papillon (2018) (2017)

Il confronto con l'originale è a dir poco impietoso. Steve McQueen e Dustin Hoffman sono inarrivabili. Gli attori di questo film sembrano tutti modelli pronti a sfilare in passerella, le recitazioni non hanno la minima credibilità. Fino alla prima evasione è stato "digeribile", ma poi il film prende una svolta tutta sua, fa precipitare gli eventi troppo velocemente, quello che il film del 1973 racconta in un'ora qui viene riassunto (male) in un quarto d'ora... ad es. una volta che arrivano sulla terraferma, in Honduras, dopo la seconda evasione in barca, Degan, Papillon e Maturette fuggono ognuno per conto suo perchè braccati subito dai poliziotti sulla spiaggia, e le loro strade si dividono, qui invece approdano in Colombia (sinceramente troppo lungo e inattendibile come tragitto), e vengono tutti subito accolti e denunciati dalle suore... Maturette nell'originale veniva catturato e moriva dopo i 2 anni di isolamento, qui invece muore sparato da una guardia. Poi i trucchi non li invecchiano per niente, soprattutto Degan all'isola del diavolo sembra spiritato (mi ha ricordato vagamente il giovincello di Eraserhead con quei capelli conciati così) e resta lucido fino alla fine, mentre nell'altro Degan (Hoffman) sembrava davvero vecchio, provato e ormai fuori di senno. Nel film di Schaffner si respirava veramente un desiderio di libertà in tutto il film, qui non si avverte mai in nessun momento. Anche le (rare) battute di umorismo (come per es. quelle tra Papillon e Degan dopo i primi 2 anni di isolamento di quest ultimo) qui sembrano banali, messe li a caso. I minuti iniziali e gli ultimi finali poi sono infruttuosi, infatti nell'originale non si approfondisce troppo il motivo per cui papillon era stato condannato e nemmeno quello che avrebbe fatto una volta giunto a terra da uomo finalmente libero. Remake pessimo, da evitare, che nella sua piattezza narrativa non fa altro che magnificare ancora di più l'originale del 1973.

In primis un remake tutto sommato inutile e soprattutto pessima l'alchimia tra i due protagonisti, con un'amicizia posticcia e poco credibile dall'inizio alla fine.
Manicheo nella messa in scena, resta una pellicola che non funziona mai.

Remake accettabile e di buon intrattenimento, ma se paragonato con l'originale perde praticamente su tutti i fronti, regia, sceneggiatura, caratterizzazioni, interpretazioni.

Film che ricorda molto "Alcatraz,L'isola dell'ingiustizia" con Keviu Bacon.Qui e' Charlie Hunnam a subire le ingiustizie e i maltrattamenti del direttore del carcere.Un Humman che ci regala un'interpretazione molto intensa,ben calato nel personaggio e un Malek che fa capire di essere sulla buona strada per l'Oscar che vincera' con Bohemian Rapshody.Il film e' molto crudo,dal ritmo un po' lento ,soprattutto durante l'isolamento del protagonista,ma questo rende meglio l'idea di quello che sta vivendo.Alla fine non si puo' non sperare che Papillon riesca a raggiungere la tanto cercata liberta',per la sua costanza,e la sua coccitagine che fanno della liberta' l'unico scopo della sua esistenza

Bene Malek, Hunnam invece deve ancora maturare, ha sempre l'espressione da motociclista che non sta più nei calzoni dalla voglia di prenderti a pugni. Il film è godibile, specie se non avete visto quello del '73 o se non ve lo ricordate, in caso contrario saltate pure questo.

Stavolta il genere "remake-inutili" tocca uno dei piu' famosi (ma non il migliore) dei prison-movie. Diventato un cult anni '70 racconta la storia vera di un galeotto che tentera' pu' volte la fuga da prigioni dove l'umanita' è lontana anni luce.
Sostituire due mostri sacri come McQueen e Hoffman era gia' impresa impossibile ma il cast fa comunque il suo.
Il regista toglie anche alcune lungaggini del finale dell'originale che avevano appesantito la visione e abbassato la mia valutazione.
Ma alla fine...qualcosa in generale manca sicuramente e la sensazione generale mentre guardi il film è quello della sua inutilita'.

Già pensare di prendere un film cult della migliore decade del cinema americano e farne un remake nel 2018 non è una grande idea. Però tutto sommato l'operazione potrebbe anche avere un minimo senso dato che all'occhio del pubblico contemporaneo il "Papillon" di Schaffner potrebbe anche risultare un po' datato, soprattutto nei ritmi della seconda parte.

Ma qui non ci siamo assolutamente, sotto qualsiasi punto di vista. I dialoghi sono pessimi, eccezion fatta per le battute identiche al film originale (d'accordo che è tratto da un libro, ma riportare le stesse identiche battute mi è sembrata una scelta discutibile) che in quanto appunto identiche risultano comunque fastidiose.

