strada a doppia corsia regia di Monte Hellman USA 1971
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strada a doppia corsia (1971)

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locandina del film STRADA A DOPPIA CORSIA

Titolo Originale: TWO-LANE BLACKTOP

RegiaMonte Hellman

InterpretiJames Taylor, Dennis Wilson, Warren Oates, Laurie Bird, David Drake

Durata: h 1.42
NazionalitàUSA 1971
Generedrammatico
Al cinema nel Maggio 1971

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Trama del film Strada a doppia corsia

Il Meccanico e il Pilota, a bordo della loro Chevrolet truccata del 1955, percorrono le highways del sud ovest degli Stati Uniti con l'unico scopo di partecipare a gare clandestine. Un giorno incontrano Gto, soprannominato così perché guida una Ferrari Gto, e lo sfidano ad arrivare a Washington mettendo in palio la loro Chevrolet. Alla fine Gto se ne andrà con la Ragazza che per un po' di tempo si era accodata al Meccanico e al Pilota.

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Voto Visitatori:   7,71 / 10 (12 voti)7,71Grafico
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Voti e commenti su Strada a doppia corsia, 12 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  14/03/2022 23:22:13
   5 / 10
Certo da Monte Hellman non puoi aspettarti un film convenzionale, e in questo caso gira una sua versione di "Easy Rider" dove alcuni automobilisti intraprendono un viaggio senza una vera meta portando ancora in primo piano il significato di "liberta'" tanto in voga in questo periodo storico.

Quasi privo di dialoghi è un film che ho seguito con difficolta' e con la stessa difficolta' cerco di capirne il senso.

Del resto non tutti i film di ribellioni usciti in questi anni possono essere validi.

Neurotico  @  20/07/2012 19:31:13
   8 / 10
Decisamente un film anarchico. Quasi senza dialoghi. Due fratelli con una Chevrolet truccata del '55 vengono sfidati da Warren Oates a chi arriva prima a Washington DC. Sono tre uomini senza valori (a eccezione delle loro macchine), che inseguono un obiettivo importante solo per la loro vanità, e quindi in ultima analisi futile e finto come le macchine che guidano.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  17/06/2012 14:15:43
   8½ / 10
Da punto di vista formale Strada a doppia corsia è un road movie, mentre in quello sostanziale va contro tutte le regole del genere e ne fa quasi un caso unico. Non c'è quel senso di ribellione verso un sistema, è assente qualsiasi percorso di maturazione dei protagonisti in questo loro viaggio. E' un girovagare senza meta e senza senso anche quando in apparenza questa meta è presente, anche quando c'è un obiettivo da raggiungere. Gradualmente anche quest'ultimi vengono messi da parte, perdono di significato. L'autista e il meccanico parlano di puntine carburatori e messa a punto, Gto sbarca il lunario caricando autostppisti a cui propinare le sue storielle per non sentire il peso della solitudine. Ti lascia veramente un senso di vuoto totale e l'ultimo frame è perfetto per uno dei finali più indovinati che abbia visto.

TheLegend  @  29/03/2012 01:42:54
   7½ / 10
Film che comunica molto nonostante i silenzi.
Negli anni '70 non ero ancora nato ma questo film mi ha fatto capire un pò lo stato d'animo dei giovani a quei tempi.
Molto bello il commento sotto al mio.

Guy Picciotto  @  11/03/2012 17:53:40
   7 / 10
primi anni 70 : la ribellione già è sopita, inglobata nelle forze oscure e centrifughe del mercato che tutto mercifica e cataloga, anche la furia rivoluzionaria giovanile, Reich ,Lacan, Keynes, Pasolini, Guenon (mai esistito e fuori dalla storia tutto sommato) fatti sparire alla svelta e sottobanco.
Ricordo che agli inizi dell'anno 2000 stavo in California in vacanza con degli amici, guidavo una notte perchè sono un nottambulo, non dormo tanto e guidavo di notte nei pressi di Santa Barbara in una strada di provincia, e mi ricordo che in fondo questa strada era sovrastata da una roba luminosa enorme, non capendo cosa fosse mi avvicinai in macchina: era un cartellone al neon di minimo 25 metri di larghezza e in mezzo al cartellone c'era una scritta in bianco abnorme in inglese, la scritta tradotta era questa: Un capitalismo a tutto gas è davanti a noi", all'inizio non capii molto poi guardai in basso a destra dove c'era una firma in piccolo: Forbes ( una società potentissima americana che cura le news e la comunicazione dei grandi gruppi capitalistici americani), quello che mi rimase dentro scolpita era l'arroganza perchè questa roba qui non era una pubblicità, non era uno slogan, era una dichiarazione, sbattuta in faccia a chiunque passasse di li: ABBIAMO VINTO, davanti a voi c'è una sola strada ed è questa: il turbo capitalismo finanziarizzato, questo mi accadde nel 2000 ed ha cambiato le mie prospettive, capii che stava succedendo qualcosa di incredibilmente grave.
Strada a doppia corsia è una storia di apatia, e nell'aria si sente quella brezza inquietante da fine dei giochi.

