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Un non disprezzabile e misconosciuto psycho-thriller urbano,sporco e sgradevole,che non si fa mancare dei discreti spargimenti di sangue e degli omicidi alquanto feroci. Interessante il modo in cui viene trattata la tematica dell' AIDS,peccato per dei dialoghi non all' altezza che lasciano il tutto su un livello superficiale. Citazioni alte a "Psycho" e ad "M" . Il cast se la cava dignitosamente ed i personaggi risultano ben scritti. Osceno il doppiaggio italiano. Un low budget di qualità,efficace.
Avrebbe potuto essere un buono slasher, il sangue non manca, ma...Inizia con una scena copiatissima da "Psycho" che verrebbe voglia di prendere a schiaffi il regista e rimanendo il argomento, per come è diretto pare che Robert Bouvier sia un ragazzino che giochi con la mdp ed è a dir poco spudorato come citi "M il mostro di Dusseldorf". L'identità ed il movente dell'assassino sono palesi sin da subito e la suspance è sacrificata in nome dei dialoghi che vorrebbero (senza riuscirci) approfondire psicologicamente i personaggi. Ne viene fuori una lunghissima e moralissima pubblicità progresso contro la peste degli anni '80.