provare pre credere (1988)

Negli anni '80 mi ricordo che divenne un vero tormentone la reclame del mobilificio Aiazzone (tranquilli, niente pubblicità: ha chiuso i battenti) e del simpatico presentatore Guido Angeli: "Provare...per credere". Così viene affidata a Sergio Martino la realizzazione di questa commediola che ne richiama la frase come ovvio specchietto per le allodole ed il regista si affida a sua volta ai soliti volti noti televisivi e non del periodo (Ciardo, Spaccesi, Tinì Cansini, la Prati etc...). Il film è la classica commedia degli equivoci e delle scenette spicciole con qualche sequenza sexy, del tutto in linea con le produzioni di serie B del periodo; le scenografie e le musiche sono riciclate (il faraonico appartamento di Manuel Fantoni in "Borotalco", qualche canzone che si era già sentita ne "I ragazzi della III^ C) ma gli attori fanno la loro parte, qualche sorriso arriva e ne viene fuori una pellicola magari un pò sciocca e scontata ma che mette il buon umore. Simpatica la presenza del signorile Guido Angeli che come attore se la cava. Passabile.