pensieri pericolosi (1995)

La Pfeiffer spetta l'arduo compito di ammansire un gruppo di studenti disagiati per le difficoltà del contesto sociale di provenienza. Difficile stabilire quanto ci sia di vero nelle dinamiche turbolente della classe e nel cambiamento radicale a cui vanno incontro. In fin dei conti poco importa perché appare chiaro sin dall'inizio quali siano i messaggi che intende veicolare, a dispetto di un taglio narrativo convenzionale e uno sviluppo prevedibile

Questo film lo si ricorda essenzialmente per due elementi: la canzone "Gangsta's Paradise" di Coolio (uno dei singoli hip hop più di successo di sempre) e naturalmente, Michelle Pfeiffer.
Ma per quanto riguarda il resto? C'è da dire che in teoria il film funziona, riesce a veicolare bene il suo messaggio, a patto tuttavia che si finga di ignorare quanto è stato già detto e ridetto tempo addietro in tutte le salse: la poesia come rimedio per uscire dal disagio, l'insegnamento in una classe difficile e bla bla bla.
Ad ogni modo, nel suo genere, sufficiente.

E' il tipico filmetto americano pre-impostato che si sa fin da subito dove andrà a parare, ma per quanto mi riguarda pur con i suoi difetti funziona.

Merito indubbiamente alla celebre "Gangsta's Paradise" e alla straordinaria Michelle Pfeiffer che riesce ovunque e comunque a tirare fuori il meglio (e anche oltre) dai personaggi che interpreta. Ogni volta, è una meraviglia vederla recitare.

Riconosco che certe scene sono sciocche e scontate, ma mi ha intrattenuto parecchio e bene, addirittura oltre le mie aspettative.

Che nostalgia il look degli anni '90.

Discreto ed ennesimo film su quei ragazzi che vivono in maniera disagiata e a causa di ciò finiscono col diventare teppisti o roba simile. Il prodotto non aggiunge nulla di nuovo a tale filone, ma riesce comunque ad essere godibile e si fa apprezzare specialmente per Michelle Pfeiffer, la quale fa ancora una volta un'ottima interpretazione: è molto versatile, in una scena ride, nell'altra piange. Poi è dannatamente credibile e a suo agio nei panni di un ex-marine che ora fa la professoressa ad una classe di ragazzi "speciali". Interpreta bene i dialoghi e oltretutto è decisamente sexy. Il resto del cast funziona, tutti impersonano validamente i rispettivi ruoli arrivando a formare un quadro verosimile di giovani disadattati. La colonna sonora è sicuramente l'altro pezzo forte del film, dove spicca il famosissimo brano rap "Gangasta's Paradise" di Coolio che si sposa alla grande con l'atmosfera della pellicola. Tale John Smith è vero che, come ho scritto all'inizio del commento, non aggiunge nulla di nuovo a questo filone, però riesce a rappresentare con mestiere, un importante messaggio di denuncia nei confronti della scuola stessa. Perchè nessuno dentro quest'istituto si preoccupa davvero di far qualcosa per questi giovanotti, anzi, li scaricano completamente, pensando che dalla loro bocca possano uscire solo frasi insensate. Tutto questo è chiaramente percepibile nella scena in cui il preside dice di aver mandato via "Emilio" semplicemente perchè non ha bussato. In questo caso è lo stesso capo della scuola ad essere l'ignorante di turno e non i ragazzi. Molto bella e coraggiosa tale concezione. Il regista dirige molto bene gli attori, li rende credibili e totalmente a proprio agio nei rispettivi panni. Un gran lavoro lo fa specialmente con i ragazzi, ne caratterizza moltissimi, ognuno con i propri problemi, le proprie situazioni economiche, sociali ecc... Poi ci mostra sempre con molta sapienza anche come le famiglie degli studenti prendono le iniziative della prof, chi un modo, chi un altro, arrivando alla conclusione che alcuni nuclei accolgono i metodi in maniera più che positiva, ma altri si dimostrano ancora molto e troppo arretrati. Il ritmo è scorrevole, non ci si annoia mai grazie ad una narrazione molto spedita che non gira intorno alle diverse faccende della storia. Scene emotive riuscite discretamente anche se un po' confezionate, però complessivamente non lasciano a desiderare e inoltre ho apprezzato molto le sequenze in cui i ragazzi cominciano a comprendere le poesie che leggono e quindi a far venir fuori il loro lato migliore. Il finale è sicuramente toccante e ben diretto anche se facilmente intuibile. Fotografia azzeccata, da un tocco un po' sporco con quelle tinte marroncine, il regista vuole proprio farci sentire l'aria pesante che tira attorno ai nostri protagonisti. L'ambientazione è perfettamente complementare alla fotografia, una zona periferica piena di caseggiati e insediamenti di fortuna, molto malsana e ben riuscita nel suo intento. Se c'è un errore grossolano, tale è la sceneggiatura: oltre a peccare inevitabilmente di originalità, è molto superficiale nell'impianto narrativo, molti temi per niente approfonditi ed il culmine di tutto ciò (spoiler) è quando la morte di Emilio viene tralasciata come se nulla fosse. Non mi ha convinto neanche la stesura del personaggio della Pfeiffer, troppo approssimato anch'esso, non si avvertono per niente i suoi trascorsi da marine. I dialoghi per fortuna sono l'unica cosa decente che c'è.

