silent hill (2006)

Dal videogame dal successo planetario Silent Hill una pellicola di una mediocrità imbarazzante. Pronti via, dopo un preambolo introduttivo tirato per i capelli il regista francese Guns ci catapulta, non si sa come, nel maledetto mondo di Silent Hill. Se l'ambientazione è discretamente suggestiva da subito la sceneggiatura si dimostra un pretesto per appicicare insieme le sequenze ideate dal regista (alcune delle quali sotratte al videogame) e una insignificante confusione diviene subito il life-motive della pellicola. Tra apparizioni di creature maligne, corpi che esplodono per aria ed ustioni varie assistiamo senza il minimo brivido alla ricerca della piccola Sharon da parte di mamma Mitchell, bella quanto improbabile nel suo giacchino da scampagnata domenicale. All'operazione partecipa la poliziotta meno credibile della storia del cinema, mentre papà Sean Bean gira a vuoto per tutto il film. Quando nella vicenda compaiono gli adepti di una setta religiosa la capacità di sopportazione è ai minimi sindacali e finisce per tracollare definitivamente nel ridicolo finale tra grovigli di filo spinato. Ovviamente Guns fa di tutto per lasciare pretesti per un temibile seguito. Se questa è la nuova generazione di Horror (vedi Resident Evil) che fanno della playstation sceneggiature per film meglio starsene rintanati in casa a guardare "l'isola dei famosi".