roma a mano armata regia di Umberto Lenzi Italia 1976
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roma a mano armata (1976)

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locandina del film ROMA A MANO ARMATA

Titolo Originale: ROMA A MANO ARMATA

RegiaUmberto Lenzi

InterpretiMaurizio Merli, Giampiero Albertini, Ivan Rassimov, Arthur Kennedy, Tomas Milian

Durata: h 1.35
NazionalitàItalia 1976
Generepoliziesco
Al cinema nel Dicembre 1976

•  Altri film di Umberto Lenzi

Trama del film Roma a mano armata

Il commissario Tanzi, della squadra omicidi di Roma, non è propriamente un garantista e per questo si scontra anche con la fidanzata che lavora come psicologa presso il tribunale dei minorenni. Per i metodi brutali usati durante un interrogatorio, Tanzi viene trasferito all'amministrazione, ma con un'iniziativa personale ritorna nell'arena per sgominare con il suo stile spacciatori, rapinatori e sequestratori.

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Voto Visitatori:   7,50 / 10 (40 voti)7,50Grafico
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Voti e commenti su Roma a mano armata, 40 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Italo Disco  @  10/11/2023 23:24:51
   8 / 10
La sceneggiatura è piena zeppa di forzature, ma la pellicola è in perenne movimento, instancabile nel mostrare inseguimenti e violenze assortite. Regia sicura, montaggio buono e belle interpretazioni. Le immagini di repertorio durante la corsa verso la fine potevano anche non starci, sanno di povero, la fotografia è diversa.

alex94  @  16/03/2023 09:07:13
   7½ / 10
Un altra buona prova di Lenzi col poliziesco,un film dalla regia solida e capace con un cast ben amalgamato,un ritmo sempre costante e delle buone musiche di Micalizzi a condimento di tutto.
La sceneggiatura certo rappresenta un punto debole ( come per una buonissima parte dei film di questo filone),esile e dagli intrecci abbastanza improbabili ed assurdi ma ha il merito di delineare due antagonisti non proprio indifferenti ( interpretati da Merli e Milian).
Un ottimo esponente del suo genere,da vedere.

Scuderia2  @  08/02/2020 11:56:58
   5½ / 10
Giustizia distorta e corpi deformati in un classico albo a fumetti di nera.

Grandi doppiatori sprecati, musiche trascinanti e inseguimenti accelerati.

Geniali i monitor dell'Agenzia Ippica.

7219415  @  17/12/2016 00:19:32
   6½ / 10
Godibile poliziesco anche se Lenzi ha fatto di meglio

Oskarsson88  @  12/12/2016 00:45:06
   7 / 10
Classico poliziottesco dell'epoca, rudimentale, rustico, ma anche cattivo e volgare. Buona contrapposizione Milian - Merli, intrattiene con una trama allo stesso tempo ricca di personaggi ma anche abbastanza prevedibile. Film da guardare in compagnia e in allegria.

Jumpy  @  15/11/2016 13:06:45
   8 / 10
Film così non se ne fanno più... e no... non è un modo di dire.
Trama tutto sommato lineare e abbastanza prevedibile, ma in un'ora e mezza c'è tutto quello che ci potrebbe essere in un poliziesco/gangster: sparatorie, inseguimenti, s*****tate, violenze, tensione... con lo stile "poliziottesco" dei prim tempi: crudo, cinico, violento.
Tomas Milian straordinario: qui sa bilanciare perfettamente il cinismo e la violenza del criminale, con le battute da romanaccio.
Finale un po' affrettato...

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76eric  @  28/03/2016 22:11:33
   8½ / 10
Ho sempre amato il genere poliziesco all' italiana, definito dai più poliziottesco... Che dire.., con Maurizio Merli al timone ( e con Thomas Milian ), siamo nel periodo di massima espressione del famigerato genere che nacque alla fine degli anni '60.