Leonardo76  @  24/09/2011 16:34:12
   9 / 10
Ottimo film che trasuda anni '70 da tutti i pori. Punti di forza:i non dialoghi dei due protagonisti, le millanterie sempre diverse di GTO, la mancanza di traguardi di tutti quanti. Simile come filosofia a punto zero (altro classicone).

h.chinaski  @  07/11/2010 17:21:35
   8½ / 10
Strada a doppia corsia è un film straordinario,per me è il capolavoro di monte helman. Il suo stile qua trova la sua eccellenza.peckinpha che si accoppia con antonioni,dal primo prende il disincanto narrativo e la malinconia, dal secondo la concezione di vuoto come avventura.

grande warren oates e mitica la colonna sonora con tanti pezzi southern e blues

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  15/03/2010 12:16:04
   7½ / 10
Non è un classico Road Movie e non sono eroi quelli che racconta - sono anime vuote, spettri della strada - non è un inno alla libertà (come potrebbe essere considerato il più celebre “Easy Rider”) e forse nemmeno propriamente un film sulle corse cladestine. Ma è anzi una pellicola che, nella sua narrazione un po’ lenta e tediosa, bene illustra lo smarrimento e la disillusione di quegli anni in America.
Una traversata a tutta velocità che riconduce a uno stallo sconfinato, com’è sconfinato il deserto e le strade che ne percorrono i silenzi, che ne percorrono gli spazi, soffocanti, distesi verso il nulla.

dobel  @  24/11/2009 12:18:23
   9 / 10
Uno dei grandi film di un regista di culto. Strada a doppia corsia rende, come pochi altri lavori coevi, il vuoto esistenziale e il periodo di crisi dei tremendi anni '70. L'America di Monte Hellman è molto lontano dal paese dei sogni; è, semmai, un paese stanco nel quale non ce la si sente più di sognare. Siamo nell'epoca di Nixon, il Vietnam è ancora caldo e gli scandali politici alle porte. La disillusione ha preso il posto dell'entusiasmo.
Questi viandanti sono lo specchio di un paese in cammino verso l'incertezza del futuro e la scettica messa in discussione dei valori costituiti.
Dopo la 'Sparatoria' e 'Colline blu', un altro film nel quale riviviamo e rileggiamo l'angoscia di un decennio fra i più controversi e problematici del novecento. Grande come sempre il mito Warren Oates.

Sestri Potente  @  05/12/2007 23:18:38
   4½ / 10
Trama ottima, ma mi aspettavo un film molto più "frizzante", invece mi sono trovato davanti ad una pellicola scialba e noiosa. Peccato perché i film di macchine mi piacciono veramente tanto, ma questo davvero non l'ho capito. Ottima la presenza di due macchine bellissime, la Chevrolet '55 e la Ferrari GTO, ma il resto è noia! Sul finale la trama è come se "scomparisse", e la mancanza eccessiva di dialoghi rende il tutto davvero molto piatto.

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/09/2011 16.27.13
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mash  @  12/07/2007 00:45:45
   8 / 10
Segnalavo che il film non termina come c'è scritto nella recenzione cmq almeno non rovina il finale che uno dei pochi momenti ironici del film.
un bellisiimo Road-Movie che enfatizza con quell'atmosfera fatta di silenzi e di personaggi catatonici o falsi , la situazione della società americana degli anni 70 vuota e alienata.
Pessimista ma fortemente coinvolgente.
Da vedere per chi come me adora le automobili.
rollingmovie.blogspot.com

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  16/05/2006 20:59:28
   10 / 10
Classico degli anni '70, è il film antieroico per eccellenza, famoso nel suo radicale pessimismo e per la spietatezza di Hellmann nel raccontare il totale vuoto esistenziale dei giovani di quel periodo.

Monte Hellman ha fatto pochi film, ma alcuni hanno lasciato il segno. "La sparatoria" del '67 (con Jack Nicholson) è un film epocale. Qui il regista ne riprende lo stile e la scelta di tempi.
E a mio avviso non siamo molto lontani da quel capolavoro.

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