un thriller da vedere.

Un Price grandioso interpreta un Lionheart freddo e diabolico vendicatore. Memorabili alcune sequenze dei delitti, per un film che secondo me è un cl.

Uno dei film migliori di Price, che indubbiamente è insieme a Peter Cushing e Cristopher Lee uno degli attori che hanno fatto grande il genere poliziesco-horror. Da non perdersi anche l'abominevole Dr. Phibes dello stesso Vincent Price

Ma come, nessuno ha commentato questo incredibile horror? Un vero e proprio capolavoro del genere: barocco, eccessivo, permeato di un sottile e acre (macabro) humour con un Price che supera letteralmente se stesso ed è - manco a dirlo - meritevole di vincerlo davvero un Oscar...
L'horror in palcoscenico, attraverso la rappresentazione (più reale del reale, eppure "finta") dei più truculenti melodrammi della storia dei palcoscenici.
Raggela letteralmente il sangue la scalcinata compagnia teatrale (sembrano usciti letteralmente da un manicomio) che si porta appresso Lionheart per i suoi efferati delitti. Alcuni squisitamente terrificanti, come il grassone Morley costretto a mangiare una torta di compleanno fatta con i corpi senza vita dei suoi cani e bambini brrr.
A ripensarci, vengono i brividi.
Uno dei più grandi horror di sempre: raffinatissimo (cosa inconsueta per il genere) e agghiacciante al tempo stesso