trancers (1984)

Ultimo episodio della trilogia "Cannoniana" sui ninja (tre capitoli indipendenti fra loro che hanno come unico punto in comune il nome di Sho Kosugi nel cast. Gli altri due titoli sono il vomitevole "L'Invincibile Ninja" con Franco Nero e il godibilissimo "Ninja, la Furia Umana").
Anche qui, dietro la macchina da presa, ritroviamo l'esperto del settore Sam Firstenberg, scatenato specialista dell'action serie B molto attivo negli anni 80; già questo, almeno per chi apprezza, dovrebbe essere sinonimo di garanzia. Ebbene, le promesse vengono mantenute tutte.
Malgrado la recitazione scadente, la sceneggiatura improponibile, e l'insolita, pesante commistione di generi (tutta la parte centrale della pellicola è un guazzabuglio alquanto trash tra "Flashdance", "Poltergeist" e "L'Esorcista") "Trancers" rimane senza ombra di dubbio tra i prodotti più riusciti ed esaltanti dell'intero filone: questo grazie ai protagonisti Sho Kosugi e Lucinda Dickey (il primo con una benda sull'occhio, cool, forte e taciturno, la seconda - reduce dal semisuccesso di "Breakdance" - arrogante, testarda, e con un culò mozzafiato); ma soprattutto, grazie all'elevato tasso di spettacolarità che la pellicola ci offre (oltre alle sparatorie e alle esplosioni, vanno menzionati i combattimenti ottimamente coreografati, e il fascino visivo delle tecniche ninja di cui qui si fa ampio uso). Come dimenticare il mitico quarto d'ora iniziale in cui un ninja cattivissimo, con katana, shuriken e dardi, compie una strage di minimo 50 persone tra gangsters, innocenti e poliziotti!!!

Imperdibile per ogni amante del genere (ormai siamo una specie in via di estinzione). Sono di gran lunga più affezionato alla saga di "American Ninja", ma mi risulta davvero difficile screditare il buon vecchio Sho Kosugi. E' lui il re dei ninja movies, c'è poco da fare.
E questo "Trancers" (che in quanto a miglior "figàta" se la gioca lì lì con "Ninja la Furia Umana") è probabilmente il film che più mette in risalto le abilità marziali del maestro giapponese.