I due protagonisti non trasmettono nella maniera più assoluta la minima emozione; anche senza scomodare McQueen ed Hoffman in paragoni persi in partenza, non hanno né l'aspetto né il carisma che i due personaggi richiedono, Papillon su tutti: assurdo come dopo due anni di isolamento questo se ne esca fìgo tale e quale a quando era entrato, tranne forse con un po' di polvere in più...quando McQueen nella stessa parte era stato autore di una interpretazione soffertissima e molto realistica.

Anche l'ambientazione non mi ha per nulla convinto, non ho mai avuto lontanamente l'impressione di trovarmi nella Guyana francese o comunque in qualche paese dell'America centro-meridionale.

Non mi piace fare il solito nostalgico, ma è l'ennesimo inutile remake.

Il remake di Papillon forse è una delle cose più inutili che abbia visto negli ultimi tempi. Non che l'originale fosse un capolavoro, almeno per me, ma comunque è un film che è rimasto nell'immaginario collettivo malgrado una propensione alla prolissità che aveva. Questo film si adagia stancamente sulla falsariga dell'originale, senza mostrare la durezza e la disumanità, forse per motivi di acchiappare più pubblico possibile. Quindi abbiamo una sceneggiatura sciatta ed una coppia di protagonisti che sono la pallida copia dell'originale. Sotto questo punto di vista il paragone è impietoso ma se Hunnam forse è stato scelto per la somiglianza con McQueen, ma senza possederne il carisma, Malek nel ruolo di Dega è apparso inadeguato, anche se a mio parere più per un problema di scrittura del personaggio che delle capacità dell'attore. In defintiva un remake inutile, un prison movie come tanti.

Bello, a me è piaciuto. Forse perchè sono attratto dai film, tratti dalle storie vere. Non ho letto il libro, ne visto il primo film, quindi mi baso solo su questa visione.

Buone interpretazioni e regia all'altezza.

Un ottimo remake, molto fedele all'originale, che anzi lima qualche lungaggine di troppo presente nel film con McQueen ed Hoffman...Qualcosa di diverso c'è (non ho visto la parte dei lebbrosi ad esempio ed il finale è abbastanza buttato li) ma nel complesso può piacere sia a chi non ha visto il film del 73 che a chi l'ha visto.
Bene il cast con una certa somiglianza sia fisica che espressiva alla coppia originale (forse certe volte ostentate certe facce)...per Hunnam e Malek è un periodo d'oro e anche abbastanza meritato devo dire.

Film bello e fatto bene , l'unico problema è l'ovvio paragone con l'originale che è un cult dei prison movie ed ha una regia più solida, un montaggio meno frammentario e una sceneggiatura che anche per la durata maggiore cattura di più lo spettatore .
Poi ci sarebbero le recitazioni , ma il duo Hunnam/Malek confrontato con McQuenn/Hoffman perde ancora prima di iniziare la partita .

Sempre libero come una farfalla.
Non conoscevo la storia, l'inizio del film è lento ed è difficile entrare in empatia con i personaggi. Alla fine il risultato è buono.

Davvero molto bello e coinvolgente nonostante sia un remake.
Null'altro da dire mi è piaciuto molto! consigliatissimo!

Il segreto è non mettere questo film a paragone con l'originale. Facciamo finta che il capolavoro con Steve McQueen non sia mai esistito. Ebbene, questo remake a mio parere è un signor film: ben girato, intenso, mai noioso, interpretato in maniera più che dignitosa da due bravi attori protagonisti. Sa essere avvincente e, al contempo, emozionante. Bravi tutti.

Qualcuno ha scritto da un'altra parte che Steve McQueen e Dustin Offman si stanno rivoltando nella tomba supplicando Dio di perdonare il regista e i protagonisti di questo remake, perchè "non sanno quello che fanno".
Per me è come ascoltare una bella canzone anni 70, rifatta e riarrangiata con tecniche moderne. Non è più la stessa cosa. Certo, ad essere buonisti si può affermare che il film non annoia, ma non ha anima, non ha profumo, non regalerà mai le emozioni del primo.
Voto 6 come sempre, per rispetto di chi comunque lavora.

Buonissimo remake del cult omonimo: Hunnam molto bravo e credibile, funzionale ed indicato Malek (entrambi han anche lavorato in serie tv o comunque vengono dalla tv), ottimi paesaggi e tensione ed interesse tengono per tutti e 133 i minuti di durata.

La storia e lo script son praticamente le stesse del film di Shaffner, targate Dalton Trumbo per altro (e del resto non c'era motivo di cambiare nulla), ma il tutto è ancora godibile vari decenni dopo.

Riuscito e spettacolare; un film morale.

Bello e avvincente dall'inizio alla fine.

Hunnam e Malek sono due ottimi giovani attori, ci regalano una superba interpretazione, la loro alchimia è il punto forte della narrazione. Buona la regia.

La sensazione è la stessa che mi lasciò la visione del primo originale Papillon dei primi anni '70. Una pellicola intensa, avvincente, vera (tratta da una storia vera), con un ottimo cast e una buona regia.