tristano e isotta (2006)

Mah, insomma, l'ho trovato uno dei più anonimi di Reynolds, che comunque ci ha abituato sempre a belle pellicole d'intrattenimento. Questo film è un po un ibrido, prova a raccontare qualcosa di serio, non cade mai in humor o ironia come poteva capitare in passato al regista (comunque con buoni risultati), ma tuttavia questa serietà dimostra che in fondo Reynolds è più portato e da il meglio di se con film di puro intrattenimento.
Ovviamente, è pur sempre la trasposizione di un opera teatrale, quindi è ovvio che non poteva comunque adottare uno stile simile.
Sinceramente in diversi passaggi mi ha annoiato, anche a causa di una narrazione non al top, con diversi passaggi confusi e qualche clichè di troppo.
A livello tecnico è discreto, vi è una rappresentazione del periodo abbastanza realistica, sono ben poche le scenografie sfarzose e di lusso, si punta più su una fotografia molto fredda e su una rappresentazione di un regno impoverito e con pochi fronzoli, comunque è una scelta da apprezzare che si distacca da molti film che fanno esattamente l'opposto.
Abbastanza banale la seconda parte con sentimenti che iniziano ad emergere: lealtà, amore, patriottismo, eroicità e cose varie, rappresentate aimè troppo banalmente e in maniera stereotipata.
Interpretazioni sufficienti, Franco fa il suo alla fine, anche se non eccede, lei è bellissima, ha un fascino magnetico pazzesco e interpreta discretamente il suo personaggio.

Tutto sommato è un film mediocre, un film che vorrebbe essere più profondo, ma non riesce, preferisco decisamente il Reynlods sopra le righe e ironico dei suoi cari film di intrattenimento anni 90'.

Mi spiace dover dare un'insufficienza ma non posso fare altrimenti. Il film è troppo lento e la lunga durata ci si mette pure in mezzo. A me il genere piace ma qui mi sono annoiato. Davvero un peccato, si poteva fare qualcosa di diverso.

nonostante il mio debole x i film storici bisogna ammettere che la realizzazione tecnicha di questo film lascia al quanto a desiderare, sia x quanto riguarda la sceneggiatura sia x la caratterizzazione dei personaggi sia x le forzature e le banalità eccessive.

lo si segue per la storia ma dal punto di vista cinematografico sembra proprio un film di serie B...

non lo sego eccessivamente proprio per il fatto che sono particolarmente attratto dai film sviluppati in ambientazioni storiche ma tra le pellicole di questa tipologia è indubbiamente uno dei meno riusciti

Orrendo polpettone milionario senza pathos, senza sentimento, senza vita. Protagonisti terrificanti, regia scolastica dell'ex promessa Reynolds, una noia che si taglia col coltello.

Inutile film-pacco con lo stesso spessore di una puntata di Elisa di Rivombrosa.

Buco nell'acqua per Reynolds con un film inutile e noioso

una bellissima ed epica leggenda cantata e tramandata nel tempo ridotta ad un filmetto che parte bene ma si perde in un finale da soap-opera.
perchè rovinare storie di lealtà, coraggio, onore, amicizia che sulle pagine di un libro ti fanno sognare mentre cinematograficamente perdono tutto il loro fascino?
gli attori? si salva solo Rufus Sewell....
belli i costumi e la fotografia ma certamente non bastano!

Non conservo un gran ricordo di questo film che ho trovato poco appassionante e alquanto noioso. Buona fotografia e bei costumi, per quanto riguarda gli attori, J.Franco mi è sembrato troppo statico e poco coinvolto. E' comunque una storia melodrammatica che sarà apprezzata di più da chi possiede un animo leggermente più romantico del mio.

assolutamente insufficiente questo film che presenta una storia frammentata e che presenta notevoli " buchi" la scenografia è a dir poco da bambini dell'asilo , sembra un film girato con un budget da due soldi e che risulta essere un film da due soldi . la storia d'amore , come ha già detto qualcuno , è talmente stesa male che al posto di affezzionarsi ai protagonisti commuovendosi, vien voglia di piombare sulla scena e dire: " ma andate a lavorare!!"
sconsiglaito vivamente .

Bestia
che freddo che fa in questo film

Che noia di film...

Lavoro ben fatto, ottimo intrattenimento, belli i costumi e bravi gli interpreti anche se manca una punta di eccellenza. Il tutto resta molto scontato, forse troppo, e non si perde quella sensazione di già visto per tutta la durata della pellicola, qualcosa in più andava fatta anche su i dialoghi che restano sempre troppo piatti, finale freddino.