Finita la trilogia del MITICO Commissario Betti, Maurizio Merli interpreta il ruolo dell' altrettanto MITICO Commissario Tanzi, che riprenderà anche nel successivo "Il cinico, l'infame, il violento", sempre dello stesso regista. Il nostro Callaghan coi suoi metodi maggiormente spicci. La violenza combattuta con la violenza.. Lui è dappertutto e ( quasi) sempre al momento giusto nel posto giusto. Con la pistola sà destreggiarsi quasi quanto il suo collega di San Francisco, ma è con le mani che fà rispettare il suo credo... I suoi schiaffoni sono la medicina alla delinquenza. Poco da fare... Anche Thomas Milian qui è superbo nella parte del "Gobbo", e sebbene nel genere sia stato sia buono ( "Banditi a Milano", "Milano odia..." ecc...) che cattivo, le sue performances più memorabili le ha fatte ricoprendo la parte del malvivente. Commissario Giraldi ed er monnezza a parte..., dove però si aggiunge la componente commediale...

E le Alfette sgommano sempre...

Sicuramente anche questo film è uno dei migliori del genere, diretto da un dei migliori registi italiani. Vedendolo oggi, posso solo dire che una volta il nostro Cinema...., era Cinema....

Da riscoprire, come molti altri film del genere poliziesco all' italiana. Consigliato a tutti. Maurizio Merli è stato, è, e sarà sempre IL COMMISSARIO!

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  02/01/2016 18:17:24
   6 / 10
Poliziesco dal buon ritmo con una trama però non esaltante.

kingofdarkness  @  30/06/2015 16:04:04
   7 / 10
Poliziottesco serio, cinico e crudo, che rappresenta con buon stile lo scenario della criminalità italiana negli anni 70.
Molto bravo Merli nel dar vita al commissario Tanzi, uomo di rigore e principio tormentato da un esagerato senso di giustizia al punto da non distinguere più il giusto dallo sbagliato.
L'antagonista è un ispiratissimo Tomas Milian, ancora una volta superlativo nell'interpretare il malvagio "Gobbo", personaggio inquietante e senza morale al quale però è difficile non affezionarsi.
Il film in sè è sufficientemente ben sviluppato dal punto di vista della trama, gode di alcuni inseguimenti ben realizzati ed è ricco di sparatorie ed azione.
Insomma, di sicuro non ci annoia durante la visione.
Se si poteva fare di più? Forse si, lo si poteva rendere più avvincente ed "epico", più cupo (com'è ad esempio il precedente "Milano Odia"), ma immagino che quando si trattino certi argomenti per anni, come nel caso di Lenzi, diventi anche difficile innovarsi e non ripetersi.

lord_arioch  @  08/02/2015 20:01:33
   8 / 10
Uno dei miei "poliziotteschi" preferiti, secondo solo a "Milano Odia: la polizia non può sparare". Lenzi firma uno dei suoi miglior lavori grazie ad un ritmo serrato ed incalzante perfettamente musicato alla perfezione dall'ottima colonna sonora del maestro Micalizzi.
Un film che non paga minimamente gli anni che ha, anzi sicuramente molto più credibile, crudo ed attuale di molti action-polizieschi di più recente uscita.
Maurizio Merli duro e implacabile come sempre nei panni del mitico commissario-giustiziere Tanzi, sicuramente il giusto volto per interpretare un personaggio del genere: sempre in bilico tra uno smisurato senso etico di giustizia ed una frustrazione devastante in cui si imbatte quotidianamente proprio nella sua Polizia, ormai impotente e piegata al soldo dei malavitosi, che lo porta ad usare metodi bruschi e violentissimi pur di veder trionfare il suo ideale.
Poi c'è Tomas Milian che nonostante non ricopri un ruolo di spicco in fase di sceneggiatura ci regala come suo solito una performance sopraffina, (enfatizzata come di consueto dal magistrale doppiaggio di F.Amendola),interpretando la losca figura del "Moretto": un uomo meschino, sboccato, vigliacco e psicopatico segnato da gravi malformazioni fisiche.
Infine c'è Roma: distante anni luce dall'epoca della cosiddetta "dolce vita". Le sue strade sono dominate da banditi senza scrupoli e giovani allo sbando che trovano nella delinquenza l'unica alternativa ad una vita senza sbocchi o, peggio ancora, alla noia, mentre i deboli e i giusti vengono quasi sempre umiliati e sconfitti.
Nessuno spazio dunque ai monumenti o alle immagini da cartolina (salvo alcuni scorci abbastanza suggestivi durante l'inseguimento sui tetti): in questo inferno di cemento è il piombo a farla da padrone, sia che provenga da un mitra imbracciato da un rapinatore, che dalla pistola d'ordinanza di un poliziotto.

