passion (2012) regia di Brian De Palma Germania, Spagna, Francia, Gran Bretagna 2012
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locandina del film PASSION (2012)

Titolo Originale: PASSION

RegiaBrian De Palma

InterpretiRachel McAdams, Noomi Rapace, Karoline Herfurth, Paul Anderson, Dominic Cooper, Leila Rozario, Frank Witter, Alexander Yassin, Ian T. Dickinson

Durata: h 1.34
NazionalitàGermania, Spagna, Francia, Gran Bretagna 2012
Generethriller
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Trama del film Passion (2012)

Elegante e disinvolta, Christine è affascinata dal denaro che le deriva dal suo ruolo di potere nel mondo degli affari internazionali. Spesso, pur di mettersi in mostra, non ha remore nel rubare le idee all'avanguardia e redditizie della giovane e innocente Isabelle: dopotutto, sono nello stesso team e Isabelle è la sua protetta. Esercitando pieno controllo su Isabelle, Christine la coinvolge in un gioco di seduzione e manipolazione, di dominio e umiliazione. Quando però Isabelle finisce a letto con uno degli amanti di Christine, tra le due donne scoppia la guerra. 

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Voto Visitatori:   6,27 / 10 (13 voti)6,27Grafico
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Voti e commenti su Passion (2012), 13 opinioni inserite

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benzo24  @  15/06/2019 18:48:20
   10 / 10
"Si parte dal "banale estetico" per ascendere al gusto della forma: De Palma prende i suoi famosi ingredienti e li mescola, dando un sapore hitchcockiano, grazie anche alle musiche di Pino Donaggio, a un film che all'origine, pare, insipido, banale e mediocre.. Ma la vera sequenza che ci permette di capire qualcosa in più dell'intento di De Palma, ossia del fatto che la superficialità iniziale è voluta, è certamente la scena dell'omicidio e quel favoloso Split Screen.

Isabelle vede a teatro la rappresentazione di Preludio al pomeriggio di un fauno e contemporaneamente, nell'altra parte dello schermo, si assiste all'omicidio di Christine. Chi ha ucciso Christine?

Dallo Split Screen in poi tutto cambia.
Dall'ascesa estetica si ridiscende, ma non a terra come nella prima parte; si ridiscende nella scala a chiocciola nell'inconscio, nell'incubo e nella narcosi per arrivare al surrealistica scena finale, non prima di aver scoperto la presenza di una gemella di Christine.

Ciò che si vede è un inganno, dall'inizio alla fine."

"De Palma, presentando un intreccio tutto al femminile, decreta il trionfo della manipolazione condotta per mezzo di quegli strumenti, gli smartphone, che oggi appaiono sempre più alla stregua di armi a doppio taglio, assicurando da una parte l'immediata e democratica acquisizione di informazioni, e dall'altra la loro potenziale e illimitabile dispersione"

Neurotico  @  29/10/2018 15:00:48
   5 / 10
De palma mi delude e inscena un thriller erotico/saffico senza emozioni e troppo frammentato narrativamente. Intrighi, complicità, sospetti, e vendette non formano una trama convincente, e la sola bellezza della McAdams non può reggere tutto il senso di un film.

Thorondir  @  09/10/2018 23:54:06
   7 / 10
De Palma gioca con i generi e gli angoli della mente, disegnando un thriller che racconta le perversioni di personaggi presi dal loro ego e dall'individualismo e dall'arrivismo più sfrenato, anche quando questo sembra nascondersi dietro timidezza e paura. Vittima e colpevole, preda e predatore si rincorrono fino a confondere le acque in un crescendo di tensione e colpi di scena che se da una parte appaiono troppi e difficili da digerire tutti insieme (nella seconda metà del film in effetti accade un po' di tutto), dall'altra riescono ad essere ben incastonati nella storia, senza sfociare nel sofismo intelettualoide e soprattutto rendendo ancora una volta manifesto l'estro visivo di un cineasta capace come pochi altri di creazioni continue perfettamente dentro la storia che raccontano (basta far caso alle inquadrature sghembe per rendere l'idea dello spaesamento della Rapace deflagrata dalle pillole).