Conclusione: una pellicola sicuramente interessante e con un forte messaggio, trova i suoi punti cardine nel cast e nelle musiche. Carina, ma non una cosa eccezionale.

Banale, sbrigativo, politicamente corretto e pieno dei peggiori clichè del genere (segue schemi già triti e ritriti e ruba pure da classici come "Stand and Deliver" e "Summer School").
A malapena guardabile, e solo grazie ad una Pfeiffer come sempre favolosa (ma anche troppo dolce e liberale per essere credibile come ex-marine); il resto è di una pochezza davvero disarmante (per non dire irritante) ed il suo incredibile successo di pubblico rimane ancora oggi un mistero (anche se a pensarci bene la canzone "Gangsta's Paradise" di Coolio ha contribuito non poco agli enormi incassi).

Per quanto mi riguarda il peggior film sull'universo scolastico americano, addirittura peggio della sua stessa parodia ("Pensieri Spericolati"); pensate che pure un film come "L'Ora della Violenza", tecnicamente meno ambizioso e molto più stupido, risulta già più entusiasmante.

Mediocre, spiace per la Pfeiffer che è straordinaria come suo solito; non è colpa sua se si è ritrovata a lavorare su un personaggio così monodimensionale ed impregnato di soli buoni sentimenti (e sì che il suo personaggio è la parte più riuscita del film, fate voi).

Discreto film; senza raggiungere particolari picchi mantiene comunque vivo l'interesse per tutta la sua durata. Il tema forte della pellicola è a volte maltrattato da situazioni poco credibili-in primis dal rapporto irrazionale tra professoressa e classe- e dalle scene "pianto facile" che potevano essere gestite in maniera meno dozzinale.

Una seconda possibilità Questo è ciò che ogni essere umano merita. Indistintamente dalla razza, dalla religione, dall'orientamento sessuale...
Questa seconda possibilità è la guerra che decide di combattere Louanne Johnson, ex marine che ha deciso di dedicare la sua vita all'insegnamento della letteratura. Così la professoressa capita in una classe "speciale" di una scuola superiore di Palo Alto, in California. Qui conosce Emilio, Raul, Irene, Mary... Tutti ragazzi provenienti da famiglie difficili, povere, disagiate, senza un futuro, ma con tanto tanto da dare. Ed è proprio da qui che inizia la lotta della nostra eroina, disposta ad andare contro tutti e tutto pur di riuscire a regalare un futuro migliore a questi ragazzi "speciali", per riuscire a dare loro una seconda possibilità.
Film per niente banale (come sostenuto da qualcuno) al contrario molto introspettivo e toccante... Finale da pelle d'oca...


SPOILER

La trama è vista e strarivista,non presenta nulla di originale,però il personaggio di LouAnne Johnson mostra una Michelle Pfeiffer un pò insolita e particolare.
Sul genere ci sono pellicole più significative come "La scuola della violenza",però questo film rimane interessante;bellissima la colonna sonora che ha aiutato a non farlo cadere nel dimenticatoio...incredibile ma vero.