Melefreghista  @  30/07/2013 15:20:13
   10 / 10
Uno dei più grandi capolavori di Lenzi.
Merli e Milian semplicemente strepitosi, belli i dialoghi, ottima sceneggiatura.

Un caposaldo del poliziesco.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  28/03/2013 16:11:59
   6½ / 10
Merli (nel tipico ruolo per il quale verrà sempre ricordato) interpreta il commissario Tanzi, poliziotto dai metodi spicci e poco ortodossi, sempre in rotta con colleghi e superiori, e sempre incàzzato sia con il sistema che condanna quelli ligi al proprio dovere sia con la legge che protegge ed assolve i criminali senza tanti complimenti.
Milian, nel frattempo, in sole poche scene crea un'altra indimenticabile icona del cinema di genere anni 70, tale "Il Gobbo", delinquente apparentemente docile ma in realtà spietatissimo al quale il commissario da costantemente la caccia a livelli (fondati) quasi da persecuzione maniacale.

Questa la trama (improntata sui modelli americani di Siegel e Friedkin) almeno su carta; in realtà il film di Lenzi non ha una storia vera e propria, nel senso che stringi stringi si tratta di un proseguo sfilacciato di svariati episodi di cronaca incollati un pò alla rinfusa senza una continuità vera e propria (ma a quanto pare le intenzioni del regista toscano erano proprio queste).
Ad ogni modo, a prescindere che la cosa fosse voluta o meno, questo collage di trame e sottotrame alla fine risulta un fattore che alla lunga, nonostante un ritmo sempre sostenuto e una buona dose di azione, violenza e spettacolarità, finisce un pò per l'annoiare; anche se ad accompagnare le scene migliori c'è l'ottimo score di Franco Micalizzi (il tema principale è il classico tema che si ascolta una volta e non si scorda più).

Rimane comunque e meritatamente una delle pellicole cardine di quel grande genere che fu il poliziottesco, all'epoca tanto condannato come oggi tanto acclamato. Un pò più del grande Milian però non avrebbe di certo guastato.

Con un sequel: "Il Cinico, L'Infame e Il Violento".

benzo24  @  24/03/2013 17:07:08
   8½ / 10
Monumentale Tomas Milian!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  22/03/2013 13:02:28
   6½ / 10
Grande ritmo in questo poliziesco anni '70 che non annoia mai e che offre un duello affascinante tra il burbero commissario e il crudele "gobbo" interpretato da un Tomas Millian che mette tutto il suo carisma nel personaggio rendendolo indimenticabile.
Il finale forse un po troppo "frettoloso" non cancella i 90 minuti passati piacevolmente nel seguire furti, sequestri, rapine ecc. ecc.

outsider  @  24/12/2012 14:22:48
   10 / 10
Praticamente il più bel film del grande Toscano Lenzi.
Il ritmo è avvincente, galoppante, stupefacente. Le dinamiche sono meravigliosamente concatenate. Nessun errore scenico, ma sequenze sincroniche, come raramente nei polizieschi del genere al tempo, spesso vittime delle tecniche e dei montaggi dell'epoca in cui erano evidenti ritardi paurosi ed inverosimili. Qui tutto è a posto. La recitazione è al Top, gli attori tutti volti noti, dalla Polizia, il collega anziano del Grande MAURIZIO, la psicologa, i delinquenti. Insomma, siamo al top sia dal punto di vista tecnico che scenico. Le riprese, la bellezza del contorno romano, roba da far vibrare gli americani di Callaghan, unici altri al mondo capaci di queste cose. Da notare che Merli non usufruiva di stuntman! Faceva scene a rischio vita da solo, guidava e saltava in prima persona e nelle s*****ttate girava ottimi colpi senza far male a nessuno, al contrario di Milian, impacciato e goffo ( sempre amato, per carità). Il film rappresenta una miriade di problematiche pesanti ed importanti all'epoca, dai giovani viziati, odiosi e cattivi, le differenze di classe, la droga, la degenerazione, le rapine, l'insicurezza nelle città, gli scippi compiuti dai giovani disadattati, le bische clandestine, la nazione in disordine per un modo di vivere che impazzava negli anni '70. Insomma, tutte robe che le giovani generazioni possono capire solo guardando ora queste pellicole.
In ogni caso mirabile la giustizia svolta da Tanzi sulla barbarie dei ricchi e viziati malvagi e crudeli.
Un tributo vada al grande Maurizio Merli, che possa riposare in Pace, Pace e riposo fra i grandi nel Paradiso e che la Sua Stella brilli nell'Olimpo degli Dei fra gli Attori migliori della Storia, fra le anime e gli Spiriti elevati ed eletti, che Dio conceda ad egli la forza ed il potere di porre la Sua positività e la Sua bontà al servizio degli umili e degli indifesi.
Maurizio Vive e brilla nel Paradiso al cospetto di Dio. Noi che Ti amiamo ci inchiniamo a Te oh grande uomo, che dimostrasti e mostrasti a noi come si doveva vivere e la Via.
Un inchino è doveroso. GRANDE MAURIZIO, unico, esempio per chi potrà da lontano raccogliere l'indicazione della via.