Il film non racconta esattamente nei fatti la leggenda di Tristano e Isotta,ma comunque la trasposizione fatta non è male,se non fosse che ci sono troppe banalita' piu' che altro in troppe fatalita' e combinazioni di incontrie fatti,piu' che altro mi riferisco al primo incontro tra Tristano e Isotta.
Poi lei Sophia Myles molto brava,lui James franco poco convincente,sempre la stessa espressione oserei.
Poteva essere meglio.

Come rovinare e distruggere una delle leggende della letteratura più affascinanti, celebrate e tramandate della storia. Evidentemente la ricetta per compiere un simile scempio la possedeva Kevin Reynolds coadiuvato dai produttori, i noti fratelli Scott.
Anche qui il Tristano che vediamo inizialmente sulla scena è il il prototipo del cavaliere perfetto, peccato che poi non troviamo più il fascino del Tristano che sconvolse e distrusse un'intera società introducendo al suo interno la sfrontatezza del desiderio individuale. Tristano nel film, interpretato da un inutilmente carino J. Franco, non è l'anti-mito della società cavalleresca, non è la rappresentazione del fallimento del cavaliere forte e fedele sempre al signore, nè è la rappresentazione dell'amor cortese in cui il corpo della dama mai viene toccato, nulla nemmeno della nota follia di Tristano in questo film.
Per non parlare di Isotta, terribile con quel faccione Sophia Myles, non adatta al ruolo, poco intrigante e assolutamente lontana dall'essere immagine di desiderio e presagio di morte. Salvabile Rufus Sewell nei panni del re Marco.
Assolutamente una perdita di tempo questo film.

patinato tristano e isotta nu-metal

Banalissimi i dialoghi, ogni occasione è buona per spogliare i due protagonisti! Peccato che la leggenda è un pò diversa! Non mi ha minimamente emozionato!

Noiosello e banaluccio.

Non si può fare un film di questa portata con solo Rufus che recita benino.
Qui hai guerra, sofferenza, amore, tradimento, onore.
Hai tutti gli ingredienti di un grande film epico. Potresti bissare il successo di bravehearth, potresti non riuscirci e fare un Gladiatore, inferiore ma comunque intenso, potresti avvicinarti al tuo carino Robin Hood di Kostner... ma qui siamo al di sotto del senza infamia e senza lode “Primo Cavaliere”.

I due belli bambocci di hollywood sono perfettamente inverosimili per l'epoca ... lui specialmente con un’acconciatura da passerella, perfettamente depilato e con dei bei maglioncini a coste, giubbetto in pelle con cuciture industriali .. costumi ha detto qualcuno qui sotto ... uah!!

E poi non sanno recitare, lei ancora ancora, ma lui è tremendo.

L'Irlanda è meravigliosa e ripresa benissimo, specialmente le scogliere, la fotografia è buona.
Il ritmo nel primo tempo latita, non c'è intensità, non c'è tensione.
Si riprende un po' nella seconda parte, alcune sequenze fatte bene, ma sono mosche bianche.
Purtroppo i due non sono quasi mai credibili nel loro sofferto amore.

Il film ha il difetto di copiare Braveheart in quasi tutto.
Nelle musiche e nel montaggio dei combattimenti, stesse situazioni, stesse scene.
E se i fatti e i luoghi hanno una somiglianza, non vedo perchè anche i movimenti di camera, il montaggio devono essere quasi speculari, vedi la scena dell'agguato, la fase del prologo.

Non poche le sequenze mute, forse per la difficoltà che avevano i due a recitare. Tutta la bellissima scena del matrimonio viene tagliata malamente senza che nessuno proferisca verbo.

Pallosissimo il reiterato commento scritto in fase inziale. Preferisco un film che si racconta con i personaggi o con una voce narrante fuori campo, non con le note a piè di pagina, che nel caso specifico non danno un riferimento di data o luogo, ma ti spiegano cosa stai vedendo.

L’intento probabilmente era di fare un prodotto per gli adolescenti, citando un paio di frasette d’amore, magari le meno significative, ma di sicuro effetto.

Anche David O'Haraè bravo, anche lui pescato da Bravehearth.

Pensavo ad un film che riuscisse ad emozionarmi, invece riesce a farlo debolmente in paio di scene.
Troppo poco.