Filman  @  02/12/2016 00:40:53
   7 / 10
Se un giallo per definirsi riuscito necessita di un ottimo climax e di una buona percentuale di mistero e colpi di scena, assemblati da una narrazione cinematografica di mestiere, allora PASSION va considerato come un buon film di genere che assolve tutti i suoi compiti e risponde ad ogni richiesta, ma nonostante un'estetica europea in grado di regalare soluzione visive altissime, Brian De Palma dirige semplicemente il suo solito film smanioso nel copiare ed incollare alcune ossessioni strumentali ben distinte, come lo sdoppiamento dell'elemento femminile, o nell'insediare la verità nei meandri più profondi e improbabili, condannando chi si spinge a raggiungerla e trovando nel cinema (inteso come ripresa audiovisiva) l'unico mezzo di determinazione.

ZanoDenis  @  04/03/2016 15:54:15
   5 / 10
Mah, non sembra neanche un film di De Palma, siamo lontanissimi dai bei tempi, qui non vi è nemmeno una tecnica particolare, sembra girato da un regista qualunque, zero innovazione, ne nulla, Passion è un film abbastanza confuso, basato su sentimenti di gelosia e vendetta, brave le due protagoniste, specialmente la McAdams, molto a suo agio nel ruolo di donna glaciale e cinica, tralaltro di un fascino straordinario. Per il resto poca roba, verso la fine si trasforma in un giallo di poco conto con qualche perversione buttata là ma che non si congiunge a pieno col film, sembra tutto prefabbricato per stupire lo spettatore, il risultato è una ridondanza di tematiche, un film abbastanza superficiale e poco coinvolgente, oltre che con enormi buchi narrativi, mi è piaciuta solamente la recitazione.

Dompi  @  02/08/2015 13:01:36
   4 / 10
Un banale e insipido thriller diretto però da un maestro del cinema qual è De Palma.

E' quasi tutto dimenticabile(a eccezione dello split screen centrale), la colonna sonora in alcuni punti è fuorviante e fuori contesto, la caratterizzazione delle due protagoniste(Christine e Isabelle) è semplicistica e mai ambigua come dovrebbe essere, non c'è tensione, nella prima metà del film non succede nulla, nella seconda invece il film sprofonda in banalità già viste con scene sogno/realtà che francamente sono insopportabili.

Il finale non è così scontato ma non fa altro che confondere ancora di più quello che si è visto.
Per inciso se posso dirlo, il film l'ho guardato solo per Rachel McAdams.

Invia una mail all'autore del commento RubensB  @  20/01/2014 12:52:04
   6 / 10
Peccato, poteva essere un ottimo film, il classico "un po' meno lì ed un po' più qua", il desiderio di De Palma è quello di non svelare rinunciando però a passaggi più delicati ed esplicativi nella sceneggiatura. Per il resto poco da eccepire, dall'interpretazione alla regia, personalmente ho trovato non proprio azzeccata l'inquadratura doppia su una piccola parte del film.

mauro84  @  29/12/2013 13:56:12
   6 / 10
Giunto tramite consigli alla visione di stà pellicola, molto interessante come trama, originale, pensavo meglio sotto l'aspetto scene. Buona la colonna sonora.
Finale particolare quanto coinvonlgente.
Al tutto gli manca qualcosa che lo completa, che le dona quel tocco di finito.

Cast sottotono con piacevoli comparse di attrici femminili, su tutte Noomi Rapace, solare nel suo fascino. Buona interpretazione. Il resto sebbene secondario non sfigura nonostante tutto.

Buona prova del regista che ha detto si saperci fare nel genere, nella composizione delle scene, a quel tocco di thriller psicologico che dona all'intera vicenda.