Invia una mail all'autore del commento kampai  @  27/01/2012 09:01:01
   7 / 10
apice del poliziottesco italiano, stupisce per il ritmo che tiene lenzi per tutto il film, non annoia mai.grandi milian , merli e albertini nelle rispettive parti, a volte surreali nella caraterizzazione.l'unica cosa che gli rimprovero è che alcune scene sono slegate dal contesto del film, come marta e lo stupro dei pariolini (circeo).nel complesso film consigliato per i nostalgici dei film di genere degli anni 70 e per il buon (ex)cinema italiano

chem84  @  06/11/2011 12:47:13
   8 / 10
Strepitosa qui l'accoppiata formata da un Merli particolarmente aggressivo e da un grandioso e battutaro Millian nei panni del celebre Gobbo.
Ottime anche le musiche, per un genere che davvero non tramonta mai.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  28/09/2011 00:22:17
   6 / 10
L'aspetto positivo di questa pellicola è che non annoia grazie all'ottimo ritmo impresso da Lenzi. Per il resto manca una struttura omogenea che amalgami i diversi episodi che costellano il film e che, come nel caso dello stupro sul prato, prende a piene mani dalla cronaca dell'epoca, evocando il massacro del Circeo. Ci sono tutti gli stereotipi del poliziottesco all'italiana. Merli convincente nella versione italica di Callahan e Tomas Milian con il Gobbo ha disegnato un'icona di questo genere.

Leonardo76  @  15/08/2011 11:17:57
   7 / 10
Un Merli più cattivo che mai (quasi sadico in certi momenti) contro un gobbo tanto disgraziato quanto furbo. Per il resto solito contorno di inseguimenti e mitragliate.

baskettaro00  @  09/12/2010 11:20:34
   7½ / 10
Grandissimi Milian e Merli in questo film diretto dal maestro del genere Umberto Lenzi.
Molto movimentato e ritmato, e oramai il commissario Tanzi è un mito;)
Certo, si trova sempre al posto giusto nel momento giusto, ma qualche forzatura in questo tipo di film la si trova sempre.
Il mio personaggio preferito è il Gobbo, simpatico e pieno di frasi celebri:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Da procurare;)

Mothbat  @  18/11/2010 17:56:44
   8 / 10
Rozzo, verace, adrenalinico.
Poliziottesco tra i più autentici del passato.

