the woman in the septik tank (2011)

Delle piccole creature indifese in mezzo alle macerie, alle discariche, alla povertà, i volti scavati dalla fame e sporchi, una visione agghiacciante, una tristezza incolmabile. Ecco l'inizio del divertente THE WOMAN IN THE SEPTINK TANK!Un film cinema nel cinema che tocca più generi cinematografici, dal musical al dramma, dal documentario ala commedia e che usa diversi filtri per sottolineare le diverse situazioni.
La pellicola parla di questi giovani filmmakers che vogliono girare il film ma sono presuntuosi e probabilmente non si rendono ancora conto a che cosa vanno incontro. Antoinette Iadaone sfrutta il film, che nel complesso è una commedia, per denunciare tutta questa frenesia che hanno molti giovani di adesso che, grazie all'era del digitale, possono permettersi di girare un film. Il problema molto spesso è che in qualche modo facendo i film senza una gavetta, non mantenendo una certa umiltà e finendo nell'amatoriale si rischia che i prodotti non vengano come ci si aspetti e il film girato è un disastro.

Eugene Domingo, nei panni di se stessa, è a dir poco fantastica.
Il titolo rimane sospeso: è enigmatico, non si capisce bene cosa volesse intendere l'autore, la tank è il contenitore dove di solito si mette la pellicola perchè non prenda luce in camera oscura, ma molti vogliono con più facilità attribuirlo alla scena finale.