Un voto basso quanto dato, alla lentezze di alcune scene, non tanto al complesso film che merita una visione! da vedere!

lupin 3  @  27/10/2013 01:58:42
   7 / 10
Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  09/09/2013 19:20:16
   7 / 10
Rivisto a distanza di un anno, perchè alla sua presentazione al Lido non mi convinse molto. Certamente dal punto di vista tecnico De Palma sa girare un film e lo fa in maniera magnifica, ma mi era sembrato un bell'esercizio di stile, un compendio di tutto il suo cinema, una citazione di se stesso, pur con un paio di lampi tipicamente argentiani prelevati quasi fedelmente da Tenebre.
Non lo avevo commentato perchè mi aveva completamente disiorientato questo apparente formalismo fine a se stesso, direi di più: ostentato e palese. Non cerca minimamente di nascondere le apparenze anche nei piccoli dettagli anche curiosi (da notare la zoommata lentissima verso il logo Apple).
Su questa serie di apparenze De Palma riesce ancora ad esaltare la capacità ingannatrice del cinema (lo split screen centrale del film) contrapposto alla verità palese e banale della tecnologia di un telefonino. E che dire delle dinamiche del triangolo amoroso lesbico delle tre protagoniste? Si sviluppano con medesima progressione che squarcia l'apparente rispetto e attrazione erotica per confluire nell'ambizione di predominare la partner. Innamorate di sé stesse. Ho ancora qualche dubbio, ma non mi sembra più quell'esercizio di stile di un anno fa.

farfy  @  15/07/2013 15:29:16
   7 / 10
Brian De Palma si dedica ad un tipo di direzione e sceneggiatura che ricorda film noir degli anni 50 e 60. Però siamo nel 2013 e assistere a questo tipo di regia è come fare un tuffo nel passato. La trama e il finale sono abbastanza prevedibili, infatti non cerca colpi di scena, ma dosi emblematiche di espressioni in cui evince l'adrenalina dei protagonisti. Nella prima parte il regista si affaccia alla modernità, con simboli del consumismo e tecnicismo moderno, mentre nella seconda da sfoggio ad una nostalgica immersione nelle atmosfere dark di film in bianco e nero. Da vedere.

Invia una mail all'autore del commento kampai  @  02/10/2012 16:01:16
   4½ / 10
mi dispiace ma questo film è la fiera delle banalità e dei luoghi comuni sul dominio.già da subito la caratterizzazione di christine, che per l'argomento doveva essere più ambigua, è sfacciatamente semplice: dominatrice, vestiti colori netti, ******* e calcolatrice con uomini-schiavi. di contro isabelle: mora, un pò remissiva, gusti variabili nel vestire, il prototipo della futura schiava che pende dalle labbra della sua padrona.fin qui era anche carino e accettabile ma poi precipitiamo nel ridicolo:christine che fa sesso con lo schiavo (cosa che non succede mai tra dominatrice e schiavo), isabelle che curiosa su indicazione dello slave in un cassetto col corollario del BSDM fai da te con strap-on in bella vista(te prego...)piccole meschinità in ufficio, io frego te perchè sei più brava... per poi abbandonare tutto il film alla deriva con citazioni del solito zio alfred. quando ho visto la scena della doccia ho pensato che non poteva aver citato psyco così banalmente...non l'ha fatto per fortuna.lo ha fatto con vertigo però, e alla grande.peccato perchè era un bel argomento su cui fare un film.purtroppo si preferisce uno stile patinato morboso finto scandaloso con l'immancabile scena lesbo.come si fa a girare un giallo dove ogni mossa è prevedibile con 20 minuti d'anticipo?banalità a gogo.visivamente è carino perchè palma è bravo ma il film è pessimo.mi spiace

4 risposte al commento
Ultima risposta 03/10/2012 08.37.47
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  17/09/2012 20:00:41
   6 / 10
Ho pensato a lungo prima di commentare questo film. All'inizio ti intriga, poi ti delude terribilmente (rispetto ai parametri di De Palma) e successivamente lo salvi soprattutto per l'indiscusso mestiere del regista. Stroncato a priori al festival di Ve, è un thriller ben poco originale, che mescola Basic Insticts, Femme fatale, Eva contro Eva e Una donna in carriera, proponendo il solìto vecchio binomio donne-virago-lesbismo-seduzione-omicidio, con una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti (specialmente l'ottuso contendente maschile, talmente idiota da giustificarne la scelta saffica) ma contiene almeno due intuizioni geniali: l'uso dello spit-screen nella scena di danza, e un finale meno prevedibile di quanto sembri. Non è il De Palma da amare ma va rispettato

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Ultima risposta 02/10/2012 15.44.01
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