LEGHISTA2  @  01/10/2010 09:48:47
   9 / 10
capolavoro anni 70

KOMMANDOARDITI  @  06/04/2010 13:00:48
   7 / 10
Quando in Italia si parla di "poliziottesco" ,riferendosi a tutti quei film girati tra il 1972 e il 1980 con protagonisti esponenti delle forze dell'ordine, lo si fa utilizzando un termine coniato con evidenti finalità caricaturali e sminuitive. Questa tipologia di pellicole nasceva sull'onda del successo internazionale di film seminali come ISPETTORE CALLAGHAN : IL CASO SCORPIO E' TUO e IL BRACCIO VIOLENTO DELLA LEGGE, polizieschi in cui la figura del singolo agente assumeva un'importanza mai avuta in precedenza. In Italia la centralità del ruolo del poliziotto si acuizza ulteriormente : il personaggio principale non è più il corpo di polizia nella sua interezza bensì un suo specifico appartenente, dotato in questo caso di una determinazione e di una carica aggressiva che gli consentono di valicare spavaldamente i leciti confini dell'ortodossia. Nel nostro paese Umberto Lenzi si impose sin da subito come il regista che più seppe cogliere nel vivo ed esaltare le peculiarità distintive del genere rispetto agli originali d'oltreoceano , e questo suo ROMA A MANO ARMATA ne è il risultato maggiormente felice. Escludendo difatti il precedente MILANO ODIA : LA POLIZIA NON PUO' SPARARE , noir metropolitano di rara intensità, ROMA A MANO ARMATA resta l'opera più riuscita del regista toscano. Il film si apre con la soggettiva di un'auto che percorre le strade di Roma, chi è all'interno si volta con lo sguardo ora a destra ora a manca, seguendo un preciso itinerario a tappe forzate di tutte le sedi bancarie cittadine....in sottofondo,sempre più prepotentemente ,si fanno largo le musiche ficcanti di Franco Micalizzi, colui che ha dato un suono ai film di Lenzi. L'avvio è solo un assaggio della reale presenza criminale nella città. Nel vivo ci entriamo coll'irrompere nelle scene di Maurizio Merli, inimitabile icona del vero spirito del genere, a bordo della sua fiammante Alfetta blu notte : sarà lui ad ingaggiare un feroce duello in più riprese con il Gobbo, rozzo delinquente interpretato stupendamente dal grande Tomas Milian. Diversamente dal suo solito, Lenzi non si limita a condurre il film su di un binario lineare, ma si esercita ,con accorta visione d'insieme, in una serie di diramazioni e sottotrame, utili nel descrivere i vari volti della criminalità capitolina ; abbiamo perciò : la tossicodipendente sfruttata dal pappone, i baby-scippatori, i pariolini annoiati che s'improvvisano stupratori (chiaramente ispirati dai sanguinosi eventi coevi del Circeo). In questa pellicola poi troviamo un parterre di volti noti del genere che mai ritroveremo, così riuniti, altrove : a spiccare sono soprattutto le fattezze aspre e minacciose di caratteristi come Ivan Rassimov,Luciano Pigozzi,Luciano Catenacci,Biagio Pelligra...Ma i due fulcri indiscussi continuano ad essere Merli e Milian. Tra i due non correva buon sangue....Merli era uno totalmente calato nel suo personaggio di ufficiale non gentiluomo, tanto da girare sempre armato anche al di fuori del set ; Milian era un libertario a cui non andavano giù tutti coloro che si prendevano troppo sul serio : erano la coppia perfetta pronta ad esplodere! Merli nel personaggio del commissario Leonardo Tanzi , forse anche grazie alla presenza di un antagonista di spessore come Milian, si impegna nella suo più convincente e riuscito exploit. Dal canto suo il grande Tomas crea dal nulla un villain brutto,sporco e cattivo che difficilmente ritroveremo successivamente nel nostro cinema! Numerosi sono i passaggi indimenticabili : il primo incontro al mattatoio, il sommario interrogatorio, il tentato omicidio in discarica della compagna di Tanzi, l'inseguimento sui tetti, l'ingoio coatto del proiettile....Poco altro si può aggiungere...personaggi granitici, sequenze infallibili,scenari tratteggiati alla perfezione,spietati inseguimenti : ROMA A MANO ARMATA è l'unico "POLIZIESCO" italiano!!!

4 risposte al commento
Ultima risposta 02/07/2010 16.56.27
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pinhead88  @  27/09/2008 22:26:00
   8 / 10
tanta azione per un poliziesco anni '70, belli inseguimenti e sparatorie, bravi merli e milian

weareblind  @  04/08/2008 10:54:36
   7½ / 10
Va pensato nel suo contesto, ma a distanza di 32 anni è ancora godibile.

peppe87  @  10/05/2008 17:45:53
   8 / 10
altro film di lenzi che con merli (perfetto) e milian (stratosferico) sforna uno dei suoi migliori lavori.
milano odia pero' resta sulla vetta piu alta (dei film di lenzi)

wega  @  08/05/2008 12:54:16
   5 / 10
L'attualità delle tematiche tuttavia da non sottovalutare devastate da una sceneggiatura ammiccante e da un'assurda rivisitazione del personaggio di Igor, toccata, peccato per lui, a Tomas Milian.
Non capisco tutto questo entusiasmo per i poliziotteschi degli anni '70, questi di Lenzi sono quasi delle ciofeche.