Anche se ricalca le orme di un altro film cioè The principal questa pellicola è abbastanza carina e ben realizzata con una bravissima Michelle Pfeiffer. Non sarà un capolavoro ma un'occhiata gli si può dare.

Abbastanza gradevole...nulla di esaltante o di nuovo

Discreta pellicola sui problemi sociali che affliggono i ragazzi di strada americani dove un'insegnante piuttosto bona cerca di conquistare la loro fiducia per farli andare bene a scuola.

Carino, ma completamente dimenticato.

Un film che offre una buona prova della Pfeiffer, ma poco altro. La sceneggiatura piuttosto convenzionale non permette di fare un salto di qualità tale da mettere questa pellicola negli annali.

Un film impegnato e pieno di buoni propositi ma che non dice nulla di nuovo, in ogni senso. Regge per una visione senza pretese e può dare anche qualche emozione, comunque poca roba. Sempre perfetta e convinta Michelle Pfeiffer in ogni suo ruolo.

Piuttosto deludente

Il film è certamente poco originale e pieno di luoghi comuni, ma le tematiche sono più che mai attuali. La Pfeiffer è certamente l'unica attrice degna di nota in questa pellicola e non si fatica a capire il perchè. Un prodotto abbastanza discreto che deve essere visto senza pretese da capolavoro.

******* mia che gran donna la Pfeiffer (ex cassiera, prima di divenire attrice).

Però in questo (poco credibile a dirla tutta) film si salva praticamente solo lei, data la sua bravura e la sua bellezza; il resto, oltre che un certo buon ritmo, non raggiunge esattamente la sufficienza, visto come è stereotipato, schematico e mal sceneggiato.
Possiedo anche il libro da cui è stato tratto il film tra l'altro; io non l'ho ancora letto ma ne parlan abbastanza bene però.

Dicevo che il film pare poco credibile perchè non ritengo propriamente reale che una professoressa intervenga per aiutare degli scolari sino ai punti raggiunti nel film, almeno qui in Italia.
La regia inoltre non è il massimo.

Comunque non è proprio tutto il male del mondo come film.

Di film cosi' se ne sono fatti tanti ma credo che questo sia uno dei migliori.
Michelle Pfeiffer come al solito bravissima nella parte e credo che la colonna sonora rimarrà nella storia.Diciamo che ci sono anche dei colpi di scena,anche se non molto inaspettati,che contribuiscono ad alzare il livello medio del film.Per il resto la considero una normale pellicola sulla degenerata gioventù americana

Buon film secondo me, alcune volte un po' banale o forzato ma comunque con un'idea di fondo da non sottovalutare.
Fantastica come sempre Michelle Pfeiffer.
Colonna sonora bella ma da ghetto.

Questo film me lo ricordo come banale e scontato... Bellissima soltanto la canzone Gangsa Paradise!

Quanto sei bella Michelle!Molto toccante,sicuramente film del gebere c'è ne sono a bizzeffe,ma credo che Pensieri pericolosi abbia un qualcosa di molto profondo.Film intenso e piacevole.

A parte la tamarrata della canzone di Coolio che mi porta indietro di qualche annetto di questo film si salva ben poco. Infatti trovo la trama piuttosto scontata nel suo svolgersi ed i personaggi eccessivamente stereotipati. Ardua il collegamento Bob Dylan-Dylan Thomas.

Film bellissimo, idea molto originale.

Non posso credere ai voti sottostanti...
E' in assoluto il film + demente, banale, patetico e insignificante che abbia mai visto..... peccato che non esiste lo 0 come voto che regalo cmq al regista.

Davvero bello questo film,mi stupisco che abbia un solo voto,io l'ho visto più di una volta e mi ha colpita molto così come la colonna sonora di Coolio.Guardatelo !

Di questo film mi è piaciuto tutto, sia la colonna sonora (COLIOO "GANGSTA'S PARADISE"), che la trama . Davvero un capolavoro (x me)