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/12/2012 19.00.56
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vitocortesi  @  24/02/2008 11:46:06
   8 / 10
Tra il film polizieschi di quel filone degli anni 70 è il migliore insieme a Milano odia
la polizia non può sparare.

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/03/2008 20.28.25
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taras bulba  @  07/01/2008 15:37:02
   4½ / 10
Oltre alla violenza e a tanti spari, oltre a un Maurizio Merli versione rambo di città, qualche bell'inseguimento sulla tangenziale, non c'è molto altro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  21/11/2007 14:40:58
   6½ / 10
La violenza urbana,il poliziotto modello "giustiziere della notte"e la legge ordinaria capace di facilitare il lavoro dei criminali;questi sono alcuni dei temi ricorrenti nella felice parentesi poliziesca dell'Umberto Lenzi degli anni 70,ma Roma A Mano Armata e'un film minore,costruito su una sceneggiatura poco sequenziale e piena di buchi narrativi,con un badget ridotto e una regia abbastanza sotto tono rispetto alle prove precedenti.Nel corso della narrazione alcuni episodi di delinquenza cittadina risultano piuttosto superflui e ripetitivi,con il regista alla continua ricerca dell'autocitazione(le boccaccie al finestrino della coppietta proletaria)immersi in sequenze abbastanza forzate e inutili....ad ogni modo davvero degna di nota la prova generale del cast:ottimo Maurizio Merli,calatosi perfettamente nella parte del fascistone di ghiaccio dai consueti metodi poco ortodossi;brava Maria Rosaria Omaggio e padrone incontastato della scena Tomas Milian,per la prima volta nei famosi panni del "Gobbo",criminale al quale Lenzi dedichera'in futuro una delle sue migliori pellicole.

private_joker  @  04/10/2007 17:23:02
   8 / 10
Violento e adrenalinico al punto giusto, con due dei più grandi interpreti dell'epoca. Parecchio fastidiosa la scena del primo interrogatorio al "Gobbo".

Constantine  @  01/10/2007 16:25:20
   8 / 10
Sicuramente uno dei Cult movie all'italiana, ottima la regia di Lenzi, bellissima la colonna sonora, grandi interpretazioni sia di Milian sia di Merli, una godibile sceneggiatura anche se non eccelsa. Concordo sul giudizio dato allo sbrigativo finale ma il film rimane comunque di grande impatto, adrenalinico e appassionante. Consigliatissimo agli amanti del genere e ai curiosi in generale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  17/09/2007 14:33:19
   7½ / 10
Lenzi firma un “poliziottesco” che come spesso capita non è solo un accozzaglia di scene violente ed atti criminali, ma anche uno specchio della societa’ in cui avvengono i fatti, eccessivamente garantista con i criminali ed al tempo stesso travolta da un’ondata di brutalita’.
I parecchi siparietti violenti che Lenzi ci propone,per la verita’ un po’ scollegati tra loro,non sono altro che la giustificazione ai metodi poco ortodossi del Commissario Tanzi ,contrapposto agli atti criminali e subdoli del “Gobbo”.
Da qui prende le mosse una pellicola godibile,soprattutto per gli amanti del genere,con una sceneggiatura non perfetta,ma che si lascia guardare grazie allo scontro tra i due protagonisti tra i quali spicca come al solito un Tomas Milian eccezionalmente sopra le righe.
Peccato per l’epilogo decisamente affrettato,con Lenzi che non riesce a gestire in maniera esemplare lo scontro finale lasciando con un pizzico d’amaro in bocca lo spettatore.
Belle le musiche di Franco Micalizzi,complessivamente buone anche le scene d’azione anche se da segnalare è il solito inseguimento che personalmente ho gia’ visto in altri due film,riproposto anche in quest’occasione probabilmente per sopperire ad una carenza di fondi.

AKIRA KUROSAWA  @  27/08/2007 02:23:43
   7½ / 10
devo ammettere che con questo film ho completamente rivalutato umberto lenzi che lo giudicavo un pessimo regista.
bel poliziesco con un grandissimo maurizio merli che interpreta divinamente il ruolo del commissario violento e spietato con i criminali, e bravissimo anche tomas miliam nel ruolo del gobbo divinamente doppiato da ferruccio amendola..bel film

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  07/08/2007 17:42:36
   7½ / 10
Primo poliziottesco che vedo e devo dire che mi ha parecchio impressionato: violento, privo di facile buonismo, cattivo e soprattutto italianissimo.
Il film è molto coivolgente e offre un'interessante spaccato dell'Italia del periodo.
A parte tomas milian la prova del cast non mi ha convinto completamente, ottimo il tema principale della colonna sonora.

larcio  @  04/08/2007 10:51:59
   9 / 10
grandissimo film di lenzi ai livelli di milano odia:la polizia non può sparare.....grande regia, stupenda colonna sonore e un grandissimo tomas milian nei panni del gobbo.....bravini anke gli altri attori...molta violenza in questo film....il finale nn è proprio negativo, certo forse sarebbe potuto durare un po di più ma va benissimo lo stesso.....vedetelo sto film

quaker  @  07/07/2007 22:26:33
   8 / 10
Trucido film di Umberto Lenzi, che precede Il cinico, l'infame ed il violento.
Molti inseguimenti, parecchie sparatorie. Tetti di Roma purtroppo non sfruttati a dovere, in una scena che poteva essere da antologia.
Tomas Millian doppiato da Ferruccio Amendola supera decisamente come interprete Maurizio Merli; Giampiero Albertini migliore di Renzo Palmer, nella parte del poliziotto buono. Insignificante M. R. Omaggio. Forse troppa carne al fuoco, ma era questo che allora esigeva il pubblico: ed anzi a distanza di anni quel ritmo così incalzante, quell'affastellarsi di vicende e storie, una dietro l'altra, brevi, secche, con continui cambi di scena e di "fronte" rende il film ancora godibile.
Non ho trovato il finale così negativo, anzi...

Drugo McQueen  @  15/02/2007 04:00:03
   8 / 10
Eccellente film di uno dei migliori interpreti del nostro cinema poliziottesco anni 70, di certo non la sua miglior prova ma comunque un grandissimo film.
Maurizio Merli grandioso nei panni dell'ispettore Tanzi, il ruolo del poliziotto truce sembra gli sia stato cucito addosso e regge perfettamente la scena.
Come al solito prova superlativa di Millian, che per la prima volta veste i panni del gobbo.
Come al solito colonna sonora da urlo per uno dei film che hanno fatto storia nel genere, questi erano i film che tutto il mondo ci invidiava e neppure a Hollywood riuscivano a creare.
Guardatelo e saprete da dove hanno attinto e attingono Tarantino e co.

phemt  @  02/02/2007 10:52:18
   7 / 10
Da molti considerando un caposaldo del genere, Roma a Mano Armata è un poliziottesco firmato Umberto Lenzi, regista che in quegli anni era al top della carriera (e basta dare un’occhiata ai gialli del periodo immediatamente precedente per rendersene conto)… Il solito Maurizio Merli (qui duro e cattivo), il solito Milian sopra le righe (la leggenda narra che al tempo Tomas si facesse di anfetamine per i ruoli del genere), un film violento ma anche più profondo di altre pellicole del tempo per come va a fare una riflessione sulla società di allora e sulla possibilità di reintegrazione dei delinquenti… Sceneggiato da Dardano Sacchetti, diretto con il solito mestiere e con intensità da Umberto Lenzi, contraddistinto da un’appropriata colonna sonora, il film purtroppo pecca nel finale, improvviso e poco curato… Rimarrà comunque nel Culto del cinema di genere perché è il primo film in cui compare il personaggio del Gobbo (Milian appunto) e per lo storico “ritorno” del proiettile…

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  17/01/2007 20:58:55
   9 / 10
uno dei polizieschi più intensi e adrenalinici del nostro periodo d'oro, ad opera di un maestro del genere come lenzi.
giocato sul rapporto/duello fra leonardo tanzi (merli), commissario dai rozzi ma efficaci metodi, e 'il gobbo' (milian), delinquente incallito, le cui strade si incroceranno ripetutamente nel corso della pellicola.
incredibile la prova di tomas milian, che riesce a riempire il personaggio che interpreta di uno straordinario carisma e fascino malsano.
unica pecca la fine, che sembra tagliata con l'accetta.

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